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08/06/2004 La fabbrica delle donne
Approdano nel “Continente donna” i laboratori creativi di arte e letteratura per adulti e bambini. La rassegna falconarese dedicata all’estro, alla fantasia, alla capacità generatrice dell’universo femminile contemporaneo propone ora il cuore operativo del progetto: incontri per viaggiare sulle voci e le immagini di artiste internazionali e rivivere, attraverso le proprie mani, l’esperienza “del fare” con l’intento di conoscersi meglio. Organizzati dall’associazione cultura “etrA. I controsensi dell’arte”, che si occupa di divulgare e promuovere l’arte attraverso un approccio diretto e poco nozionistico, i tre laboratori si inseriscono all’interno di una serie di eventi dedicati al pensiero delle donne di questo secolo. Una sorta di viaggio tra i continenti, considerati non solo come luoghi geografici ma come territori del cuore e della mente, luoghi che scrittrici, artiste, attrici e poetesse hanno “scoperto” nei diversi linguaggi e nelle diverse culture. Contemporaneamente al laboratorio per adulti si è pensato di allestire uno spazio dedicato ai bambini, per avvicinarli in modo giocoso all’arte del ‘900 e assecondare la loro innata capacità di manifestare in modo immediato le emozioni attraverso i materiali dell’arte. “Continente donna”, l’iniziativa organizzata dal Comune di Falconara Marittima in collaborazione con “etr.A. I controsensi dell’arte”, rappresenta dunque un’occasione per confrontarsi e condividere opinioni, sentimenti, suggestioni, ma anche per mostrare la donna come soggetto creatore e “fabbricatore” di idee, eventi, mondi possibili. Gli incontri si terranno presso l’ex squadra rialzo FF.SS di Via Monti e Tognetti, nel quartiere Villanova a Falconara Marittima (An). Per i laboratori, della durata di 2 ore, è gradita la prenotazione. Informazioni e prenotazioni: Sportello Informadonna 071 9175659. Dal lunedì al sabato. Orario: 10,00 - 12,00 16,00 -18,00. Tutte le iniziative sono gratuite. CALENDARIO LABORATORI: GIOVEDÌ 10 GIUGNO ORE 21.00 Quel che c’è nel mio cuore - Tempo, memoria e origini con letture da Marcela Serrano e immagini da Sam Taylor Wood; Contemporaneamente per i più piccoli laboratorio Facce di bronzo …cuori di pezza VENERDÌ 18 GIUGNO ORE 17.30 Un matrimonio per bene - Sessualità, pregiudizi, identità con letture da Doris Lessing, immagini da Shirin Neshat; Contemporaneamente per i più piccoli laboratorio Palestra di senso per il corpo GIOVEDÌ 24 GIUGNO ORE 17.30 Kitchen - Cibo, corpo, famiglia con letture da Banana Yoshimoto, immagini da Vanessa Beecroft; Contemporaneamente per i più piccoli laboratorio Ricette prelibate per artisti golosi 06/06/2004 incipit 2004 (33)
John Barth - L'opera galleggiante Per uno come me, le cui attività letterarie dal 1920 in poi si sono limitate alla stesura di documenti giudiziari e alla raccolta di materiale per l'Indagine, la parte più difficile dell'impresa imminente - ossia, il resoconto di un giorno del 1937 in cui cambiai idea - è proprio cominciarla. [John Barth - L'opera galleggiante - Minimum Fax/Minimum Classici] 31/05/2004 Circe o il profumo dei maiali - Spettacolo teatrale di e con Isabella Carloni Isabella Carloni era una splendida Circe dallo sguardo eterno e dalla voce ammaliatrice. Come il canto delle sirene, come una nenia d’amore sussurrata all’orecchio… “torna torna torna”. La maga astuta e pericolosa incontrata da Ulisse nel suo lungo peregrinare si aggirava ieri nell’ex deposito ferroviario vicino a casa mia. Un vecchio magazzino che occupa un posto importante nei paesaggi della mia infanzia. Per niente malvagia, questa sacerdotessa della rinascita ha raccontato di uomini, di passione, di seduzione, di morte, di cicli della vita. Di sesso. Ha parlato delle donne capaci di trasformarsi e di trasformare. Di ricondurre i maschi alla loro istintualità perduta, ad una dimensione primaria. Ha rivendicato la sua natura divina, la sua grandezza, la sua bontà: lei degli uomini faceva maiali. E il porco era un animale sacro nel mondo pagano, oltreché un simbolo della sessualità. Perché lamentarsi? incipit 2004 (32)
