![Mistero Bufo](http://library.vu.edu.pk/cgi-bin/nph-proxy.cgi/000100A/http/web.archive.org/web/20100722161909im_/http:/=2fmisterobufo.corriere.it/testate_misterobufo.png)
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Ecco le foto di Chongqing
Le foto che pubblico sopra non hanno la pretesa di essere la prova provata che quelli avvistati sopra Chongqing qualche giorno fa erano dischi volanti o velivoli alieni. Però quelle immagini hanno il pregio di arrivare... proprio da quel posto, grazie ad amici che me le hanno girate. C'è pure il link di un telegiornale cinese che parla del fatto. Queste persone mi hanno inviato pure una ricostruzione dell'episodio, che ho fatto tradurre. Eccola: "Il giorno 14 luglio verso le 20, nella città di Chongqing nel quartiere Shaping, nei pressi dell'omonimo parco cittadino, un considerevole numero di testimoni ha potuto osservare in cielo quattro oggetti luminosi. Si libravano immobili senza effettuare movimenti. A destra c'erano tre punti luminosi che apparivano come in formazione in fila uno dietro l'altro ed emanavano una luce bianca intensa, mentre a sinistra si notava un oggetto con una coda luminosa che emanava una luce tendente al giallo; la gente, nel vedere tali oggetti, si è chiesta: saranno degli Ufo che ci vengono a far visita? I corpi luminosi hanno iniziato poi a muoversi, ondeggiando e spostandosi progressivamente verso l'alto. Il tutto è durato all'incirca un'ora. Su quale fosse la natura di questi quattro oggetti luminosi, la gente si è divisa esprimendo differenti opinioni nell'attesa del parere degli esperti. Una testimone di nome Liang ha riferito che gli oggetti luminosi avevano una forma tondeggiante, emanavano una luce bianca intensa e un raggio luminoso come a forma di croce. Dal momento che la signora abita al trentaduesimo piano, ha potuto osservare il fenomeno molto chiaramente e nel dettaglio. Poi verso le 21, i quattro oggetti luminosi lentamente si sono spostati ondeggiando: l'oggetto con la coda luminosa giallastra lentamente è scomparso alla vista. Gli altri tre sono invece rimasti, ben visibili, fino alle 21.40. Poi la loro luminosità è sparita del tutto e gli oggetti sono come spariti". Questo, infine, il link per il telegiornale cinese.
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“Siamo soli?” Maturandi del 2010 raccontateci il vostro tema
internet@corriere.it. Valuteremo i lavori, esprimendo un giudizio, assieme a un rappresentante del ministero della Pubblica Istruzione, a un docente universitario e ai responsabili del Cun (Centro Ufologico Nazionale). I migliori testi saranno pubblicati sul blog Mistero bUFO affinché anche i lettori possano commentarli.
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Ma quei filmati apparsi nella rete non sono di Chongqing...
Il caso dell'Ufo-cinese-bis, come l'abbiamo ribattezzato, ha tenuto viva l'attenzione dei frequentatori della rete, ma non è sfuggito a due pesanti rovesci della medaglia: A) per i "numeri 2", si sa, l'appeal è sempre inferiore; B) le immagini che sono circolate sono molto, ma molto più dubbie di quelle già discutibili e discusse dell'avvistamento di Hangzhou. Tigrino da Mosca ha inviato in proposito questo interessante materiale, che pubblico integralmente. Attenzione: questo non significa che Chongqing non è accaduto nulla; significa solo che le immagini non sono quelle giuste. A voi...
Facciamo innanzitutto chiarezza sul filmato linkato nel post relativo ai fatti di Chongqing. Tale filmato non si riferisce per nulla agli avvistamenti nella località cinese e neppure ad avvistamenti in Kazakistan, sebbene tale Paese possa essere implicato per motive di vicinanza geografica. Per la precisione, il filmato in questione si riferisce ad un avvistamento di un oggetto non identificato avvenuto il giorno 30 giugno 2010 in Kirghizia, oggetto che è stato visibile sulla capitale Bishkek, tanto da poter essere filmato. La notizia era stata inizialmente riportata dall’agenzia russa Ria Novosti, con questo dispaccio:
21:35 - 30/06/2010
BISHKEK, 30 giugno 2010 – (RIA NOVOSTI). Gli abitanti della capitale kirghiza Bishkek mercoledì sera sono stati testimoni di un evento inconsueto – nel cielo di Bishkek infatti ha fatto la sua comparsa un oggetto volante non identificato, che è stato anche filmato. Inizialmente l’Ufo, che ricordava lontanamente una cometa, si muoveva lasciando dietro di sé una scia luminosa molto consistente, dopodiché ha dato luogo a una specie di “vampata luminosa” o forse a una “esplosione”, trasformandosi in una nuvola dai riflessi argentei che poté essere osservata per oltre un’ora. Occorre notare che mentre nel cielo di Bishkek veniva avvistato l’oggetto in questione, nel vicino Kazakistan, dalla base missilistica di Bajkonur, veniva lanciato un vettore “Soyuz-U”, con un cargo di rifornimento del tipo "Progess М-06М". Gli esperti missilistici dicono però che il fenomeno osservato non può essere messo in collegamento con tale lancio, avvenuto alle 19.35 ora di Mosca. Infatti, come fanno notare gli stessi esperti, 'Dopo il lancio, il razzo vettore Soyuz si dirige nella direzione opposta rispetto alla Kirghizia, e cioè a Nord-Est, sorvolando la zona dell’Altay, e, dopo aver preso quota, scompare alla vista. La separazione degli stadi avviene a quota non elevata rispetto alla superficie terrestre - il primo stadio, per la precisione, si stacca dopo due minuti dal lancio, dopodiché il razzo appare come un punto luminoso dai contorni confusi. Questo è il link dell'Agenzia Ria-Novosti che parla dell’avvenimento.
