sabato 20 luglio 2013

Viaggio in Germania

In giugno ho fatto un viaggio in Germania, lungo il Reno, da Friburgo ad Aquisgrana, con puntate in Svizzera e nella Foresta Nera.


















In realtà il viaggio in Germania è iniziato dalla Svizzera, dal Museo di Vallon, situato vicina ad Avenches (Aventicum), antica capilaìtale dell Elvezia. In questo sito è stato scoperto un edificio risalente al I sec.d.C. Il museo raccoglie i reperti ritrovati, mostra una ricostruzione dell'edificio originale, ma soprattutto ospita due mosaici meravigliosi: Bacco e Arianna e la Caccia e organizza delle esposizioni temporanee con pubblicazione dei cataloghi. Uno di questi, esaurito nella versione cartacea, è offerto in .pdf qui. Consiglio caldamente di scaricarlo e di guardarlo perchè é molto interesssante: descrive le piante e i fiori ornamentali, commestibili e medicinali che venivano coltivati nei giardini dell'edificio,con la loro rappresentazione nei mosaici; praticamente una guida alla flora del periodo Romano.
Interessante questo pattern decorativo, che si trova spesso nei mosaici e rappresenta lo scudo di Afrodite, potrebbe essere un'idea da ricamare?


Altre cose interessanti dal punto di vista di ricami-merletti-decorazione:

Nel museo di Treviri ho potuto ammirare il coperchio di una scatola pensata per contenere un pettorale risalente al 1400:



Particolari del ricamo:










Nello stesso mseo ho finalmente potuto vedere da vicino una mitria, interamente ricamata, per lo più in oro. E' un oggetto non molto antico, di fine '800, ma l'ho trovato interessante:









 




In chiese, abazie ed edifici storici mi hanno colpito molti motivi decorativi da cui si potrebbe trarre spunto per disegni per ricami o merletti. Tra i tanti presento delle decorazioni trovate nell'abazia di Alpirsbach:










e una vetrata liberty vista passeggiando:


giovedì 4 luglio 2013

Concorso di Italiainvita

Come avevo detto in questo post quest'anno ho partecipato al concorso di Italiainvita con un merletto ad ago.
Il tema era "Cerchio internazionale" e si doveva confezionare qualcosa con diametro di 20 cm, da apoggiare eventualmente su un supporto quadrato con lato di dimensioni nassime 35 cm.
 
Ho trovato il tema abbastanza difficile da trattare, molto astratto, ma alla fine ho pensato di fare una specie di mappamondo variopinto.
 
Sono partita da questa immagine, trovata su Google:
 
e l'ho semplificato, eliminando un po' di meridiani e paralleli (purtroppo non ho la fotografia del disegno preliminare).
 
La mia idea era di fare un cerchio in merletto ad ago, con sfumature di colore dal marrone in basso al blu in alto, utilizzando punti e fili vari, e di coprirlo successivamente con la "griglia" di meridiani e paralleli.
 
 
Ho deciso di utilizzare come punto principale il Sacolà, o festone ritorto imbottito e per ottenere le sfumature ho lavorato con tre fili di mouliné o seta di spessore equivalente, iniziando con una gugliata composta da tre fili dello stesso colore, seguita da una con due fili del primo colore e uno del successivo, poi uno del primo colore e due del secondo, infine tre fili del secondo colore. Le gugliate erano di lunghezza variabile, in modo da trovare il cambio del filo sempre in punti diversi, per evitare la formazione di righe. In alcuni casi ho usato un'unico filo di cotone Perlè, cotone da uncinetto e anche un po' di lana.
 
Questa è la prima parte, con colori caldi. Ho anche aggiunto un nastrino di seta lucido, dei pezzi di filo dorato (con molta moderazione!) e dei fili sfumati, che si sono rivelati preziosi nelle zone di transizione più difficili, come il passaggio tra colori caldi e freddi. Ho alternato in modo casuale zone piene a zone con punti traforati vari, in qualche caso formando i classici rombetti del merletto ad ago, in altri creando dei buchi sparsi.
 