Henri Bergson - L'evoluzione creatrice La storia dell'evoluzione della vita, per quanto ancora incompleta, ci lascia già intravedere come l'intelligenza sia venuta costituendosi attraverso un progresso ininterrotto, lungo una linea che percorrendo la serie dei vertebrati giunge sino all'uomo. [Henri Bergson - L'evoluzione creatrice - Raffaello Cortina/Saggi] 27/05/2004 Giovani scrittori italiani crescono... o almeno lo spero Ultimamente mi è più volte capitato, in discussioni e conversazioni separate e indipendenti, di elogiare il penultimo lavoro di Ammaniti, "Ti prendo e ti porto via", e di proporlo come miglior romanzo uscito da una penna italiana negli ultimi anni, almeno 10-15. Qualcuno concorda con me, qualcuno mi ha guardato con superiorità, forse facendosi sfuggire che un grande romanzo è quello che concilia valore letterario e gradimento da un gran numero di persone - critica e pubblico per così dire- ma finora nessuno è riuscito a tirarmi fuori un valido concorrente, un libro italiano e recente che riuscisse a distinguersi, e potesse ambire a superare il filtro del tempo. La scorsa settimana ho provato a cercarlo in prima persona questo concorrente, e ho letto tre libri di giovani e più o meno emergenti scrittori nostrani: Clementi - La notte del Pratello, Raccis - Il paradosso di Plazzi, Fabbri - Mosche a Hollywood; in ordine crescente di gradimento direi. La notte del Pratello è il ritratto, bozzettistico e un po' nostalgico, di un luogo (il Pratello appunto) che per alcuni anni pareva essere uan situazione e un ambiente davvero unico, personaggi bizzarri e sopra le righe, la vita ai margini, sconforto e euforia che si alternano; per quanto mi riguarda non mi ha preso per nulla, spumeggiante nelle intenzioni ma piatto nelle realizzazione, sono arrivato in fondo solo perché tanto era breve; qualcuno lo ha apprezzato e anche molto, per amarlo credo sia necessaria una certa predisposizione, di cui io evidentemente sono totalmente privo. Il paradosso di Plazzi è un romanzo di nicchia, un noir nella Firenze di questi anni. Anche tralasciando l'entusiastica prefazione di Lucarelli, si presenta davvero bene. Personaggi originali ma realistici, ambientazione e atmosfere accattivanti -gran parte dei personaggi gravitano nell'ambiente di una software house- e moderne, e sopratutto una struttura, aspetto fondamentale per romanzi di questo genere, ingenosamente costruita e assolutamente solida; tutto questo fino a circa un mezzo della storia, poi si ha come l'impressione che l'ispirazione venga un po' meno, qualche fastidiosa crepa si insinua nella trama e la parte conclusiva non è all'altezza della prima metà. Tenendo presente che questo è comunque l'esordio per il venticinquenne fiorentino Riccardo Raccis, decisamente da tenere d'occhio perchè i sintomi del talento ci sono tutti. Mosche a Hollywood è un romanzo, ma è evidente che oltre a questo vuole, o vorrebbe anche essere una sceneggiatura. E precisamente la sceneggiatura di un film-tipo hollywoodiano, un po' romantico e un po' spara-spara. Ma il giovane autore, soli 22 anni, è bravo a non cadere nei tranelli, e a gestire i capitoli con una buona dose di autoironia e ricorsività; forse è proprio questa la chiave di lettura più interessante: una meta-sceneggiatura, la trama segue infatti il travagliato viaggio di