Le amiche a cui piace ricamare a macchina e che mi sostengono: GRAZIE!

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lunedì 15 ottobre 2012

Perchè il ricamo che faccio su tela non viene bene su maglina?

Pegaso mi domanda perchè quando fà un ricamo su tela e poi lo fà su maglina non è uguale. Dipende da una miriade di variabili: intanto cominciamo dalla prima, la punchatura del ricamo. Non tutte le punchature vanno bene dappertutto. I fattori che compongono una buona punchatura sono molti e uno tra questi la "destinazione d'uso" o capo dove si và ad eseguire il ricamo. Perciò più il tessuto è stabile meno problemi avrò mentre se è instabile dovrò pensare a come renderlo "fermo" con più o meno sottopunto. Un'altra variabile è lo stabilizzatore o flisellina. Un buon trucco per rendere abbastanza stabile e rigido il tessuto è quello delle 2 fliselline: una morbida e una  a mano secca come vi avevo già spiegato negli stabilizzatori. Per la maglina e i tessuti elastici è anche consigliato mettere sopra dell'idrosolubile perchè il piedino premistoffa tende a schiacciare il tessuto che essendo elastico si deforma e rischia di fare dei brutti "spostamenti" o sfalsature del ricamo, inoltre con l'idrosolubile si evita che l'ago nella risalita vada a tirarsi dietro il tessuto con brutti grovigli del filato ed eventuali rotture filo o bucature della maglia.
Fate sempre delle prove con del tessuto simile a quello destinatario del lavoro, con gli stessi stabilizzatori o fliselline che volete utilizzare così da rendervi conto come può essere la resa del lavoro finale.
Purtroppo cara Pegaso non posso darti una risposta senza vedere cosa ti combina la macchina e queste indicazioni sono di massima. Invece per l'altra domanda relativa a cos'è un intelaiatore, ti rimando ad un video (qui) che vi permette di vedere una versione hobbistica di cos'è un intelaiatore. Per chi come me ha macchine industriali viene fornito all'acquisto già incluso nel pacchetto macchina e si usa quando si hanno molti o moltissimi pezzi tutti uguali da fare.
Sempre a Vs. disposizione, Vi mando un strabaciotti.

Alice

lunedì 14 marzo 2011

Come fare un paperotto con tecnica appliquè ed intaglio

Dopo tanto tempo ritorno a spiegare qualcosa cche riguarda il ricamo, finalmente! Mi sono fatta dare un ricamo dalla mia amica Silvana perchè ben si adatta a due tecniche contemporaneamente: la tecnica dell'appliquè e quella dell'intaglio.
Come prima cosa ho intelaiato un pezzo di stabilizzatore a mano morbida che meglio si presta per questo tipo di lavorazione. L'ho messo in macchina e ho fatto il primo passaggio con un filo che sia visibile. Questo passaggio mi indica dove devo appoggiare il tessuto che voglio ricamare per centrare bene il tutto. In questo caso sarà un asciughino da cucina.

Intanto mi sono stampata il ricamo con scala 1:1 avendo l'accortezza di modificare tutti i colori in bianco tranne i primi due. Questo mi consente di avere una maschera che indica dove appoggiare l'asciughino e la sagoma del paperotto da ritagliare in seguito.
  
 




Ho appoggiato il mio asciughino sulle linee guida e ho ritagliato il bordo rientrante circa 3 mm. nei punti dove si intersecava con la sagoma del paperotto. Questo perchè i bordi sono troppo spessi per poter essere ricamati bene.

 

 Spruzzo dello spay adesivo sullo stabilizzatore intelaiato che ho in macchina e posiziono l'asciughino, avendo l'accortezza di mettere alcuni spilli nei punti strategici e faccio fare il prossimo passaggio di ricamo.
  

 

Teglio la sagoma del paperotto precedentemente stampata.  


Preparo il tessuto con cui voglio fare l'appliquè e dello stabilizzatore adesivo (in mancanza di questo potete usare lo stabilizzatore normale con lo spray adesivo).


Attacco sul retro del tessuto, in questo caso del feltro, lo stabilizzatore adesivo.



Sul dritto del tessuto appoggio la mascherina del paperotto e dopo averla fermata con pochi spilli la ritaglio accuratamente.


Avrò così ottenuto la base per l'appliquè


che andrò a spruzzare sul rovescio con la colla spray. La posiziono sul mio ricamo che farà da linea guida. Faccio fare anche questo passaggio di ricamo e poi potrò togliere gli spilli dal mio asciughino.



A questo punto toglierò il telaio dalla macchina facendo molta attenzione. E con un paio di forbicine affilate sagomo il foro a filo del ricamo (tecnica intaglio).


