venerdì 20 gennaio 2012

Il primo dizionario illustrato - Venerdì del libro

Come spiegare ai bambini il significato delle parole? Soprattutto quando sono piccini ed hanno tanta voglia di imparare?
Ho trovato un valido aiuto in un libro piuttosto vecchio - l'ottava edizione è del 1993 ma credo che bisogna tornare agli anni ottanta per imbattersi nell'edizione numero uno - che ci è stato ceduto da un ragazzino che ha fatto spazio nella sua libreria. 
Il primo dizionario illustrato, questo è il titolo del libro, aiuta i più piccoli a conoscere parole nuove.

Vengono fornite spiegazioni semplici, usando frasi brevi e immagini che aiutano a chiarire la spiegazione. Molte parole sono di uso comune e il significato, i nostri bimbi, lo conoscono già. In altri casi si tratta di parole che vanno ad arricchire il lessico dei più piccoli. 
Un esempio? Viene spiegato il significato dei termini rammendo e rammento, cosa vuole dire reciproco, cos'è la laurea, cos'è il parto, cos'è un satellite e così via discorrendo. Il tutto in modo molto semplice. 
 
 
I termini sono proposti in ordine alfabetico, proprio come li si troverebbe in un vocabolario "da grandi" ed i bambini hanno anche la possibilità - oltre a quella di imparare il significato di parole nuove - di capire come vanno cercate le parole. E' una sorta di primo approccio con un vocabolario e questa funzione va riservata, però, a bimbi più grandi che sappiano distinguere e riconoscere le letterine. 

Ultimamente ci sono molte versioni di dizionari per bambini, più moderni, graficamente più curati. Noi, comunque, abbiamo scoperto che anche i libri vecchi hanno un loro fascino ed una loro utilità.
Nelle ultime pagine del libro sono proposte anche delle attività come riconoscere gli oggetti proposti nelle immagini e scrivere il loro nome mettendoli in ordine alfabetico. E' presente anche uno spazio bianco in cui scrivere parole nuove e il loro significato. 

Non so dire il prezzo visto che è presente solo il codice. I testi sono curati da Lisi Fioruzzi ed è un testo che arriva dall'originale inglese di Desmond Marwood e Dr. Elizabeth Goodacre con disegni di David Nockeis e Paco. Edito da Vallardi Industrie Grafiche.

Con questo libro partecipiamo a questo venerdì del libro di Homemademamma.

mercoledì 18 gennaio 2012

Se son rose (Tiziana Merani)

"Quel proverbio - ha detto a un tratto - Se son rose fioriranno... Bhè è vero fino ad un certo punto. Anche le rose hanno bisogno di aiuto. Terra, acqua, sole... (...) e non sottovalutare il momento in cui bisogna potare (...)  A volte è difficile mollarsi alle spalle le cose senza importanza".

Devo ammettere che leggere il libro Se son rose, di Tiziana Merani, mi è servito. Eh si, mi è servito per rimettere a fuoco alcune cosette che ultimamente erano un tantino sfocate. Non che siano concetti che non sapessi già ma, magari, rispetto ai quali ultimamente mi ero un po'... distaccata.
Si tratta di un libro ironico, una storia al femminile che accomuna molte lettrici - almeno credo... io mi sono rivista in diversi passaggi - e che viene proposta con leggerezza e simpatia da un'autrice (mea culpa) non conoscevo.

Ho ricevuto il libro nell'ambito dell'iniziativa di Ely "Libri vagabondi" ed ammetto che all'inizio ho rischiato di perdermi in più punti.

Lo stile narrativo un po' confuso, pagine di diario che si alternano a momenti di vita, riflessioni a voce alta con intermezzi di altro genere (per chi dovesse averlo letto.... bhè, io non ho proprio capito l'utilità della storia di Zorro... sarà stato un mio limite!) all'inizio mi ha un po' spiazzata. Devo dire, però, che andando avanti con la lettura la storia ha preso una sua piega e quella che mi era sembrata una certa confusione narrativa iniziale si è poi rivelata il modo più diretto di raccontare la storia di una donna un po' incasinata, con progetti in testa, con debolezze, limiti e una missione: quella di far funzionare un matrimonio che sembra essere arrivato (di già!) ad un momento di stanca. Anzi, con una doppia missione visto che a quella legata al suo matrimonio si aggiunge anche quella di sentirsi realizzata dal punto di vista professionale.