un giovane, italiano, verso la mecca Hollywood, per un viaggio-vacanza con la morosa ma con il dichiarato sogno di entrare nel mondo del cinema proprio come autore di una sceneggiatura, sceneggiatura che immancabilmente il protagonista si trova a vivere in prima persona; esagerazioni e "americanate" abbondano, ma disincantate e cogliendone il lato divertente, la lettura è piacevole e "tira dentro" dall'inizio alla fine. E per essere un'opera prima non è proprio un pregio da poco. Quello che sto leggendo ora invece non è italiano, ma l'ottimaa traduzione lo rende lo stesso perfettamente fruibile: "L'arpa di Davita" è uno dei migliori esempi della magia che Chaim Potok riesce a far scorrere dalla sua penna. 25/05/2004 incipit 2004 (31)
Chaim Potok - L'arpa di Davita Mia madre veniva da una cittadina polacca, mio padre da una cittadina del Maine. Mia madre era un'ebrea non credente, mio padre un cristiano non credente. Si incontrarono a New York al tempo in cui mio padre scriveva, per un giornale di sinistra, un articolo sulle condizioni di vita in schiera di misere case d'affitto in Suffolk Street nel Lower East Side di Manhattan, dove mia madre lavorava. [Chaim Potok - L'arpa di Davita - Garzanti/Elefanti] 24/05/2004 La fauna universitaria - specie caratteristiche. prima puntata Inizialmente credevo fossero tipici delle facoltà ingegneristiche, invece una breve indagine ha rivelato che questa figura è diffusa in qualsiasi ramo universitario, e, anzi, ne esistono numerosi esemplari, non ancora appieno sviluppati, anche nell'ambiente dei licei o delle altre scuole superiori. 23/05/2004 ...dedicato a te...
stucchevoli metafore il mio cuore come un salvadanaio che a martellate hai spaccato in mille pezzi, pieno d'amore invece che di monete, e il timore cupo che tu non raccolga il tesoro che hai scoperto e contribuito a creare incipit 2004 (30)
Alessandro Fabbri - Mosche a Hollywood "Oh merda, togli quella musica". Chiara si passò una mano sulla fronte e la scrollò come se fosse fradicia. Luca teneva una mano sul volante e l'altra fuori dal finestrino. Il rumore del vento ammazzava la conversazione. Mischiato al vento Tom Waits gracchiava "Hang on St. Christopher": [Alessandro Fabbri - Mosche a Hollywood - Minimum Fax/nichel] 21/05/2004 l'ultimo esame: la nuda realtà L'avevo promesso e ora lo faccio: a costo di scheggiare la solida e prestigiosa immagine del Politecnico, il mio ultimo esame minuto per minuto. Un po' lungo, ma meritava di rimanere negli annali. A due settimane di distanza ancora fatico a convincermi che sia successo davvero. 20/05/2004 chi ben inizia... Sempre via plp, mi è arrivato il libro di Clementi di cui qui sotto vedete le prime righe. Non ho mai letto niente di suo, ma da più parti lo si indica come una delle voci nuove più interessanti all'interno del panorama letterario italiano. incipit 2004 (29)
Emidio Clementi - La notte del Pratello Mezzogiorno era da sempre un'ora di ritrovo al Bar di Lele in via del Pratello. Il Bar di Lele non era un posto dove ci si dava appuntamento. La gente si incontrava direttamente lì. Chi c'era, c'era e quando svaniva era difficile che ci si preoccupasse di sapere che fine aveva fatto. [Emidio Clementi - La notte del Pratello - Fazi Editore] 19/05/2004 L’arte del rammendo Tempo, sudore, sorrisi, lacrime, maestri e incontri per costruirsi, tenersi insieme, stare diritta, sentirsi intatta. Dopo tanta fatica, ecco allentarsi di nuovo le cuciture. Riprenderò ago e filo, ancora una volta. 17/05/2004 Carmen a Roma
Non c’ero. Un vero peccato, per molte ragioni. Per Carmen, che è la mia cantantessa preferita. Per Roma, che ce l’ho da sempre nel cuore, e ultimamente ancora di più. Per me, perché sarei stata felice. Ne sono sicura.