Rimetto il telaio in macchina, sempre facendo molta attenzione a non spostare i braccetti dell'unità di ricamo. All'altezza del foro copro con un pezzo di idrosolubile. Per tenerlo fermo potete usare la colla spray.


Avvio il ricamo e faccio tutti i passaggi richiesti con i vari colori. Ed ecco finito il paperotto.




Alla prossima!

giovedì 4 novembre 2010

Gommina: divertente da utilizzare per ricami 3D

Eccomi di nuovo a spiegaare uno dei prodotti del mio e-shop che molte di voi hanno acquistato: la gommina.
Si tratta di una speciale spugna di gomma che resiste ai lavaggi in lavatrice a patto che... che sia ricamata nella maniera giusta! Per questo materiale ci vogliono dei particolari accorgimenti a partire dalla punchatura. Vi ricordate quando parlavo di imbastitura o sottopunto? Bene in questo caso il ricamo ha bisogno solo del sottopunto di contorno con una lunghezza punto di mm.1/1,5. Meno passaggi di battitura di ricamo ci saranno all'interno e più stabile sarà la gommina. Quando si puncha pensando alla gommina, bisogna tenere presente questo perciò possiamo dire che la gommina andrà a finire sotto dei punti cordoncino. Nel cordoncino bisogna anche tenere una densità punto molto maggiore rispetto quella normale per dar modo alla gommina all'esterno di strapparsi. Fin qui ci siamo capite???????? Spero di sì.... altrimenti ditelo!
Comunque, che si punchi il ricamo o che si esegua un ricamo già punchato appositamente per la gommina, quando si prepara la macchina per farlo ci sono altri accorgimenti.
Innanzitutto chiamate il ricamo in macchina e abbassate la tensione del filo, bisogna che il filo sia abbastanza morbido per coprire la gommina senza schiacciarla.  Poi preparate un pezzetto di gommina poco più grande dell'area che dovete ricamare e del colore più simile a quello che dovrete ricamare. Se nel ricamo ci sono vari settori con la gommina basta preparare diversi pezzeti grandi poco più dei settori. Per essere comoda, di solito stampo il ricamo 1:1 e poi guardo e misuro i vari ritagli che ho così butto il meno possibile.
Posizionate il ricamo e arrivate al primo punto dove dovrebbe essere inserita la gommina che inserirete sopra il tessuto. Per poter fermi i pezzetti piccoli, senza rimetterci le dita sotto la macchina (ahi che male! l'ho già sperimentato un paio di volte!), basterà spruzzare sul retro della gommina un po' di spray adesivo temporaneo e aspettare qualche secondo che il solvente volatilizzi, prima di metterla sul tessuto.



Poi avviate il ricamo. Come vedete dalle due foto seguenti, prima ho fatto il ricamo senza gommina, che è venuto brutto, perchè lo stesso ricamo senza gommina non risuta bello. 



In questa foto sottostante, vedete come è strutturato questo ricamo.


Qui, invece ho finito il secondo nome con gommina. Io ho tolto il telaio dalla macchina, ma la fase strappo gommina potete farlo con il telaio ancora in macchina, in maniera da poter proseguire il ricamo nel caso fosse più complesso.


Ed ecco la fase strappo gommina. Come vedete restano dei residui di gommina ai lati del ricamo. Questi si tolgono raschiando con un'unghia il bordo oppure in maniera più facile con la fiamma dell'accendino con lo stesso metodo usato per le patch.


Il ricamo finito! Come potete vedere ha acquistato spessore rispetto quello ricamato normalmente.



sabato 29 maggio 2010

Velcro e patch: fissaggio per etichette

Oggi vorrei parlarvi di quelle patch chiamate etichette. Sono patch personalizzate con nomi e/o cariche, che vengono applicate con il velcro sui giubbini e maglie di chi fà servizi molto importanti: 118, CRI, Vigili del Fuoco, ecc.
Si ricamano con raso turco e stabilizzato per patch, poi si rifiniscono con l'amico accendino. Per ultimo si applica il velcro ad uncino (maschio) perchè la parte ad asola (femmina) essendo più morbida viene applicata sul capo.
Il velcro bisogna cucirlo, le varie colle di solito non tengono a lungo vista la superficie del velcro che non è adatta a questo trattamento.
Posizionate le etichette sul velcro con il rovescio ricamo sulla parte liscia dello stesso, potete posizionarne diverse per poi cucirle in serie. In questo caso ho usato un velcro alto cm.2, ma per etichette più grandi esiste quello alto 10 cm. che potete trovare qui .
Fermatele con degli spillini.


Per cucirle mettete nella bobina del crochet del filo normale possibilmente poliestere, mentre per il filo superiore consiglio un monobava (si tratta di un sottilissimo filo di nylon trasparente che assomiglia alla bava da pesca). Allentate leggermente la tensione superiore.


