mercoledì 28 marzo 2018

Un regalo per il nonno Claudio: il fotoquadro

Non so voi, ma per fare felici nonni e parenti tutti, le fotografie dei bambini vanno per la maggiore. Nel nostro caso il bambino è uno, Tommaso, e ormai lo abbiamo regalato immortalato in tutte le salse: calendari, tazze, album, fotolibri... all'appello mancava solo il fotoquadro. La ditta Saal Digital, di cui vi avevo già parlato qui in merito al  fotoquaderno che avevo realizzato con loro, ci ha dato la possibilità di ordinarne uno e noi ne abbiamo approfittato per realizzare il regalo di Pasqua (e anticipo di compleanno) del nonno Claudio.
Anche in questo caso, la modalità di ordine è semplice e intuitiva: scaricando il loro software, si è guidati nella realizzazione di ciò che si preferisce, scegliendo il materiale (noi abbiamo optato per la stampa su tela ma le possibilità sono molteplici), la misura (la nostra è 30x40) e tutti i particolari preferiti. Una volta completato l'ordine, la spedizione avviene tramite corriere ed è molto rapida: noi abbiamo ordinato il fotoquadro il lunedì e il venerdì era già in consegna.
Mio padre è stato felicissimo del regalo e ha gradito molto anche la presenza, nella confezione, di piccoli cunei in legno da inserire agli angoli della cornice, sul retro, perché non si deformi col tempo. Da appassionato di lavorazione del legno com'è, ha notato questa attenzione in più. 


La mia foto è bruttina, ma posso assicurarvi che il fotoquadro è davvero di alta qualità!

Valeria

domenica 25 febbraio 2018

Loom knitting questo scononosciuto

Manco da queste pagine da quattro mesi, non male, eh? Non vi ho parlato della festa della zucca, di Natale, di Capodanno, di Carnevale, non vi ho più dato ricette... ma oggi eccomi qui, come se niente fosse, mentre fuori nevica e tutto il nord Italia attende la notte più fredda di sempre. Domattina in teoria io dovrei uscire di casa alle 6,15... staremo a vedere se riuscirò.
Il freddo per me è sinonimo di maglia, da sempre ho ammirato l'abilità di mia nonna e di mia madre con ferri e gomitoli. Io invece sono sempre stata impedita: in questi anni mi avete vista provare una miriade di hobby creativi, ma la maglia proprio non mi riesce. O meglio, non mi riusciva, perché nel 2015 a Fantasy e Hobby ho scoperto il loom knitting e finalmente anch'io posso allegramente spendere i miei soldi nei negozi di lane e filati e produrre calde creazioni. Soprattutto mi dedico ai cappelli, ma in realtà so che è possibile confezionare di tutto, addirittura maglioni (ma non ho mai provato). 
La maggior parte dei siti e dei tutorial che si occupano di questa tecnica sono americani, quindi occorre una discreta padronanza dell'inglese per raccapezzarsi. Ho pensato quindi di dedicare a questa tecnica qualche articolo.
Intanto vediamo cosa occorre: ovviamente i telai! Esistono sia rotondi che lunghi rettangolari, io personalmente lavoro quasi esclusivamente con quelli rotondi, ma per sciarpe e simili i lunghi sono più pratici.
Uno dei siti migliori da cui imparare è goodknitkisses, da cui viene anche l'immagine qui sotto, con una panoramica di tutti o quasi i tipi di telai a disposizione. 


Potete acquistarli online, alle fiere, in qualche merceria fornita... di solito sono a kit di varie misure. Nel kit normalmente è compreso anche l'apposito gancio per lavorare la lana attorno ai pioli dei telai e un ago da maglia in plastica. Utile per il vostro corredo da loom knitter è anche un uncinetto. 
Cosa potrete creare? Eccovi una piccola carrellata dei miei ultimissimi lavori.




Il segreto per un bel lavoro è usare una lana grossa, coi ferri lavorabile con numero 10, se però avete lane più fini, potete ovviare al problema usando il filato doppio. 
Alla prossima, un piccolo semplice tutorial!
Valeria

giovedì 26 ottobre 2017

Tortine alla zucca e cioccolato fondente: dolcetto o scherzetto??