Andando poi a sbirciare sul portale Kazako “Nur-Kz” (ecco il link), si vede il filmato in questione, sotto il titolo:
“Nel cielo di Bishkek è stato osservato un Ufo". Poi si riporta il dispaccio della Ria Novosti e si esprimono i dubbi circa la possibile connessione col missile kazako. L’impressione è che si sia trattato invece di un fenomeno meteorico. Un fenomeno abbastanza simile venne osservato in Russia, e questa volta a riferire la notizia fu l’Agenzia Itar-Tass, con un suo dispaccio dell’11 dicembre 2009 dal titolo: “A Ekaterinburg è stato avvistato un Ufo, ma in realtà, a parere degli esperti, si è trattato del lancio di un missile”. Ecco il sunto del testo: 11/12/2009 - 13:41 - ЕKATERINBURG, 11 dicembre / Il corrispondente della Itar-Tasss– Olga Boberova. A Ekaterinburg giovedì sera migliaia di cittadini hanno osservato un fenomeno inconsueto, che da molti è stato scambiato per un fenomeno Ufo. Il nostro esperto, Serghey Kazantzev, membro della Federazione dei Cosmonauti della Russia, ma anche appassionato di oggetti non identificati, ha spiegato che molto verosimilmente si poteva giustificare il tutto col lancio di un vettore missilistico di grande potenza, con ogni probabilità di natura militare. Ecco alcuni quadri del filmato:
“Devo però altrettanto dire - aggiunse Kazantzev - che io ho partecipato a diverse spedizioni in zone cosiddette anomale (precisamente la zona presso il villaggio di Molebka, dove ho assistito alle evoluzioni di “sfere luminose” di diversi diametri e dimensioni, che anche i miei colleghi scienziati partecipanti alle spedizioni, nella fattispecie esperti in fisica e matematica, nonché nel settore del plasma, non sono riusciti a identificare come un qualcosa di natura terrestre. Tali 'sfere luminose' sono state da noi interpretate come un qualcosa di origine extraterrestre. Non assomigliavano neppure lontanamente ad un qualcosa che potesse ricordare il lancio di un vettore missilistico di natura terrestre”.
Detto questo, per dovere di cronaca la giornalista dell’Itar-Tass venne poi a sapere che il 10 dicembre alle 15.35 ora di Mosca, e cioè proprio quando veniva avvistato l’Ufo su Ekaterinburg, dal poligono missilistico di Kapustin Jar, vicino agli Urali, era stato effettuato il lancio di un missile strategico a tre stadi del tipo “Topol”, diretto verso un bersaglio in Kazakistan, con rotta di transito proprio su Ekaterinburg. Quindi per l’avvistamento di Ekaterinburg l’ipotesi “missile” è da considerarsi la più verosimile. E questo, per concludere, è proprio il filmato della città degli Urali: lo trovate a questo link
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Ufo cinesi, a Chongqing il bis
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Teodorani: "Dall'euro-osservatorio un'occasione per gli scienziati"
Gentile, disponibile, molto motivato dall'iniziativa che l'ha coinvolto. Il professor Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena, ha accettato di parlarci della decisione di affiancare l'onorevole Borghezio nella petizione presentata al Parlamento Europeo per arrivare alla costituzione di un osservatorio continentale degli episodi relativi agli Ufo. L'abbiamo intervistato e abbiamo trovato uno studioso tutt'altro che disponibile a fare sconti su questa materia controversa: l'argomento lo interessa, ma senza indulgere nei luoghi comuni e nell'equazione Ufo uguale, per forza di cose, presenza di extraterrestri. Semmai, l'analisi degli Ovni è uno strumento di lavoro che deve portare vantaggi alla scienza e agli scienziati. In attesa di capire di più e senza escludere nulla, come impone la buona regola della ricerca. Ecco il testo della chiacchierata, prima della quale vi propongo una sintetica sua scheda tratta dal sito della casa editrice Macro Edizioni: Massimo Teodorani ha lavorato negli osservatori di Bologna e Napoli occupandosi dal punto di vista osservativo-interpretativo di varie fenomenologie eruttive di tipo stellare, in particolare delle protostelle di tipo FU Orionis e di stelle Nova-like. Successivamente, al radiotelescopio di Medicina del CNR, ha svolto ricerche sulla riga spettrale dell'acqua a 22 GHz in candidati pianeti extrasolari. In parallelo alla ricerca astrofisica, ha condotto ricerche in fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il "fenomeno luminoso di Hessdalen", dove come direttore scientifico ha svolto diverse missioni sul campo. Infine, svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali.
Professore, perché ritiene utile e da appoggiare l'iniziativa di Mario Borghezio?
"Perché nasce su basi a mio avviso molto corrette. Il punto è che molti ragionano pensando in chiave politica e strumentalizzando quanto, invece, non andrebbe affatto strumentalizzato. L'impostazione data da Borghezio alla questione non ha punti deboli e, anzi, può portare solo dei vantaggi al mondo scientifico. E questo a prescindere dal fatto che gli alieni possano o meno esistere".
Gli archivi si aprono, gli X-files vengono alla luce ma probabilmente questo non basta. Non basta, perlomeno, al ricercatore e allo scienziato...
