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direttori di tg

Per decenza, senza commento.

varie ed eventuali



Ieri sono stato per la prima volta a un concerto di
Ivano Fossati, autore che conosco pochissimo e che per quel pochissimo ho sempre però apprezzato molto.

Dopo ieri si è reso necessario e imprescindibile recuperare l'intera discografia quanto prima.
Accompagnato da dei musicisti di grande bravura - fra i quali ha spiccato per classe e inimmaginabili doti ginniche il bassista a molla Max Gelsi - Fossati ha naturalmente eseguito dei pezzi dall'ultimo album, Musica moderna, ma ha anche ripercorso parte del repertorio più vecchio, andando a ripescare l'attualissima La crisi (del '79...) e proponendo un pezzo rieseguito dal vivo solo di recente, Di tanto amore.

Non conoscevo Discanto (il video lassù) ed è il pezzo che mi è piaciuto di più: non so se ce le ho volute vedere solo io, ma è così denso di immagini noir e metropolitane che potrebbe fare tranquillamente da tema portante per un fumetto o un film. Se invece arrivo buono ultimo ad accorgermene, compatitemi.



Ho anche finito di vedere l'ultima stagione, la settima, di
24, insieme a I Soprano e The Shield la mia serie preferita di sempre.
Da qui in avanti considerate il rischio concreto di calpestare qualche spoiler, quindi procedete a vostro rischio e pericolo e non venite poi a pulirvi sul mio zerbino.

Si sarebbe dovuto trattare dell'ultimo appuntamento con Jack Bauer & c. e invece lo ritroveremo anche in un prossimo Day 8.

Peccato, perchè è apparso chiaro fin dall'inizio, in questa settima stagione, il tentativo degli autori di dare coerenza a macro e micro subplot della trama orizzontale di 24 e di farli convergere in un unico e risolutivo snodo, senza con questo rinunciare alla consueta eruzione di colpi di scena: il ritorno di Tony Almeyda (anche se l'avrei potuto intuire) e di altri ottimi personaggi dei precedenti cast (tutti tranne quell'insopportabile stronza della figlia), l'avvicinamento di Jack a Washington grazie al cambio di location e l'apertura procedural della stagione (con Jack sul banco degli imputati, vero leit motiv metaforico di tutti gli episodi: che sia giusto o meno il suo continuo ricorrere alla tortura in funzione del bene superiore, il vero problema è quello di fare delle scelte con cui si è in grado di convivere).

Anzi, proprio in funzione del calibro di botti sparati a sorpresa, scommetterei un dito sul fatto che il finale di questa settima stagione sarebbe dovuto coincidere con la morte di Jack, ma la ri-impennata degli indici d'ascolto deve aver convinto la produzione delle potenzialità di un'ennesima stagione.

update


Dimenticavo. Ho pure visto Transformers - Revenge of the fallen.
Il primo era stato una bellissima sorpresa, il secondo una mezza rovina confusa, involuta, insulsa.
Michael Bay apre il gas, ma finisce subito la benzina : due ore e mezza di film lungo e noioso che manco Ben Hur.
Tutta l'ultima parte nel deserto è girata alla grande, ma l'ora e mezza precedente è propellente puro per sbadigli a raffiche fotoniche.
In effetti, messa così, la metafora della benzina stenta, ma è anche vero che stiamo parlando di Transformers 2, quindi va più che bene.

Phantom - l'ombra che cammina


Non vedo l'ora che esca, anche se non si tratta di una collana cronologica dedicata alle avventure del personaggio di Lee Falk.
Ogni albo sarà composto da 128 pagine formato comic-book a un prezzo onestissimo e con sostanzioso apparato redazionale e raccoglierà storie realizzate dalla Egmont, che ne ha prodotto a quintalate negli ultimi decenni.

Phantom è uno dei personaggi cui sono maggiormente affezionato e di cui amerei con tutto me stesso leggere nuove avventure realizzate oggi da nuovi autori (e magari italiani e magari mi ci vorrei trovare in mezzo).
L'idea di rivederlo in edicola (l'ultima volta è stata - estemporanea e occasionale - con I Classici di Repubblica, ma mancava da anni) è particolarmente stuzzicante, per non dire esaltante.