Siamo a fine ottobre e Halloween si sta avvicinando. Non entro qui nel merito dei risvolti etici o religiosi di questa festa: a noi in famiglia piace, decoriamo la casa, festeggiamo e ci divertiamo, prepariamo piatti a tema e ci godiamo la reciproca compagnia. Non mi interessa che sia una festa "d'importazione", cosa fra l'altro opinabile, visto che la festa celtica di Samhain era ampiamente diffusa anche presso le popolazioni della penisola italica.
Tommaso poi è un vero patito di questa ricorrenza, lui adora travestirsi, adora addobbare, adora festeggiare... quindi in suo onore, per la merenda a casa e a scuola, ho preparato queste tortine a base di zucca e cioccolato fondente. Visto il periodo, le ho cotte negli stampi a forma di Jack O' Lantern e devo dire che il risultato ci soddisfa pienamente. Ho usato per aromatizzarle il mio mix fatto in casa di pumpkin spice, impossibile da trovare in commercio qui da noi. Presto vi spiegherò come farlo, nell'attesa voi, se non avete quello originale made in USA, potete sostituirlo semplicemente con la cannella.

Volete provarle anche voi? Ecco la ricetta!




Ingredienti:
200 grammi di zucca cotta, cuocetela come volete (vapore, bollita, al forno...)
50 grammi di cioccolato fondente tritato grossolanamente
200 grammi di farina autolievitante
1 cucchiaino di pumpkin spice o cannella
due uova
100 grammi di zucchero
50 ml di olio di semi

Procedimento:
Nel mixer, frullate la zucca cotta riducendola in purea. Aggiungete farina, spezie, zucchero e uova. Mescolate bene, poi versate l'olio a filo senza smettere di mescolare. Appena avrete un composto ben amalgamato, aggiungete il cioccolato tritato grossolanamente e mescolate ancora.
Versate l'impasto negli stampini (ne riempirete 6-8) e infornate in forno già caldo a 180 gradi per circa 30 minuti.
Fate raffreddare su una gratella prima di sformare le tortine.

La vostra merenda alla zucca, di Halloween o no, è pronta!


Buon appetito!
Valeria

lunedì 25 settembre 2017

Profumo d'autunno

Finalmente l'autunno è qui! Quest'anno settembre ci ha regalato la giusta frescura, quindi forse l'adagio "non ci sono più le mezze stagioni" per il 2017 non varrà, chi può dirlo?
 La fine di settembre poi porta con sé anche il compleanno di Tommaso, che abbiamo iniziato a festeggiare già ieri con i parenti, anche se il giorno giusto sarà giovedì 28. È diventato un ometto di sette anni e mi sembra quasi incredibile! Eccolo qui, con la sua prima torta (ne avrà una giovedì e una domenica prossima quando festeggerà con gli amichetti):


Autunno in casa nostra fa rima con zucca, quindi anche oggi vi lascio una ricettina veloce veloce, con questo ortaggio protagonista.


VELLUTATA DI ZUCCA

Ingredienti:
– 700 g di zucca pulita
– 3 patate medie
– Mezza cipolla
– Sale e pepe q b
– Brodo vegetale q b
–  Farina
– Olio EVO

Procedimento:

Fate dorare la cipolla tritata in un tegame con due cucchiai d'olio EVO, poi aggiungete la zucca tagliata a cubetti. Dopo aver fatto soffriggere il tutto per due minuti, aggiungete anche le patate sempre a cubetti e cuocete ancora qualche minuto. Aggiungete adesso abbastanza brodo vegetale da coprire le verdure, unite due cucchiai di farina mescolando bene per eliminare eventuali grumi, aggiustate di sale e pepe e coprite il tegame con il coperchio, a fiamma medio - bassa. Cuocete per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Quando la zuppa è cotta, frullare il tutto con il frullatore a immersione o trasferendo le verdure e il brodo in un frullatore a bicchiere. Frullate a vostro piacimento, a seconda che preferiate una vellutata più densa o più brodosa. Servite ben calda con crostini di pane.

Per altre mie ricette, vi rimando come sempre a Burrofuso, con cui continuo a collaborare assiduamente. Potrete provare una sontuosa Victoria Sponge  oppure una robusta e gustosa beef pie, oltre ai piatti di cui vi ho già segnalato i link nei post precedenti.

(Foto web)
Fatemi sapere se provate le ricette, anche in caso di dubbi o consigli!
A presto,
Valeria

venerdì 1 settembre 2017

Aspettando l'autunno, riproviamo ad accendere il forno?

