venerdì 30 luglio 2010

Piccolo riassunto in immagini

I croissant parigini



Se c'è una cosa che ti fa capire che sei a Parigi, è l'odore di burro che ti resta nelle mani tutto il giorno dopo aver fatto colazione con un croissant.” Scrive Fabio Volo.
Beh, è proprio vero, posso confermarlo. E aggiungo che quei croissant sono pessimi, non me ne vogliano i Parigini. Al bar sono tenuti solitamente in cestini di vimini sul bancone, senza alcuna protezione igienica. L'ho notato in diversi graziosi caffè che tanto attiravano la mia attenzione. Una mattina abbiamo fatto colazione in uno di questi. Tre croissant e tre bicchieri di latte macchiato quattordici euri.
Viva Parigi e buona colazione.

giovedì 29 luglio 2010

Perchè Parigi?


Parigi. Non c'ero mai stata prima. In Francia sono andata altre volte, ma a Parigi mai. La capitale non mi è mai interessata più di tanto, chissà perchè. E' stata mia figlia ad accendere l'interesse. Ci ha trasmesso il suo entusiasmo dopo averla visitata lo scorso anno in gita scolastica. Lei ne è rimasta conquistata. Così, un giorno ci arriva la proposta: “Dopo la maturità, vi porto a Parigi: la dovete proprio visitare! Penso io ad organizzare tutto.” E così è stato.

Ora, senza falsa modestia, posso dire che ho una figlia fantastica? E' riuscita a programmare e sistemare anche il più piccolo dettaglio senza aiuto da parte alcuna. La nostra piccola guida si è rivelata affidabile, efficiente ( ci ha fatto correre come trottole in lungo ed in largo) e sicura di sé.

Una vera rivelazione per noi che, con gli occhi di genitori apprensivi, la vedevamo ancora “ragazzina inesperta”. Per lei il viaggio è stato un banco di prova, ci ha confessato poi. Ha voluto dimostrarci sul campo che potevamo “fidarci” di lei. Scopo ampiamente raggiunto con una valutazione di dieci e lode da parte nostra.
la mia bambina

martedì 27 luglio 2010

Sono tornata...

...a malincuore...
23 luglio 2010

Quanti di voi hanno visto la Tour Eiffel con l'arcobaleno? Beh, a me è toccata questa fortuna.
Che ne dite?Dedico a tutti voi che mi leggete questa cartolina.

Quando troverò un pò di tempo ( e voglia) vi racconterò del viaggio. Ora, mi sento ancora in vacanza...

giovedì 22 luglio 2010

Oui, Paris!

 
Paris

POST PROGRAMMATO

"Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. "
Agostino d'Ippona

Parto per Parigi. Ci si rilegge tra qualche giorno, se la metropoli non mi inghiotte...
Salute a tutti

mercoledì 21 luglio 2010

Oggi colazione al mare

il mio mare


Ci svegliamo con questo pensiero e tirate su due cose siamo già in auto pronti a partire. Il fatto è che non ci andava proprio di rimanere chiusi in casa rimuginando sul fatto che, a causa dello sciopero, il nostro volo oggi era saltato. Così, via, a cercare distrazioni salmastre. In fondo, cosa sono 45 chilometri di sola andata per godere di qualche ora ( alle 13 eravamo già a casa) di sole?Niente, appunto. E l'appagamento è tanto.


Arriviamo in spiaggia presto, poco dopo le otto. C'è già un sacco di gente. Il chiosco del bar è aperto da un bel pò, lavorano molto con le colazioni. Ci sediamo al tavolino vista-mare e ci godiamo il nostro cappuccino/brioche. E chi si ricorda più di Parigi? Domani è un altro giorno. Intanto oggi siamo qui, ad annusare il nostro mare. Annusare nel senso più pieno del termine perchè oggi il mare ha un odore particolare, che ti entra proprio nelle narici e ti lascia senza parole. Un odore buono, che sa di salsedine come non si sente più da troppo tempo. E' vero. Il mare non ha più lo stesso odore/profumo di una volta. Ora è inodore. Non so perchè. Da piccola ricordo che il mare aveva un profumo inconfondibile che sentivi molto prima di arrivare sulla spiaggia. E non sto parlando dell'odore delle alghe morte in riva come potrebbe ironizzare qualcuno. No, quelle sono un'altra cosa. Parlo dell'odore intimo del mare. E' una percezione difficile da spiegare. Bisogna provarla per capire. Oggi succede in rare occasioni, chissà come mai.