Qui si vede abbastanza bene la successione delle sfumature. Ho trovato anche molto problematico il passaggio dai verdi ai blu.
Non ho scelto all'inizio tutta la successione dei colori, ne sceglievo 4-5, li lavoravo e, man mano che procedevo e vedevo l'effetto, cercavo i colori successivi.
 
Questo è il cerchio di base finito. Per farlo ho impiegato quasi due mesi, lavorando quasi esclusivamente alla sera.
 
Una volta lavorata la parte superiore ovviamente su un altro supporto, l'ho staccata con molta delicatezza e l'ho cucita sul cerchio di base che ho lasciato attaccato al suo supporto di carta, in modo da mantenere la forma e le dimensioni originali.
 
Ho finalmente staccato tutto dal supporto di carta
 
E l'ho cucito sul supporto finale, in shantung di seta grigio:
 
Sono abbastanza soddisfatta del risultato. Credo che dovrei imparare a osare di più con punti e materiali, in modo da creare qualcosa di meno convenzionale, ma penso di essere sulla buona strada.
 
 
 

giovedì 6 giugno 2013

Dopo Parma, Pavia

Da Parma mi sono trasferita direttamente a Pavia, per seguire un corso di Design per il ricamo, organizzato da Textile Support. Come potete leggere nella homepage del sito (che vi invito calorosamente ad andare a vedere) Textile support è un progetto concepito e gestito da Angharad Rixon, una dolcissima giovane signora australiana, laureata in storia dell'arte ad indirizzo tessile, che si propone di migliorare le competenze tecniche attraverso lo studio di arti tessili tradizionali  e nuove tecnologie, avvalendosi di docenti di grande qualità. Questa la teoria. In pratica si tratta di un posto magnifico, in cui sono ugualmente presi in considerazione il piacere dei partecipanti e la qualità del loro apprendimento, rendendo il soggiorno un'esperienza molto rilassante e gratificante.
Anche la città ha i suoi meriti. non conoscevo Pavia, ma è bella, vivibile, interessante, e anche comoda da raggiungere.
Purtroppo nei miei vagabondaggi ho dimenticato di scattare qualche foto, ho solo una banalissima foto-cartolina del duomo:




La docente del corso era Diana Springall, famosissima designer inglese: ha scritto sei libri dedicati al ricamo e al design, è stata presidente dell'Embroiderer's Guild e della Society of Craftsmen, Fellow della Royal Society of Arts. Alcuni suoi lavori si trovano al Victoria and Albert Museum. Ed è una persona deliziosa, con un metodo didattico ben collaudato, ma anche molto flessibile e attenta alle esigenze degli studenti. 
Eccola al lavoro:




Il corso era di tre giorni a tempo pieno; il primo giorno era dedicato allo studio delle linee e delle forme, così abbiamo cominciato a dipingere con acrilico nero su carta bianca, usando una SPUGNA! All'inizio eravamo un po' sconcertate, ma è stato un'ottimo espediente per mettere tutte, esperte pittrici o assolute dilettanti, sullo stesso piano (quasi...).
Il primo esercizio consisteva nel tracciare dei semplici segni casuali su un grande foglio, poi, con l'aiuto di rettangoli di cartone, abbiamo imparato ad isolare gli elementi che potevano costituire delle forme interessanti da ricamare:













Questo è un disegno fatto da Diana:





e questa la sua trasformazione in ricamo:





Con lo stesso sistema abbiamo cercato di riprodurre una piuma:





Nel pomeriggio abbiamo cambiato tono, lavorando col bianco sulla carta da pacco, per riprodurre un tralcio di edera:

Orribile, sempre dipina con la spugna
Motivo interessante isolato:




E trasformato in disegno per ricamo, patchwork (Diana suggeriva appliqué) o merletto:

Non si vede bene, ma sarebbe adatto a l merletto ad ago
Il giorno successivo abbiamo cominciato a lavorare con i colori, cercando di tradurre i disegni in possibilità tecniche.
Abbiamo fatto il primo esercizio all'aperto, dipingendo il chiostro del convento che ci ospitava (la sede era in corso di trasloco):





L'abbiamo tagliato a striscioline di larghezza costante, e le abbiamo riposizionate in modo da ottenere un insieme gradevole:

e abbiamo selezionato la parte più interessante

Con la carta da lucido abbiamo semplificato le linee, ottenendo un modello perfetto per una coperta patchwork, ma a me viene anche in mente un ricamo su canovaccio con punti vari.
Diana suggeriva anche di farne un tappeto, da ricamari su canovaccio in lana, con il punto velluto.