Finalmente settembre è qui, è un mese che amo molto e, in quanto insegnante, per me  sancisce anche il vero inizio dell'anno, oggi poi è il primo ed è quasi il mio Capodanno: faccio buoni propositi, intraprendo nuove attività (spesso cambio scuola, ma questo è il destino cinico e baro che affligge tanti prof...), ma soprattutto comincio a sentire odor d'autunno! 
A me l'estate piace, devo dire la verità, ma amo tantissimo anche l'autunno, con la sua arietta fresca, i colori, la voglia di casa, di coccole, di calore. Purtroppo in quanto ligure l'autunno un po' lo devo anche temere, in quanto troppo spesso foriero di disastri, ma non pensiamoci che è meglio!
Visto che le temperature dovrebbero abbassarsi un po', oggi vi regalo la ricetta di una torta che ha un grande successo nella mia famiglia fin dalla mia infanzia, è infatti una specialità della mia mamma, che la propone molto spesso con grande successo. 
Ho pubblicato questa ricetta proprio oggi nella rubrica "La cucina del Gazzoshire" che tengo nel delizioso gruppo FB gestito dalla cara amica Gabriella e ho pensato di condividerla in modo più "allargato". Purtoppo non ho fotografie sottomano perché la torta l'abbiamo fatta l'ultima volta domenica scorsa ed è stata divorata prima che potessi raggiungere il cellulare. 
Vi posso assicurare che è comunque molto bella da vedere e molto molto gustosa.

TORTA RICCA DI RICOTTA



INGREDIENTI:
250 gr ricotta
200 gr farina
200 gr zucchero
50 gr burro morbido
50 gr uvetta
50 gr di cioccolato fondente (o gocce di cioccolato)
2 uova
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO:

Se avete il cioccolato fondente in tavoletta, tritatelo a pezzetti grossolani nel frullatore e poi mettetelo da parte. Se avete il cioccolato in gocce, omettere ovviamente questa operazione. Mettete a bagno l'uvetta in un po' d'acqua calda o liquore e lasciatela riposare un paio d'ore. Mettete nel mixer uova, zucchero, burro, ricotta e il pizzico di sale e mescolate bene fino ad ottenere una crema. Aggiungere la farina a pioggia, poi la vanillina e il lievito in polvere, continuando a mescolare. Unite, mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno, l'uvetta e il cioccolato. Versate il composto in una tortiera rivestita di carta forno dal diametro di 24 cm e cuocete in forno caldo a 180 gradi per circa 40 minuti, controllando la cottura con la prova dello stecchino. 

Se poi la vostra voglia di cucinare non si è esaurita, passate da BurroFuso, perché ho pubblicato altre ricettine sfiziose:


E non finirà qui, quindi tenete a portata di mano pentole, teglie e padelle!



Happy September,
Valeria


sabato 12 agosto 2017

Incontriamoci su... Burrofuso!

Fra le varie attività che negli anni hanno occupato queste pagine, la cucina ha sempre avuto un posto d'onore.
Non ho l'ardire di definirmi una Food Blogger, ma sicuramente, soprattutto negli ultimi due-tre anni, ho dato molta visibilità alle mie attività culinarie. Anche il mio profilo Instagram è piuttosto monotematico: fiori, animali, famiglia e... cucina.
Tutta questa mia passione culinaria sta trovando una nuova valvola di sfogo, che mi rende molto orgogliosa: da luglio collaboro con il portale Burrofuso e quindi alcune mie ricette, corredate da fotografie, saranno presentate in esclusiva sulle loro pagine. 

Al momento, due sono le ricette già pubblicate: il coniglio alla ligure e la lemon drizzle cake. Cliccate e ditemi cosa ne pensate, ma soprattutto provate le ricette e fatemi sapere se sono state gradite. Potete anche lasciare un cuoricino di gradimento, che male non fa.
Il 17 agosto poi impareremo insieme come conservare le zucchine in un modo molto particolare e molto gustoso, quindi save the date!

Siamo appena tornati da una mini vacanza fra Parma e Piacenza (a proposito di buona cucina), vi lascio con uno strepitoso tramonto che mi ha rubato il cuore:





A presto, Valeria

mercoledì 2 agosto 2017

Riordinando le fotografie

Da quando esiste la fotografia digitale, non so voi, ma io mi ritrovo a scattare tantissime foto, molte più di prima. Adesso poi anche un cellulare economico può tranquillamente permetterci scatti di buona qualità e quindi, accumuliamo,accumuliamo,accumuliamo. I cloud ci permettono di salvare le foto praticamente per l'eternità, anche di riguardarle di tanto in tanto ovviamente, ma dite la verità, quanto spesso lo fate?? Io assai di rado, e sento la nostalgia della cara vecchia foto stampata da tirare fuori da qualche cassetto.

