Salonicco,
Grecia – giugno 2013
Gironzolando
per questa città, senza una meta precisa, mi ritrovo in una piccola piazza ombreggiata,
che in questo caldo torrido è come un miraggio, e l’occhio mi cade in un piccolo negozio, che in vetrina mostrava degli oggetti strani.
Decido di entrare a curiosare e così conosco la proprietaria, una dolce signora greca, di cui non ho capito bene
il nome (forse Antulia, mah!), che con mani velocissime stava confezionando dei
singoli confetti e con dei nastri li appendeva a una mini-ghirlanda. In
inglese, mi spiega che sono dei “wedding gift”, che la sposa regala in chiesa
ai suoi invitati.
Attimo di
sorpresa, che dura giusto un secondo, e capisco che sono le “bomboniere
greche”! Ne voglio assolutamente una e chiedo alla signora se può vendermela,
ma lei molto dispiaciuta mi risponde di no, perché sono già commissionate per
un matrimonio e tutti gli altri articoli esposti sono di campionario. Inutile
dire che ci rimango malissimo e sicuramente devo aver fatto una di quelle facce
della serie “come è ingiusta la vita”, che la signora me ne regala una!
Superiamo
l’ostacolo della lingua e, in un inglese un po’ stentato, iniziamo a
chiacchierare di bomboniere, confrontando quelle italiane con quelle greche. Le
loro bomboniere sono bellissime, con tutti quei nastri colorati e le
mini-ghirlande decorate sia per i matrimoni che per i battesimi.
Felicissima
ringrazio la signora, che velocemente ritorna al suo lavoro. Chissà se la
chiacchierata le ha fatto piacere? Io, invece, rimango sempre sorpresa dalla
generosità delle persone (qualità ormai è rarissima) e sono sempre più convinta che le passioni
comuni possano offrire nuovi spunti di confronto e di arricchimento!
A presto
Un fiore di
Crilà