Visualizzazione post con etichetta vendemmia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vendemmia. Mostra tutti i post

domenica, settembre 27

L'uva fragola del nostro giardino

Ieri è stata una giornata intensa. La mattina infatti abbiamo vendemmiato l'uva che abbiamo a Fogliano a casa nostra: abbiamo una decina di metri di viti, circa quattro piante di buon fragolino (uva fragola). Così, dato che c'era un bel po' di uva, abbiamo deciso di fare vino! ^^ E' la prima volta che lo facciamo per cui andiamo un po' ad intuito e un po' seguendo delle istruzioni prese qua e là (poi abbiamo dalla nostra il fatto di essere friulani, e di avere il vino nel sangue...quasi letteralmente!!).

Il primo passo, come ho già detto e come è facilmente intuibile, è stato raccogliere l'uva. Pensavamo che ce ne fosse molta di meno, ma abbiamo riempito fino all'orlo per ben due volte una bacinella lunga 80 cm e alta 40! E' molto, dato che non abbiamo nemmeno preso la metà dell'uva! Abbiamo infatti dovuto lasciarne un po' su perchè era ancora verde in alcuni punti (magari non era esposta al sole come i grappoli che invece abbiamo vendemmiato).

Secondo passo: trasportare la bacinella da Fogliano a Gradisca, a casa dei genitori di Moreno, dove abbiamo iniziato il lavoro più lungo. Abbiamo sgranato uno ad uno tutti gli acini della bacinella. Poi abbiamo travasato tutto questo in un'altra e, mentre io dormivo un'oretta (gli occhietti da scimmia mi bruciavano un bel po') Moreno è tornato indietro a Fogliano a riempire la bacinella un'altra volta. This time ci siamo rotti di dover sgranare tutto (ci siamo anche resi conto che abbiamo perso moltissimo tempo), così abbiamo provato a pestare l'uva con i raspi, direttamente.
Moreno che sgrana gli acini uno ad uno e Giulio che fa la sua parte...annusando in giro!

Gli acini sgranati nell'enorme bacinella. Qui siamo ancora all'inzio del lavoro: alla fine si è riempita per più di metà di mosto!!







L'uva con i raspi (ne avevamo già sgranata un bel po': prima di metterci al lavoro la bacinella era piena!)
Il terzo passo, quindi, è la pigiatura, fatta con i metodi di una volta: ovvero con i piedi!! ^^ Mentre abbiamo lasciato gli acini belli pronti da piagiare in una bacinella, nell'altra ho pestato con i miei bei piedini l'uva completa di raspi. Guardate, la sensazione dovrebbe essere provata almeno una volta nella vita...gli acini si schiacciavano subito sotto ai miei piedi ma i raspi erano duri. Immaginatevi per un attimo di sentire sotto ai piedi nudi un miscuglio di sensazioni: un po' duro, un po' morbido, un po' appiccicoso e un po' liquido. Devo dire che per me non era la prima volta che pigiavo l'uva con i piedi: da piccola i miei zii tenevano ancora la vigna che mio nonno aveva lasciato loro in eredità e facevano ancora il vino in casa, quindi avevo già avuto occasione di provare questa esperienza. Comunque, dopo aver pigiato per bene il tutto, abbiamo aggiunto il succo dell'uva raccolto nell'altra enorme bacinella che conteneva già gli acini sgranati, facendo attenzione a non versare anche i raspi, perchè abbiamo letto che possono aumentare i tannini ruvidi presenti nel vino. Quindi abbiamo pigiato il tutto (anche gli acini sgranati) nell'enorme tinozza. E ora il tutto riposa là, in attesa di fermentare.

Qui sopra potete vedere il video della pigiatura della tinozza con i raspi. Evviva il rendersi ridicoli in rete! ^^
Oggi invece giornata tranquilla dopo tanto lavoro di ieri, Moreno mi ha fatto un regalino culinario cucinando a pranzo il pollo con il curry e profumando il riso con cardamomo e chiodi di garofano. Buonissimo!! Lo potete vedere qui sotto:

Buona domenica a tutti ragazzi!
Giulia e Moreno

sabato, settembre 12

Piccolo picolit

Eccomi di nuovo qui! Oggi, sabato, abbiamo fatto quattro ore…sono appena tornata dal lavoro, infatti è circa mezzogiorno. Eravamo pochissimi, meno della metà, e tutti quelli della mia età o suppergiù (cioè i più giovani) hanno pensato bene di stare a casa. All’inizio mi ero pentita di non aver fatto come loro, ma pensandoci bene erano solo quattro ore, quindi non è che mi stancavo troppo, e poi quattro ore sono circa venti euro in più nella saccoccia.
Abbiamo vendemmiato il Picolit, un vino DELICATISSIMO (vedi nota tecnica sotto): bianco,da dessert, va fatto passire prima di farne vino. Mi hanno detto che ogni grappolo è ORO!!Naturalmente l’uva è altrettanto delicata: mentre gli altri giorni prendevamo l’uva con noncuranza (e a volte anche con violenza) e la buttavamo nel secchio stando in piedi, oggi abbiamo dovuto fare tutto con estrema delicatezza. Abbiamo dovuto adagiare lentamente grappolo per grappolo nelle cassette nere, e guai a mettere un grappolo sopra un altro! Ancora un po' li cullavamo come pupi, quei grappoli!! :)
In fin dei conti non mi sono spaccata la schiena e il mio sforzo è stato ricompensato, perché alla fine i capi sono stati molto coccoli e hanno portato per tutti da bere il vino moscato rosa che avevamo vendemmiato noi con le nostre mani dopo la metà di agosto. Buono!! ^^ Stava ancora fermentando un pochino (quindi era ancora frizzantino) ma era davvero buono. Una soddisfazione!!
[Nota tecnica: Il Picolit (pronuncia corretta picolìt, dall'omonima voce in lingua friulana, che indica le ridotte dimensioni del peduncolo, pecol o picol) è un vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
La particolarità di questo vitigno sta nel fatto che a causa di un difetto di impollinazione, sui grappoli si sviluppano pochi acini. La scarsa quantità di chicchi su ogni grappolo fa si che a maturazione raggiunta diventino particolarmente dolci. La successiva vinificazione da luogo ad un vino dalla spiccata dolcezza che può essere anche affinato in barrique. Grazie Wikipedia!]

Ho fatto anche delle foto in vigna, dato che era una giornata tranquilla e che la vista dal colle sul quale vendemmiavamo era bella:


Questo sopra è il filare. Laggiù curvava perché seguiva il corso naturale del colle…sembrava non finire più!

Questa invece è la vista dai filari. La città che si vede in fondo penso che sia Gorizia.
Quando ho scattato la foto era mattina abbastanza presto…quasi si vede ancora qualche traccia di rosa dell’alba magnifica che ho incontrato uscendo di casa stamane!
Volevo anche fotografare un grappolo di picolit perchè era particolare come uva ma non ci sono riuscita, mi si è scaricata la batteria del cellulare -_-'
Buon sabato ragazzi!

venerdì, settembre 11

Braccia rubate alla scrittura e allo studio

Oggi giornata pesante, nove ore in vigna. Sono passate in modo mooolto lento, quasi centellinate. Non avevo nemmeno il mio mp3 perché mi sono scordata di mettere la batteria nuova, quindi oggi niente musica che mi tira su e mi dà la carica. Tagliando e ritagliando mi sono ripetuta le declinazioni e le coniugazioni di latino, e ho ascoltato i discorsi degli altri. Oggi non avevo nemmeno voglia di parlare o rispondere a ciò che dicevano. E domani, che è sabato, riposo, direte voi. E invece no.
Lavoriamo fino a mezzogiorno.
Di sabato.
Con dell’uva così bassa da sfiorare quasi il terreno.
Promette bene.
In certi giorni come questi ho voglia solo di volare tra le braccia di Moreno, restare lì accoccolata per sempre e non lasciarlo più. Io e lui sul divano, abbracciati. Ecco cosa mi ci vuole. E, oltre a questo, anche un po’ di sano sonno. Che ora, che sono le sette, comincia già a bussare alla mia porta.
Buon fine settimana a voi, spero che lo passiate bene.
Giulia

venerdì, agosto 28

vendemmia

vendemmiaEh ci voleva un post su questo, perchè è l'unica cosa che faccio da almeno una settimana e non saprei di cos'altro parlare! ^^ Ho infatti da poco firmato il contratto e sono assunta in piena regola dalla tenuta Villanova di Farra, un'azienda agricola di un paese vicino a dove abito che produce vini di tutte le qualità.