 Ecco un esempio di lavoro in corso:

Un dipinto di Diana tagliato a strisce
lavoro in corso con disegno tratto dalle strisce

Rovescio del lavoro
 L'ultimo giorno abbiamo assistito ad una conferenza che presentava alcuni artisti tessili moderni, studiando il loro lavoro dal punto di vista della tecnica e dell'ispirazione, poi siamo passate alla creazione effettiva di un modello da eseguire partendo da un nostro disegno.

Io ho riprodotto la piuma, semplificandone il disegno su un tessuto di lino grezzo, con l'intenzione di ricamarla  in nero. Per il trasferimento del disegno su tessuto Diana suggerisce il metodo dello spolvero, che io non avevo mai utilizato e mi è sembrato molto preciso. Consiglia di usare carta da lucido, girarla a rovescio, perforare i contorni, poi appoggiarla sul diritto in modo che i forellini rilevati dello spillo siano verso l'alto, fissarla in alto con gli spilli, e cospargerla di borotalco mescolato a grafite (mina di matita grattugiata) con movimenti circolari, usando un pennello piatto da stencil. Dopo aver ripassato una piccola superficie, si solleva la carta e si uniscono i puntini con la matita o con un pennellino intinto  nella tempera del colore del ricamo. Si procede così fino ad aver completato il disegno. Sui tessuti scuri si usa borotalco da solo.

L'ultimo progetto che ho fatto è stata la copertina per un quaderno.
Il disegno iniziale:





Bozza del disegno, da modificare:



Queste tecniche di design e molto altro sono descritte nel libro che Diana ci ha gentilmente reglato:






ma non sostituisce un corso, che permette il confronto con gli altri, molto arricchente  e anche estremamente divertente, se si trovano colleghe interessanti come le mie!

Ho visto che la replica dello stesso corso è prevista per il prossimo anno a maggio, un'occasione da non perdere.
























sabato 25 maggio 2013

Con queste temperature...

Quest'anno la primavera è stata particolarmente fredda, ancora in questi giorni fa piacere avere qualcosa di caldino da mettere sulle spalle, così sono stata motivata a finire la maglia che avevo iniziato lo scorso anno, al ritorno da Londra.
Nella mia visita al negozio di Loop avevo visto questa maglia e me ne ero innamorata. Ero tornata in Italia con la lana consigliata, una Madelinetosh morbidissima, giallo oro, e l'avevo iniziata. Dopo un po' di "fa e disfa" era arrivato il caldo e l'avevo dimenticata.
In queste ultime settimane l'ho ripresa, ed eccola:
 
 
 
Ho seguito le istruzioni alla lettera (a parte qualche correzione) e sono molto soddisfatta, soprattutto dei bordi, che sono lavorati separatamente con un avvio particolare, che trovate spiegato qui. All'inizio ero perplessa, ma questo sistema conferisce al bordo più consistenza, che lo rende più stabile.
Un'altra cosa che ho imparato è questo sistema di cucitura.
Di solito cucio le maglie dal rovescio, con un punto indietro, ma questo punto permette di unire i vari pezzi in modo invisibile.
 

domenica 19 maggio 2013

Parma 2013

La mia quinta volta a Italiainvita!
Ho iniziato nel 2005, a Bellaria, per me sicuramente l'edizione più esaltante, era la prima occasione di vedere da vicino meravigliosi ricami e merletti che avevo solo ammirato sulle riviste. E le indimenticabili conferenze di Tessy Schohenolzer e di Bianca Rosa Bellomo, che mi hanno aperto un mondo fatto di rigore e di ricerca continua. E acquisti: libri, fili, lini, mai visti in precedenza! Conoscenze ed amicizie che poi si sono approfondite negli anni, amiche che ho rivisto con grande gioia nel corso delle edizioni successive.
Tutto questo per dire che italiainvita per me è un appuntamento irrinunciabile, prima di tutto affettivo.

