mercoledì 7 agosto 2024

On an unknown element of the Eurosystem monetary governance

 

 Published by: https://braveneweurope.com/sergio-cesaratto-sharing-central-banks-costs-and-profits-of-monetary-policy-in-the-euro-area

Sergio Cesaratto - Sharing Central Banks’ costs and profits of monetary policy in the euro area

(Adapted for Brave New Europe from Lavoce.info) ; the author thanks Giancarlo Bergamini for help in editing the translation).

A debate has developed in Europe (on Vox.eu and elsewhere) on the fiscal costs related to the interest payments that central banks in the eurozone are bestowing on commercial banks, a result of the way monetary policy is currently conducted. The implementation of monetary policy currently revolves around the ECB's direct control of the interest rate paid on an abundant excess of bank reserves (relative to mandatory reserve requirements) (see Cesaratto 2020, chapter 7). This excess is the result of past quantitative easing (QE) operations whereby the eurozone's national central banks (NCBs) bought government and corporate bonds by issuing reserves (liquidity). At the ECB's current target rate of 3.75 per cent, banks are collecting considerable sums, more than 118 billion per year rebus sic stantibus. This also happens in other monetary areas, but there are European peculiarities.

Danni collaterali del rialzo dei tassi

 

 Da https://lavoce.info/archives/102685/danni-collaterali-del-rialzo-dei-tassi/

Si veda anche "Annotazioni sull’implementazione della politica monetaria: ieri, oggi, domani"

  https://rosa.uniroma1.it/rosa04/moneta_e_credito/article/view/18590

La condivisione di costi e profitti della politica monetaria nell’euro area

Sergio Cesaratto

Un mio precedente intervento su La Voce, seguito poi da uno di Hamaui, riprendeva un dibattito già sviluppato in sede europea (su Vox.eu ed altrove) sui costi fiscali relativi agli interessi che le banche centrali dell’area euro stanno erogando alle banche commerciali, un risultato delle modalità con cui viene correntemente condotta la politica monetaria. Questa ruota ora sul controllo diretto da parte della BCE del tasso di interesse erogato su un abbondante eccesso di riserve bancarie (rispetto all’obbligo di riserva), eccesso che è frutto delle passate operazioni di quantitative easing (QE) con cui le banche centrali nazionali dell’eurozona (BCN) acquistavano titoli pubblici e societari emettendo riserve (liquidità). All’attuale tasso obiettivo della BCE (3,75%) le banche incassano somme notevoli, oltre 118 miliardi all’anno rebus sic stantibus. Questo accade anche in altre aree monetarie, ma vi sono peculiarità europee.

mercoledì 3 luglio 2024

Europa, debito, governo (da Il Sussidiario)

 

PATTO DI STABILITÀ/ “Le regole Ue restano miopi, ma il Governo può reagire”

- int. Sergio Cesaratto

Il fatto che in diversi Paesi europei ci saranno manovre restrittive non aiuta un continente che è tra l'altro impegnato in una guerra ai suoi confini

Il Consiglio europeo si è chiuso con la nomina dei “top jobs” Ue per la legislatura appena iniziata. Tra i primi impegni della nuova Commissione, che con tutta probabilità sarà guidata ancora da Ursula von der Leyen (la sua nomina dovrà essere ratificata dal Parlamento europeo), ci sarà anche la gestione delle procedure d’infrazione per eccesso di deficit nei confronti di ben 7 Paesi membri, tra cui Francia e Italia. Abbiamo chiesto un commento a Sergio Cesaratto, professore di politica fiscale e monetaria europea al DEPS-Università di Siena e autore di Sei lezioni di economia e Sei lezioni sulla moneta (ambedue per Diarkos).

domenica 5 maggio 2024

Di nuovo su TARGET2

 

 Pubblicato su BRAVE NEW EUROPE

The endless TARGET2 saga

Sergio Cesaratto, Eladio Febrero, George Pantelopoulos*

TARGET2 imbalances seem to be an endless source of controversy. At the beginning of the last decade, Hans Werner Sinn claimed that T2 imbalances served to fund current account deficits forgetting the responsibility of German mercantilism. Last week Eurointelligence raised the question of presumed onerous interest payments burdening the southern countries with TARGET2 liabilities to the advantage of northern countries. This post shows that this is false, as TARGET2 imbalances do not entail, de facto, intra-Eurosystem payments.

martedì 2 gennaio 2024

Patto di stabilità: è finita come doveva finire

 

 Intervista a Il sussidiario 24 dicembre 2023 (a cura di Lorenzo Torrisi)

NUOVO PATTO DI STABILITÀ/ “Italia lasciata senza alternativa, arriva l’austerità perpetua”

- int. Sergio Cesaratto

La riforma del Patto di stabilità non porta a una vera governance economica europea. Per l'Italia si prospettano anni di austerità

Cosa pensa dell’accordo finale raggiunto sulla riforma del Patto di stabilità e crescita?

Mah, è finita come doveva finire. La verità è che l’Europa è irriformabile. È discesa in una valle finendo in una palude. In via di principio avrebbe la forza di tirarsene fuori e andare avanti, ma ci si dovrebbe aiutare a vicenda. I DNA non sono però programmati per farlo, mentre tornare indietro è impossibile perché il vecchio assetto (monete nazionali) è irrimediabilmente franato. Un patto di stabilità c’è anche negli Stati Uniti, o fra le nostre regioni. Ma poi ci sono bilanci federali o nazionali e, negli USA, una banca centrale alle spalle del governo. In Europa non si va oltre una politica di paletti e vincoli. Non è così che si fa la politica economica. Ma un governo federale in Europa non si avrà mai.

martedì 12 dicembre 2023

Nella notte europea tutti i Patti sono stupidi II

 Intervista a Il sussidiario 12 dicembre 2023 (a cura di Lorenzo Torrisi)

RIFORMA PATTO DI STABILITÀ/ “La Germania vuole meno flessibilità per non cambiare l’Europa”

La posizione tedesca sulla riforma del Patto di stabilità si sta facendo più rigida. All'Italia servirebbe un impegno per l'azzeramento degli spread

Un accordo sulla riforma del Patto di stabilità non è ancora stato raggiunto, ma dopo Eurogruppo ed Ecofin si è parlato di “passi avanti”. Cosa ne pensa?

Un passo avanti e due indietro verrebbe da dire. La Germania, impegnata in un assurdo aggiustamento dei propri conti pubblici per rispettare lo schwarze Null (pareggio di bilancio) in seguito alle contestazioni dell’Alta Corte di Karlsrhue, ha indurito la propria posizione esigendo obiettivi di aggiustamento uniformi e predefiniti, soprattutto per i Paesi ad alto debito.  

lunedì 11 dicembre 2023

Nella notte europea tutti i Patti sono stupidi I

 

Sulla riforma del Patto di stabilità: dal Fatto quotidiano 11 dicembre 2023

Sergio Cesaratto*

Le  trattative europee sulla riforma del Patto di stabilità non sembrano essere giunte a un compromesso. Le proposte della Commissione già da tempo avanzate sarebbero più flessibili in quanto i sentieri di rientro da debiti e deficit pubblici “eccessivi” sarebbero contrattati dai singoli Stati al fine di modularli a seconda delle situazioni loro specifiche. La Germania ha però indurito la propria posizione esigendo obiettivi di aggiustamento uniformi e predefiniti, soprattutto per i Paesi ad alto debito (vedi box). Il governo italiano ha a sua volta irrigidito la propria posizione ritenendo tali obiettivi impossibili, l’opposto dell’ulteriore flessibilità che intendeva ottenere nella trattativa.