Da alcuni anni abbiamo preso l'abitudine di creare fotoalbum per mettere in ordine e rendere più fruibili i nostri ricordi fotografici. Con Tommaso sono stata pigra e ammetto che in quasi sette anni da mamma ne ho fatti stampare solo due, ma spero di prendere la buona abitudine di realizzarne uno l'anno. Siamo decisamente più bravi con le foto delle vacanze: sono già tre anni che al ritorno ci diamo da fare per comporre e far stampare un bell'album che ci aiuti durante i lunghi mesi invernali a ricordare le belle giornate estive. Quest'anno ho provato una ditta nuova per realizzare il nostro fotoalbum vacanziero, la Saal.


 Ho trovato su Instagram un loro link che invitava i blogger a una prova gratuita del loro fotoquaderno, in cambio di una recensione imparziale, quindi ho aderito con entusiasmo all'iniziativa. 
Che dire? Sono rimasta molto soddisfatta: il programma da scaricare per comporre l'album è semplice e intuitivo da utilizzare, volendo puoi anche ricorrere alla composizione automatica, ma è secondo me molto più divertente creare da soli la propria opera. Si possono scegliere vari formati e io ho optato per il quadrato 20 x 20, la resa delle foto è ottimale, nonostante siano tutte scattate con lo smartphone e io non ho certo un cellulare ultimo modello. Gli sfondi fra cui scegliere sono moltissimi e facilmente abbinabili al tema del proprio lavoro. Non ultima la spedizione tramite corriere: veloce e non costosa (io l'avevo compresa nel buono di prova, ma si aggira sui 5 euro, quindi assolutamente nella media). 
Il nostro nuovo album della Val di Fassa ci piace moltissimo, è compatto, leggero, raffinato (la controcopertina di plastica trasparente è un tocco in più) e le foto di quei posti meravigliosi sono rese con la dovuta giustizia. Si può anche scegliere il layout della pagina, se si vuole con una o più fotografie. Si possono aggiungere o togliere pagine secondo necessità e si può tornare indietro sulle proprie decisioni fino all'ultimo.




Se proverete anche voi il loro shop online, fatemi sapere come vi sarete trovati! 
Un abbraccio, Valeria
#SaalDigitalItaly

domenica 2 luglio 2017

Di sciroppi ed esperimenti

Estate, tempo di conserve, almeno per me. Ho una vera e propria passione per marmellate, sciroppi, confetture, sottaceti e quant'altro.
Oggi vi accompagno in una passeggiata all'assaggio degli sciroppi che ho prodotto ultimamente, siete pronti?
A maggio mi sono cimentata, come di consueto, con il mio amato sciroppo ai fiori di sambuco, o Elderflower cordial, per chiamarlo col suo nome ufficiale in terra d'Albione. Ho trovato la ricetta su Country Living nel 2014 e da allora non può mancare nel nostro frigorifero nei mesi estivi. Ormai il sambuco è tutto sfiorito, ma in qualche zona più a nord forse potete ancora trovarne e provare a prepararlo, è semplicissimo.



SCIROPPO AI FIORI DI SAMBUCO

15 fiori di sambuco, senza gambo
1 kg di zucchero
1 l di acqua bollente
Il succo di 2 limoni o 50 gr di acido citrico
La buccia di due limoni

Sciogliere in una pentola alta lo zucchero nell'acqua bollente, mescolando bene. Aggiungere il succo di limone (o l'acido citrico):e le scorze. Scuotere bene i fiori per rimuovere eventuali insetti e immergersi nel liquido bollente, mescolare e coprire. Lasciare in infusione per due giorni mescolando mattino e sera. Quando è pronto, filtrare con un colino o un telo di garza e imbottigliare in bottiglie sterilizzate. Si mantiene in frigorifero per circa tre mesi. Ottimo consumato così, provatelo nel cocktail Hugo, cugino dello spritz: mescolatelo con prosecco, acqua tonica, ghiaccio e foglie di menta, i vostri ospiti non andaranno più via!

Maggio è anche il mese delle rose e qui in Liguria abbiamo la tradizione dello sciroppo di rose e dello zucchero rosato, che altro non è che una confettura di petali di rosa. Per realizzarli è necessario utilizzare le rose da sciroppo, ce ne sono due varietà che sono contemplate dal disciplinare dello sciroppo di rose della valle Scrivia, ma ne esistono altre, soprattutto di origine francese. Mettendo insieme i petali delle rose di mio padre e altri regalati da un'amica appassionata come me di questo genere di "esperimenti", sono nati sia lo sciroppo sia lo zucchero rosato. Per le ricette vi rimando a un libro splendido dell'amica Ilaria Fioravanti, Rosa Rosae. Anche questi non sono complessi e il risultato è una vera festa per il palato.