"Esatto. E' importante che gli archivi rilascino documenti di una certa consistenza: a me interessano soprattutto quelli militari, più che altro per i dati che possono offrire. Non equivochiamo: il punto cardinale non sono i racconti, le storie più o meno belle e credibili, Tizio e Caio che vedono XYo Z... Tutto questo - ed è quello che in linea di massima per ora è stato messo a disposizione - fa parte del folklore e serve, semmai, a catturare l'attenzione. Manca l'aspetto principale: andare al cuore della questione, mettere le mani su numeri, tabelle, calcoli e altro ancora. Materiale sul quale ragionare e da usare per le opportune correlazioni. Ecco, se tutto questo c'è, che venga reso pubblico".
Il suo passo sarebbe comunque all'insegna del massimo razionalismo.
"Prendiamo il caso delle fonti di luce ricorrenti, che si tratti di globi o di ammassi. Depurandolo dalla tentazione di pensare che di mezzo ci sia qualcosa di extraterrestre, si può riportare il tutto a qualcosa di... terrestre. O, meglio, di naturale. Qualcosa comunque meritevole di essere studiato. In realtà per andare alla radice del problema servirebbero più fondi, e mi auguro che prima o poi arrivino: quelle potrebbero essere "bolle" di energia da acciuffare e da sfruttare e non da lasciarsi sfuggire. Ecco che un osservatorio come quello che suggerisce Borghezio si rivelerebbe di enorme utilità per la scienza. L'obiettivo non è identificare l'eventuale disco volante, come i denigratori sostengono domandandosi se vale la pena di spendere dei quattrini per queste cose; il bersaglio vero è centrare qualcosa che possa servire alla causa dell'Uomo".
Quindi, rispetto alla canonica tematica degli Ufo e pensando proprio ai dischi volanti e agli extraterrestri, lei come si considera: credente, miscredente, convertibile oppure un "non so"?
"Tendente allo scettico, ma possibilista".
Però gli Ufo li ha studiati, giusto?
"Sì, a lungo e sfruttando vari database. Attenzione, Ufo nel senso di oggetti volanti non identificati e senza sbordare da questa definizione, almeno fino a prova contraria. Mi sono concentrato in particolare su eventi nel Nord America, come quelli nell'Ontario o, negli Usa, nel Connecticut".
Scoperte e considerazioni da sottolineare?
"Ho messo in relazione gli avvistamenti con il numero degli abitanti di una certa zona. Ho stabilito che la maggioranza vede aerei, pianeti e fenomeni spiegabili. Ma nel rapporto tra abitanti e testimonianze rimangono eventi meritevoli di essere approfonditi. Innanzitutto sono reali e poi scopri che rientrano in uno scenario naturale, come quello dei fenomeni di faglia".
Tuttavia la sua "passione" paiono le fonti di luce...
"Mi pongo una domanda: che cosa fa durare così a lungo questi globi? Che cosa li tiene assieme? C'è una concentrazione particolare di energia? Strano: il plasma tende a raffreddarsi adiabaticamente...".
Tanti sostengono che sulla questione Ufo c'è la copertura dei governi e di altre istituzioni.
"Non escludo nulla. La tesi della copertura è plausibile, anche se io la vedo più in chiave militare. E' per questo che l'iniziativa dell'osservatorio è importante: proprio ai militari abbiamo chiesto dati radar, perfino i valori degli "head up display", cioè dei dati che i piloti da caccia si ritrovano proiettati sul cupolino dell'aereo. Vorremmo "giocare" con i numeri, ma non in maniera fine a se stessa. Contiamo semmai di aiutare la scienza",
E se alla fine non vi passano nulla?
"Possiamo dire che almeno ci abbiamo provato".
Margherita Hack, personaggio che non necessita di presentazioni, sostiene che gli alieni possono anche esistere. Ma non sono nelle condizioni di venire in contatto con noi.
"Non sono d'accordo con lei. Margherita è a sua volta un' astrofisica, ma non conosce altre possibilità che sono state formulate nell'ambiente astronomico. Ad esempio, è stato stabilito che è possibile che sonde spaziali siano state inviate nel cosmo da altri mondi e da potenziali nostri fratelli dell'Universo. In fondo, la stessa cosa l'abbiamo già fatta anche noi umani. Sappiamo pure che emissioni aspettarci e come identificarle: si avrebbe un eccesso di radiazioni nell'area dell'infrarosso. Insomma, io dico che andare a guardare non nuoce mai..."
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Ecco foto e video dell'ufo cinese
Il tam tam mediatico ha impiegato ovviamente poco ad approfondire la vicenda dell'Ufo apparso nella Cina orientale: come noto, alcuni aeroporti sono stati chiusi e il traffico dirottato altrove. La foto sopra è stata scattata da un abitante di Hangzhou: l'oggetto ha stazionato abbastanza a lungo sopra la città. In questo link, invece, trovate il filmato del telegiornale della principale rete cinese che tratta la notizia e dà anche delle immagini, registrate, ipotizzo, da uno degli operatori aeroportuali con un telefonino o qualcosa del genere. Il servizio sull'Ufo avvistato è a circa 9'30'' dall'inizio del telegiornale. In questo documento, invece, trovate altre immagini, anche se un nostro lettore ci ha già avvertito che si tratta con tutta probabilità di immagini relative a un evento kazako avvenuto a fine giugno. Un ultimo aggiornamento, infine. Con congruo e sospetto ritardo, le autorità cinesi si sono attivato per gettare sabbia sulla notizia - diramata anche dall'agenzia di stampa nazionale - della chiusura degli aeroporti. Molti blogger sono stati invitati a cancellarla, sottolineando, insieme alle scuse, che non era confermata. A me pare una cosa già vista: Roswell, forse?...