Negli USA stanno lavorando alla serie televisiva, ma quanto visto finora procura giusto effetti diuretici.

visioni pasquali


Tony Gilroy mi è stato sempre simpatico per via del trittico di sceneggiature per la saga di Bourne, mi ha estremamente incuriosito con quel bel thriller/noir un po' sbilenco, ma cazzuto di Michael Clayton e con questo Duplicity mi convince ulteriormente.
Prende due divi (Owen e la Roberts) e li infila in un gioco al rialzo di sorprese e doppi giochi, il tutto tenuto insieme da un tono da commedia sofisticata piuttosto divertente.
Ma se l'argomento è lo spionaggio industriale fra colossi della cosmesi, il tema è: cos'è che lega una coppia? Quanto peso ha la fiducia e quanto la perfetta comprensione dell'altro?



Underbelly è invece una serie televisiva australiana molto bella (finora, però, ho visto solo i primi tre episodi) che racconta le vicende realmente accadute di una famiglia di criminali di Melbourne. Un po' I Soprano e un po' Romanzo criminale - giusto per sprecare qualche sciocchissima ed inutile etichetta senza senso - Underbelly (qua e qui altre info) ha un'ottima partenza per scrittura, regia e recitazione e regala fin dalla prima puntata un personaggio, il principe nero Alphonse Gangitano, straordinariamente interpretato dal bravissimo Vince Colosimo (vedi foto su).

melting pot


Se uno non aggiorna il blog non è perchè manchino le cose da dire o da raccontare o da segnalare.
E' che manca proprio la voglia.

Poi però scopri QUESTO e la voglia di spargere la voce è talmente forte che ti fa venir voglia di dire qualche fesseria anche su qualcos'altro.

Intanto, dicevo, QUESTO.
Coreingrapho è un sito/blog/spazio su cui sta un mucchio di roba che tutti dovrebbero leggere, a conferma che il web - quanto/più la/della carta - pullula di cose belle e imperdibili.

Riguardo al qualcos'altro, invece, vado di sintesi estrema:

- ho visto l'ultima stagione di The Shield e tutte le (sei) stagioni de I Soprano, oltre che la prima di Romanzo criminale e Kidnapped.
Le prime due sono dei capolavori assoluti: due serie belle, ma belle tanto. Direi tantissimo. Tanto tantissimo che rinuncio in partenza a qualsiasi approfondimento critico.
Romanzo criminale è - insieme a Boris - la migliore serie italiana che abbia mai visto.
Kidnapped è un'ottima e appassionante sorpresa: raccontare di rapimenti, al cinema, non è cosa facile e costringe a grandi ellissi narrative. Qua, invece, si prendono tutto il tempo e lo fanno bene.

- Su Punisher, Garth Ennis sforna le sue cose migliori. Sicuramente meglio di alcune vaccate scritte per la Avatar, ancora più sicuramente di come ha chiuso Preacher. Asciutto, trame sicure e condotte senza grossi eccessi (se non verbali e quasi sempre divertentissimi).
Quando poi ha a che fare con disegnatori come Parlov, allora tutto si fa più facile.

- Gli ultimi film che ho visto al cinema: Il cosmo sul comò, Operazione Valchiria ed Ex.
Il primo e l'ultimo si contendono la palma della stronzata più fetida.
Il film di Singer, invece, si fa apprezzare per l'ottima regia: temevo il peggio ed è arrivato qualcosa di buono.

Ho visto, letto e ascoltato anche altre cose, ma - per ora - mi concentro su questo.
Appena si sblocca la memoria, torno sul resto.


The shield


La serie televisiva più bella che abbia mai visto.
Anzi, una delle cose più belle che abbia mai visto e letto.

Perchè i personaggi scelgono, compiono delle azioni e le conseguenze arrivano.
Sempre.
Ogni stagione è la diretta conseguenza della prima.
Ogni evento è il fondamento necessario del successivo.

Il tutto fino a una conclusione che è una vera conclusione.
E non dico altro, che se no mi scappano spoiler a mitraglia.

Boris



So che arrivo buono ultimo a parlarne, ma l'ho scoperta da poco e solo ora ho finito di vedere la prima stagione: Boris è davvero una serie con i controcazzi.
Scritta divinamente, ben diretta, ottimamente interpretata. Si ride tanto, di gusto, di testa, amaramente e di panza.
La puntata con ospite Giorgio Tirabassi m'ha fatto accasciare.

Già fibrillo in attesa che mi si dia la seconda stagione.

Perplessità e certezze


Continuo a chiedermi perchè insista nell'acquistare XL: un buon 50% degli articoli, mediamente, non m'interessa per niente (o ne detesto gli argomenti, tipo gli emo di questo mese) e, del restante 50%, più della metà affronta argomenti che ho già avuto modo di approfondire - spesso meglio - sulla rete.

Tex taglia il traguardo dei 60 anni. E se non è una certezza questa, non so davvero quale possa esserla.