Autunno dolciastro ci sta proprio bene. Anche se è primavera…
“Lentamente tra una pagina e l'altra di un libro qualunque
L'essenziale è visibile agli occhi. Checchenedica il Piccolo Principe. Se poi si fa finta di non vedere, beh, questa è un'altra storia. incipit 2004 (27)
F.Pohl & C.M.Kornbluth - I mercanti dello spazio Quel mattino, mentre mi vestivo, ripassai mentalmente la lunga lista di dati statistici, di proposte, di idee, e di commenti esageratamente entusiastici che probabilmente loro si aspettavano di trovare nel mio rapporto. [F.Pohl & C.M.Kornbluth - I mercanti dello spazio - Edgar/Fantascienza] incipit 2004 (28) Frederick Pohl - Gli antimercanti dello spazio La donna faceva pena. Aveva cercato pateticamente di rendersi carina per il colloquio, ma era stata una perdita di tempo. Era piccola, con la pelle giallastra, l'aria malaticcia, e si inumidiva continuamente le labbra, guardandosi attorno. [Frederick Pohl - Gli antimercanti dello spazio - Edgar/Fantascienza] 14/05/2004 PS: In my country Ecco, forse non l'ho detto, persa come sono in altri pensieri, anzi, persa e basta, ma il film è davvero brutto. Un polpettone melodrammatico con momenti degni delle peggiori soap. 13/05/2004 incipit 2004 (26) Riccardo Raccis - Il paradosso di Plazzi Fuori controllo, letale, e assolutamente invisibile. In my country
Quando c’è amore Non c’è rimpianto Anche se non c’è ritorno…
Si chiude così l’ultimo film di Boorman che, se anche non parte male, finisce con una serie di scene alquanto patetiche. Langston Whtfield (Samuel Jackson), reporter americano inviato in Sud Africa per documentare i processi sui reati commessi durante l'apartheid, indaga insieme ad Anna Malan (Juliette Binoche), una giornalista locale. Dopo i primi screzi professionali, i due trovano un’intesa anche sul piano personale. Anna deve affrontare il proprio senso di colpa per aver in qualche modo condiviso le atrocità perpetrate dal regime; Langston deve riuscire a perdonare, a riconciliarsi con il mondo dei bianchi, come sembrano saper fare le stesse vittime dell’apartheid. Quando i due, entrambi sposati, hanno una relazione, Anna decide di affrontare il problema: lo racconta al marito, che avrebbe preferito non sapere, rimanere all’oscuro. Ma ci sono eventi, persone, situazioni che, rivelate o meno, ci cambiano profondamente. Ci sono verità talmente evidenti che si raccontano da sole, senza bisogno di parole. Ci sono pelli, odori, sapori che non si dimenticano anche se non si rincontrano.
