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mercoledì 18 aprile 2012
Paradiso Pirellone !
Gran bell'ambientino il Pirellone.... La sede della regione Lombardia è un'accozzaglia di indagati e inquisiti quasi senza precedenti, capitanati dal caro Formigoni che ha dimostrato, vista la sua lunga esperienza, di saper scegliere i propri collaboratori, ed in questo anche il PD ha pensato bene di dargli una mano candidando Penati... Ma vediamo un po' di spulciare un elenco, augurandomi di non dimenticare nessuno.... Romano La Russa PDL "Finanziamento illecito ai partiti"; Nicole Minetti PDL "Favoreggiamento alla prostituzione"; Davide Boni Lega Nord "Corruzione e tangenti"; Angelo Gianmario PDL "Corruzione e tangenti; Filippo Penati PD "Corruzione e tangenti"; Monica Rizzi Lega Nord "Trattamento illecito di dati personali"; Franco Nicoli Cristiani PDL "Corruzione e tangenti"; Massimo Ponzoni PDL "Bancarotta fraudolenta"; Gianluca Rinaldin PDL "Corruzione e tangenti a questi va aggiunto il buon Trota per le note vicende della lega.... Va detto che alcuni almeno per decenza si sono dimessi ma altri sono ancora li sul loro scranno a percepire il lauto compenso regionale vedi Minetti, La Russa,Gianmario... Mai una gioia....
mercoledì 15 giugno 2011
Brunetta e Stracquadanio chiari esempi di demenza senile precoce....
Che dire di due esseri del genere...? Soprattutto che dire senza rischiare una querela....? Le ultime dichiarazioni di due dei più famosi leccapiedi dell'ignobile nano sono inaccettabili ma denotano anche la difficoltà in cui si trova il "partito dell'amore" in questo momento. Una palese difficoltà a smaltire le recenti sconfitte alle amministrative e ai referendum emerge sempre più. Mi auguro che certa gentaglia venga spazzata via dalla scena politica italiana al più presto.... Intanto se volete far peggiorare le vostre ulcere allego di seguito le due dichiarazioni "illuminate"... Mai una gioia...
Povero Silvio....
Ma dove trovo i soldi se i giudici mi condanneranno?. Sarebbe stato questo lo sfogo a cui il premier Silvio Berlusconi si sarebbe lasciato andare con alcuni suoi ex compagni di classe al termine del funerali del senatore Romano Comincioli che si sono svolti nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano. Se i giudici mi condanneranno dovrò pagare un sacco di soldi a De Benedetti, avrebbe aggiunto il premier, sempre secondo quanto riferito da alcuni dei presenti alla conversazione che si é svolta sul sagrato, facendo esplicito riferimento al lodo Mondadori. Fonte Ansa.it
Ma povero cristo vi rendete conto a quello in cui va incontro il mezz'uomo...? Propongo una raccolta fondi a sostegno.....Non vorrete per caso fargli smettere di fare bunga bunga e trapianti.... Mai una gioia....
giovedì 2 giugno 2011
Grillo l'ha fatta fuori dal vaso....
“La Sinistra qui a Milano ha messo Pisapia, che è una brava persona, ma non ce la fa, è un vecchio di 60 anni." Mi dispiace giullare qualunquista per tua sfortuna Pisapia non è politicamente morto, ha vinto e pure alla grande.... A mio avviso dire che “destra e sinistra sono la stessa cosa” è fare del qualunquismo spicciolo,perché, se è pur vero che è difficile trovare le differenze tra i rappresentanti di una certa sinistra e i rappresentanti di una certa destra, è anche vero che è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio, dare dei giudizi sbrigativi e sommari e non distinguere il reale valore delle persone... Per fortuna la maggior parte dei ragazzi del movimento 5 stelle non ti ascoltano più e votano usando la loro testa...... Oggi il mio " mai una gioia" non ci sta perchè quest'ultima settimana è stata ricca di soddisfazioni.... Hasta siempre!!!
mercoledì 3 novembre 2010
Presto sarà tutto dimenticato...
