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venerdì 28 giugno 2013

Entrecote argentina con insalata di pomodori e foglie di sedano


Si avvicina a grandi passi l'evento dell'estate, come promesso ecco la mia proposta per Siena & Stars, approfitto anche per ricordarvi del bellissimo contest di cui avevo parlato qui, per tutte le info ulteriori visitate il blog di Patty, lei saprà rispondere ad ogni vostro dubbio. Questa ricetta è stata una scoperta, come sempre nascono e crescono un po mentre manipolo gli alimenti, alla fine ho stravolto quasi del tutto la mia idea iniziale...pensate che ero partita da un chimichurri! Dicevo della ricetta...ho fatto un'insalata con dei pomodorini ciliegini, i primi della stagione, ancora non abbastanza dolci perchè poverini gli manca il sole che quest'estate ha deciso di farsi attendere, poi le foglie di sedano, quelle tenere del cuore, leggermente saline, minerali, un olio profumato alla vaniglia per condire il tutto e poi...fagiolini cornetti e una fantastica...fantastica, fantastica entrecote di manzo argentino! Questa non è una carne che si può mangiare stracotta, mi rendo conto che non a tutti piace la carne al sangue, in questo caso io vi consiglio di cambiare taglio.


Entrecote argentina con insalata di pomodori, foglie di sedano e olio alla vaniglia

Ingredienti:
per 2 persone:
100g di pomodori ciliegini
le foglie tenere di 1 cuore di sedano bianco
pepe nero di sichuan ( o fresco di mulinello )
olio alla vaniglia 
una manciata abbondante di cornetti
fiocchi di sale
cipolla rossa di tropea ( fresca se la trovate )
olio extravergine profumato


Preparazione:

comincerei dall'olio alla vaniglia, io l'ho scaldato leggermente, su fiamma molto bassa...parliamo naturalmente di un extravergine italiano non troppo forte, la temperatura dell'olio deve raggiungere i 60° - 65° non deve essere superiore, aprite a metà la bacca di vaniglia... la "gradazione" di profumo dipende naturalmente da quanta vaniglia volete usare, essendo comunque piatti salati, io tenderei a non esagerare altrimenti diventa difficile bilanciarne il gusto...lasciate in infusione la vaniglia almeno per 6 o 7 minuti, quindi spegnete il fuoco e lasciate raffreddare l'olio, filtratelo con attenzione ed è pronto da usare. Tagliate i pomodorini lavati in pezzetti, aggiungete un po di pepe macinato, il sale in fiocchi, le foglie del sedano e l'olio alla vaniglia, assaggiate, regolate di sale se necessario e tenete da parte. Sbianchite in acqua i cornetti, raffreddateli velocemente in acqua e ghiaccio per fissare il colore verde, conditeli con un po di cipolla fresca tagliata sottile, sale, e olio evo. Passiamo alla carne, è una carne saporita e salina di suo, per cui non ha bisogno di molti condimenti, io la massaggio sempre con un po di olio prima di metterla sulla griglia, l'olio aiuta a formare quella succulenta crosticina sulla superficie, naturalmente occhio alla temperatura di cottura, se è troppo bassa la carne perde succhi e quindi sapore, se è troppo alta l'esterno si cuoce velocemente e l'interno rimane freddo. I tempi di cottura dipendono molto dallo spessore della fetta, la carne va toccata spesso, con un dito per controllare la cottura, poi molto importante è il riposo successivo, quello che permette ai succhi di redistribuirsi in modo omogeneo all'interno, altrimenti vi troverete il piatto pieno di sangue al primo taglio...allora intanto curate i particolari, sistemate i fagiolini, controllate la tavola, versatevi del vino :) adesso che l'atmosfera è quella giusta la carne è pronta all'assaggio!






lunedì 11 marzo 2013

Panna cotta alla robiola, un crackers gluten free e...