Il finale è un po' mieloso ma ci sta bene in una storia così. 
Segnalo, poi, anche la presenza - in coda al libro - di alcune ricette che prevedono l'uso dei fiori: nel libro, ad un certo punto, viene organizzata una sagra a base di fiori e i piatti che vengono proposti sono rigorosamente tematici.
Insalata di gamberi e primule di Talia (che è un'amica della protagonista), Sciroppo di rose della nonna di Francesca (che è la protagonista), Risotto con le rose della mamma di Francesca, Crema ai petali di rosa di Sara (altra amica della protagonista), Torta "Se son rose" di Ginevra (altra amica della protagonista), Marmellata di Francesca: queste sono le ricette che vengono fornite... Sono stata tentata di provarne una ma per il momento non l'ho fatto. E visto che dovrò restituire il libro, o lo faccio subito o mai più! Vedremo. Magari mi fotocopio le ultime pagine e poi ci provo con calma!

Se ne suggerisco la lettura? Si, se si cerca un storia divertente, semplice ma incasinata al tempo stesso, racchiusa in un libro che si fa leggere senza intoppi. No se si cerca qualche cosa di più profondo e di più "culturale". 
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Se son rose
Tiziana Merani
Piemme
16.50 euro

lunedì 16 gennaio 2012

Il sale - per Il Cavolo Verde Junior

Fino a qualche tempo fa quando al piccoletto di casa chiedevo "Ma tu mi ami? Quanto mi ami?" lui mi rispondeva "...cinque sacchi". Per lui era davvero tanto. 
Da qualche tempo a questa parte mi risponde "...tanto come tutto il lungomare"... perchè questa estate, in bici, ha capito che il lungomare è davvero molto lungo per cui è un sinonimo di qualche cosa di davvero molto, molto grande.
La principessa di casa, invece, che inizia ad avere un po' di dimestichezza con i numeri, mi risponde "... un miliardo di milioni". 
Ogni risposta per me corrisponde ad un'immensa gioia... soprattutto quando sono loro che mi dicono spontaneamente di amarmi tanto come....
Anche quando il piccoletto mi diceve "cinque sacchi" sapevo che per lui era davvero tanto per cui ne ero felicissima. 
Perchè ognuno ha il suo metro di valutazione ed il tanto può essere misurato da ognuno con un metro diverso. Basta solo comprenderlo.

Così non ha fatto un re che, chiedendo alle sue figlie quanto l'amassero, è rimasto male della risposta di una delle tre che ha paragonato il suo amore per suo padre... al sale.
Il re non avrebbe mai immaginato di sentire una risposta del genere e.... ed è questa la storia che propongo oggi nel mio contributo al Cavolo Verde Junior.
E' un libricino economico, la storia è riassunta - ne troviamo una versione più complessa anche nel libro Il pentolino magico con maggiori dettagli ed uno stile narrativo più ricercato - ed è proponibile a bambini dai quattro anni in su. 
Fa parte di una collana di cui abbiamo diversi titoli: ho già avuto modo di recensire Giovannin senza paura, Il gigante egoista, La principessa sul pisello, Biancaneve.

Nel chiedere a qualcuno "...ma quanto mi ami" bisogna essere pronti a capire bene il valore della risposta... altrimenti si può rimanre male e si può perdere qualcuno per un proprio errore, come è capitato al re. 
Vi invito a fare un salto sul Cavolo Verde Junior per saperne di più.
***
Il sale
Francesca Lazzarato
EL Edizioni
32 pagine
3.500 euro

venerdì 13 gennaio 2012

Io, io... e gli altri? (AA. VV.) - Venerdì del libro

I diritti e i doveri di tutti i bambini e le bambine. Ecco l'argomento che vorrei proporre oggi per il Venerdì del libro di Homemademamma, con il libro "Io, io... e gli altri?" che raccoglie i testi e le illustrazioni che hanno dato vita alla mostra con l'omonimo titolo e proposta in divere zone d'Italia.
Ho notato il catalogo l'altro giorno in libreria ed è stata una gioia. Sapevo della sua pubblicazione a seguito dell'iniziativa della mostra che, grazie a Nicoletta Costa, è arriva anche nel mio comune. A dire il vero ho dato una mano nell'organizzazione ed ho preso io i contatti con Nicoletta che ringrazio per la disponibilità. Vedere quella bella copertina tra gli ultimi arrivi nella libreria che ho a dieci minuti da casa è stata una soddisfazione. 
Il libro raccoglie l'interpretazione dei diritti - e doveri - dei bambini secondo importanti autori ed illustratori di libri per ragazzi.

