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(video gol) Barcellona-Real Madrid 5-0. Mourinho umiliato nel Clasico

Sconfitta umiliante, con "manita" (mano aperta a mostrare le cinque dita) finale di Jeffren, per il Real Madrid di Mourinho, travolto dal Barcellona per 5 a 0, nel Super "Clasico" della Liga spagnola. Con questo clamoroso risultato, i catalani scavalcano i rivali e si portano al primo posto in classifica con 34 punti, contro i 32 del Real.
Non c'è stata storia. I blaugrana hanno surclassato i rivali madridisti, dominando il match dall'inizio alla fine. Messi stravince il duello con Ronaldo, e oltre a colpire un clamoroso palo in apertura, regala due assist divini a Villa, protagonista di una doppietta nella ripresa. Di Xavi, Pedro, e Jeffren le altre reti nel cinque a zero finale che manda all'inferno i galattici. E Mourinho. A fine gara saltano i nervi a Sergio Ramos che, dapprima rifila un calcione a Messi, in collaborazione con altri compagni, poi sferra un pugno a Pujol, guadagnandosi il rosso e una lunga squalifica.


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(video) Calciomercato, Real Madrid: Canales è delle merengues. Perez mette le mani sul baby fenomeno


(Sergio Canales)

16 Febbraio del 1991. Questa la data di nascita di Sergio Canales Madrazo, capelli biondi, viso angelico ma dal sinistro diabolico. A 10 anni entra nella cantera del Racing di Santander e mostra subito doti da primo della classe. Centrocampista o anche trequartista centrale, non ha un fisico da corazziere ma sicuramente una tecnica sublime e l'agilità di un gatto. Poi, quel sinistro, capace d'inventare e di colpire. E' lui il nuovo baby fenomeno del calcio iberico, a soli 18 anni. Tutti lo volevano (Manchester United, Milan etc..), ma alla fine l'ha spuntata il Real Madrid. Sergio Canales è ufficialmente un galacticos. Gustatevi, nel video, alcuni suoi colpi.
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Sport City - Calcio: Buon 2010 a tutti!

buonannonuovo


Sport City - Calcio augura a tutti i lettori, calciofili e non, un fine 2009, sereno e ricco di felicità, e un altrettanto gioioso e fortunato 2010. AUGURI A TUTTI!!!E non dimenticate...Video, notizie, classifiche e risultati...tutto ciò che volete sapere...lo trovate su Sport City - Calcio. Ci vediamo il 3 gennaio con tante nuove e fresche notizie. Buon divertimento!
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(video) Incredibile Ronaldinho, batte tutti. A occhi chiusi...


(L'insolita gara di palleggi)

Un noto videgioco. Ed uno spot per pubblicizzarlo. Fin qui nulla di strano, ma a rendere tutto curioso, e anche indredibile, è stata la scelta di far cimentare campioni del calcio in una gara di palleggi...bendati!. Il difensore della Juventus e dalla Nazionale, Chiellini ne realizza uno, Schweinsteiger e Mandanda appena due, Benzema segna a fatica cinque sul tabellino. Un gradino sopra Walcott, che arriva a sette e Xavi, a otto. Nulla in confronto, però, a Dinho, all'asso brasiliano del Milan che di palleggi ne riesce a fare addirittura 44!!! E' tutto vero o c'è l'inganno? Giudicate voi.
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(video) Calcio, Mourinho contro Mazzola in conferenza: "Non è lui che mi firma gli assegni"


(Mourinho contro Mazzola)