Si un altro contest, un altro contest a cui ho voluto a tutti i costi partecipare, i protagonisti stavolta sono Emanuela di Arricciaspiccia e l'Azienda Agricola Prunotto e le loro gelatine, tra quelle che mi hanno inviato ho scelto per la ricetta di oggi la gelatina di Dolcetto, profumata, persistente, leggermente amarognola, veramente molto buona, da qui si parte per la ricetta...ricetta senza glutine, perchè la padrona di casa è celiaca e allora come non pensarci, quindi un crackers al parmigiano reggiano gluten free, poi una panna cotta alla Robiola di Roccaverano tirata con agar agar, gelatina di Dolcetto e broccolo romanesco al vapore...


Panna cotta alla robiola con crackers senza glutine al parmigiano e gelatina di Dolcetto

Ingredienti: 
per i crackers:
120g di mix farine senza glutine
100g di parmigiano reggiano grattugiato fresco
100g di burro freddo a pezzetti
un pizzico di sale
pepe nero di mulinello
un pizzico di peperoncino
3 cucchiai di acqua fredda ( ma tenetene ancora un po vicino )
per la panna cotta:
100g di panna liquida
100g di Robiola di Roccaverano
la punta di un cucchiaino di agar agar*
per la finitura:
broccolo romanesco
olio extravergine di oliva fruttato
gelatina di Dolcetto Prunotto

* alimento a rischio contaminazione da glutine, cerca la spiga barrata, la scritta senza glutine o consulta il prontuario dell'associazione italiana celiachia


Preparazione:

Cominciamo dai crackers che hanno bisogno di riposo...io ho usato un mixer che naturalmente ho lavato BENE, ma si può tranquillamente procedere a mano, l'unica accortezza sono le temperature, se usate dei macchinari il burro deve essere ben freddo, se procedete a mano tiratelo fuori qualche minuto prima di utilizzarlo...quindi mescolate il mix senza glutine con il parmigiano grattugiato, il pepe, il sale e il peperoncino, formate una fontana, aggiungete il burro a pezzetti e lavoratelo con la punta delle dita fino ad ottenere delle grosse briciole, bagnate con un paio di cucchiai di acqua ben fredda e lavorate fino a che il composto non sta insieme, appiattitelo tra tue strati di carta forno e lasciatelo raffreddare in frigo per almeno un paio d'ore...io ho fatto la furba e ho messo tutto in congelatore ;) una volta ben freddi coppateli della misura che preferite, io li ho lasciati spessi e li ho cotti un po di più, avevo un po paura di inficiarne la croccantezza e invece no...comunque distanziateli un pochino sulla placca da forno e cuocete a 180° per 8/10 minuti o fino a colorazione. Una volta cotti lasciateli raffreddare su una gratella. Passiamo alla panna cotta, io ho lasciato in infusione la robiola ridotta in pezzetti nella panna per circa un'ora prima di procedere alla preparazione...subito prima di accendere il fuoco aggiungere l'agar agar e mescolate bene per evitare la formazione di grumi, quindi portate il pentolino su fiamma bassa e lasciate "cuocere" per almeno 10 minuti mescolando...l'agar agar ha bisogno di cottura per attivarsi, trasferite nei vostri stampini e lasciate rassodare fuori dal frigo, vedrete che ci vorrà poco tempo, appena il composto avrà raggiunto la temperatura ambiente sarà sodo, allora potrete passarlo in frigorifero. Piccola precisazione, cercate di sciogliere bene la robiola, se proprio avete fretta dategli un paio di pulse con un mixer ad immersione.



Siamo praticamente quasi alla fine della ricetta, io ho cotto il broccolo a vapore dopo averlo ridotto in cimette e avevo insaporito l'acqua con alcuni stimmi di zafferano, il risultato mi piace moltissimo perchè il broccolo mantiene tutto il suo sapore, non si annacqua, ma si può tranquillamente lessare e tenere al dente...l'ho condito solo con un pizzico di sale, pepe di mulinello e un buonissimo extravergine. Non resta che assemblare il piatto...in questo caso la gelatina di Dolcetto ha una doppia funzione, oltre ad aggiungere un sapore che meraviglia, ci aiuta anche a tenere fermo il biscotto sul piatto...ho posato mezzo cucchiaino di gelatina sul piatto, l'ho leggermente stesa con il dorso di un cucchiaio e ci ho poggiato sopra il crackers, quindi un'altro cucchiaino di gelatina, che ho appiattito sempre con il cucchiaio, quindi ho sformato la panna cotta e l'ho adagiata sulla gelatina, guarnite con dei "fiori" di broccolo e il gioco è fatto! Io vi consiglio di tenere a tavola la gelatina ;)




