Loris
Amicus Plato, sed magis amica veritas
lunedì 24 dicembre 2012
Se Buon Natale deve essere, che lo sia più vicino possibile a Betlemme e ai territori che la circondano
Loris
lunedì 16 aprile 2012
Benvenuti in Palestina - Ecco i pacifisti che hanno, nonostante tutto messo piede in Palestina (video)
domenica 15 aprile 2012
Benvenuti in Palestina - Welcome to Palestine
lunedì 16 gennaio 2012
"BIL’IN MY LOVE" Viaggio nella resistenza non violenta palestinese
PALAZZO FIESCHI, Via Sestri 34
CON IL PATROCINIO DEL
venerdì 16 settembre 2011
PER NON DIMENTICARE SABRA E CHATILA
"Valzer con Bashir"
Una notte, in un bar, un amico confessa al regista israeliano Ari Folman un suo incubo ricorrente: sogna di essere inseguito da 26 cani inferociti. Ha la certezza del numero perchè, quando l'esercito israeliano occupava una parte del Libano, a lui, evidentemente ritroso nell'uccidere gli esseri umani, era stato assegnato il compito di uccidere i cani che di notte segnalavano abbaiando l'arrivo dei soldati. I cani eliminati erano giustappunto 26. In quel momento Folman si accorge di avere rimosso praticamente tutto quanto accaduto durante quei mesi che condussero al massacro portato a termine dalle Falangi cristiano-maronite nei campi di Sabra e Chatila. Decide allora di intervistare dei compagni d'armi dell'epoca per cercare di ricostruire una memoria che ognuno di essi conserva solo in parte cercando di farla divenire patrimonio condiviso. - fonte mymovies
giovedì 25 agosto 2011
Dichiarazione di indipendenza all'ONU della Palestina
Fra 24 ore il Consiglio di Sicurezza dell'ONU si riunirà di nuovo per discutere la dichiarazione d'indipendenza della Palestina, che si candida a diventare il 194° stato nel mondo.
Già 700.000 di noi hanno aderito a questa campagna. Ma abbiamo bisogno di più forze per convincere i paesi chiave a votare a favore.
Avaaz ha prodotto un video breve ed efficace, che racconta la vera storia e spiega perché questa è la migliore opportunità che abbiamo per ottenere la pace.
Clicca per guardarlo e invialo a tutti quelli che conosci - raggiungiamo il traguardo di 1 milione di firmatari adesso:
http://www.avaaz.org/it/middle_east_peace_now/?vl
http://www.avaaz.org/it/middle_east_peace_now/?vl
Alice, Pascal, Emma, Ricken, David, Rewan e il team di Avaaz.
mercoledì 20 luglio 2011
Coordinamento Verso Genova2011 con la Dignitè per la legalità internazionale e la fine del blocco intorno a Gaza
Porto di Gaza "Interrompi L'assedio" |
mercoledì 6 luglio 2011
La Flotilla è inarrestabile
sabato 2 luglio 2011
Il Mediterraneo non è proprietà di Israele
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domenica 26 giugno 2011
Bisogna essere israeliani per definire terrorista la non-violenza
"Ho notato — e non sono il solo — la reazione del governo israeliano di fronte al fatto che ogni venerdì i cittadini di Bil'in si recano al muro contro il quale protestano senza lanciare pietre, senza ricorrere alla forza. Le autorità hanno definito questa marcia «terrorismo non-violento». Niente male... Bisogna essere israeliani per definire terrorista la non-violenza. E bisogna soprattutto essere imbarazzati per l'efficacia della non-violenza, dovuta al fatto che suscita il sostegno, la comprensione, il favore di tutti coloro che nel mondo si oppongono all'oppressione."
tratto da "Indignatevi" di Stèphane Hessel
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Lascio a Vauro la testimonianza di chi è e sarà a bordo della Freedom Flotilla
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sabato 25 giugno 2011
E’ PARTITA LA PRIMA BARCA DELLA FREEDOM FLOTILLA 2
fonte freedomflotilla
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giovedì 5 maggio 2011
Tu quoque Nichi? Scrivono i volontari di ritorno dalla Palestina
la mostra "Bil’in my love" sarà replicata a luglio all'interno delle iniziative del decennale 2001-2011.
sabato 5 giugno 2010
EREDI DI CRAXI MA NON TROPPO ...confronto tra l'Achille Lauro e la Flotilla di Gaza
Il 7 ottobre 1985 veniva dirottata da un commando palestinese dell’FLP la nave da crociera “Achille Lauro”.