Il precedente russo di Barnaul
Puntuale come al solito, il nostro Tigrino ha scovato negli archivi russi un precedente molto simile al caso dell'Ufo cinese: avvenne a Barnaul, il 26 gennaio 2001 alle 16.28. Non solo: Tigrino ricorda come in realtà uno degli episodi più interessanti rimane quello di Caselle 1973, quando "inequivocabilmente ed incontestabilmente un Ovni aveva stazionato ed effettuato manovre sull’aeroporto torinese per circa un'ora e mezzo, tracciato dai radar e seguito nei suoi movimenti da alcuni aerei di linea dell'Alitalia e uno da turismo e da diporto". Questo invece il fatto di Barnaul, così come riportato dal testo giornalistico della televisione NTV: "L’ aeroporto di Barnaul oggi è stato chiuso al traffico per un’ ora e mezza a causa della presenza nei pressi della pista di decollo ed atterraggio di un Oggetto Volante Non Identificato. Come ha riferito oggi ai mass-media locali Ivan Komarov, direttore generale della società responsabile dell’aeroporto, nelle ore serali, quando sullo scalo era già buio, nei pressi della pista di decollo-atterraggio è stata registrata la presenza di un Ufo, stazionante in fondo alla pista ed emanante un’'intensa luminosità. I piloti di un aereo da carico “Iljushyn-76” della società “Thesis”, in fase di decollo e diretto a Mosca, si sono rifiutati di proseguire la manovra e sono tornati all’area di parcheggio a causa della presenza dell’oggetto. Per lo stesso motivo un secondo aeromobile, un altro aereo da carico in avvicinamento da Irkutzk, ha rinunciato ad effettuare in quell’aeroporto la manovra di atterraggio per la sosta programmata a Barnaul, dirigendosi verso un aeroporto alternativo". Secondo quanto riferì Komarov, l’oggetto si trattenne nei pressi della pista per circa un’ora e mezza, dopodiché si allontanò e sparì A detta dei testimoni, l’oggetto rimase “stazionario” a fianco della pista, sul fondo della stessa. Il primo ad avvistarlo fu l’autista di uno dei mezzi aeroportuali di servizio, che avvertiì immediatamente il personale aeroportuale responsabile. I controllori di volo notarono a loro volta l’oggetto, che aveva forma apparentemente sferica e colori cangianti dal rosso al verde. Aveva una grandezza apparente come quella della luna piena. Sempre a detta dei testimoni, date le caratteristiche dell’oggetto e le fasi di stazionamento al di sopra della pista, tale oggetto non poteva essere né un aereo, né una stella, né alcun altro oggetto conosciuto. L’Ovni rimase tale: non identificato.
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Gli Ufo al Parlamento Europeo Borghezio vuole un "osservatorio" "I governi coprono la verità"
che ha invitato a intervenire a suo fianco il professor Massimo Teodorani. Tema dell'incontro con i giornalisti: la declassificazione dei documenti relativi agli Oggetti Volanti Non Identificati. Teodorani, a seguire, ha dissertato sull'argomento con tanto di proiezione di diapositive. Mario Borghezio è da un anno circa una "new entry" nella popolazione di coloro che seguono questo tema. Il suo passaggio dallo scetticismo al credere che non siamo soli nell'Universo è raccontato più avanti nell'intervista che ci ha concesso. Non solo: da quando si è tuffato nella tematica ufologica, si è anche persuaso dell'azione di copertura che i governi stanno effettuando. Il suo scopo, dichiarato, dichiaratissimo, è di sfruttare il profilo di politico per fare qualcosa di profondo. Insieme all'intervista, dunque, pubblico il testo della dichiarazione che conta di far approvare circa l'impegno che il Parlamento Europeo dovrà assumere: "Un osservatorio congiunto in tema di Ufo è l'obiettivo da raggiungere" afferma. Prima però di procedere con quel documento, ecco anche un breve profilo sul professor Teodorani (la fonte è il sito "macrolibrarsi.it"): "E' un astrofisico di Cesena. Dopo essersi laureato in astronomia con una tesi teorico-matematica sulla evoluzione fluidodinamica di un residuo di Supernova, ha successivamente conseguito il dottorato di ricerca in fisica stellare con una tesi osservativa sulle stelle binarie strette di grande massa e relativi trasferimenti esplosivi di massa. Ha lavorato presso gli osservatori di Bologna e Napoli e al radiotelescopio del CNR di Medicina (Bologna). In parallelo alla ricerca astrofisica, ha condotto ricerche in fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il “fenomeno luminoso di Hessdalen”, dove come direttore scientifico ha svolto diverse missioni sul campo. Svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali". Questo, invece, è il testo predisposto da Borghezio sulla desecretazione della documentazione relativa agli Ufo:
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 4, 179, 180 e 189 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto l'articolo 123 del suo regolamento,
A. considerando che nel 1978 la 33a Assemblea generale delle Nazioni Unite dette formale riconoscimento al problema degli UFO,
B. considerando che nel 1993 è stata presentata al Parlamento europeo una risoluzione, firmata dal fisico italiano Tullio Regge, volta ad estendere a livello europeo le competenze investigative in materia di Ufo all'unico ente governativo allora esistente in Europa (il Sepra, oggi Geipan),
C. considerando l'interesse per il fenomeno degli Ufo di molti esponenti della comunità scientifica, che hanno denunciato l'occultamento sistematico dei dati,
D. considerando che uno studio del materiale raccolto dai governi di tutti gli Stati membri avrebbe importanti ricadute scientifiche e tecnologiche,
1. ritiene essenziale l'istituzione di un Osservatorio scientifico per l'analisi e la divulgazione dei dati scientifici sinora raccolti dai vari enti e governi europei;
2. chiede l'apertura degli archivi pubblici sugli Ufo e la desecretazione da parte degli Stati membri, per consentire ai cittadini e ai mass media la pubblica fruizione di tutti i documenti;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione, con l'indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.