I testi sono di: Stefano Bordiglioni, Fabrizio Calì, Giuseppe Caliceti, Sofia Gallo, Vivian Lamarque, Francesca Longo, Giusi Quarenghi, Susanna Tamaro, Ugo Vicic, Giovanna Zoboli.
Le illustrazioni sono di: Raffaella Bolaffio, Nicoletta Costa, Anna Curti, Adriano Gon, Claudia Melotti, Giulia Orecchia, Gabriela Rodriguez Cometta, Febe Sillani, Agostino Traini, Manuela Trimboli.

La pubblicazione non propone una storia, un racconto. Propone - in rima o comunque con testi piuttosto efficaci nella parte testuale - una riflessione sui diritti dei bambini e delle bambine, accompagnati con immagini che propongono lo stile di ognuno degli illustratori coinvolti nel progetto e che, nell'insieme, danno vita ad un lavoro organico ed importante. 
Si tratta di un libro-catalogo che raccoglie i pannelli della mostra ma che ha anche una sua autonomia visto che può essere letto a prescindere dall'aver visto la mostra oppure no. Io ho avuto la fortuna di vederla, di fare la mia parte nell'organizzarla per offrirla alla nostra comunità e devo dire che merita davvero.

Nel nostro comune, nel territorio della provincia di Fermo (Marche) l'abbiamo allestita nella sala pubblica adiacente ad alla Scuola per l'Infanzia "Arcobaleno" ed è stata l'Associazione Arcobaleno Genitori per la Scuola ad occuparsene. Il tutto con l'aiuto ed il sostegno economico di Confartigianato Imprese Fermo, la sezione provinciale di Confartigianato, che si è mostrata sensibile a tali tematiche ed ha coperto le spese di stampa.  

Il libro è edito da Gallucci e costa 9.90 euro. Lo consiglio.


Un momento dell'inaugurazione della mostra 

giovedì 12 gennaio 2012

Il piccolo principe - Le nuove avventure (Pop up)

Il Piccolo Principe è un libro che è stato proposto in molte versioni. Nel tempo si sono susseguite edizioni diverse, tutte attorno alla stessa storia: quella scritta da Antoine de Saint-Exupéry. La versione originale fu pubblicata nel 1943, tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.
Ieri sera, in biblioteca, sono stata attirata da una versione esteticamente capace di catturare. Un libro piuttosto grande, in versione pop up. L'ho preso, più per me che per i miei bimbi a dire il vero. L'impressione che ho avuto sulle prime- poi rivelatasi quella giusta - mi ha indotta a pensare che ai miei bimbi sarebbe piaciuto molto il pop up ma un po' meno la storia. Ancora troppo piccoli. 

Non mi sbagliavo affatto.
Il Piccolo Principe - Le nuove avventure è un libro che porta i lettori a vivere un'avventura straordinaria, stimolante ed interessante. Ma ciò non è tanto legato alla lettura quanto allo stimolo legato alle immagini che prendono vita.
E' un pop up molto ben costruito, che fa letteralmente uscire dal libro i personaggi. Colori molto intensi contribuiscono a rendere ancora più verosimile le scene rappresentate. I bimbi sono rimasti affascinati.


La rosa legge una lettera che arriva dal Piccolo Principe, lontano per vivere un'avventura emozionante. E comincia il racconto.
Il testo è breve e scritto con caratteri piuttosto sottili. Impensabile che un bimbo alle prime armi con la lettura - come la mia principessina - riesca a leggere un libro così.
Il pop up, però, è un altro discorso. E' davvero capace di affascinare.

Il meccanismo dell'Orologio del Pianeta del Tempo, in particolare, li ha lasciati a bocca aperta. Nell'aprire e chiudere leggeremente le pagine il meccanismo prende vita, ruota ed è davvero ben fatto.


Non va sottovalutato il titolo. Anche se viene riportata la dicitura Il Piccolo Principe, non c'è da aspettarsi la storia originale, o un estratto di essa. Si tratta di Nuove Avventure che, secondo il mio parere, vanno lette dopo aver conosciuto la storia originale altrimenti non se ne apprende bene il senso. Resta una storia appesa lì, tra le pagine del libro, tra le immagini del pop-up, senza lasciare più di tanto, se non il piacere del pop up. Chi conosce la storia del Piccolo Principe, invece, può apprezzare in modo diverso la storia che viene proposta come un'avventura che possa sommarsi a quelle già vissute nella storia originale.
Ho voluto precisare ciò perchè credo che sia più opportuno scegliere un libro così in modo consapevole, tanto da non restare delusi dalla storia.

