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mercoledì 6 aprile 2016

Messaggi in biscotto


Quattordici anni fa, in un sabato mattina fresco, il cielo color perla senza sole, con un bouquet di fresie e il velo di organza, ero sicuramente più giovane, più sottile e più bella.
Ero più sognatrice, più romantica, più fiduciosa nel futuro; ero meno indipendente, meno esperta, meno tollerante, meno ironica.
Ero più fresca e meno stanca; più quadrata e meno rotonda; ero più elegante e meno informale; ero più lacrimosa, ma meno capace di commuovermi; ero più rigida e meno frivola.
Sono rimasta ugualmente ingenua, permalosa, disordinata, testarda, apprensiva e facile ad infiammarmi.
Per il nostro anniversario  scrivevo  lettere e bigliettini al signor Darcy, adesso  inforno biscotti per la sua merenda in ufficio.

Frollini tutta panna

Ingredienti

250 grammi di panna fresca da montare
375 grammi di farina bianca 00
125 grammi di zucchero semolato fine
1 pizzico di sale fino

Procedimento

Mescolare rapidamente in una ciotola tutti gli ingredienti con un cucchiaio fino a che si riesce a compattare le briciole in  un'unica palla (pochissimi minuti). Sigillare la ciotola con la pellicola e far riposare in frigorifero per una mezz'ora.


Con il mattarello stendere l'impasto sul piano di lavoro infarinato ad uno spessore di 2/3 mm, ritagliare i biscotti emetterli sulla teglia ricoperta di carta da forno. Far riposare 15 minuti in frigorifero. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per una quindicina di minuti e lasciar riposare su una gratella per dolci.


E' meglio "timbrare" i biscotti dopo il passaggio in frigorifero, cercando di premere bene il  timbro, pena un messaggio "evanescente" quando si sfornano i biscotti.  


Nota a piè di pagina n. 1I miei biscotti non sono tutti lisci, uguali, perfetti?
E' vero.... ma nemmeno questi quattordici sono stati tutti uguali, tutti lisci e perfetti....
Ci sono stati anni in cui ci siamo domandati che cosa ci sarebbe potuto capitare ancora, anni in cui abbiamo soprattutto sorriso e anni in cui abbiamo versato tutte le nostre lacrime. Anni in cui ci siamo sentiti soli e anni in cui abbiamo scoperto la ricchezza delle amicizie. Anni in cui  abbiamo temuto e anni in cui abbiamo gioito, anni in cui sono fioriti gelsomini e anni in cui non sono sbocciate margherite....

Nota a piè di pagina n. 2: la ricetta è tratta da "Fragole a merenda" di Sabrine d'Aubergine che però prepara l'impasto con il mixer (che io non ho) e consiglia di stenderlo in due rate.
La prossima volta però io aggiungerò un po' di scorza di limone...

Nota a piè di pagina n. 3: perchè proprio questa ricetta? perchè avevo in casa della panna che non sapevo bene a cosa destinare  e il sig. Darcy si meritava un pensiero dolce per oggi, ma tra l'allenamento della Pulce e il rientro serale dal lavoro, era impossibile pensare a qualcosa di più elaborato.... insomma: una volta ero più rigida ma meglio organizzata, oggi sono meno organizzata, ma più flessibile ....




mercoledì 2 marzo 2016

Non ho l'età....


Giorno 1, cucina di casa Fiordisambuco, mattino verso le ore 7.30
La Pulce fa colazione e io preparo il cestino del picnic da ufficio per me, il sacchettino della merenda per lui e lascio in bella vista il pranzo con le relative istruzioni per il sig. Darcy, che è a casa convalescente dopo un piccolo intervento e che è a suo agio tra pentole e fornelli  quanto io lo sono su una via ferrata.

"Mamma, ma tu lo sai chi è Lady Gaga?"
"Bah, sì so chi è....però non è il mio genere ...."
"E certo mamma, si sa che tu non sei moderna...."

Giorno 2, bus delle ore 13.15, stracolmo di studenti, che mi consente di tornare in ufficio dopo avere fatto la spesa durante la pausa, senza timbrare in ritardo, visto che - come si diceva  sopra -  il sig. Darcy è convalescente e quindi io sono appiedata e costretta a a rapide puntate al supermercato nei ritagli di tempo.