L'Inter si prepara ad affrontare il Rubin Kazan in una gara che risulta decisiva per le sorti europee della formazione nerazzurra. L'undici nerazzurro si trova, infatti, appaiato con i russi a sei punti, dietro il Barcellona che, di punti, ne hanno 8 e saranno impegnati contro la Dinamo di Sheva, ultima a 5. C'è tensione, anche una sorta di paura di fallire l'obiettivo, soprattutto dopo la sconfitta rimediata nel derby d'Italia contro la Juventus e alla luce di un cammino europeo non particolarmente brillante. Nervoso, soprattutto, Josè Mourinho che, nella conferenza stampa pre-champions, si è rifiutato di rispondere a molte domande e ad altre ha risposto con la solita arroganza: "Non abbiamo paura del Rubin Kazan: è una buona squadra ma noi siamo migliori di loro e mercoledì vinceremo. Noi scenderemo in campo per vincere. Non voglio nemmeno parlare del prossimo turno: vogliamo solo vincere e qualificarci". Così il portoghese, stizzito per il "pressing" asfissiante della stampa sulla compagine nerazzurra. Nell'estratto della conferenza, che potete vedere, Mourinho ha poi replicato ad alcuni commenti di Sandro Mazzola, attaccando apertamente il dirigente nerazzurro. “Mazzola ha detto che se non passiamo il turno, io lascio l’Inter a giugno? Non mi interessa cosa ha fatto Mazzola in passato, voglio sapere cosa fa adesso nell’Inter. Niente? Non ha incarichi? E’ un opinionista? E allora lui non conta: non è lui che firma l’assegno”. Non staremo mica esagerando?
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(video) Calcio, Lite Panucci-Preziosi nel dopogara. La Figc rinvia le decisioni


(la lite tra Christian Panucci e il presidente genoano Enrico Preziosi)

"Ti spacco la testa, ti faccio una faccia come un pallone, impara a parlare l'italiano!". Questa la reazione furiosa del difensore del Parma, Christian Panucci, nei confronti del presidente del Genoa, Enrico Preziosi in seguito alla furibonda lite scoppiata al termine della gara pareggiata dal genoa, per 2 a 2, con il Parma. Il motivo? Qualche scoria rimasta latente in relazione al mancato arrivo in Liguria del difensore parmense (savonese doc), quando ormai sembrava tutto fatto. A Sky sport, Enrico Preziosi ha così spiegato l'accaduto: "Uno scontro verbale un po’ goliardico, perché Panucci lamentava il fatto di non averlo portato a Genova, pensando di far parte dell’organico del Genoa. Io gli ho detto che di queste cose non me ne occupo, lui ha detto qualche parola di più, dicendo che devo imparare a vivere. Magari era carico di nervosismo, io stavo uscendo dal parcheggio per andarmene via. Ho avuto questo scambio di battute, ma non credo che ci sia granché da dire. Lui è molto esuberante, io non mi sono tirato indietro, non dovrebbe esserci, ma c’è stato uno scambio acceso. Io vorrei chiuderla qui. Il fatto che Panucci si lamenti del mancato ingaggio da parte del Genoa toglie qualche merito al Parma che sta facendo un grande campionato, sta facendo bene anche lui, che se lo goda e che ci lasci in pace". Non dello stesso parere il difensore ex Roma, Panucci, che lamenta di aver ricevuto una manata in volto dal patron rossoblu ("non gli ho messo le mani in faccia perchè è un uomo di sessant'anni e potrebbe essere mio padre") e ha poi continuato la polemica alla Domenica sportiva, entrando in collisione anche con Gasperini per l'affare saltato e per il comportamento - a suo avviso - sbagliato della dirigenza e staff genoani. Il tecnico rossoblu ha risposto per le rime all'ex difensore giallorosso, affermando di essere contento di Moretti e della scelta effettuata dalla società ligure in sede di mercato. In merito a quanto accaduto, "il Giudice Sportivo –si legge nel comunicato odierno- letta la relazione dei collaboratori della Procura federale in merito al comportamento tenuto al termine della gara da alcuni tesserati di entrambe le Società, riserva ogni determinazione in esito agli ulteriori opportuni accertamenti in corso da parte dell’Organo inquirente”. Non sono quindi da escludere sanzioni e anche squalifiche. Invece, in relazione alle gare della domenica calcistica in Serie A, la stracittadina capitolina ha determinato la squalifica dei laziali Mauri e Baronio, che domenica salteranno la sfida con il Genoa, e dei romanisti Menez e Pizarro i quali dunque non saranno al Ferraris contro la Sampdoria. Infine fermati per due turni Di Natale dell’Udinese e Lucarelli del Livorno, mentre per una giornata Felipe Melo, Parisi, Valdes, Ranocchia, Codrea, Lukovic, Marcolini, Migliaccio, Muntari, Portanova, Samuel, Mourinho e Antonio Conte.
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(video) Calcio, Rivarola colpisce l'arbitro al fondoschiena. Espulso