Chi è esperto sa che questo non è il periodo per vendemmiare l'uva per il vino, e infatti stiamo raccogliendo i grappoli che, una volta trattati, daranno spumantini tipo Pinot. Oggi abbiamo fatto il pinot grigio! Eravamo in mezzo alle colline e i filari si alternavano regolari sui pendii. Per fortuna oggi c'era un po' di vento fresco che veniva a schiaffeggiarci in pieno viso, altrimenti sarebbe stata dura il doppio. E' un lavoro duro infatti, soprattutto quando l'uva è rasoterra e ci si deve chinare tantissimo per raccoglierla. I lati positivi? Non sempre è così bassa, oggi era ad un'altezza accettabile e quindi non è stato tanto spaccaschiena. Un altro lato positivo di questo lavoro è che per la prima volta mi rendo conto del valore effettivo dei lavori e dei soldi, e di tutta la macchina che ci sta dietro. Non è il mio primo lavoro, ma è il primo in cui faccio fatica e letteralmente mi sudo il denaro. Ero così presa da tutto, dallo studio, dal mondo, da non accorgermi che il lavoro è una merce di scambio che si scambia, appunto, col denaro. Ed è particolare, dopo aver fatto un po' di più di una ventina di ore, pensare: ecco, con questo lavoro, con questo sudore, con questa stanchezza posso comprarmi un paio di scarpe di marca. Ti fa vedere tutto in un'altra ottica. Ok, a questo punto penserete che ero una ragazzina viziata senza senso del denaro, che non ne conoscevo il valore, eccetera...beh...sapete cosa? Forse avete ragione. Ora vi racconto una cosa. Come ho già detto vendemmiare è un lavoro duro, davvero. Con questo sole come minimo ci si prende una bella scottatura e con il caldo se non si beve ogni mezz'ora si rischia di disidratarsi. In più ci sono le api e le vespe a complicare le cose. non dico niente a loro poverine, simao noi che invadiamo i loro spazi, però è quello che dobbiamo fare; per questo a volte come punizione ci pungono. E fa un male boia. E il punto attorno alla puntura si ingrossa a dismisura. E da quel momento in poi hai il terrore, anche perchè in giro ce ne sono davvero tantissime, e pensi che se ti beccano tutte assieme rischi anche di morire. Beh, a tutto questo aggiungete che è per otto, a volte otto ore e mezza, a volte anche di più (e in fortunati casi, di meno). Con queste premesse, vi racconto che mia nonna non oensava che ce la facessi. I primi giorni di lavoro era molto apprensiva e avrà detto una decina di volte a mia zia (che vive con lei) di telefonarmi per vedere come stavo, se era andato tutto bene. Se da una parte mi ha fatto un po' di piacere, mi ha anche fatto riflettere: ma chi sono io, la rachitica della famiglia incapace di sopportare un po', senza muscoli e senza volontà? Non mi sembra! Devo dire che questa cosa mi ha spronato. E lavoro ogni giorno fino a spaccarmi la schiena.

Ora vi saluto. A Fiofiò un saluto speciale...con una domanda personale, dato che ho una curiosità: dato che ti sei messa come lettrice fissa del blog come fai a non sapere ancora che siamo una coppia, ma non lesbica? I nomi Jul e Mo stanno per GIULIA e MORENO. Quindi per favore, basta dire "baci ad entrambE" e comincia a dire "baci ad entrambi". Grazie (e scusa l'intervento un po' acido, non era mia intenzione offenderti, ma dopo la millesima volta che te lo diciamo....).
Giulia

P.s.: Luca e Sabrina, come mai vi piacerebbe vendemmiare? Siete masochisti? ^^ scherzo, scherzo, tranquilli!!!

mercoledì, agosto 19

Doppia V: Vendemmie e video dolciosi

Ma ciao carissimi! Oggi la Scimmietta Dolce non è in giro per il salotto. Il motivo è presto detto: la Signora ha iniziato a vendemmiare oggi! Le sue prime sei/sette ore di vero lavoro sono andate a segno, e ora è in lista di trapianto per una schiena nuova...^^ No, poverina, dai, non devo prenderla in giro, in fin dei conti ci siam passati tutti...è che il suo fisico da scimmietta è più per una vita da sangue blu piuttosto che da sangue sulle zampine... Quindi tutti assieme un grosso Forza Scimmiettaaaaaa!!!! ^^ Domani andrà meglio!
Per voi invece posto questo bel filmato , guardatelo e ditemi se non è il bimbo più dolcioso che esistaaa!! ^^ E ha anche talento!
Ciao a tutti, a presto!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...