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venerdì 28 dicembre 2012

Ma chiediamoci un momento

Scena: una tranquilla piazzetta di paese, nelle Langhe, circa le sei di sera. Pavè illuminato dalle luci dei negozi, tra cui quelle di una bella pasticceria nella quale siedono a sorseggiare caffè Castagna, l'Uomo e AB.

All'improvviso AB e Castagna, che sono rivolti verso la strada, vedono due che se le danno di santa ragione. AB scatta per andare a separarli, seguito a ruota dall'Uomo e, buona ultima, da Castagna che, non intendendo buttarsi in mezzo a due uomini grandi e grossi che si menano e a altri due che cercano di fermarli, si mette quantomeno a gridare.

Alla frase "ora chiamo i carabinieri e ti denuncio" il bestione più giovane, che aveva sbattuto in terra l'altro e gli stava cioccando dei cartoni secchi sulla faccia, salta in macchina e sparisce sgommando. AB si è tolto gli occhiali per non farseli rompere, Castagna è cieca anche con e comunque non ha avuto la prontezza, l'Uomo invece prende per fortuna la targa. Dopodichè, tra sedie del dehors e un sacchetto di ghiaccio fornito dalla pasticceria, si contano i danni aspettando i carabinieri.

Ricostruzione dell'accaduto:
Tizio 1 (il bestione più giovane) esce dal Bancomat, sale in auto, fa seccamente retromarcia per uscire dal parcheggio e quasi prende Tizio 2, che sta passando lungo le macchine, e che gli grida di stare attento. Tizio 1 gli risponde con un titolo. Tizsio 2, a cui non piace essere sfanculato quando ha ragione, gli molla una manata sul vetro della macchina. Tizio 1 scende e gli salta addosso, si spintonano per un breve istante, se ne assestano un paio reciprocamente, poi mentre accorrono AB, Uomo e Castagna, Tizio 1, che è più forte, sbatte a terra Tizio 2, gli monta sopra e cerca di massacrarlo, salvo scappare, come quel senzapalle che è realmente, alla frase "ti denuncio" (che immagino non senta per la prima volta).

Bilancio:
Tizio 2 si rialza con una spalla quasi certamente lussata, visto che non alza il braccio, e la faccia gonfia, sputa un pezzo di un dente davanti e straparla per cinque minuti buoni uggiolando di dolore, assistito dall'Uomo. Poi lo si fa sedere, gli si dà il ghiaccio, intervengono una signora che afferma di essere stata al Bancomat subito dopo Tizio 1 e che le telecamere lo hanno per forza ripreso, la mamma di AB che è uscita dalla pasticceria e infine una volante con la giovane e cazzutissima marescialla dei carramba locali, che prende nota di tutto e gli consiglia di farsi venire a prendere da qualcuno e andare a farsi refertare i pezzi mancanti.

Ma chiediamoci un momento una cosa. In macchina con Tizio 1 c'era una ragazza. Che in tutto questo se ne è stata serenamente seduta al suo posto, finchè il bestione non è risalito in auto ed è ripartito incenerendo le gomme sul selciato. Io è da ieri che mi chiedo che CAZZO di persona è una che sta con un violento del genere. E' assolutamente chiaro che la tipella in questione non riteneva semplicemente che il suo masculo fosse stressato da una difficile giornata di lavoro e stesse perciò reagendo in un modo a lui inusuale. Infatti non è scesa nè si è affacciata a dirgli, poniamo, "maddai Maicol checcazzo fai, su!" ma se ne è stata dove deve starsene una che o è convinta che lui faccia benissimo a far così o tace perchè altrimenti ne prende una saccata pure lei.

E io sono qui che mi chiedo, ma veramente.

  



3 commenti:

lanoisette ha detto...

a me capitò anni fa una cosa del genere.
inverno.
invito a cena da amici in zona Castello Sforzesco.
nebbione padano di quelli tosti, da dover tirarg giù il finestrino per vedere qualcosa.
sono tra Foro Buonaparte e il castello e cerco le targhe con l'indicazione della via. ad un certo punto mi fermo accostando a lato marciapiede, così che l'allora fidanzato, l'Intellettualedisinistra, possa appunto sporgere la testa dal finestrino per vedere il nome della via, perché da centro strada non si leggeva un tubo.
puoi immaginare a quale folle velocità stessi andando.
improvvisamente, un forte TUM! sulla portiera del passeggero.
penso: "cazzo, con 'sta nebbia, ho centrato un panettone!"
faccio per uscire e scendere a controllare quando vengo investita da improperi: me li lancia un energumeno mano nella mano con una strappona: "cazzo fai, non vedi che ci sono le strisce? stavi per tirarci sotto!"
il passaggio pedonale non era semaforizzato né illuminato, comunque mi scuso col tizio in questione, dicendo che mi spiace, ma che con la nebbia e cercando la strada non avevo visto nè lui nè il passaggio pedonale. sto per chiedere se l'ho preso, se si è fatto male, quando questo torna indietro e ricomincia prendermi a calci, con forza, la portiera del conducente.
ho potuto solo stare in macchina ad aspettare che finisse la scenata e poi farmi fare una camomilla dagli amici che abitavano, fortunatamente, a 200m, perché non sarei stata in grado di guidare più a lungo.

in tutto questo, la strappona ha pure dato un bacio all'energumeno.

gattonero ha detto...

Sono quelle situazioni in cui vorresti essere in amerika, con una 44 magnum alla cintura, con cui sparare a raffica verso la prepotenza che vigliaccamente fugge.
La tipella, conoscendo il suo pollo, forse di già allenata a fare da puncing ball, ha preferito starsene al sicuro.
Oppure era solo una stronzetta, e come tale si è comportata.
Ciao.
(@lanoisette: lungi da me un paragone con la stronzetta di cui sopra, ma, nel frattempo che tu fraternizzavi con la testa di..., l'intellettualedisinistra che faceva? Non l'hai citato, pertanto presumo che la nebbia fosse tanto fitta da impedirgli di vedere e sentire che tu chiacchieravi amichevolmente con l'energumeno. Quanto alla strappona, più che una stronzetta, direi che (giusta la rima) era una povera co....na. Ciao).

lanoisette ha detto...

@gattonero: diciamo che l'Intellettualedisinistra (nomen omen) non era esattamente un uomo d'azione. comunque tutta la scena sarà durata meno di un minuto, ed entrambi eravamo paralizzati dallo shock - shock più di sorpresa per la reazione del tizio che di reale paura.