Cucite a filo del bordino di rifinitura. Per patch a disegno complesso (cuore, stella, cerchio, ecc.), lasciate eccedere il velcro, lo rifinirete poi.


Piegate leggermente il velcro e tagliate a circa 1 o 2 mm. dalla cucitura.



Ed ecco pronte le vostre etichette. Come potete vedere con la monobava la cucitura non si vede quasi. Inoltre è comoda perchè si può usare su etichette di tutti i colori.


Alla prossima.



martedì 25 maggio 2010

Garza termosvanente

Uno stabilizzatore poco conosciuto è la termogarza. Si presenta come una garza a trama più p meno larga e serve per fare i pizzi a ricamo, al posto dell'idrosolubile quando non si può bagnare il capo (un po' come l'Easyclean) e per fare quelle patch con fondo ricamato (praticaamente fatte di solo ricamo). Ha il potere di polverizzarsi con il calore, anche del ferro da stiro.
Il primo passaggio è quello di intelaiare due strati di garza:

Poi ci si ricama sopra. In questo caso ho voluto fare due medaglioni




Si toglie il tutto dal telaio


Si ritaglia il più possibile vicino al ricamo (anche se fate un bordino di 6/7 mm. non ha importanza)


Si mette tra due strati di carta forno o ancora meglio di pellicola alluminio mantiene meglio il calore)



Si passa il ferro molto caldo e senza vapore. Lasciatelo sopra in maniera che scaldi bene e poi spostatelo a settori. Non occorre premere perchè solamente il calore polverizza la garza.


Poi aprite i due strati di carta forno o alluminio: vi si presenterà la garza "cotta", visivamente brucciacchiata.

Stropicciate i pizzi e vedrete una polverina uscirne, è la garza difatta.

Questa è la polvere che vi rimane



Con una spazzola morbida, spazzolate il ricamo in maniera da far uscire tutto il residuo



Ed ecco il vostro pizzo pronto!


Alla prossima e baciotti.











sabato 15 maggio 2010

COLLA TERMICA PER PATCH

Come preparare delle patch termoadesive:
Ricamate la vostra patch usando lo stabilizzatore per patch e il tessuto che volete (raso turco, feltro, o qualsiasi altro tessuto), rifinitele come ho già spiegato.
A questo punto prepariamo il ferro da stiro caldo, i due fogli siliconati in dotazione alla colla per patch (può andare bene anche la carta forno) e un pezzo di colla termica grande come la patch.


Posizionato uno dei fogli siliconati (con la parte bianca a vista), appoggiamo la nostra patch a faccia in giù (vediamo il rovescio), ci posizionamo il pezzettino di colla e copriamo con l'altro foglio con la parte bianca a contatto della patch (faccia quadrettata a vista). Se abbiamo diverse patch uguali da dover incollare, possiamo metterle in fila e tagliare una striscia di colla grande come tutto il gruppo di ricami.
In questa foto vedete la patch messa con la faccia a vista , ma serve solo a farvi capire la sequenza. Basta rivoltare il tutto sottosopra.


Con il ferro caldo, senza vapore, passate molto lentamente, premendo. Per sicurezza, passate un paio di volte.

I due fogli si saranno incollati insieme, niente paura! Attendete un'ora, oppure mettete in frigo per 10 minuti, prima di separare i due fogli.

Tolti i fogli, vi si presenterà così il vostro ricamo.

Ritagliate l'eccedenza della colla, ed ecco la vostra patch termoincollante. Al bisogno basterà stirarla nel posto desiderato.



NON BUTTATE I PEZZETTI DI ECCEDENZA!

Vediamo di andare al risparmio. Tempo fà girando il mondo virtuale, avevo trovato che qualcuno consigliava di adoperare la carta da cucina tipo Scottex, per fare la preincollatura. Non fatelo, i pezzetti vi potrebbero rimanere attaccati alla patch e poi non riuscireste a recuperare gli scarti per poter incollare ancora. Per recuperare, basta adoperare i fogli di carta siliconata. Si posiziona il primo come ho già spiegato prima. Si mettono sopra tutti i pezzetti che si sono conservati, spargendoli in maniera abbastanza uniforme.

Poi si richiude il tutto con il secondo foglio e si passa il ferro strisciandolo lentamente e premendo forte.


Aspettate la fatidica ora, o mettete nel frigo per 10 minuti e staccate i due fogli. Vi si presenterà una pellicola di colla pronta da essere riutilizzata. Per conservarla mettetela tra due fogli di carta forno perchè per i primi giorni si appiccica su se stessa.

Alla prossima!