Onorevole Borghezio, quali reazioni ci sono state alla sua iniziativa?
"Sono stato intervistato dalla televisione e dalla radio tedesche. E hanno già aderito tanti rappresentanti dei Paesi dell'Est. Gli italiani? Dieci hanno già dato il loro consenso. Dobbiamo arrivare a 300 firme, abbiamo tempo fino ad ottobre: sono abbastanza ottimista, penso che raggiungeremo l'obiettivo. Perché tanti Paesi dell'Est? Perché anche gli Ufo, soprattutto gli Ufo, erano materia coperta dal segreto di Stato ai tempi della "cortina di ferro": la caduta del comunismo, probabilmente, ha favorito un grande desiderio di accedere a certi dossier. In questo e in altri campi. Tornando al Parlamento del nostro continente, vorrei che, a fronte di una mobilitazione precisa, si giunga a un atto politico: insomma, qualcosa si dovrà fare"-
Da quando si occupa di Ovni, extraterrestri e dintorni?
"Da poco più di un anno. E' successo un po' per caso: per esigenze di lavoro dovevo registrare alcuni programmi di Telepadania; nel rivederli mi sono imbattuto nella serie curata da Alfredo Lissoni. Mi sono così reso conto della portata della questione: è ben differente dal sentire comune, che generalmente liquida certi temi come cavolate o farneticazioni. Io invece noto che si stanno interessando pure degli scienziati: questo non vuol dire che credono necessariamente ai dischi volanti e agli extraterrestri, ma indiscutibilmente la loro attenzione deve suscitare degli interrogativi..."
Però lei non apparteneva alla schiera degli scettici?
"Sì, è vero: ero scettico. Ma esserlo non presuppone l'impossibilità di modificare un giudizio. O non ipotizzare che in un argomento controverso ci siano aspetti interessanti e comunque meritevoli di attenzione. Nel caso degli Ufo e degli Alieni, penso che sia proprio la posizione di molti scienziati: sebbene parecchi di loro non credano a nulla di tutto questo, ritengono che studiare il fenomeno serva a migliorare la quantità di nozioni a disposizione della scienza".
Un passo indietro: Mario Borghezio, prima della... conversione sulla via di Damasco, aveva mai pensato agli Ufo?
"Mi ero appassionato a suo tempo ai libri di Peter Kolosimo. La questione aliena rientrava solo in parte nella sua trattazione: Kolosimo si occupava infatti di misteri in senso lato e di fanta-archeologia, come qualcuno ha definito i suoi scritti sulle civiltà del passato. Ecco, non ho divorato pane e fantascienza, però non mi manca un aggancio con elementi classici del filone, soprattutto sul fronte dei film".
E' comunque curioso che, non avendo un "background" specifico, sia alla fine approdato agli Ufo...
"Io ho una grande passione per gli archivi. Mi piace frequentarli, scrutarli, acquisire informazioni. Quando ho visto che i governi di un po' tutto il mondo si sono messi a declassificare i cosiddetti "X files", ho pensato: ecco, questa è una mia missione. E' bastato poco per capire che il tema è davvero tosto...".
Lei è convinto che ci sia, o perlomeno ci sia stata, da parte dei governi, un'azione di copertura?
"Sì, di sicuro. Tanto materiale è stato secretato. E non penso solo ai 'report' degli avvistamenti dei piloti di aereo".
C'è stato anche un ex ministro canadese, Paul Hellyer, che ha parlato molto chiaro: i governi del Patto Atlantico, e dunque la Nato, hanno fatto ostruzione, anzi di peggio.
"Bisogna riflettere una dichiarazione del genere. Se questa persona non ha perso il senno, le sue affermazioni non possono cadere nel dimenticatoio. In fondo è lo scopo della mia azione: è necessario arrivare a un osservatorio allargato, su scala europea o meglio ancora mondiale, del fenomeno degli Ufo. Unire le forze su un progetto comune porta sempre a dei buoni risultati".
Ma lei, ormai ex scettico, che idea si è fatto degli extraterrestri e di questi oggetti che paiono svolazzare in cielo?
"Non ho ancora la competenza per andare molto in là con i giudizi. E devo anche fare i conti con il tempo che mi lascia il mio lavoro di politico: pensate, mi hanno detto che a Poirino, vicino alla mia Torino, è apparso un bellissimo crop circle in un campo; però non ho avuto modo di andarlo a vedere... Comunque, tornando alla domanda, sono un ex scettico che ora è su posizioni di apertura".
Crede che ci sarà mai un contatto con una civiltà extraterrestre?
"Sì, secondo me è molto probabile che avvenga".
Domanda cattivella, inevitabilmente a sfondo politico. Lei che ce l'ha con gli immigrati, come fa ad accettare... gli Alieni?
"Sono i luoghi comuni che circolano sulle persone. Sono i "cappelli" che ti mettono in testa. Provo a spiegare, se poi si vuole continuare a giudicare in un certo modo, non posso farci nulla... Dunque: io non sono contro l'immigrazione in senso assoluto. Sono contro l'immigrazione che diventa "invasione", prevaricazione, imposizione di uno stile di vita che non rispetta quello del Paese ospitante. Sono soprattutto contro l'immigrazione che si trasforma in commercio basso e illecito. Di per sé, dunque, lo straniero non mi spaventa. E l'Alieno pure".