Ci sediamo sugli scogli, proprio in fondo, sulla punta della lunga fila, per non sentire i rumori dei villeggianti sulla riva. Mi piace la tranquillità, mi aiuta a rilassarmi.
Mentre mi godo il luccichio delle stelline sull'acqua, noto sui bordi degli scogli una miriade di granchi grigi di tutte le misure intenti a mangiare. Hanno otto zampette pelosissime e due chele operose. Abilmente e molto velocemente portano alternativamente qualcosa d'invisibile a quella che presumo essere la bocca. E' divertente osservarli, ma bisogna muoversi con cautela altrimenti scappano. Chissà che pensano loro ad osservare me che li osservo...
Arrivano anche due cormorani che planano sul pelo dell'acqua poco lontano da noi. Uno dei due s'immerge, ma quasi subito risale con un pesce di discreta misura nel becco. Il pesce si divincola nel tentativo di liberarsi dalla morsa, ma non c'è niente da fare. Il cormorano non molla la presa e se lo mangia senza pensarci su. Mors tua vita mea, avrà pensato il volatile. E' la legge della Natura.

Lontano vedo dei pescherecci che stanno rientrando dopo la notte di lavoro. Uno è seguito da una lunga scia di gabbiani che cercano cibo. Evidentemente stanno pulendo il pescato e buttano a mare l'inservibile. Ecco il perchè della moltitudine dei gabbiani. A proposito di gabbiani. Ho scoperto di recente che stanno diventando sempre più aggressivi e non hanno più paura dell'uomo. Leggevo l'altro giorno che in un litorale delle persone che avevano del cibo in mano sono state attaccate e derubate. Dopo questa cosa, non so se i gabbiani mi piacciono più così tanto. L'aggressività e la violenza mi disturbano, anche se si parla di animali. Ma questa è un'altra faccenda. E il post sta diventando troppo lungo...

martedì 20 luglio 2010

Càpita, eh se càpita!


A noi non era mai capitato, però!

Cronaca di ordinaria foll(i?)a.
Ore 23,00 circa di un'afosa nottata di luglio.
Arriva un sms sul cell di mia figlia. Il messaggio è in inglese. Perciò traduco. “E' con nostro rammarico che siamo costretti a comunicarle che il volo per Parigi n.... del 21 luglio è stato cancellato causa sciopero all'aeroporto Charles De Gaulle. Si prega di controllare sul nostro sito internet per avere ulteriori informazioni”.
Ecco, questo è il genere di notizia che, con le valigie quasi pronte, non vorresti mai e poi mai sentire.
Meno di 40 ore alla partenza, cazz...!
Reazione mia e del consorte: panico e disorientamento. Lui pensava ai soldi buttati, io alla vacanza già finita prima di cominciare.
Reazione della figlia autrice unica di tutto il progetto viaggio:calma e sangue freddo. Dopo cinque minuti di silenziosa riflessione, si è messa caparbiamente al computer allontanandoci in malo modo ( e si, è nervosetta la piccola). Era decisa a risolvere in qualche modo la questione senza interferenze inutili (noi) e potenzialmente dannose (secondo lei)
Per farla breve...in meno di un'ora ha risollevato i nostri umori: conferma del volo spostato al giorno successivo, ristampa biglietti, sistemato anche l'albergo.
E ora incrociamo le dita...perchè, vabbè, una volta il colpo si può parare ( e già ci è costato 140 euro della notte persa), ma due... due, no eh!!

lunedì 19 luglio 2010

Sorpresa!