Questa volta il nano malefico Silvio Berlusconi, l'ha sparata davvero grossa, non facendo di certo una bella figura a livello internazionale.
Durante il suo intervento al Salone del Motociclo alla Fiera di Milano, Berlusconi ha deciso di parlare ancora una volta del caso Ruby, la marocchina che avrebbe 'fatto compagnia' al premier durante un festino ad Arcore e che soprattutto, sarebbe stata aiutata dal Capo del Governo tramite una telefonata, quando era in stato di fermo dopo un furto....
La battutaccia arriva quando Berlusconi racconta della sua mole di lavoro quotidiana, convinto di far fare una risata ai giornalisti presenti in sala: ''Conduco una attivita' ininterrotta di lavoro - ha detto - e se qualche volta mi succede di guardare in faccia qualche bella ragazza... meglio essere appassionati di belle ragazze che gay''.
Ma la memoria corta degli italiani quanto ci metterà a dimenticare tutto....?
Ora l'opposizione insorge, mentre il mondo gay è in rivolta e chide le scuse del presidente del Consiglio. Critiche arrivano anche dal Pdl... Ma tra un paio di settimane sarà tutto finito nel dimenticatoio...?
Forse è proprio vero che gli italiani hanno il presidente del consiglio che si meritano.... Mai una gioia....
Durante il suo intervento al Salone del Motociclo alla Fiera di Milano, Berlusconi ha deciso di parlare ancora una volta del caso Ruby, la marocchina che avrebbe 'fatto compagnia' al premier durante un festino ad Arcore e che soprattutto, sarebbe stata aiutata dal Capo del Governo tramite una telefonata, quando era in stato di fermo dopo un furto....
La battutaccia arriva quando Berlusconi racconta della sua mole di lavoro quotidiana, convinto di far fare una risata ai giornalisti presenti in sala: ''Conduco una attivita' ininterrotta di lavoro - ha detto - e se qualche volta mi succede di guardare in faccia qualche bella ragazza... meglio essere appassionati di belle ragazze che gay''.
Ma la memoria corta degli italiani quanto ci metterà a dimenticare tutto....?
Ora l'opposizione insorge, mentre il mondo gay è in rivolta e chide le scuse del presidente del Consiglio. Critiche arrivano anche dal Pdl... Ma tra un paio di settimane sarà tutto finito nel dimenticatoio...?
Forse è proprio vero che gli italiani hanno il presidente del consiglio che si meritano.... Mai una gioia....
mercoledì 15 settembre 2010
Con la benedizione dei ministri italiani....
Qualcuno di voi sa se esistono ancora le acque internazionali tra Libia e Italia....? Apparentemente Gheddafi (amico di merende con il Papi...)può estendere a suo piacimento le proprie acque internazionalin dalle consuete 12 miglia a 72.... Già qualche mese fà motovedette libiche sequestrarono tre pescherecci di Mazzara che pescavano a 40 miglia dalla costa libica, ora una delle motovedette omaggiate dal berlusca all'amico colonnello per controllare e respingere i barconi dei migranti, ha mitragliato il peschereccio Ariete che si trovava a 30 miglia da Zuwarah, come confermato dalle apparecchiature di bordo, quindi in acque internazionali. La cosa ancor più scandalosa è che i ministri italiani giustificano il tutto visto che quelle motovedette con nostri finanzieri a bordo devono attuare il piano di respingimenti dei barconi..... Da tutto questo si evince che nel Mediterraneo è legittimo sparare in acque internazionali e che contano solo i respingimenti anche a costo della vita e ovviamente tutto questo con il benestare del governo italiano.... Mai una gioia...
sabato 28 agosto 2010
Chi prigioniero di chi....?
Da sempre tutti a dire (da destra a sinistra....) che il Berlusca era "prigioniero" della lega....E se fosse vero il contrario....?