Un commento sull'Ufo "cinese"
L'osservatorio? Serve su scala mondiale
(ANSA) - SHANGHAI, 8 LUG - Un oggetto volante non identificato ha bloccato il traffico aereo nella parte orientale della Cina. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Secondo le informazioni, l'oggetto non identificato è stato avvistato intorno alle 9 di ieri sera ora locale nei cieli di Hangzhou, capitale della provincia orientale cinese dello Zhejiang. L'Ufo è stato poi visto anche a Ningbo e a Wuxi,due città della stessa provincia,obbligando alla chiusura momentanea dell'aeroporto di Hangzhou.Nessun commento ufficiale dalle autorità aeroportuali sull'origine del velivolo. L'aeroporto della capitale dello Zhejiang è stato poi riaperto successivamente e i voli ripresi. L'autorità cinese ha avviato una inchiesta sull'accaduto. (ANSA).
Questo dispaccio, che alcuni di voi hanno già commentato postando i rispettivi pensieri in calce al testo dell'intervista di Borghezio, ha portato in dote una delle notizie più viste e lette di una giornata che, tra l'altro, in Italia prevedeva lo sciopero della carta stampata. Che cosa significa? Innanzitutto significa che in Cina la materia degli Ufo, forse per la prima volta - non rammento bene, ma credo sia proprio così - è passata attraverso le maglie dell'agenzia di stampa ufficiale del Governo. Mica "pizza e fichi", insomma, come diceva quel tale, ricordando un dettaglio non trascurabile: la Cina è un Paese nel quale il controllo sulle notizie che vengono autorizzate e diramate è ferreo. Se hanno sdoganato questa, qualcosa di ineludibile deve essere avvenuto. Secondo: il fatto che tanta gente si sia interessata a questo avvistamento, dimostra che la materia affascina, incuriosice e non è riconducibile alla banalizzazione spesso corrente (cfr.: roba da pazzi, da ubriaconi, da squilibrati etc etc). Non c'è alcuna prova che quell'Ufo fosse un velivolo alieno; che fosse qualcosa di strano, invece, sì. Indiscutibilmente sì. Credo allora che l'iniziativa dell'onorevole Borghezio, depurandola di ogni retrogusto politico o partitico, abbia un valore - passatemi il termine - storico, nel senso che si ripromette di avere strumenti di indagine su fatti - sottolineo fatti - che riguardano la nostra storia attuale. Aggiungo una mia personale riflessione: l'osservatorio dovrebbe essere su scala mondiale, non solo europea (f.van.)
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Le visioni di Zecharia Sitchin
Non so se qualcuno di voi giovedì scorso ha avuto occasione di seguire la puntata di "Mistero" su Italia 1. Io l'ho vista e concordo con chi ritiene che sia stata sufficientemente contenuta nei toni e "morigerata" nel non spettacolarizzare la materia: un taglio più giornalistico, insomma, piuttosto che le Ufo-paillettes. Di Alieni, comunque, si parlava e a mio avviso - ma anche secondo altri - la parte più interessante è stata l'intervista a Zecharia Sitchin. Considerata l'età non più fresca dello studioso, per certi aspetti è anche uno scoop. O perlomeno un "pari e patta" con il New York Times, che di lui si era occupato in gennaio. Sitchin è anche un prolifico scrittore di libri. Gli ultimi due, "C'erano i Giganti sulla Terra" (uscito in giugno) e "Dei, Semidei, Umanità ancestrale", affrontano un tema a lui caro: nella civiltà dei Sumeri esistevano figure divine o parzialmente divine i cui tratti somatici - come proverebbero i reperti degli scheletri, soprattutto quelli rinvenuti nella Tombe Reali di Ur - hanno caratteristiche aliene. Sitchin si è sempre battuto, e si batte ancora, affinché venga effettuata un'analisi del Dna di queste testimonianze: ma ha ricordato come ad ogni tentativo ci sia sempre stato qualcuno che si è opposto. Alla domanda "Siamo soli?" - titolo non solo di una traccia per i maturandi italiani del 2010 ma anche di un documentario di un'ora, basato sul suo volume "L'altra Genesi", che affronta la storia della presunta perdita della nave spaziale sovietica Phobos 2 - Zecharia risponde in maniera chiara: no, non siamo soli. Anzi, siamo stati già visitati. Di più: gli Alieni sarebbero coloro che hanno generato gli uomini; i testi e le incisioni dei Sumeri sarebbero lì a provarlo. Secondo le sue teorie, i nostri padri sono gli Anunnaki, esseri appunto giganteschi, molto simili ai Rettiliani del noto catalogo delle razze extraterrestri, giunti da Nibiru, un cosiddetto pianeta ipotetico (spiegazione: non ci sono prove della sua esistenza) che lo scrittore considera nella sua personale interpretazione dei reperti mesopotamici e che immagina, inevitabilmente, ancora a tiro della Terra in un momento ormai non troppo lontano. Sarà quello il momento in cui ci imbatteremo di nuovo nella razza che ci ha generato? Sitchin non arriva a sostenerlo. Però dichiara che gli Anunnaki, che prima del Diluvio Universale si sarebbero accoppiati con gli esseri che popolavano la Terra a quel tempo, un giorno ritorneranno per sempre: beh, parlando di Rettiliani, come non pensare a chi sostiene di aver avuto un'esperienza di contatto con esseri di quella foggia e di quella statura (cominciando proprio dal fatidico Pierfortunato Zanfretta, l'ex metronotte genovese)? Al di là di questo, navigare nell' "oceano" di Sitchin è un cimento non facile - si rischia di annegare tra i tanti concetti esposti - ma affascinante, anche se va detto che la scienza ufficiale non gli dà credito. Il suo correre a briglia sciolta tra argomenti "definitivi", tra la fine del mondo e dintorni (inclusa la famosa data del 21 dicembre 2012 della profezia Maya...), non lascia però insensibili. E nemmeno troppo sicuri...