Con questa ricetta partecipo al contest di Arricciaspiccia in collaborazione con Azienda Agricola Mariangela Prunotto


venerdì 4 maggio 2012

Choco-cocco pie...e un gelato homemade


Ieri pensavo ad una cosa...girovagavo su Facebook e...io non sono una che parla molto, ma mi piace osservare, mi piace sentir parlare, mi piacciono i gerghi diversi, i modi di dire, mi piacciono anche le frasi ad effetto, quelle scritte per stupire chissà poi chi...mi piace leggere, senza dover giudicare chi scrive, mi diverte il chiacchiericcio di fondo e ieri, mentre condividevo un link, mi è passato sotto gli occhi  l'aggiornamento di stato di un'adolescente...flashback immediato! Quanti "per sempre" dicono gli adolescenti? E chissà quanti ne pensano! Devo dire che continua e continuerà a mancarmi il candore, l'istintività, la sensibilità disarmante e quella visione del futuro che si ha solo in quell'età...tutto sembra lontano. Ad addolcire il mio ritorno alla realtà c'erano...una torta e le risate dei bambini...forse anche questa di età non è male ;)
La pie di oggi è la rivisitazione di una famosissima torta di Martha Stewart la "crisp coconut chocolate pie", la sua versione è gluten free, la mia no, per cui vi metterò entrambe le versioni. Ho accompagnato questa torta con del gelato alla vaniglia homemade...vi ricordate del gelato al panettone? beh da allora ho continuato a provare, l'estate si avvicina! 



Choco-cocco-muesli pie
liberamente tratta da una ricetta di Martha Stewart

Ingredienti:
per la base:
2 cup di cocco rapè + 4 cup di muesli alle nocciole  ( o 6 cup di cocco rapè per la versione gluten free )
4 cucchiai di burro morbido
per il ripieno:
1 cup di panna liquida
300g di cioccolato fondente ( io ExtraFondente Venchi )
 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
ChocoCaviar Venchi per guarnire
per il gelato alla vaniglia:
500ml di panna liquida
175g di latte condensato
2 cucchiai di estratto naturale di vaniglia



Preparazione:
Come avete visto dagli ingredienti questa è una torta di una semplicità imbarazzante, ma proprio proprio buona...preriscaldate il forno a 180°...cominciamo subito dalla base...mescolate insieme il cocco con il muesli, aggiungete il burro molto morbido e mescolate il tutto, io non ho aggiunto zucchero perchè la farina di cocco è già zuccherata...trasferite questo composto appiccicoso sul fondo della vostra tortiera ricoperto di carta forno e con il dorso di un cucchiaio pressate per farlo aderire bene, non dimenticate i bordi! Trasferite lo stampo nel forno, nella parte bassa, e cuocete per circa 12/15 minuti, o fino a che i bordi superiori non cominciano a colorarsi leggermente, sfornate e lasciate raffreddare completamente la base. Prepariamo intanto la ganache...in una ciotola spezzettate il cioccolato, in un pentolino portate a bollore la panna con l'estratto di vaniglia, versatela sul cioccolato, lasciate riposare per qualche minuto, quindi con l'aiuto di una spatola mescolate fino ad ottenere una ganache ben liscia...versatela sulla base ormai fredda, coprite con della pellicola e mettetela in frigo a rassodare per almeno 1 ora...fatta! Bellissima e terribilmente semplice! Il gelato è altrettanto semplice, come ho già detto, io non ho una gelatiera, quindi procedo così...nella campana della planetaria con la frusta, montate la panna con il latte condensato e l'estratto di vaniglia fino a che non è ben montato, trasferite in un contenitore, coprite con il coperchio o con della pellicola e mettete a rassodare in congelatore, sarà pronto dopo circa 4 o 5 ore...questa è una base, da qui potete aromatizzare come meglio credete, io lo trovo perfetto per accompagnare le fragole per esempio, o in questo caso mi è avanzata un po di ganache e l'ho incorporata a parte del composto di panna...ne è venuto fuori un variegato al cioccolato strepitoso! 