(La clamorosa espulsione di Rivarola)

Incredibile ma vero. Siamo alle battute finali della gara tra il Colon de Santa Fè e Newell's Old Boys, con i locali in svantaggio per 0 a 1. I padroni di casa tentano il tutto e per tutto alla ricerca del pari. German Rivarola, centrocampista del Colon effettua un lancio verso un compagno cercando di sfruttare gli ultimi istanti per recupare il passivo. Ma, sfortuna vuole che il pallone colpisca in pieno il fondoschiena dell'arbitro che si trovava davanti. Immediata la reazione del direttore di gara che estrae il rosso diretto per il calciatore di casa!. Una decisione assolutamente incomprensibile. A nulla sono valse le giustificazioni del giocatore e le accese proteste dei compagni di squadra che si avventano sull'arbitro, tanto che intervengono le forze di polizia a protezione dello stesso.
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(video) Calcio, Serie A: Il nuovo talento? Vota il gillette Future Champion. In campo Santon, Paloschi e Pozzi


(video: il Gillette Future Champion)

Alberto Paloschi, attaccante del Parma ma cresciuto nel vivaio rossonero; Nicola Pozzi, anche lui bomber scuola Milan, arrivato quest'anno in Liguria, sponda blucerchiata, dopo quattro stagioni trascorse in Toscana, all'Empoli, e infine Davide Santon, nato calcisticamente come esterno a Ravenna e poi reinventato terzino da Mourinho che lo ha portato subito in prima squadra, facendolo esordire in Coppa Italia contro la Roma. Questi tre talentuosi giocatori, giovani promesse della Serie A e del calcio italiano, sono i candidati al "Gillette Future Champion" (lo scorso anno vinse il bianconero Sebastian Giovinco), un progetto sportivo importante che offrirà la ribalta ad uno solo di questi (scelto dai tifosi, che potranno votare il loro preferito sul sito della Gillette) facendone il volto degli spot pubblicitari del prossimo anno. Come fare a scegliere? Basterà seguirli sulle pagine della gazzetta, dove si racconteranno, dove parleranno della loro vita, dei loro sogni, dove uscirà una parte importante di loro. Possibile, anche, fare loro delle domande nelle videochat e poter così arrivare al giudizio definitivo che precede il voto sul sito della Gillette. Chi vincerà? Intanto godetevi il video...
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(video) Maradona non si scusa, anzi rilancia: "Non ho nulla di cui scusarmi"


(Lo sfogo di Maradona al termine della gara con l'Uruguay)

Maradona non ritratta, anzi, rilancia. Il Ct dell'Argentina non chiede scusa per l'invito "a sfondo sessuale" rivolto ai giornalisti, nella conferenza stampa approntata al termine della gara vinta contro l'Uruguay. Il Pibe de Oro, protagonista del "duro" sfogo ha chiarito il suo pensiero a Radio Continental: "Non ho nulla di cui scusarmi. I giornalisti non aspettavano altro che l'eliminazione della Seleccion...". Il tecnico argentino, però, ora, è sotto indagine della Fifa e rischia un lungo stop: in arrivo 5 turni di squalifica. Insomma, come potete ascoltare voi stessi nel video, l'allenatore della nazionale albiceleste continua per la sua strada ("O rosso o nero, grigio mai", questo il motto di Dieguito), e non ritratta le parole "indelicate" espresse nel dopogara. Ah si...un piccolo passo indietro c'è, ed è dovuto: "Anzi, con qualcuno mi scuso, con le donne...". Spettacolare come sempre...
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(video) Calcio, Brasile: il Viana segna 9 gol in 9 minuti e ottiene la promozione. Ma è tutto truccato