Nel corso del sequestro rimase ucciso il cittadino americano ebreo Leon Klinghoffer.
La trattativa condotta a quel tempo dal governo italiano, con l’intercessione dell’Egitto, dell’OLP di Arafat e dello stesso Abu Abbas, fondatore dell’FLP, portò al dissequestro della nave .
Successivamente, infischiandosene degli impegni assunti dai soggetti istituzionali coinvolti, gli USA pretesero la consegna dei dirottatori, innescando un pericoloso braccio di ferro militare con l’Italia, presso la base di Sigonella.
Ho voluto ricordare, succintamente, il dirottamento della “Lauro” e la “crisi di Sigonella” perché, nella vicenda dell’arrembaggio Israeliano alla Flotilla con gli aiuti umanitari per Gaza, entra con tutta la prepotenza della logica della ragione.
A seguito del dirottamento della Lauro, il 10 marzo 1988 fu sottoscritta la “Convenzione per la soppressione degli atti illeciti contro la sicurezza della navigazione marittima” (convenzione di Roma) .
Di cui riporto in italiano il testo tradotto dell’art.3.
Ad una prima analisi, la vicenda dell’Achille Lauro risulta, a tutti gli effetti, la fotocopia di quanto successo nei giorni scorsi nelle acque internazionali davanti a Gaza.
Unica differenza, è che TUTTI dichiarano lo “Stato” che ha compiuto questo atto di “Terrorismo” uno “Stato” democratico e “amico”.
Dove, invece, la vicenda assume una dimensione completamente diversa è nel comportamento del nostro Governo.
Infatti, nell’85 Bettino Craxi non esitò a difendere l’autonomia e la sovranità dello stato Italiano non permettendo agli USA azioni dal grande effetto scenografico e dallo scarso valore diplomatico.
“L’orgoglio” nazionale fu fatto salvo dalla determinazione del governo di allora, che si rese garante della salvaguardia della legalità internazionale e della sacralità della difesa del nostro territorio nazionale.
Di fatto, invece, l’attuale governo Italiano, attraverso la voce del suo ministro degli esteri, fa carta straccia della “convenzione di Roma” ringraziando Israele e non esprimendo alcuna condanna nei confronti di chi ha sequestrato, percosso e incarcerato, senza alcuna giustificazione, cittadini italiani, e non ha espresso alcuna solidarietà nei confronti della Turchia (nazione di fatto aggredita) pur essendo questa un’alleata “istituzionale” in quanto paese aderente alla NATO , e, nei confronti della quale, come sancisce l’alleanza, vi è un obbligo di reciproca assistenza in caso di aggressione.
Ricordo che l’Italia, insieme agli USA e al governo di destra olandese, sono stati gli unici paesi che, in sede ONU, si sono opposti ad una commissione di inchiesta internazionale privilegiando una commissione di inchiesta interna Israeliana.
La conclusione, inevitabile, a cui si giunge esaminando e confrontando le vicende dell’Achille Lauro e della Flotilla, è che questo governo, erede, e non solo politicamente, di Bettino Craxi, è riuscito solo parzialmente ad acquisirne la dimensione politica.
La vicenda di questi giorni, ci ha reso un’ immagine dell’Italia servile all’abbisogno e incapace di osservare e fare osservare regole e leggi che regolano i rapporti tra le nazioni.
Per quanto riguarda,invece, l’intreccio affaristico e politico, i membri del nostro Governo invece stanno, forse, quasi superando il maestro, ed aspettiamo fiduciosi le risultanze della magistratura, anche se pensando alla votazione alle Nazioni Unite, forse le inchieste vorrebbero condurle loro o in subordine magistrati non imparziali ma sicuramente “amici”.
martedì 1 giugno 2010
Indegne dichiarazioni di un Ministro della Repubblica.