Se si cerca Il Piccolo Principe in versione originale allora questo non è il caso. Se si vogliono vivere nuove avventure che abbiano per protagonista il Piccolo Principe, la sua amica Volpe e la Rosa, allora questo è il libro giusto. Molto bello e dalle immagini suggestive, tra l'altro.
***
Il piccolo principe - Le nuove avventure
Pop-up
Bompiani
22.00 euro

lunedì 9 gennaio 2012

Figlia del silenzio (Kim Edwards)


Ho scelto il libro Figlia del silenzio d'istinto. Mi ha attirata la copertina ed anche le tante pagine da leggere, più di quattrocento. L'ho comparto sfruttando un buono acquisto che mi è stato regalato in occasione del mio compleanno.

Non avevo letto nulla di questo libro, nessuna recensione... Sono successivamente, ad acquisto avvenuto, mi sono resa conto di avere tra le mani un romanzo che ha venduto un bel po' di copie diventando un consolidato successo grazie al passaparola.

Non conoscevo l'autrice. Nome del tutto sconosciuto per me. Avevo solo letto, in libreria, il breve estratto del libro che è proposto nell'ultima di copertina. Mi sono lasciata catturare e l'ho comprato.

La storia ha inizio nel 1964. A Lexington una donna ha le doglie. Norah Henry sta per partorire nel bel mezzo di una tempesta di neve. Ad assisterla c'è suo marito David (medico) che non riuscendo a raggiungere l'ospedale decide di far nascere i bambini aiutato dalla sua infermiera Caroline.
Tutto procede nella norma. Almeno sembra. Nasce un bel maschietto in perfetta salute ma, inaspettatamente, le doglie non si fermano: c'è anche un'altra bambina in arrivo. Una bambina che, però, è affetta dalla sindrome di down. David lo capisce subito e prende una decisione che gli cambierà la vita: affida la bambina a Caroline chiedendole di portarla in una clinica che si occupa di persone affette da tale malattia. A sua moglie - sotto l'effetto del cloroformio - non dice la verità. David mente. Dice a sua moglie che la bambina è nata ma è morta subito dopo. Una menzogna che segnerà la vita di tutti i protagonisti della storia.

Cambierà la vita di David, schiacciato sotto al peso di una tale bugia. Lui che voleva evitare alla sua famiglia la sofferenza legata alla malattia della piccola. Lui che voleva evitare di far soffrire sua moglie come, anni prima, avevano sofferto i suoi genitori per via di una sorella gravemente malata e morta giovane. Lui che riverserà le sue attenzioni sul suo figlio maschio senza riuscire a stabilire mai un vero contatto con lui.

Cambierà la vita di Caroline. Un'infermiera come tante che si trova complice di un gesto più grande di lei. Ha accettato di fare ciò che David le ha chiesto e non ha battuto ciglio: Caroline ama David, lo ama segretamente, non ricambiata. Come potrebbe dirgli di no? Si trova tra le braccia una bambina appena nata, serena, tranquilla e dolcissima... Ha una piccola vita nelle sue mani...

Norah soffrirà molto della perdita della bambina che piangerà come morta. Il peso di quella perdita la opprimerà a lungo ed anche il rapporto con suo marito ne risente giorno dopo giorno fino ad arrivare ad una inevitabile svolta.

La vicenda segnerà anche la vita di Paul: quel bambino che diventerà in fretta un uomo senza che ne' suo padre ne' sua madre riescano a capirlo fino alla fine, fin nel suo intimo.

Phoebe
è quella piccola neonata che quella notte, tra la neve, ha sorpreso David con la sua inaspettata nascita e che continuerà a stupire coloro che gli staranno accanto nella sua vita. Perchè Phoebe crescerà, andrà a scuola, diventerà una donna... Phoebe tornerà ad incontrare suo fratello dopo tanto tempo e la vita prenderà una piega diversa... non tanto per lei quanto per coloro che le stanno attorno.

Non ho svelato la trama, tranquilli. Nell'estratto del libro vengono date le stesse tracce che fornisco io nel parlare dei personaggi. La storia è molto bella. I personaggi ben delineati nella loro personalità controversa. I loro sentimenti, le loro contraddizioni, la loro sofferenza si possono quasi toccare. L'autrice è stata capace di ben trasmettere quelle emozioni, quelle paure, quei timori. Ed è anche stata capace di usare un linguaggio coinvolgente ma mai pesante. Tantomeno quando parla di Phoebe e del suo problema. Il personaggio non viene descritto facendo leva sulla compassione del lettore. Tutt'altro. Phoebe ha una vita serena, è contenta di se e trasmette la sua serenità con il suo modo di fare cristallino e spontaneo. La sindrome di down non viene utilizzata per penalizzare il personaggio ma per innalzarlo, per trasmettere speranza.