Poi abbiamo deciso di sperimentare anche lo sciroppo di menta. Io ho la menta piperita piemontese classica in giardino, mia mamma invece ha la menta marocchina. Abbiamo fatto una accurata ricerca su Pinterest (San Pinterest, sarebbe da ribattezzare così!) e abbiamo scelto la ricetta secondo noi perfetta. Lo sciroppo è delizioso e molto fresco, abbastanza diverso da quello che si trova in commercio, la stranezza è nel colore: il mio è marrone scuro, il suo è verdino chiaro.  Il verde classico si può ottenere solo con i coloranti che si comprano anche al supermercato ma volevamo evitare di perdere la naturalità del nostro sciroppo, oppure aggiungendo estratto di clorofilla fatto in casa, ma le nostre competenze da piccolo chimico si fermano molto prima.
 Ecco la ricetta, se la provate fatemi sapere di che colore verrà il vostro sciroppo!


SCIROPPO DI MENTA

500 gr zucchero
500 gr acqua
50 gr di foglie di menta fresca lavate
Scorza di mezzo limone

Frullate le foglie di menta con 250 gr di zucchero. Sciogliere nell'acqua il restante zucchero e portare a bollore, quando bolle spegnere il fuoco e aggiungere il composto di menta e zucchero e la scorza di limone. Mescolare, coprire e lasciar riposare una notte al fresco. Il giorno dopo filtrate con un colino molto fitto, magari in stoffa, o usando una garza o un collant. Imbottigliate in bottiglie sterilizzate. Io lo sto conservando in frigo ma credo, data la quantità di zucchero, che si possa conservare anche in dispensa al fresco. 
Provate e sperimentate, poi raccontatemi!

Valeria




domenica 28 maggio 2017

Un tè in giardino: ricette per il vostro tea time

L'edizione numero due di Un tè in giardino si è appena conclusa e ci ha lasciati euforici ed entusiasti. Eccezionale la partecipazione del pubblico, vario e soddisfatto, illustri gli ospiti che si sono alternati nei due giorni, splendida la mostra di acquerelli della pittrice Carla Ravetti e seguitissimo il suo corso della domenica. I momenti gastronomici poi sono stati molto apprezzati.
Sabato ha aperto la manifestazione Roberta Massa, foodblogger e autrice della pagina FB A casa di Byro,con un cooking show dedicato alla pastafrolla. Successivamente  abbiamo ospitato la bravissima e cordialissima Simonetta Chiarugi, scrittrice e blogger, che ha presentato il suo ultimo libro, Più orto che giardino, e ha condotto un workshop sulla creazione di una ghirlanda fiorita. Alle 17 poi abbiamo organizzato un vero e proprio tea time all'inglese, con cibi tipici preparati da me, dalla foodblogger e scrittrice Ilaria Fioravanti e da una simpatica ragazza gallese trapiantata in Liguria, Harriett. In fondo al post, dopo le foto, troverete un paio di ricettine, se volete cimentarvi con la parte salata, e più insolita per noi italiani, di un perfetto tea time. Le quantità sono piuttosto abbondanti, regolatevi voi sulla base degli ospiti che dovrete sfamare.
Fra tè bollente, Victoria Sponge, sandwiches, scones e hot cross buns è trascorso un piacevolissimo pomeriggio. Domenica invece le ortensie sono state protagoniste, con il tè ricavato da una varietà particolare e vari interventi dell'esperta internazionale Eva Boasso. All'ora del tè questa volta si è parlato genovese, protagonista è stata una storica società dolciaria genovese: Preti.
 Per farvi vivere la magia di questo weekend dal sapore britannico, ecco a voi alcuni scatti. Quelli belli non sono miei ma di Ilaria Fioravanti, che è anche fotografa bravissima. In ultimo ci sono anch'io, mentre disserto di shortbread e sandwich al cetriolo.










Ed ora, le ricette!