Con la borsa sulla spalla, la sportina gialla della spesa a mano, nell'altra mano un romanzo per passare il tempo dimenticando l'odore di adolescenti dei miei compagni di viaggio,  i capelli per una volta a posto, senza striature bianche, trucco leggero, salgo sul bus senza arrancare e, con la nonchalance di chi i mezzi pubblici li prende da una vita, trovo l'equilibrio giusto per affrontare i dieci minuti di viaggio.
Una mano con le unghie dipinte si appoggia lieve sul mio braccio: " Si vuole sedere signora?"

Giorno 3, aula del doposcuola della Pulce, pomeriggio verso le 18.00
La solita borsa sulla spalla,  borsa delle varie ed eventuali, abitino nero da ufficio, calze colorate ( un pizzico di follia nel mio sobrio abbigliamento). Mentre sono sulla porta dell'aula, saluto con  la mano libera il maestro del dopo scuola (santo ragazzo) e cerco con gli occhi la Pulce, impegnato nello scambio di "birlinghini", come nel lessico famigliare di casa Fiordisambuco si chiamano i pupazzetti stellari della nota catena di supermercati con la consonante lunga; una bimba di prima mi guarda e innocente mi dice "Ciao, tu sei la nonna di chi?"

Va bene, d'accordo, ho capito...... adesso però ho diritto a una piccola consolazione


Tortine all'arancia
(adattamento nella forma, ma non nella sostanza, della ricetta 
"Ciambella all'arancia e olio di oliva" tratta da Fragole a Merenda di Sabrine d'Aubergine)

Ingredienti

250 g di farina  bianca 00
125 ml di latte
150 ml di olio extravergine d'oliva (il più delicato possibile)
3 uova grandi
3 arance non trattate
125 g di zucchero semolato, più quello per gli stampi
1 bustina di lievito per torte

Procedimento

Imburrare accuratamente uno stampo da muffin (o gli stampini singoli) e cospargere ogni incavo con lo zucchero, facendolo aderire bene al fondo e alle pareti.
Grattugiare la scorza delle arance, facendo attenzione a non intaccare la parte bianca. 
In una ciotola ampia lavorare con le fruste elettriche lo zucchero con le uova,  fin che sono ben montate, aggiungere il latte e l'olio e lavorare ancora rapidamente.


Unire direttamente nella ciotola la farina e il lievito mescolati, mescolare ancora con le fruste per un minuto, aggiungere la buccia d'arancia grattugiata dando un'ultima mescolata.
Riempire ciascuna cavità dello stampo per circa 2/3.


Cuocere per una mezz'ora in forno già caldo a 200°, abbassando la temperatura a 180° negli ultimi 10 minuti, facendo attenzione a che le tortine non si scuriscano troppo.
Sfornare a lasciar raffreddare una decina di minuti prima di  toglierle dallo stampo.


Nota a piè di pagina n. 1: queste tortine che non mi  vengono mai con la cupoletta da muffin, sono sofficissime e straordinariamente profumate: non fanno ringiovanire ma consolano  e riconciliano col mondo....

Nota a piè di pagina n. 2: per riconciliarsi con il mondo è ottimo anche questo rimedio Mozart, Concerto n, 3 KV 40; si sa che non sono moderna! 



lunedì 21 settembre 2015

Ma chi me lo ha fatto fare? - Croissant sfogliati per l'MTC n. 50



“Ma chi me lo ha fatto fare?”  mi sono detta la prima volta che, con le ciaspole ai piedi, ho seguito il signor Darcy in quella che lui mi aveva presentato come una facile escursione nella zona del posto magico, ma che si è trasformata  - tra segnavia nascosti sotto la neve, sentieri non percorribili in inverno e una nevicata fitta che sarebbe stato tanto più comodo ammirare seduti in poltrona – in una peregrinazione infinita che ci ha visto pranzare all’ora della merenda
 
 “Ma che cosa mi sono messa in testa di fare?". Questa la domanda che – immagino come tante – mi sono fatta, la notte in cui è nata la Pulce -  desideratissimo ed attesissimo bebè, che si è preannunciato quando ormai la convinzione era che io fossi un po’ come Elisabetta “che tutti dicevano sterile” e che se l’è presa comoda anche nel venire al mondo, senza darsi preoccupazione del fatto che sua madre era quella che si definisce una primipara attempata e che, in famiglia,  è sempre stata considerata una pittima …..

