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Leggo, si, vi leggo….
E così mi è capitato di leggere un post di uno dei blog sui quali mi soffermo, a volte senza commentare, ma semplicemente per “leggere”…..
Uno dei tanti post…. semplice, eppure “vivo”….
Scrivere su una tastiera può essere molto più del semplice gesto di pigiare tasti che trasferiscono i caratteri sul monitor…
Incontrare i pensieri della gente, raccontare se stessi, guardare al di là dei limiti che ci si impone e che ci vengono imposti, ogni giorno.
Ed è così che ci si imbatte nelle storie di vita degli altri, oltre che nelle proprie…. e si incontrano le sensazioni, i ricordi, le gioie, i dolori di persone che come noi cercano un’ancora per il cuore e per la mente.
Storie “normali”, storie “maledette”, storie che fanno sorridere… immagini presenti…. immagini passate…. sogni…. desideri.
E ci si accorge che ci sono ancora vite nelle quali l’ordinario sa di “pulito”… a dispetto di una “tendenza” che sembrerebbe imporre la “trasgressione” come “valore”, oppure come “terapia” all’insoddisfazione….Spesso i sentimenti “forti”, in quanto “fuori dall’ordinario”, vengono venduti come panacea che esorcizza un’esistenza altrimenti “piatta”…..
In un quotidiano dove l’ordinario sembra essere un “lusso” o, peggio, una “maschera” che nasconde l’ipocrisia di chi si “accontenta”…. si può restare “sorpresi” da parole che ci riportano a quel profumo di “pulito”, un profumo che vale molto più di ogni “trasgressione” alle regole….
Un profumo che esiste ancora, che non è perso per sempre. Ciascuno di noi spesso lo dimentica, lo mette in un angolo, quasi con vergogna….
Rifiutiamo il nostro OGGI, nemmeno fosse il nostro peggior incubo invece che la nostra vita….
Spesso ci abbandoniamo ai ricordi, rincorriamo i sogni, perdiamo il valore del “presente”….. un presente che per quanto “povero” ci possa apparire, rappresenta la nostra vita, quella in cui non abbiamo solo il “dovere” di vivere, ma potremmo riscoprire anche il “piacere” di vivere….
E che ne sarebbe del nostro “racconto” se non ci soffermassimo, anche solo di sfuggita, a specchiarci nelle parole e nei racconti degli altri?
Resteremmo a “parlarci addosso”…. ci soffermeremmo sulle rughe del nostro viso, sui “segni” che vogliamo vedere a tutti i costi…. perderemmo l’opportunità di guardarci per come siamo veramente, e perderemmo anche il cammino che ci porterà a ciò che saremo…. a prescindere da noi stessi.
Leggo….. si, voglio leggervi….
Voglio leggere voi, come cerco di leggere ogni persona che incontro…. soffermandomi sulle parole che mi fanno ritrovare un pensiero che sa di buono, per portarlo con me.
A un sentimento non puoi sempre dare una forma, e se riesci a dargliela è un sentimento "grande" che ha messo radici dentro te…. ci sono sentimenti che ti toccano e ti aiutano a crescere anche se non riesci a “disegnarli” in modo preciso.
Anche nelle “righe” virtuali ci possono essere "belle" sensazioni.... che viaggiano velocemente attraverso la rete…
C’è chi si serve di questa "agorà" per far male, chi per confondere, chi per “recitare” in modo goffo o squallido…. e c’è chi semplicemente se ne serve per “regalare” un pezzo di se a chiunque vorrà fermarsi a raccoglierlo….
come accade nella vita "reale"....
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