17 luglio 2010- San Vito di Cadore


Compleanno di zia Lella
fuga ai monti a cercar respiro.
Sorpresa!
La big family s'incontra e condivide
missione compiuta

profilo dell'Antelao

domenica 18 luglio 2010

Punti di vista

                                                   il mio punto di vista...
...per ora solo questo...

venerdì 16 luglio 2010

By heart...

dal sentiero Rilke



“A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perchè come una poesia non la si può comprendere mai fino in fondo. (…) Conoscere una persona by heart, a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace.”
tratto da "Il giorno in più"di Fabio Volo

Che sia la volta buona?


Speriamo proprio di si. La Bp annuncia che, finalmente, dopo tre mesi, è stata bloccata la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma nel Golfo del Messico. Non si sa fino a quando ma, almeno per il momento, le telecamere posizionate a controllare la falla mostrano che quell'incubo nero che usciva incessantemente e prepotentemente, non c'è più.

Rimane il fatto che questo è il peggior disastro ecologico della storia degli Stati Uniti. Una sconfitta per tutti noi uomini responsabili di grandi devastazioni dell'ambiente che ci ospita. Madre Terra avvisa: è ora e tempo d'invertire la rotta e pensare a risorse alternative.

Ci conviene. In tutti i sensi. Ne va del futuro del pianeta. Perciò nostro.

mercoledì 14 luglio 2010

Strada facendo

In quel di Venezia

Strada facendo incontro lui, artista di strada.
E mi ritrovo a pensare.
Nella vita siamo tutti un pò marionettisti, un pò marionette.
Le parti si alternano cercando quell'equilibrio spesso instabile.
E' il gioco dei ruoli, a volte ricercato, a volte no.

lunedì 12 luglio 2010

E' la prima centrale alimentata ad idrogeno al mondo


La notizia al TG Tre stasera mi fa rizzare le orecchie. Oggi, a Fusina, zona vicina a Marghera per capirsi, la centrale ENEL ha messo in funzione il primo impianto al mondo alimentato ad idrogeno.
Wow!
dal sito http://it.finance.yahoo.com/ :
"L'impianto, il primo al mondo di questo tipo di dimensioni industriali, ha una potenza di 16 mw totali. Consiste in un ciclo combinato alimentato con idrogeno per produrre energia elettrica e calore, sviluppando una potenza di circa 12 Megawatt (MW). Il rendimento del ciclo viene aumentato sfruttando il calore presente nei fumi di scarico per produrre vapore ad alta temperatura che, inviato alla vicina centrale a carbone, genera ulteriore energia per una capacità aggiuntiva di circa 4 MW.

La centrale, che utilizza 1,3 tonnellate di idrogeno all'ora, ha un rendimento elettrico complessivo pari a circa il 42%, è sostanzialmente priva di emissioni di ogni tipo. L'energia prodotta, pari a circa 60 milioni di chilowattora l'anno, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie, evitando di rilasciare in atmosfera di oltre 17.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
L'impianto, che ha richiesto un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro, sorge nell'area della centrale Enel “Andrea Palladio” adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera (Venezia) dal quale riceve l'idrogeno generato come by-product del ciclo produttivo. L'impianto sperimentale ad altissima efficienza si colloca nell'ambito dei progetti di Hydrogen Park, il Consorzio nato nel 2003 su iniziativa dell'Unione Industriali di Venezia, con il sostegno della Regione Veneto e del Ministero dell'Ambiente per circa 4 milioni di euro, allo scopo di promuovere nell'area di Porto Marghera lo sviluppo e le applicazioni delle tecnologie dell'idrogeno nel settore del trasporto e della generazione.
La centrale di Fusina è la più adatta a ospitare questa prima mondiale: ha, infatti, una lunga tradizione di ricerca e innovazione attenta all'ambiente, grazie alle capacità tecnologiche di Enel e al sostegno delle istituzioni locali e regionali. Il nuovo impianto pone Enel e l'Italia all'avanguardia nello sviluppo di sistemi evoluti per l'uso dell'idrogeno.
Proprio a Fusina, infatti, per la prima volta in Italia, sono stati adottati fin dal 1997 desolforatori e denitrificatori; dal 1999, i filtri a manica per l'abbattimento delle polveri; dal 2008, nuovi sistemi di ambientalizzazione. Inoltre, Fusina è all'avanguardia nell'affrontare uno dei più gravi problemi del nostro Paese: lo smaltimento dei rifiuti.”
Ulteriori notizie qui 

Mi vien da pensare che quando c'è la volontà, i soldi per investire in nuove tecnologie più sicure per l'ambiente si trovano. E i risultati  come questo non tardano a venire. Altro che centrali nucleari!  Questa dovrebbe essere la strada da percorrere se vogliamo salvare il mondo dalla distruzione.

domenica 11 luglio 2010

venerdì 9 luglio 2010

YES, SHE GOT IT!


