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giovedì 10 gennaio 2013

QUESTA L'ITALIA CHE VORREI

Un'allegra passeggiata in bicicletta?
No, ministri danesi che vanno al lavoro!
Non hanno bisogno di scorta o di auto blu!

QUESTA L'ITALIA CHE VORREI!

martedì 11 dicembre 2012

Che sia chiaro...


Che sia chiaro: se salta il decreto #provincie, #Ilva, #ddlsviluppo, #leggeelettorale, la colpa non è della politica ma di #pdl e #berlusconi che proprio se ne fregano dell'Italia! Mi aspetto uno scatto d'orgoglio dalla vera destra e dai veri moderati: mandate a casa gli intrallazzoni e i disonesti, scegliete il meglio per voi e per l'Italia intera!

venerdì 6 maggio 2011

Quindicenni salvano l'Italia!

E davanti a Bossi i ragazzi cantano l'Inno (La Repubblica)
È successo ieri a Roma: così Fratelli d'Italia è tornato ad essere il simbolo dell'unità. Una scolaresca di Cassino ha dato un'improvvisata lezione di educazione civica al leader della Lega e al governo Berlusconi-Gelmini
di FRANCESCO MERLO


Dimenticate Riccardo Muti, dimenticate Roberto Benigni e dimenticate il Quirinale perché la celebrazione più significativa del centocinquantesimo dell'unità d'Italia è avvenuta ieri, spontaneamente e senza sapienze retoriche, al bar Giolitti a Roma.
Una scolaresca di Cassino ha infatti "intonato" l'inno di Mameli davanti ai Bossi, padre e figlio, che mangiavano un gelato ed è probabile che l'intenzione fosse goliardica, ma il risultato è stato molto emozionante perché Bossi ha probabilmente capito che l'inno tanto più si ascolta bene quanto più è cantato male.

Ed è sicuro che Riccardo Muti avrebbe fatto carte false per dirigere quel coro stonato che ha addomesticato il bestione della Lega. Umberto Bossi ha sentito che la forza improvvisata di quel canto era più efficace dell'alzabandiera e non ha ruttato

giovedì 14 aprile 2011

L'Italia è uno Stato sempre più xenofobo e razzista

Secondo la Human Rights Watch la situazione è sempre più allarmante in Italia sul fronte dei diritti umani.
Il 21 marzo 2011 ha pubblicato "L'intolleranza quotidiana", un rapporto di 81 pagine che riguardano in particolare l'Italia.
La Human Rights Watch è una organizzazione internazionale non governativa, attiva nel campo dei diritti umani che conduce ricerche e studi in tutto il mondo sulle violazioni alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e naturalmente alla loro divulgazione.

venerdì 24 febbraio 2006

L'ILLIBERTA' DI STAMPA IN ITALIA

Interessante articolo che Lorenzo Ansaloni mi ha concesso di pubblicare.

11 RICERCHE E RISOLUZIONI INTERNAZIONALI DOCUMENTANO CIO' CHE NEL NOSTRO PAESE NESSUNO DICE

Lorenzo Ansaloni
http://asfalto_bagnato.blog.tiscali.it/

“La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire”.
George Orwell

Tempo fa mi capitò di sentire di una classifica che posizionava l’Italia attorno al quarantesimo posto in quanto a libertà d’informazione e dietro paesi quali il Mozambico. La notizia mi rimase in mente e ci rimuginai fin quando, dopo quasi due anni di vita in Inghilterra, mi è sembrato evidente che qualcosa di vero dopotutto ci dovesse essere. Mi sono preso la briga di fare una ricerca a proposito del tema “libertà d’informazione in Italia”. È un argomento che spesso accende gli animi nel nostro paese e volevo esaminare la questione con una certa equanimità, racimolando le informazioni attraverso un mezzo (Internet) che ancora non risente in maniera apprezzabile della censura e dando una netta preferenza a documenti ufficiali di organi o istituzioni autorevoli. Va da sè che, per non incorrere in una sorta di petitio principii, ho usato fonti internazionali (prevalentemente in inglese ma ho cercato di tradurre il più fedelmente possibile i paragrafi citati)