mercoledì 28 marzo 2012

La Tarte Tropezienne...per BB


Parlavo di bellezza e di come può essere una benedizione e una maledizione insieme, parlavo di quanto la bellezza esteriore possa condizionare tutta la vita di una persona, di esempi ce ne sono molti, donne distrutte dalle troppe attenzioni, dalla fama immediata che sfiorisce con l'età, icone di bellezza per tutto il mondo tranne che per se stesse...oggi vi parlo di Brigitte Bardot, la ragazzina in blue jeans e maglietta, lunghi capelli biondi e bellezza magnetica. Diventa famosa che non era neanche maggiorenne, in un età in cui, e questa fatemela passare, non tutte le ragazze si sentono belle, anzi...sguardo fiero, beffardo, broncio tremendamente sexy, è stata la prima donna ad esibire il bikini nel 52 mentre girava il film " Manina ragazza senza veli ", il suo è stato il primo topless della Costa Azzurra, la moda e le riviste patinate ricalcavano il suo stile innato, Andy Worhol la immortala in una sua opera, Alain Gourdon scolpì ispirandosi al suo il volto della "Marianne" simbolo della Repubblica francese...insomma BB è una diva! Il primo matrimonio a 18 anni con il regista Vadim, con lui gira molti film, per lo più romantici e poco impegnati, fino al 56, quando la Nouvelle Vague risveglia i giovani registi francesi, Vadim la scrittura per " Et Dieu...creà la femme", storia di una ragazzina appena uscita da un orfanotrofio che si trova a vivere in un piccolo villaggio di pescatori...la sua bellezza e la sua malizia porteranno scompiglio tra gli uomini, questo film la lancia definitivamente sulla scena mondiale e la consacra come icona sexy. BB sbarca negli Stati Uniti, ma il cinema americano non era ancora pronto per la bellezza ingombrante della francese. Nel frattempo divorzia da Vadim e dopo poco si risposa con l'attore J. Charrier, da cui ha il suo unico figlio, figlio di cui non si prese cura...intanto continua a fare molti film, che non la soddisfano, le piacerebbero ruoli più impegnati, ma il mondo continua a vederla solo come una bambolina sexy. Nuovo divorzio e comincia il suo lento ritiro a Saint Tropez, la stampa non le da tregua, siamo nei primi anni 60, la rivoluzione sessuale imperversa e lo stile di vita della diva comincia ad apparire "normale", forse proprio questo stress la porterà a tentare il suicidio. Nel 66 sposa il playboy tedesco Ghunter Sachs, altro matrimonio durato poco più di tre anni, anni durante i quali alla carriera cinematografica affianca quella musicale, collaborando con Gainsbourg...altro scandalo! Nel 74 annuncia il suo ritiro dalle scene, dopo circa una cinquantina di film girati, si ritira definitivamente a Saint Tropez e nel 99 sposa il politico Bernard D'Ormale...matrimonio che dura ancora adesso. BB è una dona irrequieta, che sfoga tutta la sua rabbia verso il genere umano, accusata più volte di razzismo e misantropia, ha dedicato e dedica la sua vita alla protezione degli animali, dai lupi della Norvegia ai cavalli pronti per il macello...insomma nonostante abbia fatto di tutto negli ultimi anni per rovinare il ricordo che il mondo ha di lei, è e rimane un'icona del Novecento.
La ricetta di oggi è stata "inventata" da un pasticciere francese Alexandre Micka, proprio durante le riprese del film " Et Dieu...crea la femme", la tarte tropezienne diventò da allora il dolce preferito da Brigitte Bardot


Piccola doverosa precisazione, per la ricetta originale vi lascio due link uno francese e uno italiano, io ne ho fatto una rivisitazione gluten free per il contest di Stefania

