Qualche giorno fa, durante una chiacchierata sui tempi che corrono, un amico mi ha chiesto a bruciapelo
“Tu cosa ti auguri?”
…Lui era molto abbattuto, io molto stanca.
Avrei voluto una domanda di riserva perché ad augurarsi qualcosa si finisce col sentirsi sfacciati …
A voler esprimere auspici, amico mio, io mi auguro proprio le cose terra terra, quelle banali…Anche se quello che ti auguri, in genere, cambia come il vento in quest’isola di vento.
Con tutta me stessa mi auguro sempre, per esempio, che ci sia il senso del perdono, tra chi decide le sorti del pianeta, come tra chi si scambia errori e mancanze umane. Poiché tutti, davvero, abbiamo i nostri alibi e le nostre ragioni…
Mi auguro che le distanze si colmino, che si tenda al ricongiungimento e sempre meno alla separazione. Mi auguro che quando arriva il Generale inverno tutti abbiano un tetto sulla testa e qualcosa di caldo da mandare giù e, già che ci siamo, anche qualcuno da abbracciare per scacciare il freddo di dentro. Pure se un abbraccio a volte è più difficile da ricevere di un piatto di pasta.
Mi auguro che si arrivi a poter curare tutte le malattie, in tutte le parti del mondo. Non voglio dimenticare che in troppi paesi si muore ancora di malaria e di fame, che sono malattie curabilissime in questa parte sprecona del mondo. Non so cosa augurare a tutti quelli che sono responsabili dei mancati finanziamenti alla Ricerca, oggi la mia rabbia va a loro, ma ad augurare cose brutte non ci sono buona.
Che se cado ci sia sempre qualcuno che mi aiuti a rialzarmi. Non sono cose che si danno per scontate, queste. Allo stesso modo mi auguro di non ignorare mai una richiesta di aiuto, di non distrarmi mai così tanto.
Auguro alla mia vita di conoscere una stabilità, perché sono troppo stufa.
Mi auguro che la parola odio sparisca dal linguaggio così che neanche la mente ne tenga traccia. Mentre vorrei che l’affetto e la cura diventassero istintivi. Come qualcosa che per forza va così e non può andare in nessun altro modo.
Ci sono piccole e grandi cose che possiamo augurarci e questi che ho detto sono certo gli auguri di tutti. Meglio così.
Voglio pensare che augurarsi qualcosa sia già tendere verso il suo compimento.