Un grande titolo per una grande prestazione!
Approfitto del blog per evitare qualche telefonata, perdonate la licenza.
Mia figlia porta a casa un encomiabile  96 su 100 . Niente male. Anzi, più che ottimo direi!
Brava la mia stellina!!!

giovedì 8 luglio 2010

E' morto Lelio Luttazzi


E' morto Lelio Luttazzi, musicista, compositore, direttore d'orchestra, attore, presentatore e anche cantante.
E' morto la scorsa notte nella sua Trieste, che tanto amava e dove di recente era tornato a vivere. Vorrei qui rendergli omaggio e ricordarlo in quella insostituibile ed inimitabile conduzione di “Hiiiit Parade!!”, una trasmissione radiofonica a cui io e miei fratelli più grandi eravamo particolarmente affezionati. La trasmettevano il venerdì e per noi era diventato un appuntamento fisso.

Qualche notizia da questo sito
http://www.hitparadeitalia.it/mono/hp.htm
"(...)Il 6 gennaio del 1967, venerdì alle ore 13, la Hit Parade vede la luce sotto l'egida di Lelio Luttazzi, già conduttore televisivo di Studio Uno, compositore di diverse canzoni di successo ma solo "per sbarcare il lunario", e appassionato di jazz, quindi in grado di guardare alla musica leggera con quel giusto distacco. Nei primi tre mesi verranno trattati solo i dischi italiani, o meglio cantati in italiano, ma già in aprile la classifica è completa. L'articolo di presentazione del Radiocorriere parla di una classifica di gradimento, più che di vendita (e la firma della Doxa lascerebbe pensare a questo): si ignora il momento in cui il gradimento si sia accostato al numero di copie vendute. (...)


I raccordi tra una canzone e l'altra sono conditi da sapidi monologhi, curati da un certo Sergio Valentini, nei quali Luttazzi tocca argomenti di attualità legati al mondo dello spettacolo, alle cronache rosa, ai personaggi più in voga, spesso al di fuori della classifica; (...) I dischi vengono annunciati con enfasi, un minimo di due volte, all'inizio e durante la canzone che è spesso sfumata, cioè non arriva alla conclusione per motivi di tempo. La distinzione tra cantanti e gruppi sottolineata dalla professionalità del conduttore è che questi ultimi "eseguono" ciò che i singoli si limitano a cantare. I titoli sono accolti da un ipotetico pubblico che applaude entusiasta, dopo essersi fatto molte risate dalle salaci battute del conduttore, un effetto molto in voga proprio nelle "situation commedy" della televisione americana. Al termine della sigla conclusiva e dell'urlo rimasto celebre "Hiiiit Paraaaade!!!", una voce riepiloga le canzoni ascoltate, citandone titolo e autore, tralasciando l'interprete.
Il ruolo istrionico, a tratti clownesco del musicista triestino, conferisce al programma quella parte di fiction che scomparirà con la sua dipartita dalla radio (…) "

Ma la carriera professionale di Luttazzi è ricca di successi e variegata: abbraccia un'intera vita dedicata al mondo dello spettacolo. Per chi desidera un approfondimento basta cercare su google e le notizie non mancheranno.