(video gol highlights di Viana-Chapadinha)

Incredibile ma vero. Le immagini rendono più di tante parole ma andiamo a raccontare cosa è accaduto. A cosa si arriva per conquistare una promozione nella "Serie A", insomma nella massima divisione? Beh, a permettere ad una squadra di segnare nove gol in nove minuti!!!. Siamo in Brasile ed è stato già definito, dall'emittente televisiva carioca "Globo", "il più patetico caso di partita truccata". L'incontro in questione, ha visto trionfare per 11 a 0 il Viana contro il Chapadinha nella seconda divisione del campionato statale Maranhense. Con questa larga vittoria, la compagine di casa ha conquistato la promozione nella massima serie grazie a una differenza reti migliore rispetto a quella dei rivali (che hanno vinto per 5-1). Subito, però, sono sorti dubbi sulla regolarità dell'evento sportivo. dalle immagine si evince chiaramanete che Viana ha realizzato 9 gol negli ultimi 9 minuti al termine di azioni tanto comiche da apparire ridicole, visto il comportamento dei giocatori del Chapadinha. Alberto Ferreira, presidente della federazione statale, ha già parlato di "scandalo" prima ancora della conclusione dell'inchiesta formale. "E' una cosa che umilia il calcio locale", ha detto il massimo dirigente. Roba da non crederci. A voi, cari lettori, il giudizio definitivo...in attesa che venga fatta chiarezza sulla questione e si procedano alle punizioni giuste e doverose.
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(video highlights) Calcio, Champions: Bayern Monaco - Juventus 0-0. Pari prezioso per i bianconeri nella tana dei bavaresi


(video highlights di Bayern Monaco-Juventus)

BAYERN (4-3-3): Butt; Lahm Batsduber Van Buyten Braafheid; Ottl Schweinsteiger Muller; Ribery Klose (76' Gomez) Robben (46' Olic). A disp. Rensing, H. Altintop, Breno, Pranic, Gómez, Tymoschuck. All. Louis Van Gaal.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera Chiellini Legrottaglie Grosso; Marchisio Felipe Melo Camoranesi (90' Tiago); Diego (60' Poulsen); Iaquinta Trezeguet (75' Amauri). A disp. Manninger, Zebina, Molinaro, Del Piero. All. Ciro Ferrara.
Arbitro: Howard Webb (Inghilterra).
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(highlights) Calcio, Serie A: Milan-Bari 0-0. Storari evita la sconfitta. Leonardo ammette: "Non riusciamo a segnare"


(video highlights di Milan Bari)

MILAN: Storari, Abate, Nesta, Kaladze, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf (11'st Pato), Ronaldinho (26'st Oddo), Huntelaar (19'st Inzaghi). A disposizione: Di Gennaro, Dida, Jankulovski, Onyewu. All.: Leonardo.
BARI: Gillet, Masiello S., Ranocchia, Bonucci, Masiello A., Rivas (26'st Meggiorini), Donati, Gazzi, Alvarez Reyes, Kutuzov, Barreto De Souza (42'st L;angella). A disposizione: Padelli, Diamoutene, Almiron, Stellini, De Vezze. All.: Ventura.
Arbitro: Brighi.
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(highlights) Calcio, Serie A: Siena-Chievo 0-0. Poche emozioni, nel recupero palo di Pellissier


(highlights di Siena-Chievo)

