La mia vita è cambiata da quando sono diventata mamma... Allora mi sono detta: "deve cambiare anche il mio blog!". E questo è quello che ne è saltato fuori!
Visualizzazione post con etichetta Cinema. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cinema. Mostra tutti i post

lunedì 6 ottobre 2008

Conigli, anatre, gatti&co... IL MAGICO MONDO DI B. POTTER

Sono malata... uff...
Arrivano i primi freddi e scatta il raffreddore con complicazioni all'orecchio. Oltretutto posso curarmi solo con medicine pediatriche, per non compromettere l'allattamento di Alessandro. Risultato: invece che con tre giorni di antibiotico da cavallo, se va bene, guarirò con dieci giorni di aerosol!
Per festeggiare i quasi due mesi del mio tesoro, gli ho regalato il suo primo libro: è una versione cartonata delle storie di Beatrix Potter. Si, lo so che è presto, ma in realtà il regalo l'ho fatto a me stessa perché non ho resistito alla tentazione di comprare questo delizioso libretto tattile e poi non è troppo presto per cominciare a trasmettere una sana passione ad Alessandro, quale quella che i suoi genitori hanno per i libri!

Beatrix Potter è una delle più grandi disegnatrici inglesi e non di libri per ragazzi. Vissuta tra Otto e Novecento ha inventato: il libro tascabile per ragazzi, gli animali vestiti come uomini, la passione per determinate creature prima viste solo buone da mangiare. In tutto scrisse 23 libri, pubblicati in piccolo formato adatto per i piccoli lettori. In Inghilterra è un'istituzione: esiste una catena di negozi interamente dedicati a gadget sul suo mondo e la sua casa, nel Lake Distritc, dove trasse l’ispirazione per le sue illustrazioni, è diventata un museo.
Nel 2006 è stato realizzato, con la regia di Chris Noonan, il film Miss Potter, la biografia per immagini della vita della donna che s'impose sul mercato dei libri per bambini con personaggi oggi arcinoti quali Peter Rabbit, Jeremy Fisher e Mrs. Tiggy-Winkle; una donna che, dietro l'apparenza delicata e la pressione di una famiglia conservatrice, dimostrò di possedere un'anima libera e un'invidiabile determinazione. Il ruolo della protagonista è affidato a Renèe Zellweger.Il film si culla in un’atmosfera un po’ leziosa sospesa tra sogno e realtà: disegni parlanti, ansie e illusioni di una donna anticonformista che ha rinunciato a buona parte dell’eredità per tutelare i boschi inglesi.
In Italia fino a non molti anni fa si trovava solo materiale di importazione su Beatrix Potter, poi la Sperling & Kupfer ha acquistato i diritti per fare i libri e gadget. Inoltre su Italia 1 sono andati in onda i cartoni animati prodotti dalla BBC, che sono reperibili anche su videocassetta. Diciamo che siamo ancora molto lontani dalla passione che ho visto in Inghilterra, dove Peter Rabbit e soci sono quasi personaggi nazionali, ma una vasta fascia di stimatori c'è ormai anche qui da noi.
Ecco una rapida carrellata dei personaggi creati dalla fantasia di Miss Potter:


Peter Coniglio è il personaggio più noto di Beatrix Potter: è il figlio di una famiglia di coniglietti che vivono in campagna. Dal pelo morbido e colorato e dalla simpatia innata, adora cacciarsi nei pasticci ed è l'antenato di tutti i conigli famosi, fino a Roger Rabbit, arrivati sui nostri schermi.



Jemima è una papera bianca che vive in campagna, in mezzo al verde. Molto curata nel vestire, è però abbastanza ingenua, e rischia di diventare preda di una volpe travestita da gentiluomo. Tutto però finirà per il meglio. Non è uno dei personaggi più celebri di Beatrix Potter, ma è abbastanza sfruttato.


Tom il gatto e la sua famiglia, composta da sua madre Tabitha Twitchit e dai fratellini Flopsy Mopsy e Moppet, sono altri protagonisti noti delle opere di Beatrix Potter. Anzi, dal punto di vista dei gadget, sono secondi solo a Peter Rabbit.



Lo scoiattolo Nutkin è un altro adorabile e vivacissimo rompiscatole che adora cacciarsi nei guai, soprattutto con il vecchio gufo Old Brown. appartiene a quella specie ora abbastanza rara, dello scoiattolo rosso europeo.

Mr. Fisher è un ranocchio che vive in mezzo al verde, è molto elegante, ama essere aggiornato su tutte le novità della moda e dell'attualità ed adora pescare.



Hunca Muncha ed i suoi piccoli sono altri dei personaggi dell'universo di Beatrix Potter: i piccoli sono birbanti, a tratti un po' delinquentelli, ma si tratta comunque dei primi topi in abito da uomini che abbiamo. Un altro topo celebre è Samuel Whiskers, che vive in città, ed aiuta un sarto a creare dei vestiti per le grandi occasioni.