Grazie Lelio.

mercoledì 7 luglio 2010

Piccolo sfogo

lontano

Certe volte mi capita di parlare con delle persone in una situazione conviviale e sentirmi mille chilometri lontano. Nel senso che faccio fatica a capire certa gente e il loro modo di concepire la vita. A volte penso sia un problema solo mio quello di sentirmi così estranea alla situazione. Ma non so, certi discorsi di superficie non mi hanno mai attratto e continuano a non attrarmi. Anzi, a dir la verità mi hanno pure stufato visto che sono sempre gli stessi. E' che a volte mi piacerebbe che, tra persone che si frequentano abitualmente da qualche anno, gli argomenti potessero essere un po' più introspettivi....chiedo tanto?
Devo cambiare compagnia, lo so!

L'ora tanto attesa


                                                   
Ci siamo.
In questo momento la pupa è sotto torchio... secondo le premesse degli altri inquisiti, è prevista un'ora di torture...speriamo bene!

martedì 6 luglio 2010

Appunti personali

erridaie...
A proposito di giornate no...eccone una che già a metà percorso possiamo inserire nella lista.
Per dovere di cronaca. Oggi il pc fisso è collassato e si è provveduto senza indugio a portarlo in rianimazione. La situazione pare grave: si dispera per la salvezza dell'hard disk. Siamo in attesa del bollettino tecnico finale...
Fortunatamente, c'è il portatile di mia figlia, perciò riesco ancora a comunicare con il mondo. Ed in questo periodo di temperature esterne da record, rimanere chiusi in casa con l'aria condizionata e una tastiera davanti, pare l'unica alternativa ad una totale disfatta fisica, psichica e morale.

lunedì 5 luglio 2010

Un lunedì qualunque, ma straordinario

un ponte tra passato e futuro

Nel senso che ogni giorno lo è, perchè mai uguale a uno vissuto in precedenza.


Questa mattina sono uscita di casa poco motivata. Perchè non è scontato che tutte le volte che faccio volontariato sia carica nello stesso modo. A volte, non vorresti proprio uscire di casa perchè ti sei alzata con il piede sbagliato. Capitano dei “giorni no”. E questo prometteva male. Almeno all'inizio.

Poi incontro lei, una cara signora di oltre ottant'anni che già avevo conosciuto la settimana scorsa. Si ricorda di me e ha voglia di raccontarsi. E' un piacere starla a sentire. Mi rendo conto che ha una memoria viva, ricorda il passato come se fossero trascorse poche ore, e le parole escono a getto.

L'Istria, la sua terra d'origine, la guerra, l'incontro con l'amore della sua vita, la fuga in Italia senza il becco di un quattrino. Il futuro costruito con tanta buona volontà, senza cedimenti e con molta determinazione. Oggi, mi dice, quando racconto ai miei pronipoti la mia storia, stentano a credermi. Per loro che vivono in una realtà dove tutto è dovuto, sentir parlare di conquiste a caro prezzo, di fatiche, di rinunce, sembra cosa d'altro mondo. Eppure. Anche i valori sono cambiati. Oggi manca la tolleranza, la sopportazione. Si cede facilmente ai compromessi della vita senza combattere perchè è più comodo così. E poi non si ascolta più. Manca la voglia, forse il tempo. Ma sembra tanto una scusa. La mente è distratta da altro. E i rapporti tra le persone, anche tra familiari, ne fanno le spese.

Mi ringrazia per la pazienza che ho avuto nel dedicarle attenzione. Le fa cosa strana, perchè dice che non lo fa quasi più nessuno. A me invece piace, mi è sempre piaciuto. Ascoltavo mio nonno ed era come leggere un romanzo storico, ascolto mio padre quando mi racconta i suoi di ricordi, ascolto mia madre. E raccolgo le loro memorie come un tesoro perchè le considero una ricchezza.

domenica 4 luglio 2010

E' arrivata l'estate: non abbandoniamoli

                                               chissà che pensa...

sabato 3 luglio 2010

La filosofia del popolo

in un locale di Bassano del Grappa

venerdì 2 luglio 2010

Sui pensieri

dal sito della NASA

I pensieri non si possono arrestare. E' che non è prevista la fermata, dove tu puoi decidere di scendere. Il viaggio non lo prevede.
A volte si diventa prede di essi, nostro malgrado.
E per quanto tu tenti di distrarti, sono lì in agguato.
E non ti danno scampo.