TABELLINO
SIENA (4-3-1-2): Curci, Terzi (26'st Rosi), Ficagna (45'st Rossi), Brandao, Del Grosso, Vergassola, Codrea, Fini, Ghezzal, Calaiò (23'st Jajalo), Maccarone. All.: Giampaolo.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Morero, Yepes, Mantovani, Luciano, Iori, Pinzi, Bentivoglio (30'st Marcolini), Bogdani (32'st Granoche), Pellissier (45'st Ariatti). All.: Di Carlo.
ARBITRO: Stefanini di Prato.
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(video) Calcio, Serie A: Napoli-Udinese 0-0. Lavezzi non basta, la festa è rinviata. Gol regolare annullato a Di Natale


(video, Serie A: Napoli-Udinese)

SERIE A, NAPOLI-UDINESE
IL TABELLINO

Napoli (3-5-2): De Sanctis; Santacroce (72' Hoffer), Rinaudo (51' Cannavaro), Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Hamsik, Datolo (83' Grava); Lavezzi, Quagliarella. A disposizione: Iezzo, Maggio, Bogliacino, Denis. All.: Donadoni.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Zapata (65' Lodi), Coda, Domizzi, Lukovic; Isla, D'Agostino, Inler; Pepe (72' Sanchez), Floro Flores (77' Corradi), Di Natale. A disposizione: Belardi, Felipe, Sammarco, Zimling. All.: Marino.
Arbitro: Saccani di Mantova.

Lavezzi non basta a questo Napoli, costretto a rinviare la festa. Finisce zero a zero al San Paolo, nell'anticipo pomeridiano della quarta giornata di Serie A di Calcio, tra i ragazzi di Donadoni e l'Udinese di Marino. Il Napoli sale a 4, i friulani a 5. Il "Pocho" argentino, tra i più positivi, regala spunti di classe, lotta fino alla fine, gagliardamente, ma sia Hamsik che Quagliarella sono in giornata negativa e non riescono a realizzare il gol vittoria. Soprattutto l'ex bianconero sente troppo il match e s'incarta spesso e volentieri al momento di concludere con la stoccata vincente. Dall'altra parte, Marino disegna un'Udinese ordinata e convincente che sarebbe anche andata anche in gol, con il solito "Totò" Di Natale, se non fosse che Saccani, su avviso del guardalinee, decida di annullarlo per fuorigioco (inesistente come potete vedere nel video del gol). Insomma, bianconeri che recriminano, Napoli che ringrazia e prova a vincere il match. Clamorosa l'occasione da gol fallita da Quagliarella. Il bomber napoletano, servito da Zuniga, smarca Handanovic ma poi spedisce clamorosamente alto (un gol fallito che grida vendetta). Pesante anche l'errore di Hamsik, poco dopo. Fuga di Lavezzi, conclusione ribattuta da Handanovic, lo slovacco colpisce di piatto, a porta sguarnita, ma manda alto. Incredibile. Finisce in parità il match della Serie A di Calcio. Insomma, non prendiamocela solo con Donadoni, alla fine sono i giocatori che vanno in campo...
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(video) Calcio, Serie A: Livorno-Milan 0-0. Al Picchi zero gol e poche emozioni. Traversa di Pirlo

Livorno-MilanNessun gol, una traversa e poche altre occasioni. E' una breve ma esaustiva analisi del primo anticipo valido per la terza giornata nella Serie A di Calcio. All'"Armando Picchi" di Livorno, fortino amaranto, finisce zero a zero tra i ragazzi del duo Russo-Ruotolo e il Milan del brasiliano Leonardo.