“Ma cosa mi è venuto in mente?” ho sbuffato sabato, alle prese con l’ennesimo passaggio in frigorifero dei croissant sfogliati, mentre - per l’ennesima volta - consultavo il video in cui il pasticcere dal simpatico faccione sorridente   sciorinava in francese misure della sfoglia e dettagli sullo smattarellamento…
Già perché lui tra un fase e l’altra se l’è cavata con un "a bientot" o, mentre io ho dovuto accordare passaggi, sfogliature, annessi e connessi, con  i compiti della Pulce, il pranzo e la cena, la spesa da sistemare, la macchina fotografica scarica, il cielo di colpo scuro per un improvviso ed  inatteso temporale che, non solo ha reso impossibili fotografie decenti, ma  mi ha costretto al ritiro non programmato dei panni stesi…..

Però l’escursione è stata completata e rimane tra i ricordi più belli di un favoloso inverno di quasi dieci anni fa, la Pulce è nato nonostante la madre  pittima e attempata  e i croissant sono stati sfornati, profumati e sfogliati, sicuramente non perfetti, con un principio di sbruciacchiatura in un cornettino, ma comunque pronti per partecipare alla sfida n. 50 dell'MTChallenge



Ingredienti
(per 6   croissants)

 200 g farina 00,  W350
110 ml latte
20 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
15/20 g zucchero
2 g lievito di birra secco (circa 1/3 di bustina)
5 g sale
2 g aceto di vino bianco
100 g burro per sfogliatura

Procedimento

Sciogliere in una ciotola  piccola lo zucchero ed il sale con il latte e l’aceto;.a parte in una ciotola più grande setacciare la farina con il lievito di birra; unire il burro, gli ingredienti liquidi a quelli secchi ottenendo un impasto grezzo.
Formarte un quadrato (più o meno ....) e avvolgere il panetto lo in pellicola alimentare, lascianodolo poi riposare  in frigo per 6 ore.
Poco prima di tirare fuori l’impasto preparare  il panetto di burro schiacciandolo tra due fogli di carta da forno, rimettendolo  nel frigo mentre si procede a stendere l'impasto.
Stendere  l’impasto a circa 6 mm di spessore (...)  facendo in modo che sia largo poco più del panetto di burro e alto due volte l’altezza dello stesso.
Mettere il burro su una metà e ..... fate prima a guardare il video di  Envie de Bien Manger, leggendo attentamente la spiegazione di Luisa Jane Rusconi.
Dopo i giri tra frigorifero, pieghe e mattarelli, stendere  la  pasta sul piano infarinato: a  me è venuta una sfoglia di circa 20 x 30 cm dello spessore di circa 3-4 mm 
Sbattere  l’impasto sul piano di lavoro due volte e tagliare 6  triangoli con la base di 10 cm circa (cento misure un taglio, diceva la mia nonna che faceva la sarta), facendoli poi  riposare (ancora!) in frigorifero per una ventina di minuti .
Una volta trascorso anche questo riposo,  procedere alla formatura dei croissant:  fare un piccolo taglio  in mezzo alla loro base, aprire leggermente e arrotolare adagio e delicatamente  i lembi senza schiacciare l’impasto.
Lasciare lievitare sulla teglia per un’ora i croissant formati, coperti con pellicola alimentare, dopodiché lasciarli  riposare  in frigiorifero per tutta la notte ( e mi sono riposata anch'io)
La mattina dopo (sveglia presto anche di domenica!!),  tirare fuori dal frigorifero i croissants almeno due ore prima della cottura, spennellarli  con uovo sbattuto e passato attraverso un colino a maglia fitta muovendo il pennello dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia. Coprirli con pellicola alimentare e lasciarli riposare (ancora !!) per un paio d'ore Prima di cuocerli  spennellarli  un'altra volta con l’uovo sbattuto.