DAL GIORNALE “IL RIFORMISTA”del 25 agosto 2010
di Marco Sarti
«Umberto Bossi vuole le elezioni? Alla fine dovrà fare quello che gli dice Silvio Berlusconi. Anche perché già da qualche anno il simbolo della Lega Nord appartiene al Cavaliere». La storia non è nuova. Un’indiscrezione che gira da tempo a Palazzo: nel 2005 il premier avrebbe finanziato il Carroccio, a un passo dalla bancarotta. In cambio, avrebbe chiesto e ottenuto la titolarità del logo del partito. Lo «spadone» di Alberto da Giussano. A confermare la vicenda è Rosanna Sapori, già consigliere comunale della Lega, membro del direttivo provinciale di Bergamo e, soprattutto, (ormai ex) celebre giornalista di Radio Padania Libera. «Nessuna invenzione – spiega la diretta interessata – l’ho detto più volte, anche in tv. E finora nessuno si è mai permesso di smentirmi».
«Umberto Bossi vuole le elezioni? Alla fine dovrà fare quello che gli dice Silvio Berlusconi. Anche perché già da qualche anno il simbolo della Lega Nord appartiene al Cavaliere». La storia non è nuova. Un’indiscrezione che gira da tempo a Palazzo: nel 2005 il premier avrebbe finanziato il Carroccio, a un passo dalla bancarotta. In cambio, avrebbe chiesto e ottenuto la titolarità del logo del partito. Lo «spadone» di Alberto da Giussano. A confermare la vicenda è Rosanna Sapori, già consigliere comunale della Lega, membro del direttivo provinciale di Bergamo e, soprattutto, (ormai ex) celebre giornalista di Radio Padania Libera. «Nessuna invenzione – spiega la diretta interessata – l’ho detto più volte, anche in tv. E finora nessuno si è mai permesso di smentirmi». E dire che fino a pochi anni fa Rosanna Sapori e Umberto Bossi erano grandi amici. «Con lui – continua la giornalista – ho sempre avuto un rapporto bellissimo. Una relazione che, a differenza di altre donne all’interno della Lega, non aveva alcuna implicazione sessuale». Il legame tra i due termina nel 2004, quando Rosanna viene cacciata da Radio Padania. Alla base di quella epurazione, racconta lei, ci sarebbe proprio il legame con il Senatur. «La nostra amicizia aveva creato molta invidia a via Bellerio. Non è un caso che mi licenziarono proprio durante la sua malattia». Nonostante tutto, Rosanna Sapori conserva un ottimo ricordo del leader della Lega: «Nella vita di tutti i giorni non era mica quello di Pontida. Lì recitava un ruolo: urlava e le sparava grosse perché la gente lo voleva così. Ma lui era tutt’altro. Una persona furba e capace. Con una enorme lungimiranza. Figurarsi che già sei anni fa odiava Gianfranco Fini. A Berlusconi lo diceva sempre: “Vedrai che questo qui prima o poi ti tradirà”». Un politico di razza, insomma. Ma anche un padre padrone. «Era un profondo conoscitore della psiche umana e del linguaggio del corpo. I suoi erano terrorizzati. Se ne prendeva di mira uno, lo massacrava. Lo insultava, lo umiliava. Godeva nel vederli prostrati davanti a lui». La presunta compravendita del simbolo? A sentire la Sapori, i problemi per la Lega iniziarono con la creazione di Credieuronord. «Per carità – rivela la giornalista, che ha raccontato questa vicenda nel libro “L’unto del Signore” di Ferruccio Pinotti – probabilmente quell’istituto di credito è nato con tante buone intenzioni. Anche se Bossi non ci ha mai creduto più di tanto». In realtà, in quegli anni il maggior sponsor di Credieuronord è proprio il Senatur. È Bossi a scrivere una lettera in cui invita i vertici del partito a sottoscrivere le quote della banca. «Sarà – continua la Sapori – ma lui in quel progetto ci mise solo 20 milioni di lire. Calderoli, per esempio, investì 50 milioni. Ricordo che molti parlamentari, anche