Un risultato, che per quanto riguarda i diavoli di Milano, sicuramente fa poco morale dopo la batosta rimediata nel derby e, inoltre, non smuove di tanto la classifica. Prova opaca, soprattutto nel primo tempo, della squadra rossonera che concede a Lucarelli due nitide occasioni da gol (fallite clamorosamente dal centravanti amaranto) prima di andare vicino al gol del vantaggio con Pato. Nella ripresa, Leonardo cambia: dentro Pirlo e Inzaghi al posto degli spenti Ronaldinho e Huntelaar, e la musica sembra cambiare. Il gioco è più fluido, la pressione sulla difesa livornese aumenta, e il centrocampista della Nazionale, tra i migliori in Serie A è sfortunato quando con una gran conclusione colpisce la traversa interna. Ma poi il Milan scompare di nuovo e non succede più nulla. Ronaldinho tra i peggiori in campo (mai vicino al gol) insieme al deludente Huntelaar (che aveva chiesto a gran voce il posto da titolare in Serie A e non è riuscito quasi mai ad andare vicino al gol). Per i livornesi, fallisce il colpaccio a causa della mira imprecisa del bomber Lucarelli e di un Tavano in giornata no. Buonissima, invece, la partita di Candreva, piede delicato e tanta corsa al servizio della squadra neopromossa in Serie A. Insomma, Milan in costruzione ancora, che sale a quota quattro punti in classifica nella Serie A di Calcio, mentre il Livorno si porta a quota due e rimanda l'appuntamento con la prima vittoria in campionato. Stasera alle 20. 45 a Roma si affronteranno Lazio e Juventus (speriamo di vedere qualche emozione e gol in più): le protagoniste di questo secondo anticipo guidano la classifica con sei punti insieme a Genoa e Sampdoria.
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(video) Calcio, Maria Lopez cacciata da Controcampo. Motivo? Troppa esuberanza


(Video: la "tetta" incriminata di Maria Lopez esce durante il balletto a Controcampo)

E' durata poco. Lo spazio di due sole puntate. Curve pazzesche, balletti sexy (come quello che provocò la fuoriuscita di una "tetta" e che potete osservare nel video), tanta esuberanza, ma poca competenza in maniera calcistica. E, inevitabile, è arrivato il licenziamento. Maria Josè Lopez lascia "Controcampo", la trasmissione di Mediaset che presenta e segue le partite del campionato di Serie A. La modella sudamericana, ex moglie di Luis Jimenez (calciatore interista, ceduto in prestito al West Ham), autrice di balletti hot, che avevano conquistato i maschietti presenti in platea e quelli a casa, è stata allontanata dal programma sportivo (che tratta calcio e Serie A), pare per "troppa esuberanza" sul palcoscenico. "Non posso dire nulla. Confermo però che già da questa domenica Maria non farà più parte della nostra squadra". Questo il commento di Alberto Brandi, ormai storico conduttore del programma. L'avvenente ragazza, all'estero per "motivi familiari" (almeno così dicono dal suo entourage), non rilascia dichiarazioni sulla decisione adottata nei suoi confronti. Al suo posto, in pole position, ci sono due showgirl sudamericane molto note al pubblico italiano.
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(video gol) Calcio, squadre: Argentina-Brasile 1-3. Luis Fabiano, gol Mondiali. Per Maradona un pesante ko


(0-1. Luisao)


(0-2. Luis Fabiano)


(1-2. Datolo)


(1-3. Luis Fabiano)