Sandwich al cetriolo - Cucumber sandwich

Occorrente: due confezioni di pane bianco per tramezzini, mezzo kg di formaggio spalmabile (io ho fatto metà robiola e metà tipo philadelphia), erbe miste a piacere (erba cipollina, timo...), un cetriolo, sale e pepe, burro (meglio burro di tipo spalmabile).
Con un pelapatate sbucciate in parte il cetriolo, alternando una riga sbucciata e una riga con la buccia. Mescolate in una ciotola i formaggi con le erbe aromatiche tritate, sale e pepe. Spalamate su una fetta di pane bianco un velo di burro, poi i formaggi. Tagliate a fettine molto sottili il cetriolo e disponete le fette in fila sul pane. Salate e pepate, coprite con un'altra fetta di pane bianco imburrato. Tagliate nella classica forma dei fingers.


Sandwich tacchino e mirtilli - Turkey and cramberries sauce sandwich

Occorrente: una confezione di pane per tramezzini integrale, burro spalmabile, tacchino arrosto affettato sottile ma non troppo (almeno 300 gr), confettura di mirtilli rossi(la cramberries sauce si trova periodicamente al Lidl, altrimenti potete usare la marmellata Ikea o un'altra confettura, però di solito sono più dolci).
Spalmate le fette di pane con il burro, disponete sopra la metà di esse il tacchino e spalmate sul tacchino un cucchiaio di cramberries sauce. Coprire con l'altra metà delle fette e tagliarle a metà com triangoli.



Rotolini alla salsiccia  - Sausage rolls
Occorrente: pasta briseè già stesa (oppure potete farla voi se avete tempo) due rotoli, salsiccia tipo luganega mezzo kg, un uovo sbattuto.

Tagliate a pezzetti di un paio di cm la salsiccia. Tagliate a strisce larghe quanto i pezzi di salsiccia e lunghe quattro - cinque  cm la pasta briseè. Semplicemente arrotolate ogni pezzo di salsiccia nella pasta, poi disponete i rotolini con la giunta sotto su una placca foderata con carta forno, spennellate con uovo sbattuto e cuocete per una trentina di minuti (o fino a doratura) in forno ventilato preriscaldato a 200 gradi. Per gli ultimi dieci minuti mettete anche il calore sotto. Quando sono cotti, disponeteli su una griglia staccandoli con attenzione dalla carta forno aiutandovi con una palettina. Sono ottimi sia tiepidi che freddi.



Happy tea time to you!

Valeria

domenica 7 maggio 2017

Un tè in giardino 2017

Maggio è un mese che ho sempre amato e il mio ritorno al blog non poteva che capitare in questo periodo, nonostante il meteo sia piuttosto bizzarro e le giornate primaverili si alternino a violenti piovaschi novembrini. Vi segnalo la seconda edizione della "Festa del tè" che si terrà a Murta il prossimo weekend. Quest'anno sarò anche fra i relatori, quindi se capitate in Liguria sabato pomeriggio e non sapete che fare... beh, vi aspetto per due chiacchiere e una tazza di tè!

 

Tranquilli, però, se non potrete partecipare, riceverete comunque qui un ampio resoconto ^_^



martedì 29 novembre 2016

Swap Christmas in partenza

Leggendo questo titolo, mi sembra di essere proiettata nuovamente nel 2008: quell'anno ho aperto il blog e lo curavo con estrema dedizione, partecipavo a moltissimi swap e la mia "carriera" di creativa era lanciatissima.
Chi mi ha seguito sa che ho partecipato a swap, mercatini e iniziative varie con assiduità fino al 2011, poi, complice un generale declino dei blog creativi in Italia e la "sparizione" degli swap, io stessa mi sono impigrita e aggiornare il blog è diventata un'attività sempre più sporadica. Buoni propositi ne ho   fatti moltissimi, e come spesso accade non li ho mantenuti. Però ho rimesso un piedino nel mondo degli swap, che tanto mi mancava e sono proprio contenta.
Lo swap è organizzato da Sottilettarosa e si svolge principalmente su Instagram, novità questa per me, è un annetto che uso questo social e non avrei mai pensato che potesse rilanciarmi in  questo mondo ^_^
Ovviamente, come nella migliore tradizione, non posso svelare chi riceverà il mio pacchetto, ma posso mostrarvi ciò che ho preparato:

Ovviamente ero convinta che la foto fosse venuta bene, invece mi rendo conto solo adesso che è un po' sfocata e non posso rifarla, perché ormai è tutto impacchettato.
Il pupazzo di neve è realizzato con i knitting looms, tecnica di maglieria che mi appassiona da un paio d'anni, poi ho aggiunto un decoro in legno e una tart Yankee Candle (che adoro) con profumazione natalizia.
Ora vi rimostro mr Snowman in tutta la sua gloria, questa foto sì che gli rende giustizia:


Spero proprio che la destinataria apprezzerà ^_^

A presto (spero),

Valeria

lunedì 20 giugno 2016

Gelatina di menta - mint jelly

Confessate, confessate: anche voi, come me, siete nel tunnel di Pinterest. Io lo adoro,ve lo devo dire. Soprattutto da quando, a novembre, mi hanno regalato uno smartphone decente e supporta la app, prima lo utilizzavo solo da pc ma così è tutta un'altra cosa e ogni momento è buono per "pinnare": semafori, code in posta, viaggi in autobus...
Insomma, su Pinterest trovi di tutto, soprattutto se hai dimestichezza con l'inglese, e fra le mie bacheche non poteva mancarne una dedicata all'arte culinaria e alle conserve. Lungi da me considerarmi una food blogger a tutti gli effetti, per carità, non ne ho competenze e capacità, inoltre non so fare quelle strepitose fotografie che corredano i post dei blog dedicati al cibo. Però chi mi segue da qualche annetto sa che su queste pagine spesso ho raccontato della mia vita in cucina e stasera vi mostro la mia ultima creazione, trovata, appunto, su Pinterest: la gelatina alla menta.

Quest'anno la menta cresce nel mio giardino veramente rigogliosa e in due varietà: marocchina e piperita. Ne faccio però un uso abbastanza limitato e mi dispiace sempre l'idea che in parte vada sprecata, inoltre ho una passione smodata per le conserve (cosa anche questa ben nota a chi mi segue), così ho cercato proprio "mint jelly" e ho trovato parecchie ricette. Quella che ho scelto mi ha colpito particolarmente per la semplicità e i pochi ingredienti, cosa non scontata quando si ha a che fare con ricette made in USA. Qui trovate il link. 
Ecco la mia gelatina! Due vasetti sono sterilizzati per la dispensa, l'avanzo l'ho messo in una coppetta da consumare in pochi giorni, ovviamente conservandola in frigo.

Come vedrete, la ricetta usa le unità di misura americane, le "cups", che non vi ho convertito in unità di misura italiane, io ho diversi misurini americani perché mi cimento spesso con ricette anglosassoni, perciò per me non è mai un problema, ma se preferite usare i grammi, qui trovate le tabelle di conversione.
In sostanza, la ricetta usa il succo di mela come base (io ho usato il succo di mela Lidl 100% e senza zucchero), pectina (ho usato una busta di Fruttapec Cameo 2-1), foglie di menta (ho usato sia menta piperita che menta marocchina) e zucchero. Come optional si può aggiungere del colorante verde, perché altrimenti la gelatina assume un colore paglierino non troppo invitante. Io non amo i coloranti ma ne avevo e ho provato, in effetti il risultato finale è molto bello e fresco! La gelatina di menta è adatta per accompagnare le carni come l'agnello, alcuni tipi di formaggi e come una marmellata, quindi sul pane, sui muffin, sugli scones, sui biscotti... non so se ci farcirei una crostata, perché il gusto è abbastanza intenso, ma tentar non nuoce!
Buona serata e a presto,
Valeria

lunedì 30 maggio 2016

Primo post del 2016

Incredibile come passi il tempo... oggi è il 30 maggio 2016 e non scrivevo sul blog da mesi e mesi. Talvolta mi chiedo se abbia ancora senso tenerlo aperto, ma poi il pensiero di tutti questi anni trascorsi qui mi fa pensare che forse ne valga ancora la pena. Intanto oggi scrivo ed è già qualcosa. Vi presento innanzi tutto una nuova iniziativa a cui partecipo e che spero sosterrete. Con una carissima amica, Sabrina, ho aperto un blog a quattro mani dedicato a ciò che ci accomuna e ci appassiona. Cosa quindi, chiederete? Beh, giardino, soprattutto, ma anche l'ora del tè, l'arte, la cucina, la vita in campagna, l'amore per la cara vecchia Inghilterra (lei poi è prof di inglese, quindi gioca in casa). Se vi va di venire al battesimo del nostro neonato blog, cliccate sull foto della  rosa tea del mio babbo. Verrebbe da dire, seguite le rose!