Infornare  in forno già caldo a 220° C  e lasciar cuocere per 10 minuti poi abbassare la temperatura a 200°C e cuocere per altri 5minuti  o finché ben dorati:  attenzione a la  doratura esterna non  nasconda un impasto non ancora cotto (e infatti uno dei  croissant è stato sacrificato per accertare la cottura...)
Sfornare e far  raffreddare su una gratella per dolci

Note a piè di pagina n. 1:  la farcitura? sì, doveva esserci...avevo pensato alla mia confettura di prugne al profumo di scorza di limone, ma - visti i ritardi e i pasticci - ho preferito, come si dice, andar via liscia....
Nota a piè di pagina n. 2: perchè metà dose? perchè vista la complessità mi sono detta che almeno  avrei limitato  i danni in caso di fiasco completo

Nota a piè di pagina n. 3:  perdonate  le foto (pessime),  le  infinite imperfezioni (la virtù principale che Luisa Jane richiede per questa preparazione è la pazienza che - sicuramente - non è una delle mie doti e questo mese prevedere un secondo tentativo era impossibile).......

domenica 30 agosto 2015

Sette giorni


 Sette giorni di vacanza in montagna nei quali far stare:
- la scoperta di qualche posto nuovo;
- il giro ai piedi delle Odle che lo scorso anno abbiamo fatto senza vedere nulla perchè ha piovuto dal primo  all'ultimo passo sul sentiero;
- una via ferrata per il signor Darcy che si strugge l'anima di fronte ai paradisi di roccia, per me irraggiungibili,  che lo aspettano;
- l'escursione preferita della Pulce che ormai affronta i sentieri con baldanza e ogni tanto si ricorda di guardare alle sue spalle, dicendo sconsolato "Papà, la mamma è rimasta ancora indietro....";
- una capatina al posto magico, che non perde mai il suo incanto;
- qualche acquisto sfizioso per ricordarsi delle vacanze  una volta rientrati nella routine quotidiana;
- una merenda golosa che manda all'aria la dieta, ma che riconcilia con il mondo;
- un pigro pomeriggio  sul prato,  con il sole e - a piacere -  un libro, il ricamo, il giornale;
Forse il programma era un po' troppo ambizioso, forse una settimana (compresi giorno di arrivo e giorno di partenza) era un po' poco per soddisfare le esigenze di tutti; aggiungiamo che le condizioni del tempo non ci hanno aiutato. Sta di fatto che il posto magico è rimasto tra i sogni, il pomeriggio di sole è diventato un paio d'ore, il signor Darcy ha rinunciato alla via ferrata e io alla merenda che mi aveva stregato qualche anno fa.
Però me la sono preparata a casa, come avevo già fatto in altre occasioni in cui ero stata preda della nostalgia.....

Canederli di prugne
Una precisazione, che potrebbe andare tra le note a piè di pagina, ma che - secondo me - sta meglio qui: la ricetta è stata abbondantemente adattata nelle dosi: quelle indicate in uno dei tanti opuscoli di promozione turistica ( non ho ancora trovato il coraggio di chiedere al proprietario della malga le ricetta "vera") prevede un uovo, 150 grammi di ricotta e 50 grammi di farina per ottenere una "sfoglia  da stendere sottile"  ricavandone dei quadrati.  Con queste dosi  per me è sempre stato  assolutamente impossibile ottenere un impasto maneggiabile. Mi sono avventurata ad aggiungere farina fino ad ottenere una consistenza accettabile: giusta o sbagliata che sia stata la mia scelta i canederli - se non perfetti - sono riusciti golosi a sufficienza da tentare anche il sig. Darcy (notoriamente amante più delle ferrate che dei dolci) e da non far rimpiangere a me la merenda in malga

Ingredienti
per 6 canederli

40 grammi di burro
40 grammi di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo
150 grammi di ricotta
120 grammi di farina (circa)
6 piccole prugne  scure
6 cucchiaini di marmellata di prugne

per servire
30 g di pangrattato
30 g di burro
50 g di zucchero
1 cucchiaino abbondante di cannella