Al "Gigante de Arroyto", il Brasile show di Dunga annienta la corazzata di Diego Armando Maradona e conquista il pass per i Mondiali sudafricani. Il 3 a 1 ottenuto in trasferta, grazie ai gol di Luis Fabiano (potete vedere il video della sua splendida doppietta) e Luisao, intervallati dal gol fantastico ma inutile, ai fini del risultato, del partenopeo Datolo. Sconfitta pesante e bruciante per l'Argentina (storica la rivalità con i carioca), che vede complicato il cammino verso i Mondiali. Per i verdeoro, invece, è festa grande: il Brasile è la prima, tra le squadre di calcio sudamericane, a volare verso il Sudafrica. Per Diego e la sua nazionale, ora, è tutto più difficile. Nel suo girone, la 'Seleccion'è infatti quarta alle spalle di Brasile, Paraguay e Cile, e rischia di dover affrontare lo spareggio con il quinto classificato del gruppo Concacaf. Il Brasile, sicuramente tra le squadre di calcio più forti a livello di nazionale, ha saputo costruire senza grandi difficoltà una partita perfetta, grazie alle reti di Luisao, di testa al 23', e di Luis Fabiano al 30', entrambi i gol trovati a causa di ingenuità e disattenzioni della difesa argentina. La terza rete brasiliana è giunta al 66' grazie sempre al "Fabuloso, Luis Fabiano (godetevi il video del gol), dopo un passaggio magico dell'ex milanista Kakà: gol che è arrivato due minuti dopo l'unico gol argentino (segnata da Jesus Datolo con una conclusione balistica pazzesca da fuori area) e che è stato come una mazzata per la squadra di Maradona. Deludente Messi, l'uomo che poteva dare un senso diverso al match.
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(video) Calcio, squadre: Weekend di follia in Bolivia durante il "clasico cruceño". Juaregui aggredisce un avversario


(Il raptus di follia di Juaregui)

Scene veramente incredibili. Che non vorremmo mai vedere in campo ma che invece, ciclicamente, si ripetono e inquinano uno sport bellissimo e che, tra i fondamenti, ha il rispetto dell'avversario. Questa volta siamo in Bolivia, in un caldissimo "classico" (numero 142) tra due squadre di calcio composte da giocatori cresciuti nella stessa città e rivali da sempre. L'ultimo weekend del campionato boliviano ha messo in mostra (osservate il video...) tutto il peggio possibile e delle immagini che valgono più di tante parole. Nel corso dell'incontro tra Blooming e Oriente Petrolero (2-2 il risultato finale), disputatosi a Promontoria de Santa Cruz, nella cornice del "Tahuichi" (stadio di circa 38mila posti), Sergio Jauregui, difensore del Blooming classe 1985, perde la trebisonda e sferra un violento calcio volante, colpendo al collo Leonardo Medina, attaccante 31enne di nazionalità uruguayana, e mandandolo al tappeto. I due giocatori erano stati espulsi dal direttore di gara per essersi scambiati dei colpi proibiti già in campo. Poi fuori l'epilogo che poteva essere davvero drammatico, tra le due squadre di calcio infuocate. Fortunatamente, al centravanti dell'Oriente, trasportato con grande celerità in ospedale, gli sono state riscontrate delle ferite al collo e al petto ma di lieve entità. Jauregui, a questo punto, dovrà rispondere in tribunale del raptus di follia avuto nel corso della gara. 
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(video) Calcio, squadre: Boca-River, botte da orbi. E parliamo di giovanili


(La rissa tra le giovanili del Boca e quelle del River)

Una frazione di secondo e la scintilla diventa un fuoco che divampa in tutto il campo a suon di calci e pugni, isterismo e scene degne della miglior boxe. Invece, si tratta di calcio e, soprattutto, di un episodio che ha coinvolto ragazzetti di 14 anni. I protagonisti dell'incontro tra il Boca e il River (campionato giovanile), le due squadre di calcio più importanti d'Argentina, improvvisamente, accecati dal furore "agonistico e da raptus di follia pura, danno vita ad una rissa di proporzioni gigantesce che coinvolge anche il tecnico dei gialloblu Pompei, il quale sarà espulso dal direttore di gara insieme ad altri sette calciatori. La classica sudamericana finisce dunque in rissa anche quando si tratta di "sbarbatelli", ma dal sangue caldissimo. Basta il fischio dell'arbitro che assegna un rigore per scatenare il putiferio tra i componenti delle due squadre di calcio, acerrime rivali sia tra i giovani che tra i "vecchietti". Il campo diventa un'arena nella quale i piccoli gladiatori si affrontano senza esclusione di colpi (c'è anche chi tenta di dileguarsi per evitare un occhio pisto). Fra i protagonisti della vicenda, anche Giovanni Simeone, figlio dell'ex interista Diego, oggi allenatore del San Lorenzo, e della ex modella Carolina Baldini, in tribuna ad assistere al match. E' stato un bell'incontro di boxe, ma ai punti non ha vinto nessuno...
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(video) Calcio, squadre: Ibrahimovic bacia i colori blaugrana: "Essere qui è un onore, il Barça è speciale"