per paura di non essere più ricandidati, ci buttarono un sacco di soldi». Il sogno bancario della Lega sfuma in poco tempo. Il bilancio 2003 dell’istituto di credito si chiude con 8 milioni di perdite. Nello stesso anno, un’ispezione di Bankitalia fa emergere il dissesto. «A quel punto Bossi, che forse aveva perso il controllo della banca – continua la Sapori – chiamò Giancarlo Giorgetti, suo confidente in materia finanziaria. Lo ricordo benissimo. Gli chiese: “Fammi capire cosa sta succedendo”. Giorgetti si recò nella sede della banca, a due passi da via Bellerio, entrò e non ne uscì per una settimana. Quando portò i conti a Bossi, gli disse molto chiaramente che rischiavano di andare tutti in galera». Misteriosamente, la Lega trova una via d’uscita. Nel 2005, la Banca Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani interviene per rilevare Credieuronord. E Silvio Berlusconi cosa c’entra in tutta questa storia? «Fu lui a permettere l’intervento di Fiorani – spiega la Sapori -. In ogni caso i conti dissestati della Lega non derivavano mica solo dalla banca. C’erano già i problemi finanziari dell’Editoriale Nord, l’azienda cui facevano capo la radio, la tv e il giornale di partito. Il primo creditore di Bossi, poi, era proprio il presidente Berlusconi. Le innumerevoli querele per diffamazione che gli aveva fatto dopo il ribaltone del ’94, le aveva vinte quasi tutte. La Lega era piena di debiti. Si era imbarcata in un’interminabile serie di fantasiosi e poco redditizi progetti come il circo padano, l’orchestra padana. Non riuscivano a pagare i fornitori delle manifestazioni. Ricordo che allora erano sotto sequestro le rotative del giornale e i mobili di via Bellerio». Così, secondo il racconto della Sapori, il Cavaliere decide di ripianare i debiti del Carroccio. Facendosi dare, in cambio, la titolarità del simbolo del partito. «Glielo suggerì Aldo Brancher – ricorda la Sapori -. La titolarità del logo di Alberto da Giussano era di Umberto Bossi, della moglie Manuela Marrone e del senatore Giuseppe Leoni. Furono loro a firmare la cessione del simbolo. È tutto ratificato da un notaio». E aggiunge: «Fini questa storia la conosce benissimo – taglia corto la Sapori -. Qualche anno fa lui e il premier si incontrarono a cena a Milano. C’erano anche altri parlamentari del centrodestra. Quando qualcuno si lamentò del comportamento della Lega, il Cavaliere si alzò in piedi e annunciò: “Non preoccupatevi di Bossi, lui non tradirà più. Lo spadone è mio”». Secondo indiscrezioni, il simbolo del Carroccio costò a Berlusconi circa 70 miliardi di lire. Sulla cifra, però, Rosanna Sapori non si espone. «So solo che il Cavaliere tolse le querele, si preoccupò di salvare la banca. Ma non saldò tutto con un unico versamento. Non gli conveniva. Decise di pagare a rate».
DAL GIORNALE “IL RIFORMISTA”del 25 agosto 2010
di Marco Sarti
«Umberto Bossi vuole le elezioni? Alla fine dovrà fare quello che gli dice Silvio Berlusconi. Anche perché già da qualche anno il simbolo della Lega Nord appartiene al Cavaliere». La storia non è nuova. Un’indiscrezione che gira da tempo a Palazzo: nel 2005 il premier avrebbe finanziato il Carroccio, a un passo dalla bancarotta. In cambio, avrebbe chiesto e ottenuto la titolarità del logo del partito. Lo «spadone» di Alberto da Giussano. A confermare la vicenda è Rosanna Sapori, già consigliere comunale della Lega, membro del direttivo provinciale di Bergamo e, soprattutto, (ormai ex) celebre giornalista di Radio Padania Libera. «Nessuna invenzione – spiega la diretta interessata – l’ho detto più volte, anche in tv. E finora nessuno si è mai permesso di smentirmi».
