Alienazione deriva dall'aggettivo latino alienus e questo, a sua volta, dal pronome indefinito "alius" (in greco allos):
altro. Il termine fa riferimento a colui o a ciò che è altro,
straniero, non appartenente alla nostra comunità, in pratica che "non è
dei nostri" e che, quindi, ci è estraneo.
Sono mesi che ci rifletto e ci ripenso, e mi disintossico.
Sto provando un piacere indescrivibile nell'essere diventata frequentatrice occasionale di Social Network.
Il social network allontana dalla realtà-
Perchè magari uno lavora da bennet, come un asino, epperò in rete diventa uno specialista della comunicazione, laureato ad Harvard.
Un po' come la grillina Marta Grande, la mancata bambina prodigio.
Un po' come Oscar Giannino che lui non aveva internet, ma fintanto che c'era la tv come solo altare a cui immolarsi, gli è andata bene. E anche adesso, un'ospitata, non gliela nega nessuno. Finanche Guido Crosetto, era sopravvissuto laureato per più di vent'anni, nel teatrino della politica.
E allora evviva, posso essere chi sogno di essere. Ma non lo sono davvero, sono come dentro Matrix, e mentre la rete mi usa come fonte di energia mi spengo alla vita vera.
Io adoro la vita, adoro il sole sulla pelle.
E un giorno, facendo un corso di aggiornamento sul "disturbo istrionico di personalità" mi sono accorta.
Mi sono accorta che i social network sono un pò come le bancarelle del mercato, dove esistono venditori di nulla e gente che aspira ad esserlo.
Dove pensi che tutti siano ricchi, salvo accorgerti poi ad un evento