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mercoledì 20 giugno 2018

GIFFONI EXPERIENCE









Mi permetto di pubblicizzare questo meraviglioso festival dedicato alla cinematografia e rivolto ai ragazzi.
Per caso abbiamo vinto un soggiorno al festival dello scorso anno e ci siamo goduti uno splendido week-end vista mare a Salerno e poi immersi nella vitalità di questa cittadina che si anima di ragazzi di tante nazioni, stampa, giocoleria, registi, attori e cultura durante tutta la durata del festival.
I giurati sono appunto i bambini/ragazzi divisi in fasce d'età ed i film si vedono per lo più in lingua originale e con i sottotitoli.
Le pellicole sono a volte anche molto forti, ma ho apprezzato le scelte fatte lo scorso anno e credo che le apprezzeremo maggiormente quest'anno.
E' un'esperienza che mi sento di consigliare...http://www.giffonifilmfestival.it/

Giffoni Experience è molto più di un film festival. È un'esperienza in divenire dalle tante anime, un mosaico le cui tante tessere compongono il disegno di una factory culturale la cui attività è sempre viva e che ha nei ragazzi e nelle loro famiglie l'orizzonte di riferimento.

martedì 2 maggio 2017

E se invece stessi facendo la cosa giusta?

Ormai le mamme blogger che seguo/seguivo...(di tempo ce n'è sempre meno) vivono quasi tutte all'estero. Vuoi per scelte fatte magari prima di diventare mamme, vuoi invece per opportunità prese anche nei confronti dei figli, coscientemente per dare un futuro migliore a loro. Non ho mai indagato.
Sono giorni che mi arrovello e cerco di capire se la mia/nostra è stata una scelta o più una pigrizia.
Mi chiedo a volte come vivrebbero le mie figlie, figlie di una famiglia multietnica, in città a maggiore mescolanza, a maggiore "forse" accoglienza dell'altro.
Ma mi chiedo anche come crescerebbero lontane dalla bellezza di questa nostra lingua, lontano da tutto il bello (magari nascosto) ma che inevitabilmente le circonda ogni volta che facciamo un giro al centro. Alla bellezza di prendere le giornate di sole, soprattutto qui a Roma, anche fuori stagione come una normalità.
Mi sto sempre più convincendo che questa anziché una pigrizia sia stata una scelta. Il fatto di fargli vivere le nostre famiglie di provenienza, zii, nonni, cugini assiduamente, il fatto di non dover capire necessariamente una lingua diversa. Per questo c'è la piccola di casa che già ha fatto un grosso sforzo ad impararla e a far diventare sua una lingua non madre.
Insomma vorrei che magari la scelta di vivere altrove venga da loro un domani, ma portandosi dietro tutto questo bagaglio di radici che vivendo altrove fin da bambine non avrebbero avuto così profondo e così radicato.
Pensavo che con i voli low cost ormai fosse facile anche dall'estero venire spesso e far vivere entrambe le realtà, ma mi rendo conto che quando hai impegni quotidiani, dovunque essi siano, è difficile far combaciare le cose e dunque ci si sposta meno di quanto si vorrebbe. E i figli intanto diventano autoctoni e intanto tu hai nostalgia di qualcosa che puoi anche provare a spiegargli, ma non capirebbero.
E intanto magari frequenti espatriati come te che negli anni vivono un Italia che non c'è più per fortuna o purtroppo.
Insomma, penso che cercherò d'ora in poi di prendere solo il bello di questa nostra patria e di cercare di dire (come disse mio nonno quando non partì per l'Argentina) che è stato meglio vivere qui.

lunedì 22 giugno 2015

Gli amori della piccola D. Sembra il titolo di uno di quei romanzi dell'ottocento...

Diciamo che ormai avrete capito che la piccola di casa è un poco volitiva e così, pure in amore, quando decide che un bimbo le piace, non ce n'è per nessuno! Ci gioca, lo segue, vuole fargli i regali,invitarlo a casa, se lo porterebbe anche in vacanza se potesse! I drammi avvengono quando il bimbo in questione va alle elementari e lei rimane all'asilo (si perchè i suoi amori sono sempre trai bambini più grandi eh!), cosa successa gli scorsi anni. Quest'anno invece andrà anche lei alle elementari, ma è difficile che capiti in classe proprio col suo amato FAU e così già immagino le sue incursioni in classi altrui per cercarlo o inseguirlo, oppure i magheggiamenti che architetterà pur di mangiare accanto a lui in mensa. Insomma al di là delle evidenti fatiche didattiche, sarà un anno impegnativo con lei sotto tanti punti di vista :) Quando però le chiedi chi sposerà da grande dice "Emmanuel" e se le chiedi il perchè risponde con la faccia che dice "Ma è ovvio mamma, come fai a non capirlo!" - perchè è del mio colore. Dopo averle spiegato per la centesima volta che ognuno può sposare la persona di cui è innamorata a prescindere dal colore della pelle, risponde sempre "Emmanuel perchè voglio tanti bimbi neri come me che sono bellissimi!" E chiude guardandoti con gli occhi a cuoricino. Come fai a dirle altro?!!