Tarte Tropezienne gluten free

Ingredienti: ricetta adattata da questa
55g di farina di riso integrale
55g di farina di riso
110g di farina di tapioca
400g di amido di mais ( controllare che sia privo di tracce di glutine )
7g di lievito di birra disidratato
2 cucchiai di xantano
1 cucchiaino di sale
600ml di latte intero
100g di zucchero semolato
4 uova L
245g di burro morbido
la buccia grattugiata di 1 arancia
1 tuorlo + 2 cucchiai di latte per spennellare
zucchero semolato per la finitura
per la crema: ricetta di Montersino
500g di latte intero
150g di tuorli
80g di zucchero
20g di amido di mais
20g di farina di riso
1 baccello di vaniglia
1 punta di agar agar  ( opzionale )
300g di panna liquida



Preparazione:
Cominciamo dalle farine, ho avuto delle serie difficoltà a reperirle, per cui dopo vari tentativi e litigi ho deciso di fare da me quelle di riso, ma devo fare una precisazione, serve un blender, un normale frullatore non riuscirebbe a ridurre in polvere i chicchi di riso...io ho fatto così, ho tostato il riso in una padella calda, senza grassi, quindi l'ho ridotto in una polvere molto fine, che ho setacciato per due volte, per essere sicura di aver eliminato i pezzetti più grandi, quindi l'ho pesata e mescolata alle altre polveri. Scaldate leggermente circa 60ml di latte, in una ciotola versate il lievito, un cucchiaino di zucchero e 50g di mix di farine, bagnate con il latte mescolate bene e lasciate riposare per circa 40 minuti, o fino a che non risulta ben gonfio e spumoso...rovesciate questo blob nell'impastatrice, aggiungete il resto del mix. Mescolate bene insieme gli ingredienti liquidi, quindi latte e uova e con l'impastatrice al minimo cominciate a versare i liquidi, poco per volta facendoli assorbire bene e pulendo spesso il fondo e i bordi, una volta incorporati tutti i liquidi sempre lavorando al minimo aggiungete il burro a fiocchi e la buccia d'arancia...l'impasto diventerà lucido, ma non aspettatevi che sia elastico, coprite con un panno e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 2 ore, quindi coprite con della pellicola e mettete a riposare in frigorifero per una notte. La mattina seguente rovesciate l'impasto su una spianatoia e formate delle piccole palline di circa 60g, oppure, se volete farla grande poggiate l'impasto in una teglia rotonda, posizionate le palline su una teglia, distanziandole leggermente, coprite con della pellicola e lasciate che l'impasto torni a temperatura ambiente. Preriscaldate il forno a 180°. Poco prima di infornare pennellate la superficie con un mix di tuorlo e latte...cuocete per circa 15 minuti se ne avete fatto delle palline, circa 40/45 se avete infornato la brioche intera. Prepariamo la crema a me ne è venuta molta, potreste dimezzare le dosi...montate i tuorli con lo zucchero e i semini del baccello di vaniglia, appena sono ben spumose aggiungete le polveri e mescolate bene...mettete a bollire il latte, appena spicca il primo bollore versatelo sui tuorli poco per volta...la crema fatta con la farina classica non strappa perchè il glutine la protegge, in questo caso bisogna fare molta attenzione, un altro consiglio, io ho aggiunto al latte la punta di un cucchiaino di agar agar, per sostenere un po la crema. Trasferite la crema in una ciotola copritela con della pellicola a contatto e mettete a raffreddare in frigorifero...appena è ben fredda montate la panna e incorporatela alla crema...il metodo è sempre lo stesso, aggiungete un paio di mestoli di panna alla crema, mescolate solo nel centro, per amalgamare i composti, quindi aggiungete il resto della panna mescolando dal basso verso l'alto...non vi resta che tagliare a metà le brioche e farcirle. Spolverate di zucchero a velo e servite...ah dimenticavo...lo zucchero l'ho fatto io sempre nel blender, non ho trovato uno zucchero a velo certificato gluten free.