(Post - Post Scriptum: mi scuso se latito sul web e se non riesco a rispondere a i vostri commenti, ma soprattutto mi spiace non poter passare come un tempo, quasi quotidianamente su tutti i blog amici. Quando riesco vi leggo sempre con piacere e noto che non vi mancano mai gli spunti per scrivere pagine che fanno sorridere, riflettere... continuate così, se vi può essere d'incentivo per continuare ad essere prolifici scrittori, sappiate che siete una bella ricarica per una mamma stremata che riesce a ritagliarsi qualche pausa per se stessa e per sapere cosa succede nel mondo, virtuale e non!).

giovedì 15 marzo 2007

THE DEVIL WEARS PRADA

Sabato pomeriggio. Giornata quasi primaverile, ma io sono bloccata dalla cervicale...Cosa si fa??!
Accendo la tv e mi sta per venire un attacco misto di ansia e depressione...Poi...tin! Idea!
Mi procuro una dose massiccia di gelato al triplo cioccolato(un attentato contro ogni buon proposito di alimentazione sana ed equilibrata!) e accendo il dvd per guardarmi per la terza volta Il diavolo veste Prada, film tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger (un libro carino davvero, come al solito più articolato della versione per il grande schermo!).
Non che si tratti di un capolavoro della filmografia mondiale, ma è una commedia carina, semplice, senza tanti contorcimenti psicologici...E poi...I VESTITI!!! Credo proprio che siano loro gli attori protagonisti del film!
La storia della neolaureata Andy, alle prese con una capa che dire dispotica è farle un complimento, per certi aspetti assomiglia realmente alla situazione in cui ci si trova appena usciti dall'università e catapultati nel mondo del lavoro e della carriera a tutti i costi.
Il film gode di un'interpretazione stupenda della grande Meryl Streep che, anche nell'acconciatura, ricorda Crudelia Demon. Fantastica la sua interpretazione finale, da far studiare nei corsi di recitazione: quel barlume di umanità e un mezzo sorriso complice bruscamente spezzati dall'imperioso go! rivolto all'autista.
Nell'insieme si tratta di un grazioso affresco, visto con occhi disincantati, dello sfavillante mondo della moda e dello star system, per far parte del quale è necessario vendere l'anima al diavolo che, oggi, fa rima con Prada, Gucci, Chanel...
Ma soprattutto trovo che sia una rappresentazione glamour del gran ballo delle odierne vanità, per altro ambientata nelle mitica Grande Mela, la città dove la cura dell'immagine è ormai un vero culto sacro.
New York fa la parte della coprotagonista e si presenta in tutto il suo splendore di luci, vetrine, strade affollate. E la colonna sonora accompagna bene l'evoluzione della protagonista, da moderna Cenerentola a raffinata fashion victim, con qualche passaggio che ricorda l'eterno mito di Pretty woman. Peccato solo che tutta l'introspezione psicologica sul mondo fatuo che la circonda, affrontato dalla protagonista nel romanzo, venga ridotta ad un semplice (?) cambio di look.
Ma la cosa davvero entusiasmante, credo per chiunque appartenga al genere femminile, siano gli abiti...Mai vista (e mai mi potrò permettere!) una simile carrellata di meraviglie, di tali opere d'arte di sartoria! Il film, nell'insieme, potrà anche sembrare un infinito spot pubblicitario, ma vogliamo mettere quell'ora e mazza di pura evasione che ci regala??!
Perché, come diceva Marylin, i diamanti saranno anche i migliori amici di una ragazza, ma ho il sospetto che oggi siano stati sostituiti da un paio di tacchi a spillo firmati Jimmy Choo....

giovedì 15 febbraio 2007

HANNIBAL LECTER. Le origini del male.

Lunedì sono andata al cinema con un'amica.
Premetto che io non amo molto andare al cinema, perché sono un'anima pigra. Così preferisco aspettare che escano i dvd e mi godo il film crogiolandomi sul divano di casa, circondata da cioccolatini e sigarette.
Però questa volta meritava davvero. Sarà anche che sono una fanatica del primo film della serie, Il silenzio degli innocenti, ma sono restata letteralmente col sospiro sospeso per circa due ore.
Avendo già letto il romanzo di Thomas Harris, mi aspettavo una versione un po' semplicistica, cruda e con tanto spargimento di sangue. Invece, anche se non mancano scene un po' cruente, non si arriva mai all'esasperazione, che provocherebbe un senso di nausea.
Invece, nel narrare l'infanzia di Hannibal Lecter, le tragiche vicende che vedono coinvolti lui e la sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale e poi, ancora, la sua adolescenza a Parigi, il gioco psicologico in cui si è coinvolti, è molto sottile. In alcuni momenti mi sono sentita quasi solidale con l'assassino. Insomma, chi, avendo vissuto gli orrori che lui ha attraversato, sarebbe ancora sano di mente?
L'uso sapiente del montaggio alternato, permette di non perdere mai qual'è l'elemento di riferimento per quella determinata azione. Forse l'unico appunto che si può fare alla sceneggiatura, soprattutto nella seconda parte del film, è il fatto di risolvere la sottile psicologia del giovane assassino in una questione di tecnica omicida.
Ho trovato davvero intensa e credibile l'interpretazione di Gaspar Ulliel, che interpreta il giovane dottor Lecter. Dal suo modo di osservare i disegni di teste e teschi, di cui sono circondate le pareti della sua stanza, emerge tutta la disperazione, la rabbia e la violenza che si porta dentro. Anche nel suo ostentato e sadico cinismo, nella sua dialettica sarcastica e persuasiva, il protagonista lascia sempre trasparire il suo dramma, quasi un'inconscia richiesta d'aiuto, per non lasciarsi sopraffare completamente dal mostro che è già diventato.
Credo che questo film dia una risposta a quanti si chiedevano: "perchè Hannibal Lecter è diventato un mostro?". Soprattutto è il primo film della saga in cui il dottor Lecter è il protagonista e, questa volta, si cerca di porsi nella sua prospettiva. Insomma, si tratta di un viaggio nella memoria di uno dei più terribili assassini mai proposti dalla letteratura e dal cinema. Ma per quanto il viaggio sia anche affascinante, occorre tenere a mente il monito dello stesso dottor Lecter: "la memoria e come un coltello, ti potrebbe ferire".
A me è rimasta una domanda: senza diventare per forza dei killer antropofagi, siamo sicuri che il perdono sia sempre la miglior vendetta?