12/05/2004 incipit 2004 (25) Philip J. Farmer - Venere sulla conchiglia Viaggiatore, puoi andare dappertutto. L'universo è grande, è forse il luogo più grande che ci sia. Eppure, dovunque atterrerai, ti parleranno di Simon Wagstaff, l'Astronauta Errante. cose che capitano - pillole di vita vissuta Festa di laurea sopra le righe ieri sera, come sopra le righe (ma con grande stile!) è sempre stato il festeggiato, ancora una volta my compliments Dr. 6ra ! 11/05/2004 incipit 2004 (24)
Chaim Potok - La scelta di Reuven Da ogni parte tutto stava cambiando nell'ordine delle cose che avevamo formato per viverci dentro. Cambiò il vicinato. Negli anni precedenti la seconda guerra mondiale il quartiere Williamsburg di Brooklyn era stato abitato soltanto da alcune sette chassidiche. 10/05/2004 finire gli esami, e non riuscire a crederci Il 5 maggio era solo il giorno della morte di Napoleone, data nota perchè resa eterna dalla penna fatata del mio più celebre e serioso omonimo e concittadino. Fino all'anno scorso. 09/05/2004 le meraviglie della tecnologia
E solo al momento in cui ho aperto google che stamattina mi sono accorto che oggi è la festa della mamma, evitando così imbarazzanti dimenticanze familiari. Ma anche spulciando i link forniti non sono riuscito a dare risposta al mio interrogativo: perchè proprio il 9 Maggio? created by AleRooTs |
18:55 | |commenti (6)
uomo avvisato...: segnalazione automobilistica Autostrada A4 Milano-Torino, direzione Milano, appena prima del casello di Boffalora: da qualche tempo sull'aiuola a destra staziona una macchina della Polstrada ripiena di autovelox, il limite in loco è di 130 Km/h. 07/05/2004 pillole musicali Grande dilemma pre-serale per il giovedì sera votato alla live music. In lizza Bluebeaters (Alcatraz), Marlene Kuntz (Rolling), e Asian Dub Fundation al Rainbow Club. Alla fine la scelta cade sul sound londinese degli Asian Dub: si scopre solo sul posto che non sarebbe stato un live ma un sound set, con dj e due vocalist, ma lo stesso l'energia non è mancata. Un'ora e mezza intensissima di pura violenza musicale, violenza intrinseca nel groove, e violenza a livello di decibel. Solo per appassionati. created by AleRooTs |
11:41 | |commenti (5)
05/05/2004 Di Osama, di me e dell'amore
Sono felice di essere donna. Se dovessi rinascere, vorrei farlo di nuovo nel corpo curvilineo e accogliente di una femmina. Non rinuncerei mai all’istinto, alla creatività, alla fragilità e alla forza di queste forme, di questo modo d’essere nel mondo. Però…
Ci sono posti dove non è per niente facile indossare una gonna
Ne sa qualcosa Maria, dodicenne afgana che vive con la madre e la nonna in una Kabul polverosa e aspra governata dai talebani. Per trovare un lavoro, la ragazzina è costretta a tagliarsi i capelli, indossare abiti maschili, fingersi uomo. Deve rinunciare alla sua identità. Si chiamerà Osama. Una volta scoperta, sarà condannata a sposare il mullah della moschea. Meglio della lapidazione?
Un film efficace e coinvolgente, anche bello, confezionato con pochi mezzi da Siddiq Barmak.
Giusto, dimenticavo l'amore. Io posso scegliere.
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01:12 | |commenti (2)
04/05/2004 incipit 2004 (23)
Arthur C. Clarke - La città e le stelle Come una gemma scintillante la città riposava nel cuore del deserto. Un tempo aveva conosciuto sviluppi e mutamenti, ma ora il Tempo le scorreva attorno senza toccarla. Il giorno e la notte s'inseguivano per la distesa del deserto, ma a Diaspar era sempre giorno e l'oscurità non scendeva mai. 30/04/2004 ...scripta manent... Ho sentito parlare di Flatlandia per la prima volta al Politecnico, durante un ciclo di seminari sulla matematica nel cinema, in cui questo libro era citato come uno dei primi esempi di opere destinate a tutti, e non solo agli studiosi, in cui la matematica fosse la protagonista. 28/04/2004 la fantasia di chiamarlo Tg Tardo pomeriggio di ieri, trovandomi ad armeggiare tra frigorifero e fornelli, nella speranza di incocciare in Camera Café mi sono catodicizzato su Italia1. |