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23 aprile 2012

La pulizia del corpo e quella della mente


Inwa, Birmania (Agosto 2007)


Normalmente usiamo: saponetta, sapone per il viso, latte detergente, tonico, struccante occhi, maschera per gli occhi, maschera lifting per il viso, scrub, esfoliante, bagno schiuma, shampoo, balsamo, maschera, olio per il corpo, crema per il viso, antirughe, antirughe contorno occhi, protezione per i capelli, crema per le mani, crema per i piedi, acqua termale, acqua di rose... Sarà mica che ci stanno (o ci stiamo) prendendo in giro? 

02 gennaio 2009

Argento e rosso

India, Rajasthan, Al mercato di Bundi, agosto 2008

Anche queste donne le incontrammo ad un mercato. Fui colpita dai pesanti bracciali d'argento e dalle splendide sari. Se penso a come ci vado io al mercato... meglio lasciar perdere. Spero di riuscire a farvi sentire una canzone mentre guardate questa immagine, così per potervi immergere di più nell'atmosfera di quel momento. C'è qualche anima buona che mi insegna a far aprire il link in un'altra finestra?

29 settembre 2008

Donne del Rajasthan


India, Jaisalmer, agosto 2008

Si capisce che queste donne mi hanno affascinato con il loro portamento, la loro espressione, il loro modo di presentarsi? Ecco l'ennesima foto, scattata davanti all'ingresso del forte di Jaisalmer. Cercate di immaginare la scena. I bastioni del forte e le torri rotonde, color della sabbia dorata. I palazzi che si ergono dietro, le porte gigantesche sotto le quali passare e queste donne, coloratissime e bellissime, in attesa di turisti, per vendere cavigliere e ninnoli. Macchie di colore rosso e arancione, bagliori di argento e sguardi che trapassano, davanti ai quali devi farti forza per non comprare la cinquecentesima cavigliera.

14 settembre 2008

Aravalli Hills, la vita com'era e com'è.


India, Rajasthan, Aravalli Hills, agosto 2008

Ancora l'immagine di una donna. Stavolta le sue vesti rosse e colorate, i suoi bracciali e il grande anello d'ro e gemme al naso, sono elegantemente portati sotto un carico enorme, che sembra schiacciarla.
Il Rajasthan è una regione bellissima, ma anche molto, molto turistica. Avevo in continuo l'impressione di non riuscire neppure a sfiorare il cuore, la sostanza di questa terra. Grazie a questa deviazione sulle Aravalli Hills ho potuto accostare lo sguardo ad una vita diversa, lontana dalle grandi fortezze e palazzi, ma anche dalle grandi masse di turisti occidentali, che ogni giorno si portano via qualcosa della originaria bellezza dei luoghi. Campi coltivati, acque, piccoli villaggi formati da capanne di fango, una vegetazione ricca, così diversa dal deserto del Thar e la vita scandita dai lavori dei campi. Lavori pesanti, svolti senza aiuti, senza macchine, ma con solo rudimentali strumenti. E le donne non sono risparmiate. Ho visto solo donne che alla sera portavano sulla testa immensi carichi di erbe, forse per gli animali, forse per altri usi che non so immaginare. Non credo che ci siano molte differenze fra questa immagine e quello che secoli fa si poteva vedere su queste colline.