Questa è la mia ricetta per le (St)Renne di questo mese che dedicano le loro ricette a delle Donne (St)raordinarie...domani si va da Mai e giovedì da Patty


e siccome questa ricetta è gluten free partecipo anche al contest le (St)renne gluten free



lunedì 26 marzo 2012

Il pesto di La Mantia...per una donna (Stra)Ordinaria


Le (St)Renne di questo mese parlano di donne, donne che ci hanno ispirato, che ci hanno emozionato, donne che hanno cambiato il mondo, il cinema, la letteratura, la cucina...questo tema mi ha stordita, devo essere sincera, non tanto perchè non sapessi a chi dedicare questo post, ma perchè sapevo che sarebbe diventato intimo come mai prima...e quindi il primo pensiero è stata la fuga, non sono brava a parlare di me, neanche attraverso altri...come ne sono uscita? Voglio parlare di bellezza e di come proprio la bellezza può incidere sulla vita di una donna, su come l'accettazione di se non dipenda da come gli altri ti vedono, ma dal tuo specchio, dall'immagine che ognuno ci vede riflessa e dalle scelte che ne derivano...per cui in questo primo post parlerò di una donna bellissima che ha accettato di esserlo...la Regina Rania di Giordania, splendida e modernissima quarantenne, moglie del Re di Giordania, donna estremamente istruita e che ha fatto proprio dell'istruzione il centro della sua lotta contro la povertà, contro le ingiustizie e contro le guerre. Una Cenerentola dei giorni nostri, che non nasce regina, ma lo diventa e lo diventa per amore, un amore che vive ancora oggi a dipetto di tutte le maldicenze, certo forse il paragone con Cenerentola non è proprio azzeccatissimo, dato che in realtà Rania non ha mai aspettato il principe che la salvasse, ma si è costruita la sua vita con tenacia. Bellissima mamma di 4 figli e dicevo estremamente moderna...YouTube e Twitter sono i suoi principali canali di comunicazione, il che gli è valso l'appellativo di Tech-regina...proprio attraverso YouTube diffonde in rete video in cui cerca di combattere i pregiudizi su arabi e musulmani, parlando di comprensione, di tolleranza, di scambi culturali, condannando gli estremismi. Fondatrice di numerose fondazioni benefiche, nominata dall'UNICEF "Eminent Advocate for Children", nel suo paese porta avanti molti progetti, tra cui l'inserimento dell'informatica nelle scuole...tutto questo per dirvi senza darvi troppe date, che la Donna di cui parlo ha fatto della bellezza un'arma in più per la sua intelligenza, ha saputo e sa usare la sua immagine per essere un esempio di integrità, di semplicità e di cultura. Che piatto dedicare ad una Donna così? Sul suo profilo Twitter ci sono tanti spunti, tante torte e biscotti che prepara per e con i suoi figli, ma volevo qualcosa che la collegasse anche al nostro paese, che lei ama molto...in visita di stato a Roma con la famiglia la Regina ha scelto Filippo La Mantia chef dell'hotel Majestic per la cena ed è rimasta talmente entusiasta del suo pesto di agrumi che ha omaggiato lo chef con un orologio d'oro...e quindi oggi vi ripropongo questo pesto, con degli spaghettoni freschi naturalmente gluten free!



Spaghettoni gluten free con pesto di agrumi

Ingredienti:
per gli spaghettoni:
250g di farina senza glutine ( io ho utilizzato la Schar )
1 cucchiaio abbondante di olio evo
1 pizzico di sale
acqua qb
per il pesto: ricetta di Filippo La Mantia
4 arance
50g di capperi dissalati
200g di mandorle
1 mazzetto di basilico
50g di olio extravergine d'oliva
sale
pepe nero


Preparazione:
Cominciamo dalla pasta fresca...mi scuso perchè manca la quantità di acqua che ho utilizzato, ho dimenticato di pesarla, comunque la farina senza glutine assorbe acqua in maniera molto differente, per cui dovrete regolarvi voi, in questo caso la farina che ho utilizzato è un mix appositamente studiato per la pasta fresca...per cui come sempre formate con la farina la fontana, versate nel centro l'olio, il sale e un po di acqua, cominciate ad impastare ed aggiungete altra acqua se fosse necessario, lavorate la pasta fino a che non diventa liscia...formate dall'impasto ottenuto un filoncino, tagliate questo filoncino in tante piccole fettine...da ogni fettina, lavorando con le dita, formate tante striscioline di pasta, lavorando dal centro verso i lati...otterrete così tanti spaghettoni che vanno lessati in acqua bollente salata solo per un paio di minuti. Per il pesto bisogna pelare le arance a vivo, dissalare bene i capperi, tritare grossolanamente le mandorle e lavare e mondare il basilico, quindi nel bicchiere del frullatore inserire tutti gli ingredienti tranne l'olio, cominciare a frullare, aggiungendo a filo l'olio, in modo che frullando, crei un'emulsione che addenserà la salsa...aggiustate di sale e pepe e una volta scolati gli spaghettoni conditeli con il pesto preparato.


