Eccolo qui, il nostro Artusi. Tutto scarabocchiato, sporcato, trascinato in giro per l'Europa.
Grazie a lui abbiamo imparato cosa sono le azzeruole, che le ciliegie son di mille tipi, che montare le uova a neve è fondamentale, che l'anguilla è buona, che i fegatini col marsala sono da urlo, cos'è l'alkermes, che la pizza alla napoletana non è quel che credete, che l'animale va rispettato e mangiato in tutte le sue parti per questo motivo, che la farina di mandorle ci sta sempre bene, che l'uvetta nella carne è la morte sua, che il lardone e la carnesecca sono i migliori amici della cucina, che il burro effettivamente a volte è indispensabile, ma soprattutto:
che Artusi si può fare, non è un libro fatto per prendere polvere nelle vostre librerie. Prendetelo, sfogliatelo, ridete con lui.
E' un simpaticone.
E ormai per noi, uno di famiglia.
Pellegrino, le abbiamo provate tutte!
Sii fiero di noi.
E un ringraziamento, IL ringraziamento, va a voi, che con il vostro entusiasmo e sostegno ci avete dato la forza di andare avanti, sempre!
Dedico questo progetto a mia nonna, che ne è stata sostenitrice fino a Dicembre 2010,tanto da stendermi la pasta per i ravioli, il giorno prima dell'ictus. E' ancora tra noi, e alla sua lotta per la vita e amore per la cucina dedico quest'anno, per parafrasare Julie Powell "cucinando pericolosamente".
I Pellegrini vanno in vacanza due settimane, ma presto ci saranno novità!!!