Ibra bacia la magliaIeri sera, dopo qualche difficoltà (mancava un documento importante per la conclusione della trattativa) Zlatan Ibrahimovic è riuscito a coronare il proprio sogno. Tanti ringraziamenti a "papà" Moratti, all'Inter e all'Italia, ma lui non aspettava altro che una chiamata da Guardiola e dall'unica, tra le squadre di calcio esistenti al mondo, che poteva strapparlo via da Mourinho.


(Presentazione di Ibrahimovic al Nou Camp)

Il suo sogno più grande era indossare la maglia del Barcellona, la squadra che ha sempre ammirato fin da piccolo. A partire da ieri, dal suo ingresso in un Camp Nou vestito a festa (nel video potrete osservare la grandissima accoglienza riservata all'attaccante dal popolo blaugrana), con tantissimi tifosi in piedi ad appaludirlo, la sua avventura con la squadra di calcio catalana ha preso ufficialmente avvio. Ed è subito amore, è bastato qualche istante con la maglia numero nove addosso. Entrato in sala stampa in borghese, ma con la casacca addosso, Ibra si è subito fermato per far vedere a tutti un gesto che ai tifosi interisti un po' di male l'avrà fatto. Un bacio allo stemma della squadra di calcio blaugrana e i ringraziamenti doverosi: "Ringrazio il presidente Laporta e Beguiristain perché hanno fatto un gran lavoro per portarmi qui. Ringrazio anche il mio agente Raiola. E il presidente Massimo Moratti. Nessun presidente ha mai fatto quello che ha fatto lui per me. A Milano ho fatto benissimo e la mia famiglia è stata benissimo. Ma dovevo fare un passo in avanti. Con il presidente Moratti avevo già trovato un accordo mesi fa. Che solo una squadra avrebbe potuto comprarmi, il Barcellona. Non è facile vendere un giocatore che conta così tanto per la tua squadra, ma lui l'ha fatto. Io non vengo qui per sostituire Eto'o, ma per essere me stesso. Spero di vincere quanto lui, anzi anche di più. Nessuno è più felice di me in questo momento. Sono qui per vincere". Ma la sviolinata del fuoriclasse svedese non si ferma qui: "Essere al Barcellona è un onore. Ci sono tante grandi squadre al mondo, ma solo una è speciale. Per me è il Barcellona. Qui ci sono grandi campioni a partire da Messi e arrivando sino a Touré. Perché non ho mai vinto la Champions? Non lo so, io ho dato il meglio per farcela. Quanti gol segnerò? Io voglio migliorare rispetto all'anno prima. Ne ho fatti 25 e ora voglio fare meglio. Però non dico una cifra perché non penso a segnare quanto ad aiutare il club. Sono una persona che non si accontenta facilmente. Voglio vincere, vincere e ancora vincere". Quello è l'obiettivo al quale tiene di più, la Champions, il triofeo della discordia e dei malumori che lo hanno portato via dall'Inter, insieme al fascino per una città magica, per una delle squadre di calcio più gloriose come è quella spagnola: "Ho ringraziato il presidente Moratti e con questo comprendo tutti, i miei compagni di squadra e anche ovviamente i tifosi nerazzurri. Mi dispiace essere andato via ma qui a Barcellona sono più contento ed è quello che volevo. Ho imparato molto dal calcio italiano, fin dal mio primo allenatore Capello che mi ha insegnato ad essere concreto sotto porta, ma anche Mancini e Mourinho mi hanno insegnato molto. Non sarei quello che sono oggi senza l'esperienza in Italia e ringrazio tutti". Appalusi per Ibra Ibra...
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