Con questa ricetta partecipo al contest di Stefania Donne (St)raordinarie Gluten Free

e adesso tutti da Eleonora che ci presenta la sua Donna!



venerdì 9 dicembre 2011

Un Trifle...ma gluten free


Quando ho visto il tema delle (St)renne di questo mese ho deciso di partecipare, perchè il Natale deve essere speciale per tutti. Dico questo perchè io sono stata vegetariana per tanti anni e devo dire che sedermi in tavola non è sempre stato un piacere, perchè mi ritrovavo a mangiare una sola portata, mentre davanti a me la sfilata di bontà proseguiva imperterrita. Certo non è la stessa cosa, perchè un celiaco non sceglie di esserlo, ma il concetto di fondo è lo stesso, avere attenzione per i commensali, per le persone sedute al tuo tavolo non può che rendere una festa speciale davvero...spesso invece si cerca con la quantità di sopperire alla mancanza...mi spiego...mi sono sempre ritrovata a mangiare dei piattoni enormi di pasta al sugo, dei ciotoloni di insalata e non solo, durante le feste in questione l'argomento preferito è sempre stato il mio vegetarianesimo...immaginate quanto poteva essere piacevole per me essere a tavola con un piattone di pasta anonimo, mentre si parlava di scelte sbagliate. Quindi ripeto...le feste devono essere per tutti, devono essere risa e gran cibo...in fondo ci vuole così poco!



Trifle gluten free

Ingredienti:
per i savoiardi: da una ricetta di Luca Montersino
300g di albumi
375g di zucchero semolato
260g di tuorli
75g di miele
150g di amido di riso
340g di farina di riso
zucchero a velo
per la crema:
250g di mascarpone
400g di panna liquida
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
150g di frutti rossi misti
60g di zucchero a velo
kirsch


Preparazione:
cominciamo subito dai savoiardi...ora...siccome era la prima volta che seguivo questa ricetta non ho voluto modificare niente, ma me ne sono venuti una valangata, quindi dimezzate le dosi! Nella campana della planetaria mettete gli albumi, azionate le fruste e cominciate a montare aggiungendo la metà dello zucchero, appena risultano spumosi e belli gonfi cominciate ad aggiungere poco per volta il resto dello zucchero, continuando a montare fino ad ottenere una massa lucida e mooolto gonfia, ma non troppo compatta. Mescolate i tuorli con i miele e incorporateli a mano agli albumi poco per volta mescolado dal basso verso l'alto. Setacciate bene la farina con l'amido e aggiungere anche questa alla massa, cercando di non smontarla, sempre mescolando dal basso verso l'alto...trasferite questo composto in un sac a poche e formate i savoiardi su una placca coperta di carta forno, spolverate con lo zucchero a velo e cuocete in forno già caldo a 200° per circa 6/7 minuti, a metà cottura aprite leggermente la porta del forno, così da lasciar uscire l'umidità. Continuate fino a finire tutto l'impasto. Come potete ben vedere  io li ho fatti appositamente molto brutti, per darvi la garanzia che li ho fatti proprio io...non perchè mi sono venuti proprio brutti e un po sbilenchi...l'ho fatto di proposito!!! ;)
Prepariamo adesso la crema...ora c'è da prendere una decisione, se volete un taglio netto e una crema un po più compatta aggiungete agli ingredienti anche 2 fogli di gelatina e un paio di cucchiai di acqua, sciogliete la gelatina e aggiungetela alla crema una volta montata...io preferisco un dolce più morbido, anche se più imperfetto, quindi non l'ho messa. Sempre nella campana aggiungete la panna, il mascarpone, lo zucchero e la vaniglia, azionate le fruste e lasciate montare...ma state attenti ci mette poco tempo a montarsi, rischiate lasciandolo troppo lì che diventi quasi solido! Siamo pronti...allora la crema c'è i savoiardi brutti pure...possiamo montare il dolce! Di solito viene preparato in coppa, io l'avevo visto da lei e l'ho montato in un rettangolo da pasticceria coperto di pellicola...quindi uno strato di crema, uno di savoiardi leggermente imbevuti di kirsch...leggermente, perchè ha una tendenza amara, io non li ho inzuppati, ma li ho pennellati con il liquore...quindi uno strato di frutti rossi e di nuovo crema...savoiardi, frutti rossi e crema...fino a riempire il vostro stampo. Ora basta farlo riposare per un paio d'ore e il gioco è fatto! Come vi dicevo servito in coppa è un perfetto dolce al cucchiaio! 
Con questa ricetta partecipo alle (St)renne gluten free e alla loro (St)rè chic tavola delle feste!  