«Umberto Bossi vuole le elezioni? Alla fine dovrà fare quello che gli dice Silvio Berlusconi. Anche perché già da qualche anno il simbolo della Lega Nord appartiene al Cavaliere». La storia non è nuova. Un’indiscrezione che gira da tempo a Palazzo: nel 2005 il premier avrebbe finanziato il Carroccio, a un passo dalla bancarotta. In cambio, avrebbe chiesto e ottenuto la titolarità del logo del partito. Lo «spadone» di Alberto da Giussano. A confermare la vicenda è Rosanna Sapori, già consigliere comunale della Lega, membro del direttivo provinciale di Bergamo e, soprattutto, (ormai ex) celebre giornalista di Radio Padania Libera. «Nessuna invenzione – spiega la diretta interessata – l’ho detto più volte, anche in tv. E finora nessuno si è mai permesso di smentirmi». E dire che fino a pochi anni fa Rosanna Sapori e Umberto Bossi erano grandi amici. «Con lui – continua la giornalista – ho sempre avuto un rapporto bellissimo. Una relazione che, a differenza di altre donne all’interno della Lega, non aveva alcuna implicazione sessuale». Il legame tra i due termina nel 2004, quando Rosanna viene cacciata da Radio Padania. Alla base di quella epurazione, racconta lei, ci sarebbe proprio il legame con il Senatur. «La nostra amicizia aveva creato molta invidia a via Bellerio. Non è un caso che mi licenziarono proprio durante la sua malattia». Nonostante tutto, Rosanna Sapori conserva un ottimo ricordo del leader della Lega: «Nella vita di tutti i giorni non era mica quello di Pontida. Lì recitava un ruolo: urlava e le sparava grosse perché la gente lo voleva così. Ma lui era tutt’altro. Una persona furba e capace. Con una enorme lungimiranza. Figurarsi che già sei anni fa odiava Gianfranco Fini. A Berlusconi lo diceva sempre: “Vedrai che questo qui prima o poi ti tradirà”». Un politico di razza, insomma. Ma anche un padre padrone. «Era un profondo conoscitore della psiche umana e del linguaggio del corpo. I suoi erano terrorizzati. Se ne prendeva di mira uno, lo massacrava. Lo insultava, lo umiliava. Godeva nel vederli prostrati davanti a lui». La presunta compravendita del simbolo? A sentire la Sapori, i problemi per la Lega iniziarono con la creazione di Credieuronord. «Per carità – rivela la giornalista, che ha raccontato questa vicenda nel libro “L’unto del Signore” di Ferruccio Pinotti – probabilmente quell’istituto di credito è nato con tante buone intenzioni. Anche se Bossi non ci ha mai creduto più di tanto». In realtà, in quegli anni il maggior sponsor di Credieuronord è proprio il Senatur. È Bossi a scrivere una lettera in cui invita i vertici del partito a sottoscrivere le quote della banca. «Sarà – continua la Sapori – ma lui in quel progetto ci mise solo 20 milioni di lire. Calderoli, per esempio, investì 50 milioni. Ricordo che molti parlamentari, anche per paura di non essere più ricandidati, ci buttarono un sacco di soldi». Il sogno bancario della Lega sfuma in poco tempo. Il bilancio 2003 dell’istituto di credito si chiude con 8 milioni di perdite. Nello stesso anno, un’ispezione di Bankitalia fa emergere il dissesto. «A quel punto Bossi, che forse aveva perso il controllo della banca – continua la Sapori – chiamò Giancarlo Giorgetti, suo confidente in materia finanziaria. Lo ricordo benissimo. Gli chiese: “Fammi capire cosa sta succedendo”. Giorgetti si recò nella sede della banca, a due passi da via Bellerio, entrò e non ne uscì per una settimana. Quando portò i conti a Bossi, gli disse molto chiaramente che rischiavano di andare tutti in galera». Misteriosamente, la Lega trova una via d’uscita. Nel 2005, la Banca Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani interviene per rilevare Credieuronord. E Silvio Berlusconi cosa c’entra in tutta questa storia? «Fu lui a permettere l’intervento di Fiorani – spiega la Sapori -. In ogni caso i conti dissestati