L'ho letto con molto interesse e molta curiosità. All'inizio dei vari capitoli vengono indicate le date dei periodi in cui le vicende si svolgono e ciò permette di avere un'idea precisa della crescita - parallela - dei due gemelli. Molto interessante anche la struttura del libro: oltre al romanzo vengono presentate, in coda, un'intervista con l'autrice ma anche la storia del caso editoriale e - parte per me più interessante di tutte le altre - degli spunti di discussione e di riflessione sul libro e sulle varie tematiche che propone. Il libro si chiude con delle pagine dedicate alle curiosità, per saperne di più.

Il libro costa 9.90 euro. E' una lettura che consiglio, per una storia che resterà nel cuore. Una lettura che suggerisco così come suggerisco la parte degli spunti di discussione, davvero interessante ed idea intelligente, secondo me.
Le pagine da leggere sono 406 ma scorrono con estrema facilità.

Ps. in alcuni passaggi è necessario tener conto del periodo storico in cui ci si trova. Negli anni '60 la diversità non era vista come oggi. E le gravidanze non erano controllate come avviene oggi. Non era poi così raro che una bambina nata "diversa" non venisse accolta favorevolmente, per un motivo o per l'altro.
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Figlia del silenzio
Kim Edwards
Garzanti (collana Elefanti Bestsellers)
9.90 euro

mercoledì 4 gennaio 2012

Il picnic delle fatine (Mondadori)

Non è un libro come tutti gli altri. E' proprio un libro "fatato". Eh si, perchè oltre a leggere ciò che c'è scritto - come avviene per ogni libro comune, Il picnic delle Fatine offre anche l'occasione di giocare materialmente, di creare con la carta ma anche tra i fornelli.
Si tratta di un libro dal formato particolare non tanto per le dimensioni quanto per il fatto che contiene una parte iniziale comune a tutti gli altri libri, con pagine colorate, disegni di fatine e testi in rima che rammentano un picnic in piena regola. Al centro è dotato, invece, di una parte rigida che ha una doppia funzione: al suo interno c'è un vero e proprio cassetto che conserva dei fogli di cartoncino da cui vanno ritagliate delle forme che andranno poi assemblate tra loro per dare vita a piattini, tazzine, teiera, fatine e tutto ciò che serve per un buon picnic.

Magicamente, poi, la parte centrale ha delle alette rigide che si aprono e permettono di usare il libro come se fosse un tavolo... un tavolo da picnic, appunto. All'interno del cassettino si trova anche una tovaglia a scacchi bianca e rossa. 

 

Da leggere, a dire il vero, non c'è moltissimo. Le pagine non sono molte. Il divertimento sta più nel montare il tavolo e giocare con le fatine che fanno il picnic... A dirla tutta, con alcuni oggettini abbiamo incontrato qualche difficoltà perchè i vari pezzi sono in cartoncino non troppo pesante e non tutto si tiene in piedi come dovrebbe. E' il caso delle tazzine che ci hanno fatto perdere anche la pazienza e alla fine le abbiamo lasciate stare!

A ben guardare, poi, nella parte finale del libro vengono anche proposte le ricettine del picnic delle fate. Eh si... quella che in un libro "normale" potrebbe essere considerate l'appendice, in questo caso altro non è se non "Il libro delle ricette fatate". Tortine delle fate, crostatine alla marmellata, gelato al cocco, tortine croccanti al cioccolato, stelline di zenzero, pizzette con formaggio e pomodoro, i sassolini delle fate e frullato di banana. Ce n'è per tutti i gusti.

Peccato che la mia principessina sia piuttosto strana in fatto di gusti culinari e... credo proprio che non mangerebbe nulla di quanto proposto nel menu fatato!
Non abbiamo ancora sperimentato nessuna delle ricette proposte ma un giorno o l'altro faremo un tentativo. Chissà, magari mi sbaglio anche se, conoscendola, credo proprio di averci visto giusto. Magari il piccoletto di casa potrà dare qualche soddisfazione in più... vedremo!
Le fatine in tutto sono sei: Federica, Donata, Donatella, Margherita, Elisabetta, Renata.  La mia bimba ha subito notato che sono tutti nomi "normali", niente a che vedere con le fatine di Trilly o simili... E la risposta che ci siamo date è che ogni bambina, nella sua normalità, è un po' fata... E la risposta mi sembra che le sia piaciuta anche se mi è sembrata un po' perplessa, sulle prime!

Ps. Un dettaglio mi è saltato agli occhi. Nel titolo del libro - ed anche tra le pagine - il termine "pic nic" è scritto con le due parole separate... io l'ho sempre scritto come parola unica, picnic. Sarò io che ho italianizzato il termine? Bho!
***
Il picnic delle Fatine
Mondadori
12.00 euro