mercoledì 1 giugno 2011

Insalata di quinoa...per proseguire in leggerezza


Si perchè a volte è proprio il mio corpo a chiedermi una pausa...e dopo il fine settimana passato tra cioccolata e dolci vari un pausa è davvero necessaria, questo infatti è stato il mio pranzo di ieri, pochi ingredienti, poche calorie, ma molto sapore! Avevo un pacchetto di quinoa che mi aspettava in dispensa e ieri ne è stato sacrificato un pugnetto...se non l'avete mai provata...beh, fatelo...è economica, veloce da preparare, è molto, molto ricca di nutrienti, è completamente priva di glutine e per gli Inca è una pianta sacra...cosa dirvi di più per convincervi??? Ah, ecco forse non vi ho detto che è buonissima, molto profumata è ha una consistenza in bocca molto divertente. Dopo tutto questo preambolo salutistico non potevo certo condirla con una salsa grassa...quindi ho fatto una leggera emulsione al curry e lime, ho aggiunto un po di crunchy con delle nocciole, una mela succosa...ma vediamolo meglio...



Insalata di quinoa con mela Fuji e salsa leggera al curry

Ingredienti: per 4 persone
1 bicchiere colmo di quinoa
2 bicchieri d'acqua
1 cipollotto fresco
una manciata di nocciole tostate ( io le avevo crude e le ho tostate in forno )
1 mela Fuji
1 cucchiaio di curry in polvere (io ho usato una miscela "mild")
1 cucchiaio di miele
olio extravergine d'oliva
il succo di mezzo lime
sale, pepe




Preparazione:
Cominciamo subito dalla quinoa che va sciacquata sotto l'acqua corrente in un setaccio a maglie strette. In un pentolino mettete sul fuoco i due bicchieri d'acqua, appena accenna il bollore versateci la quinoa, una mescolatina, quindi abbassate la fiamma, mettete un coperchio e lasciate cuocere per circa 13 - 15 minuti, vedrete che a fine cottura avrà assorbito tutta l'acqua, sgranatela e lasciate da parte. Passiamo al cipollotto, io lo taglio a lamelle sottili prendendo anche una parte di gambo, quella verde chiaro e lo metto a bagno in acqua e ghiaccio per una decina di minuti, questo oltre a renderlo bello croccantello, aiuta a togliere il forte della cipolla cruda, quindi lo scolo, lo tampono leggermente e lo aggiungo alla quinoa insieme alle nocciole leggermente tritate e alla mela ridotta in dadini, aggiusto di sale e pepe...e passiamo alla salsa, in una ciotolina ho messo un cucchiaio di curry, uno di miele, il succo del lime e ho amalgamato, quindi con l'aiuto di una frustina...o di una forchetta...ho versato l'olio a filo e creato l'emulsione...ci vorranno circa 4 cucchiai d'olio, fino a che diventa ben legata e leggermente inspessita...non resta che impiattare, nappare con la salsa e mangiare...non vi sentite già più leggeri???
Di solito aggiungo anche delle foglioline di menta fresca...ma ieri non ne avevo :(