L'idea del blog è nata dalla bellissima esperienza vissuta insieme a metà maggio, qui a Murta, per raccogliere fondi per la ricostruzione di un ponte medievale nel vicino quartiere di Trasta, distrutto dall'alluvione del 2014. Noi due con molte altre volontarie, abbiamo messo in comune la passione per il tè con quella per le rose ed è nato "Un tè per il ponte", che ha visto la collaborazione dell'antica confetteria Romanengo, della food blogger e scrittrice Ilaria Fioravanti, di Peter's tea house, dell'artista e scrittrice Clelia Canè e di molte altre realtà del nostro territorio. E' venuta fuori una mostra bellissima di porcellane e servizi, con notizie e curiosità sul mondo del tè, con annesso "tea garden", nel quale dopo le conferenze si degustava una buona tazza di tè nero alla rosa. L'anno prossimo replicheremo sicuramente, visto il successo, e spero di poterne parlare diffusamente qui, quest'anno proprio non sono riuscita a farlo e me ne rammarico moltissimo. Vi lascio con alcune foto della manifestazione. Un abbraccio, Valeria

La sala espositiva: la cantina della parrocchia di Murta

Rose!

Uno dei servizi inglesi esposti

 Sala didattica con le spiegazioni sui vari tipi di tè

 Il tea garden

La sottoscritta impegnata nella preparazione del tè da degustare

Il tea garden diventa auditorium per una delle conferenze

La conferenza di Ilaria Fioravanti e Maria Giulia Scolaro per presentare il loro nuovo libro, Rosa - Rosae, ricette con le rose per tutti i gusti. 

domenica 13 settembre 2015

Settembre

L'ultimo post lasciava qui un saluto prima della partenza per la nostra amata val di Fassa e rieccomi qui in pieno settembre, mentre fuori piove (anzi, diluvia e siamo in allerta 2, da buoni genovesi) e la scuola sta per ricominciare.
Quest'anno settembre è stato meno angoscioso del solito, dal punto di vista lavorativo: continuo a lavorare nella stessa scuola dell'anno scorso e ho preso delle ore in un'altra vicino a casa, so tutto fin da giugno e posso vivere tranquilla, riforma permettendo, perché a novembre potrei passare di ruolo e ritrovarmi sballottata chissà dove, ma ho deciso di vivere alla giornata, per quanto possibile, cosa estremamente contraria alla mia natura, ma mi sto sforzando di farlo.
Cosa posso raccontarvi? La calda estate che sta finendo è stata veramente di recovery per me e per la mia famiglia, ci siamo goduti delle vacanze vere, siamo stati anche a Monaco di Baviera per qualche giorno, abbiamo incontrato amici, ci siamo riposati, abbiamo festeggiato i quarant'anni di mio marito... c'era davvero bisogno di un momento così.
Ho anche ripreso qualche vecchio lavoro in sospeso e ho terminato la coperta patchwork che avevo iniziato ben quattro anni fa. Mia madre ha realizzato i grannies squares all'uncinetto perché io coi ferri sono abbastanza inetta. Ho visto questo modello proposto da uno stand alla fiera Fantasy & Hobby nel 2011, non ricordo quale fosse; ovviamente lì vendevano anche la stoffa coi cupcakes che occorreva, le altre cotonine le avevo in casa  e ne ho comprata di nuova solo per il retro, ma al mercato di Bolzaneto dove c'è un unico banco di stoffe, al lunedì, ma ben fornito e con prezzi onesti. Non sono soddisfatta dell'imbottitura, penso che la sostituirò con una più piatta, così è troppo gonfia e "materassosa", ma il risultato nel complesso ci piace, voi che dite?


Come vedete, a Tommaso piace ^_^
Ho anche frequentato un corso di taglio e cucito, fra maggio e giugno. Intendo tornare in autunno, ma intanto ho prodotto un abito e un top, ne vado molto fiera, nonostante errori e difettucci!
Questo è il top (perdonate la faccia sconvolta da prof che sta fancendo esami). E' di seta e viscosa e anche questa stoffa l'ho comprata dalla signora del mercato.
Questo invece è il vestito, la faccia è quella della prof che va allo spettacolo degli alunni l'ultimo giorno di scuola e la trippa è della prof che dovrebbe tanto mettersi a dieta per ritrovare la forma perduta, ma ha appena trovato quella ricetta che...
Questo è cotone leggermente elasticizzato è l'ho comprato da Diffusione Tessile. Il casino che vedete sulla scala invece è original handmade by Tommaso.

Vi risparmierò i buoni propositi settembrini, non vi dirò che scriverò di più, che passerò ogni giorno dai vostri blog, che creerò ogni giorno qualcosa di bello... spero solo di fare qualcosina in più perché tutto ciò mi rilassa e mi fa stare bene, anche se la vita a volte ha piani diversi. Vedremo.
Intanto, buona vita a tutte!
Valeria