Ho la certezza che avere la scimmia per i dvd dovrebbe perplimermi, ma così non è.
Mentre cerco di risolvere il paradosso, mi godo I Soprano (sto finendo la quinta stagione e già dopo il primo episodio della prima sono diventati la mia serie preferita insieme a The Shield e 24).

Non scrivo una riga da mesi, ma pur perplimendomi, una volta tanto la cosa non mi preoccupa più di tanto: ho la certezza che il tappo stia per saltare.

Sono sicuro che il blog tornerà a perplimermi.

Mi perplime molto, ma molto molto molto che il prezzo d'ingresso per una fiera del fumetto - per quanto possa essere la più importante - possa arrivare a costare 12 euro al giorno.
No, dico, 12 euro per entrare in un supermercato dove spendere soldi. Mah.

Non ho alcuna perplessità sul fatto che PandaliKEs di Giacomo sia un vero e proprio gioiello.

Sono certo che 610 sia una delle trasmissioni più divertenti che potreste ascoltare in radio.

malanni di stagione





La scimmia dell'attesa, quando ti prende, non ti lascia più.
E' una patologia impossibile da contrastare se non con ciò di cui si ha realmente bisogno e presenta una sintomatologia piuttosto chiara: tremori, mal di schiena, mandibola serrata, stomaco in fiamme, lingua una felpa e mani due spugne.

welcome to Springfield

Seguendo le orme del Granduca di Toscana (pratese d'origine) Priccio e copiando senza ritegno l'idea blogettara del sommo Guglie, mi sono divertito a creare il mio avatar à la Simpsons, grazie al sito lanciato per promuoverne il film di prossima uscita.
Purtroppo non ne sono granchè soddisfatto, soprattutto perchè mancano alcune varianti sui tipi di barba e pizzetto.
Mi somiglia molto molto di più quello à la South Park che vedete nel rettangolino in alto a destra di questa pagina.


Jack & Bart!



Con tutto che non c'ho capito quasi nulla, mi sono scasciato dalle risate lo stesso.

scoop!

Non chiedetemi come ho fatto, ma sono riuscito a ottenere un filmato segretissimo girato all'interno dell'inaccessibile sala riunioni in cui vengono elaborate le trame di Lost.
Guardatelo a vostro rischio e pericolo.

due tipi per bene






Seguo The Shield e 24 con estremo interesse e incontenibile passione, all'inizio grazie al fatto che le due serie affrontano due dei generi che maggiormente preferisco, ora che ho finito di vedere - rispettivamente - la quinta e la quarta serie, il due motivi principali che mi tengono incollato allo schermo sono innanzitutto i due protagonisti (Vic Mackie/Michael Chicklis e Jack Bauer/Kiefer Sutherland) e il crescendo inarrestabile di tensione che i due serial risescono a regalare.

Con la fine della quarta serie di 24 ho definitivamente risolto il dilemma che mi attanagliava riguardo chi concedere, fra Vic Mackie e Jack Bauer, il favore dei miei sentimenti: li amo entrambi nello stesso identico modo.

Vic seduce per il male che incarna, Jack per la capacità di fare le scelte più traumaticamente giuste.

Entrambi si specchiano uno nell'altro: se Vic per raggiungere i suoi obiettivi criminosi è a volte costretto dalle circostanze a compiere qualche azione legale, Jack riesce a fare dei passi incredibilmente dolorosi e moralmente riprovevoli in vista del bene ultimo.
Due personaggi scritti benissimo e recitati meglio da due attori, Michael Chicklis e Kiefer Sutherland, che riescono a passare da momenti sovraccarichi di eccessi a sfumature psicologiche tutte a togliere con la disinvoltura degli attori di razza pura.


Lost in desperation



Avrei voluto parlare di Lost, esprimere tutta la cieca e acritica passione per questo serial.

Invece, mentre cercavo una bella immagine da inserire nel post, ho intercettato un wallpaper apparentemente innocuo, anche perchè nella miniatura si intuiva che vi erano ritratti i protagonisti della serie secondo lo stile di South Park.

Un'immagine invitante, ottima da utilizzare qua.
La ingrandisco, la guardo... e arrivano almeno un paio di spoiler a gettarmi nel più profondo sconforto.

Io sto per finire di vedere la seconda serie: sapere con così tanto anticipo due cose abbastanza fondamentali mi ha annichilito e non riesco a scrivere le cose che avrei voluto.

Vogliatemi comprendere: quello che sto vivendo è un dramma umano che mi divora dall'interno.