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Zamparini, un crop nel suo campo I "botti" continui di Pescara
A giudicare dal caldo infernale di questi giorni (almeno dalle mie parti...), l'estate è davvero esplosa. E che cosa succede, dicono i miscredenti, quando il tempo è bello e il sole picchia duro? Ci sono le condizioni ideali perché la gente vada via di senno e perché qualche burlone si diverta a combinare scherzi, meglio se di notte. Si spiegherebbe così, secondo loro, il vertiginoso incremento di avvistamenti, in particolare di sfere infuocate e globi luminosi: alla resa dei conti sono in gran parte le fatidiche, o famigerate, lanterne cinesi. You Tube fa poi il resto... E poi, diciamola tutta, non c'è il rischio che bufala chiami bufala, un po' come quando scatta il fenomeno (delinquenziale, in questo caso) dell'imitazione di chi lancia i sassi dai cavalcavia dell'autostrada? Vabbé, questo è anche uno sfogo per invitare, sempre e comunque, a non liquidare sempre e tutto come falso e inaffidabile: nella melma, si rischia di perdere di vista qualche perla. E' comunque la quantità di fatti che colpisce. E non solo di globi e/o oggetti più o meno strani. E' anche un gran momento per i crop circles: a parte quello davvero bello e molto strano di Poirino (ne abbiamo parlato pure noi, ieri sera è stato tra gli argomenti trattati da Misteri su Italia 1) - piccola domanda: ma dove sono le tracce degli interventi, orme e quant'altro, degli umani che l'avrebbero fatto? - ce n'è uno che ha avuto addirittura l'onore di una "diretta" Tv. Il presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, mentre stava per essere intervistato da Sky ha chiesto scusa e ha staccato, giustificandosi così: "Sono nel mio campo in Friuli, dove hanno appena trovato un crop circles, sì, quei disegni che si dice siano realizzati dagli Alieni...". La conduttrice credeva di essere stata presa in giro: invece, era tutto vero. Di solito, da extraterrestri sono i prezzi che, almeno all'inizio del mercato, Zamparini fissa per i suoi giocatori... Ma, scherzi a parte, per lui è stato qualcosa di particolare imbattersi, a Merlana di Bagnaria Arsa, in queste figure speciali, la maggiore delle quali aveva un diametro di 50 metri. "E' vero - ha dichiarato a Radio 24 -, è una strana sensazione. Non voglio dire che sono stati per forza di cose gli Ufo, però il problema è che in questa zona d'Italia questi strani fenomeni si ripetono da un po' di tempo. Può essere che sia opera dell'uomo, però per fare un lavoro simile ci vogliono almeno 20 persone ed è strano anche che nessuno si accorga di loro". E' proprio così...
Le "cannonate" in terra d'Abruzzo
Quanto a stranezze, vi giro anche questa vicenda che mi è stata segnalata e che è stata riportata dal quotidiano on line abruzzese "Prima da noi.it". "Ore 9.45 un botto netto, imponente, deflagrante, inconfondibile. Un fragore avvertito da Ortona a Roseto degli Abruzzi dall’origine sconosciuto. Al momento non si segnalano dai comandi dei vigili del fuoco emergenze nel Pescarese e nel Chietino. Il botto è stato avvertito distintamente da moltissime persone molte delle quali sono corse ai balconi e alle finestre o in strada. Molte segnalazioni sono giunte anche sulla pagina Facebook di PrimaDaNoi.it a conferma che il fenomeno è stato avvertito forte e chiaro. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di un jet che supera la barriera del suono anche se resta qualche dubbio sulla potenza e sul raggio di azione che pare essere almeno di 70 chilometri. Uno stesso fenomeno era già stato segnalato un paio di mesi fa nella zona della Maiella ed udito sia a Guardiagrele che a Chieti. Anche il quel caso paura, domande e nessuna risposta". La mappa della zona interessata al botto è a questo link
Luci strane tra Savona e Albissola
E per finire, ecco una lettera giunta in redazione al nostro servizio on line dedicato ai lettori. Ci scrive Roberto dalla Liguria. "Sabato 26 giugno alle 22.55 percorrevo a piedi la strada costiera che da Savona arriva ad Albissola Marina: ad un certo punto, all'ultima curva prima di entrare in paese (che si trova elevata e ben esposta sul mare), mi è balzato all'occhio un punto luminoso nel cielo in direzione di Varazze. Mi ha stupito che fosse molto più luminoso di qualsiasi astro visibile normalmente e che al posto di una luce fredda ne avesse una rossastra. E' più giusto definirla arancione. L'oggetto è restato immobile alla mia vista per circa 2 minuti, con emissione di luce assolutamente fissa, che però non ne faceva percepire la forma. Giusto il tempo per realizzare (circa 30 secondi) e per fare notare a mia moglie quella fonte luminosa un po' anomala, quindi nel giro di 1-2 secondi si è affievolita fino a scomparire. E' possibile che invece di affievolirsi l'oggetto si sia allontanato in direzione opposta a me ad altissima velocità. Mi sono preoccupato poi di verificare che non ci fosse nei paraggi qualche nuvola che potesse averlo nascosto: il cielo era terso e la luce era comparsa sul mare, non c'erano in quel punto colline che avrebbero potuto nasconderlo ad un suo minimo spostamento. Abbiamo raccontato subito alle nostre figlie quanto accaduto, ed ecco che dopo 2 minuti mia figlia Arianna avvista l'oggetto spostato in pieno mare; era più vicino, tanto da poter scorgere una forma diversa da quella circolare. L'illuminazione non sembrava uniformemente distribuita, ma purtroppo questa apparizione è durata pochi secondo e la "luce" si è spenta di nuovo. Poco dopo abbiamo cercato di verificare ad occhio nudo il cielo in quella posizione, con il favore di un bel chiaro di luna. Ma ovviamente nessun oggetto, anche non illuminato, risultava visibile in silhoutte. Siamo rimasti sbigottiti: mi figlia di 13 anni è rimasta inizialmente un po' scossa per aver rivisto apparire l'oggetto, ma è ancora abbastanza giovane per voltare facilmente pagina e non pensarci su all'indomani. Inizialmente ho cercato di usare scetticismo per rassicurare me e la mia famiglia, ho pensato anche stupidamente ad una mongolfiera (ma notoriamente non volano di notte!...) che per qualche istante si era palesata illuminando il pallone soprastante... Ma mi sembra proprio di arrampicarmi sugli specchi. Se qualcuno volesse qualche ulteriore chiarimento sull'accaduto, sarò lieto di fornirli. Spero di poter condividere questo avvistamento (di qualunque cosa si trattasse) con qualcun'altro, almeno per scambiarci delle idee". Che dire, Roberto? Quello spegnersi improvviso purtroppo sa tanto di lanterna cinese, più che di sparizione ad alta velocità...