Procedimento

Mescolare bene il burro ammorbidito con lo zucchero ed il sale; aggiungere mescolando la ricotta, l'uovo e la farina (io aggiungo la farina valutando la consistenza dell'impasto). Lasciar riposare l'impasto una mezz'ora in frigorifero.
Lavare le prugne, snocciolarle senza dividerle completamente a metà e farcirle con un po' di marmellata (la ricetta in realtà prevede il marzapane che  a me non piace).
Stendere l'impasto su una superficie ben infarinata, ricavando 6 quadrati (più o meno....). Porre su ogni quadrato una prugna e avvolgere la pasta intorno al frutto, dando con le mani una forma tondeggiante.
Cuocere i canederli ( due per volta) in acqua bollente leggermente salata.
Mentre i canaderli cuociono, sciogliere il burro in una padella, aggiungere il pangrattato e far rosolare leggeremente.
Scolare i canederli, passarli nel pan grattato, spolverizzarli di zucchero e cannella e servirli caldi.
Se ve lo potete permettere, o se avete mandato al diavolo la dieta o se, ancora, la nostalgia per le vacanze è proprio fortissima, condirli anche con del burro fuso.

Nota a piè di pagina n. 1: per sentirsci vecchia e fuori forma basta avere un figlio di otto anni secco secco che affronta le salite a passo spedito, saltella da un sasso all'altro come una capra e in discesa corre senza mai cadere....

Nota a piè di pagina n. 2: le prugne sono quelle di casa Fiordisambuco: l'unico albero ha dato quest'anno, grazie al caldo, un abbondante raccoltro di frutti sani, dolcissimi e sodi.

Nota a piè di pagina n. 3: se avete la ricetta con dosi e ingredienti esatti, fatevi avanti!





giovedì 11 giugno 2015

Il Paese delle Vacanze

Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.

Gianni Rodari


Al Paese delle Vacanze la Pulce è già arrivato, senza dover affrontare esami
E cosa dirà la la pagella che ci aspetta la prossima settimana?
Sicuramente  che l'alunno sa leggere..... e se gli ingredienti della merenda estiva sono diversi da quelli dell'orginale ("Fragole a merenda", pagina 320), sicuramente non è colpa di chi ha diligentemente letto la ricetta, ma di chi ha fatto la spesa di corsa, come sempre.....

Ghiaccioli di yogurt e banana

Ingredienti
(per 4 ghiaccioli)

250 grammi di yogurt intero naturale
50 grammi di panna fresca
una banana di media dimensione (circa 100 - 120 grammi)
1 cucchiao di zucchero semolato


Procedimento
Sbucciare la banana, tagliare 4 rondelle di circa 3 mm di spessore dalla parte centrale e , tenendo gli stampi da ghiacciolo in orizzontale,  posizionare in ciascuno una rondella di banana premendo leggermente perchè aderisca alla parete. Far congelare per una buona mezz'ora.
Frullare il resto della banana tagliata a pezzetti con lo zucchero e circa metà dello yogurt con il frullatore a immersione fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire poi lo yogurt rimanente e la panna montata (a mano ci vogliono davvero pochi minuti perchè è  una quantità minima) al composto, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non "smontare".

Rovesciare la crema ottenuta negli stampini dei ghiaccioli , sulle cui pareti  si sono nel frattempo congelate le rondelle di banana. Rimettere in freezer gli stampini in posizione dritta (non più sdraiati); dopo una mezz'ora, quando iniziano a solidificarsi, infilare i bastoncini.

Buona merenda!


Nota a piè di pagina n. 1: nella ricetta originale le fragole vengono cotte rapidamente con lo zucchero: non sapendo quale effetto abbia sulle banane questo passaggio, l'ho saltato a piè pari: Sabrine - se avrà occasione di passare di qua e di leggere - mi perdonerà questa licenza

Nota a piè di pagina n. 2: la Pulce  ha finito la scuola e questo si può già dire vacanza, ma in realtà sarà impegnato  tra scuola estiva e Grest fino a tutto il mese di luglio, quando  - prima il signor Darcy e poi anche io - saremo in ferie....

Nota a piè di pagina n. 3: quale sia la squadra del cuore della Pulce (e del signor Darcy) non è difficile da capire ... o no?