Quest'anno avevo deciso di restare sabato pomeriggio e per buona parte della giornata di domenica. Se non si seguono workshops o atelier il tempo è più che sufficiente.
Non ho avuto grandi sorprese da questa edizione: la macchina fieristica è ben organizzata, ci sono state delle variazioni rispetto all'edizione precedente soprattutto nello staff di organizzatori, variazioni nella disposizione degli stand a me non gradite, senza distinzione degli spazi delle scuole e associazioni da quelli commerciali. D'altra parte è anche vero che molte scuole vendevano libri o manufatti, probabilmente per ammortizzare i costi elevati della partecipazione.
Ci sono state defezioni rispetto agli anni precedenti, sicuramente per motivi economici ed organizzativi, d'altra parte le fiere si moltiplicano e credo sia impossibile partecipare a molte.
Foto? Come sempre mi faccio rendere dall'entusiasmo e dimentico di scattare delle foto panramiche. Ho alcune immagini di lavori, ma non ho chiesto il consenso alla pubblicazione, quindi non posso mostrarle.
Ho fotografato alcuni lavori che hanno partecipato al concorso di ricamo e merletto "Cerchio Internazionale":
Primo premio:

Se qualcuna capisce l'attinenza con il titolo del concorso, me lo faccia sapere
Altro lavoro premiato:









Purtroppo i lavori erano appoggiati in orizzontale su dei supporti ad altezza variabile, che li rendevano molto difficili da fotografare in modo dignitoso: non sono riuscita ad avere un'immagine decente del lavoro di Stefania Bressan (che era bellissimo e meritava sicuramente un premio) e neppure del mio!
Per fortuna ho delle foto scattate a casa:





Sembra fatto all'uncinetto, ma GIURO che è tutto merletto ad ago, diametro 20 cm, il mio lavoro più grande

Erano bellissimi i quilt che hanno partecipato al concorso "La quadratura del cerchio", tutti molto scenografici, alcuni delle vere opere d'arte. Ecco i miei preferiti:


Acquisti. Si va a una fiera (anche) per acquistare, giusto? Si cercano cose che non si trovano comunemente nei negozi:

Filati di seta e lino tinti con colori naturali

Filati Oliver Twist

Un kit per ricamo in oro, di cui non ho nessuna esperienza, ma è disegnato dalla mia amica Luisella e le spiegazoni molto dettagliate di Luisella e Laura sono piuttosto rassicuranti:


Come resistere agli stand che vendono ricami e merletti antichi?
Merletto di Burano dell'inizio del '900, interessante perchè è piuttosto raro trovare dei merletti ad ago con la tipica rete di Burano:


Fond de bonnet probabilmente francese, della seconda metà dell''800:






Bilancio finale: rispetto alle edizioni precedenti ho notato riduzione dei ricami in bianco, ricorso al colore anche per ricami tradizionalmente monocromatici come il caterina de' Medici e le sfilature.
A me sono piaciuti molto: lo stand di Rosalba Pepi, originalissimo come sempre, che presentava il caterina de' Medici colorato; Ricami a fili contati del tipo che si fa normalmente su canovaccio (punto fiamma o Bargello, per esempio), ma eseguito su lino con Moulinè (credo Reggio Ricama); il punto umbro di Giusy Federici, con disegni che attingono alla tradizione più antica di decorazione non solo tessile ma anche di ceramica e legno; il grandissimo stand di ricamo giapponese; le meravigliose stole colorate con sfilature liberty e decorazioni in blackwork.
Una delle cose più interessanti era la mostra "Tramare e mare" che offriva un viaggio nel tempo e nello spazio tra i ricami e merletti dei Paesi del Mediterraneo.

venerdì 19 aprile 2013

Nuovo sito

 
Da qualche giorno Catherine Barley ha un nuovo sito: http://www.catherinebarley.com/
Lo segnalo con grande piacere non solo perché ammiro il suo lavoro, ma anche perché non si limita a pubblicare i lavori terminati, ma ne illustra la progettazione e l'esecuzione.
Si possono vedere i dettagli anche de "La regina delle nevi", che ho avuto il piacere di ammirare a Sansepolcro, che mi ha affascinata tanto da "convertirmi" al merletto ad ago, che fino ad allora per me era uno sconosciuto