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Paradosso di Fermi, 50 soluzioni La provocazione di Stephen Webb
Era già in edicola un mese fa, ma credo che sia ancora reperibile in questo periodo e nelle prossime settimane. Se avete occasione di farlo, dunque, investite una dozzina di euro e acquistate il volume che la rivista scientifica "Focus" mette in vendita come iniziativa collaterale nell'ambito della collana "I saggi". Si tratta del volume di Stephen Webb, finalista all'Aventis Prize nel 2003 (titolo originale inglese: If the Universe is Teeming with Aliens...Where is everybody?), che si prende la briga di affrontare il famoso "paradosso di Fermi". E di suggerire 49 soluzioni di vario tipo: tradizionali, inedite, curiose, bislacche, seriose, simpatiche. Per tutti i gusti, insomma. La cinquantesima, invece, la offre l'autore stesso con una riflessione conclusiva particolarmente articolata. Ho appena cominciato a leggerlo e vi assicuro che è un libro molto accattivante, che cattura l'attenzione. Ma che cos'è il paradosso di Fermi? Lo ripetiamo per coloro che non lo conoscessero. La considerazione di partenza, riportata da Focus anche nella seconda di copertina, prende le mosse da un'analisi semplice: se ci sono 400 milioni di stelle solo nella Via Lattea, e forse 400 milioni di galassie nell'Universo, è ragionevole che là fuori, in un cosmo che ha 14 miliardi di anni, esista - o sia esistita - una civiltà avanzata almeno quanto la nostra: è l'enormità dei numeri a pretendere che sia così. Ma un bel giorno del 1950, chiacchierando in mensa con i colleghi fisici a Los Alamos, Enrico Fermi, pose il famoso quesito: "Dove sono tutti quanti?..." Tutti quanti, ovviamente, nel senso degli Alieni. Il paradosso di Fermi da 60 anni strega schiere di scienziati di primo piano, ma anche filosofi, storici e autori di fantascienza. Stephen Webb, fisico teorico e appassionato collezionista delle soluzioni del paradosso, è uno di questi "avventurieri" del quesito. Le 49 ipotesi sono raggruppati in tre maxi-categorie: 1) Sono qui; 2) Esistono, ma non hanno ancora comunicato; 3) Non esistono. In ciascuna sezione, quindi, si procede con le singole proposte. Tanto per dire: a) sono qui e si fanno chiamare "ungheresi" (chissa poi perché non bulgari, ndr...); b) sono qui e si fanno gli affari nostri; c) sono stati qui e hanno lasciato prove della loro presenza; d) esistono e... siamo noi gli alieni!; e) lo scenario dello zoo; f) lo scenario dell'interdizione; g) l'ipotesi del planetario; h) Dio esiste. Non meno carini e interessanti i punti dello scenario numero 2. Tra questi: le stelle sono lontane...; non hanno avuto il tempo di raggiungerci...; siamo degli sciovinisti solari...; se ne stanno a casa... e navigano in rete...; sbagliamo strategia di ricerca...; non nutrono alcun desiderio di comunicare...; non abbiamo ascoltato abbastanza a lungo...; sono da qualche parte: l'Universo è più strano di quanto immaginiamo...; i cieli nuvolosi sono un fatto comune...; raggiungono la singolarità...; ci stanno chiamando ma noi non riconosciamo il segnale...; usano un matematica diversa...; tutti ascoltano e nessuno trasmette... E il capitolo numero 3? Eccovi serviti con gli high lights: noi siamo i primi...; l'Universo è tutto per noi...; la vita può essersi sviluppata solo in tempi recenti...; l'intelligenza umana è fuori dal comune... (mio pensiero: mah...); la Galassia è un posto pericoloso... Va bene, avete capito che adesso vi sto chiedendo una cosa semplice: dite la vostra. Ve la sentite di aggiungere almeno la soluzione numero 51? Vi saluto con una frase proprio di Fermi, a mio avviso molto bella: "E' inutile cercare di arrestare il progresso della conoscenza. L'ignoranza non è mai migliore della conoscenza".
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