La pochezza politica e la mancanza del senso dello Stato, ha nuovamente colpito un membro dell’esecutivo. Dopo le allucinanti dichiarazioni del sottosegretario Mantica di ieri, oggi è stata la volta del responsabile del dicastero Frattini, che ha avuto la sfrontatezza di dichiarare che i sei italiani, che erano al seguito del convoglio umanitario “freedom flotilla”, non sono prigionieri di Israele. L’intervista è stata resa al tg3 delle 19 di oggi 1 giugno (appena disponibile segnalerò il link stabile al video).
Che sono stati sequestrati, che soggiornano in stato di detenzione, che subiranno un processo, e che avranno un decreto coatto di espulsione, è evidentemente quanto di più simile al concetto di libertà passa per la testa del signor Ministro.
Che siano stati vittime di una azione di pirateria, né più né meno come accade in prossimità delle coste di alcuni paesi africani a navi anche italiane, il Ministro di Berlusconi pare non essersene accorto. La formulazione per il “ritorno a casa” dei nostri connazionali è debole, servile e poco rispettosa di cittadini Italiani che hanno il diritto ad essere tutelati dal nostro governo nel momento che sono fuori dei confini nazionali e sono vittime di soprusi talmente evidenti da richiedere, come il governo Francese, il rilascio immediato, pena ritorsioni diplomatiche .
Dovrebbe mettersi il cuore in pace il Ministro e comprendere che questo paese che risponde al nome di Israele, ha aggredito uccidendo tra gli altri il comandante di una nave turca. Vogliamo ricordare al Frattini che con la Turchia condividiamo “l’alleanza atlantica”? Vogliamo ricordare che la Nato è nata proprio per garantire la reciproca assistenza nell’eventualità di una aggressione ad uno stato membro?
L’aggressione in acque internazionali è assolutamente assimilabile ad una aggressione al territorio nazionale.
Così come richiesto da altri paesi europei, il rilascio deve essere immediato .
Se quanto scritto sino ad ora può sembrare “formale”, di sostanziale c’è che oggi sono stati uccisi altri cinque civili palestinesi tra cui una signora di 65 anni.
Credo risulti difficile sostenere che fosse una pericolosa terrorista.
Di sostanziale c’è che o si è in grado, al di la delle proprie convinzioni e degli schieramenti politici di appartenenza,di svolgere il proprio ruolo, o è meglio dare le dimissioni e lasciare gestire le problematiche (di qualsiasi natura) inerenti italiani all’estero, a chi è in grado di farlo in maniera e misura più efficace, attraverso strumenti diplomatici e sanzionatori.
Assodato è che al Ministro non è bastata l’esperienza recente, che ha coinvolto nuovamente cittadini italiani in Afghanistan , e che, anche se terminata positivamente, sicuramente non è stato grazie alla sua perentorietà.
lunedì 31 maggio 2010
Deferire Israele ai tribunali Internazionali
Mentre il numero dei morti della “FREEDOM FLOTILLA” continua a salire, il Governo Israeliano ha la sfrontatezza di parlare di provocazione da parte della flottiglia che portava 100 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza.
Più volte è stato denunciato come le autorità israeliane scientificamente adottano sistemi atte a stroncare la sopravvivenza della popolazione civile della striscia di Gaza.
Il Blocco delle merci non è casuale, e, oltre a bloccare come è successo di recente alla carovana di “Music For Peace” medicinali, il blocco riguarda anche i materiali per la manutenzione dei pozzi che distribuiscono l’acqua potabile alle popolazioni e i quaderni, perche attraverso l’apprendimento e la trasmissione della propria cultura un popolo non può morire.
Il senso di colpa da parte delle nazioni occidentali nei confronti di ciò che fu l’olocausto non può trovare nessuna giustificazione nella politica del genocidio portato avanti dai governi israeliani.
Mobilitiamoci affinché la risposta di condanna si levi ai più alti livelli internazionali .
Sollecitiamo la Farnesina ad una decisa condanna.
Chiediamo che siano deferiti ai tribunali internazionali i responsabili politici e militari delle stragi nei territori occupati e del vile atto di pirateria compiuto questa notte nei confronti delle organizzazioni umanitarie.MORTI E FERITI - ATTACCATA IN ACQUE INTERNAZIONALI FREEDOM FLOTILLA DALLA MARINA ISRAELIANA
FONTI - ALJAZEERA - HAARETZ.COM - Repubblica video
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