Bene…altra bella “crociata del bavaglio” ai danni di chi fortunatamente ha ancora tanti fans, leggete su Repubblica
http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/cronaca/inchiemediaset/grilloshow/grilloshow.html
ed ecco la “confidenza” di Beppe sul suo blog.
Ieri è cominciato a Roma il processo Fininvest contro Grillo.
Fininvest sostiene che il mio articolo “Il caso Parmalat e il declino dell?Italia” denigra l?azienda del Presidente del Consiglio.Spero che questa iniziativa raddoppi i lettori del mio articolo, mettendoli in condizione (forse ancora per poco) di giudicare da soli.
L?inventore del Gabibbo e della Casa delle semilibertà sta facendo del suo meglio per dimostrare che la Casa della libertà (quella vera: Freedomhouse) ha proprio ragione: nel 2004 l?Italia è precipitata al 74° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa (Freedom of the Press Report 2004).
Da quando Berlusconi è al Governo, l?Italia è l?unico Paese europeo che la Casa della libertà ha declassato al livello della Turchia, cioè da Paese ?libero? a ?semilibero?. Gran parte di ciò che ho detto e trascritto sul declino dell?Italia si può leggere in giornali e libri italiani e stranieri. Lo ha scritto anche The Economist. Berlusconi promise di denunciarlo, ma di quella denuncia non si sa più niente.
Però denuncia me. Perché?
Lui lo sa bene: quello che conta non è la verità o la menzogna. E? l?audience.
Le menzogne della pubblicità e delle televisioni funzionano non perché non siano false, ma perché martellano milioni di persone. I libri e le riviste colte li leggono in pochi e si possono lasciar perdere.
Tranne però quando a scrivere in una rivista è un comico a cui milioni di persone danno più credito che agli spot pubblicitari.
Per non vivere in un Paese semilibero e per poter dire e scrivere quello che penso senza subire processi, forse dovrò presto chiedere asilo politico a Istanbul?
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