Il nonno (mio padre) dalla fine del mese di maggio, è piuttosto acciaccato; dagli esami risulta che l'anziano signore ha un invidiabile campionario di patologie della colonna vertebrale che farebbero la gioia di ogni ortopedico, di ogni fisiatra e di ogni neurochirurgo e che lo limitano decisamente nei movimenti: fatica a fare le scale, a guidare, a camminare, a chinarsi...è inciampato un paio di volte ritrovandosi con le ginocchia sbucciate come la Pulce che - però - ha un bel po' di anni in meno.
"Sto bene solo sdraiato oppure seduto bene appoggiato in poltrona" mi dice e, in effetti, ha trascorso l'estate praticamente senza uscire di casa, rinunciando a un paio di concerti, a una serata all'opera, all'attesa vacanza all'estero, ospite di amici ormai più anziani di lui, ma tanto temerari da prenotare ancora i biglietti per la stagione lirica da un anno con l'altro.
Qualche giorno fa però, quando sono passata dalla mia casa paterna- come ogni sera dopo il lavoro - per sbrigare quelle piccole faccende che comportano sollevamento pesi, piegamenti e allungamenti - il nonno - tutto storto e dolorante ("Ah, oggi va proprio male....") mi ha offerto un bel cestino di fichi, maturi, adagiati su un letto di foglie.
"Sono quelli della nostra pianta, li ha colti la signora C questa mattina ....peccato ... è riuscita a prendere solo quelli raggiungibili dal balcone..."
E io, ingenua, gli ho creduto...
Sì, perchè i fichi erano effettivamente quelli della nostra pianta, erano solo quelli che si raccolgno dal balcone e la signora C. - la vicina di casa - ha effettivamente partecipato alla raccolta, ma tenendo la scala sulla quale si è arrampicato il nonno.....
Per fortuna l'ho a saputo solo dopo, dal signor Darcy al quale il nonno ha confidato la marachella.
I fichi per questa antipasto rapido e veloce, da preparere all'insegna del "presto che è tardi", invece li ho colti io, sempre dalla nostra pianta, sporgendomi dal balcone quel tanto che basta per arrivare, con un "rampino" a quelli più lontani, succosi e maturi.
FAGOTTINI PROSCIUTTO E FICHI
Ingredienti
Una confezione di pasta sfoglia rettangolare
4 fichi maturi ma non sfatti
4 fette di prosciutto crudo
un rametto di rosmarino
Procedimento
Lavare i fichi e lavarli bene; dividere la pasta sfoglia in 4 rettangoli. Appoggiare su ogni rettangolo un fico tagliato a metà.
Farcire ogni fico con una fetta di prosciutto crudo e qualche aghetto di rosmarino.
Formare un fagottino con la sfoglia, avvolgendo bene ogni fico. Appoggiare su una teglia rivestita di carta da forno.
Salare appena in superficie e infornare per una decina di minuti, fino a che la superficie dei fagottini è ben dorata e croccante.
Servire caldi, accompagnando eventualmente con altre fettine di prosciutto crudo .
Nota a piè di pagina n. 1: conservare i fagittini avanzati in frigorifero perchè i fichi, anche se cotti, fermentano... anzi meglio, mangiateli tutti così non dovete buttare quel fagottino che vi eravate tenuto da parte per il pranzo in ufficio.
Nota a piè di pagina n. :2 La mia nonna materna diceva "A sete ani i xe putei, a setanta oncora quei" .... aveva ragione!
Nota a piè di pagina n. 3: lo so che non è elegante dirlo in nota, ma ormai sono in ritardo,anzi, in ritardissimo come il Bianconiglio di Alice...dopo due anni sono costretta a abbandonare l'MTC e le sue sfide mensili. Troppi impegni si sovrappongono per consentirmi di trovare lo spazio per mettere in cantiere ricette che richiedono tempo per cercare e scegliere gli ingredienti e tempo di preparazione, rispettando termini e scadenze; d'altra parte, partecipare raffazzonando una ricetta in qualche modo non è corretto e non corrisponde al mio modo di essere. Ho imparato tanto e tanto ancora imparerò, anche solo leggendo varie proposte e i mille e mille suggerimenti che accompagnano ogni ricetta . Rientrerò in gioco, se le regole lo contemplano, appena mi sarò districata da questo groviglio.