stanno accanto al participio passato
del verbo leggere.
[da: Alessandra Berardi, Cogli l'ottimo, Alberto Perdisa Editore, c2007]
"[Sono] un Ulisse senz'altra Itaca che quella interiore" Marguerite Yourcenar
“L’affetto è una cosa che cresce sottobanco, mette radici nostro malgrado e invade tutto peggio della gramigna. Poi è troppo tardi: non puoi passarti il tosaerba sul cuore per sradicare la tenerezza”
[Da: Marie-Sabine Roger, Una testa selvatica, Ponte alle Grazie, c2009]
Mi sono affezionata molto nella mia vita…Mi chiedo spesso quanto posto deve esserci nel cuore di una persona per fare spazio a tutti gli affetti che via via si accumulano…e penso ce ne sia davvero tanto. Ma chissà se tutti gli affetti ci fanno piacere o da alcuni invece ci sentiamo minacciati?
Eh, perché alcuni affetti se ne stanno lì, in quiete, in un cantuccio…ben custoditi.
Quelli hanno trovato una casa sicura.
Altri non mi piacciono. Non mi piace che siano stati così sfrontati…non mi sono accorta, e all’improvviso erano già lì comodi e sicuri di sé. Come la gramigna.
Certo, anche la gramigna muore senz’acqua. Non si creda il contrario. E quindi se tutti quegli affetti ancora ci sono vuol dire che qualche gocciolina d’acqua l’hanno avuta.
Ho capito che dentro un cuore gli affetti si adattano, a volte uno si fa più piccolino per far spazio ad un altro, qualcuno sgomita, bisticcia, qualcuno vive di vita propria, evidentemente, con o senza la mia acqua.
Chissà se arriva un momento in cui lo spazio è già tutto occupato e non ci si può più stipare niente…Come un fazzoletto di terra già tutto coltivato, chissà se si può decidere di fermarsi, di seguire e alimentare quello già esistente senza impiantare oltre…
Un affetto…può dispiacere?
E poi ti voglio bene, nel tempo e nel freddo.
[Julio Cortàzar]
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“cercheremo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua”
[Wislawa Szymborska, da: Nulla due volte]
Vorrei consigliarti ciò che mi consiglia
questa velata sera di marzo
e non so cosa.
Dovrebbe diventare un’opinione,
un puro assaggio, l’anima che sale
dal paesaggio del mondo aperto al mio terrazzo –
tutto è più intorno – le vite nelle strade,
i monti dentro i cieli e di sicuro, in qualche punto,
mari. Ci vorrebbe del tempo per spiegare
che allargando lo sguardo
si sparisce, e quanto è bene.
[da: Silvia Bre, Le barricate misteriose, Einaudi, c2000]
1. Il diritto di non leggere
2. Il diritto di saltare le pagine
3. Il diritto di non finire un libro
4. Il diritto di rileggere
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6. Il diritto al bovarismo
7. Il diritto di leggere ovunque
8. Il diritto di spizzicare
9. Il diritto di leggere a voce alta
10. Il diritto di tacere
Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finchè dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord,
qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
[ Erri de Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, 2002]Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché non viene aggiornato con regolarità, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
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