10 settembre 2008

Come nelle mille e una notte


India, Bikaner, agosto 2008

A casa mia mi dicevano sempre: il troppo stroppia. E così, sono diventata una ferma sostenitrice della semplicità in tutto. Ma cosa dire di fronte a tanta bellezza? Non c'è un angolo del corpo che non abbia il suo ornamento, o forse anche due o tre. La fronte, i lati del volto, gli orecchi, il naso, le braccia, le mani, i piedi, le caviglie... "La bellezza di una donna è aumentata dai suoi gioielli": così diceva un personaggio incredibile, incontrato un giorno lungo una strada (ma questa è un'altra storia!). Ed è così che le donne si ornano in maniera veramente incredibile. Ma il risultato, invece di "stroppiare", le rende più simili a principesse delle mille e una notte, anche quando, come in questo caso, stanno solo facendo la spesa al mercato.
I gioielli, poi, sono considerati segno di ricchezza della famiglia. Guai alla donna che non ne porta in dote, perchè non troverà marito. I gioielli sono anche l'unica ricchezza delle donne, che non lavorano (o almeno, se lo fanno lo fanno di nascosto oppure nelle grandi città, dove le vecchie tradizioni sono meno sentite), perchè è considerato un disonore per il marito il fatto di non riuscire a mantenere la moglie. E così, nei momenti duri, ci sono i gioielli della dote, che si possono impegnare per tirarsi fuori dai guai. Oro e argento dei gioielli sono il primo investimento che le famiglie fanno quando hanno un pò di risparmi e le donne, molto spesso, indossano tutto, ma proprio tutto.

04 settembre 2008

Sguardi diffidenti


India, Rajasthan, Jaisalmer, agosto 2008

Stavolta non ho nessuna idea da dove cominciare a parlare di questo viaggio. Non che di solito segua un ordine. Anzi, tutto il contrario. Ma stavolta, se è possibile, ancora meno.
E allora oggi, sfogliando le immagini già scaricate sul computer e inserite nelle loro cartelline, due occhi mi hanno chiamato. Non era l'arrivo, non era la partenza, ma un punto in mezzo, uno fra i tanti. Il luogo: Jaisalmer, davanti alla porta di accesso alle mura. Jaisalmer è un luogo poetico, una fila di bastioni color della sabbia del deserto, che si ergono sopra l'unica altura entro chilometri e chilometri di deserto. Palazzi come trine sono racchiusi entro la cinta, tutti color della sabbia. Sembra di poter ancora vedere muoversi lì in mezzo i cavalli bardati e i cavalieri rajput, pronti a combattere. E in quella luce dorata appaiono le donne con i colori di tutto l'arcobaleno. Vendono bracciali e cavigliere e aspettano solo i turisti, lo so. Ma sono belle. Mentre fotografo la madre, appare la figlia, che suona qualcosa, quello strano strumento che ha nella bocca. Ma che occhi, che sguardo torvo, che bellezza nel suo gesto.

13 settembre 2007

Il sorriso della Birmania



Myanmar, Bagan, Agosto 2007

Il ritorno non è mai facile. A dire il vero era proprio il momento. Tre settimane di notti passate su pulman scomodi, carretti e taxi blu, con le loro corse per strade scassate, scale e salite, monti e colline erano stati sufficienti a farmi trascinare i piedi a ogni passo in più. Ero stanca davvero. Tuttavia, quando il muso dell'aereo ha forato l'ultimo velo di nuvole, che, richiudendosi dopo il nostro passaggio, ha nascosto Yangon alla mia vista, ho sentito il solito magone. Le usuali domande hanno subito fatto capolino nella mia testa: tornerò? La vedrò ancora la Shwedagon dorata? Li sentirò ancora i campanelli della Golden Rock? Passeggerò ancora con la carrozzella per i viottoli di Bagan?
Infondo il Myanmar (la Birmania) è stata una sorpresa. Mi aspettavo un posto dove il peso della tirannia militare del governo si facesse sentire ad ogni passo, in ogni angolo, in ogni aspetto della vita. Invece, il calore e il sorriso ci hanno avvolti fin dal primo momento. Il Myanmar è un paese dove non ci si può sentire estranei, tanta è la gentilezza, la dolcezza, l'accoglienza della gente. Persino l'allegria.

10 marzo 2007

Donne


India, Hampi, agosto 2006

Donne senza tempo, donne che sorridono, che non si pongono domande, che conoscono il loro posto, il loro destino, donne lievi, che passano senza pretesa di lasciare tracce dietro di sè.

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