della Lega non derivavano mica solo dalla banca. C’erano già i problemi finanziari dell’Editoriale Nord, l’azienda cui facevano capo la radio, la tv e il giornale di partito. Il primo creditore di Bossi, poi, era proprio il presidente Berlusconi. Le innumerevoli querele per diffamazione che gli aveva fatto dopo il ribaltone del ’94, le aveva vinte quasi tutte. La Lega era piena di debiti. Si era imbarcata in un’interminabile serie di fantasiosi e poco redditizi progetti come il circo padano, l’orchestra padana. Non riuscivano a pagare i fornitori delle manifestazioni. Ricordo che allora erano sotto sequestro le rotative del giornale e i mobili di via Bellerio». Così, secondo il racconto della Sapori, il Cavaliere decide di ripianare i debiti del Carroccio. Facendosi dare, in cambio, la titolarità del simbolo del partito. «Glielo suggerì Aldo Brancher – ricorda la Sapori -. La titolarità del logo di Alberto da Giussano era di Umberto Bossi, della moglie Manuela Marrone e del senatore Giuseppe Leoni. Furono loro a firmare la cessione del simbolo. È tutto ratificato da un notaio». E aggiunge: «Fini questa storia la conosce benissimo – taglia corto la Sapori -. Qualche anno fa lui e il premier si incontrarono a cena a Milano. C’erano anche altri parlamentari del centrodestra. Quando qualcuno si lamentò del comportamento della Lega, il Cavaliere si alzò in piedi e annunciò: “Non preoccupatevi di Bossi, lui non tradirà più. Lo spadone è mio”». Secondo indiscrezioni, il simbolo del Carroccio costò a Berlusconi circa 70 miliardi di lire. Sulla cifra, però, Rosanna Sapori non si espone. «So solo che il Cavaliere tolse le querele, si preoccupò di salvare la banca. Ma non saldò tutto con un unico versamento. Non gli conveniva. Decise di pagare a rate».
Se quanto scritto dal Riformista è vero il cavaliere oltre a comprarsi Ibrahimovic a rate a suo tempo si era comprato anche il carroccio con questa formula d'acquisto vantaggiosa...... Mai una gioia....
sabato 21 agosto 2010
Fuori tutti!!!
'Giusto espellere i rom', come ha fatto Sarkozy dice Maroni che vuole arrivare ad 'espellere anche i cittadini comunitari'. 'La Francia segue la nostra linea sui rimpatri, noi andremo oltre'. Sono le parole "dell'illluminato" ministro dell'interno Maroni che inoltre annuncia la richiesta a Bruxelles di misure piu' dure.
'Espulsioni come per i clandestini, ma solo per chi viola la direttiva che fissa i requisiti: reddito minimo, dimora adeguata e non essere a carico del sistema sociale di chi lo ospita'.
Ennesime dichiarazioni di stampo nazistoide che stanno attraversando molti paesi europei e che in Italia trovano ovviamente terreno fertile, provvedimenti messi in campo da governi che provano distraendo l'attenzione della gente a celare la propria incapacita' ad affrontare la crisi economica e sociale.... ovviamente "l'opposizione" latita così come fece riguardo i respingimenti.... Mai una gioia....
'Espulsioni come per i clandestini, ma solo per chi viola la direttiva che fissa i requisiti: reddito minimo, dimora adeguata e non essere a carico del sistema sociale di chi lo ospita'.
Ennesime dichiarazioni di stampo nazistoide che stanno attraversando molti paesi europei e che in Italia trovano ovviamente terreno fertile, provvedimenti messi in campo da governi che provano distraendo l'attenzione della gente a celare la propria incapacita' ad affrontare la crisi economica e sociale.... ovviamente "l'opposizione" latita così come fece riguardo i respingimenti.... Mai una gioia....
venerdì 20 agosto 2010
Berlusconi vs Grillo....
Curzio Maltese
Perché Grillo somiglia tanto a Berlusconi
Fra le notizie quasi sempre mirabolanti della politica, quella che mi ha sorpreso meno è la nascita del partito dei grillini. Ricordo il giorno ín cui Beppe Grillo ha giurato in piazza, davanti a centomila fedeli del vaffa, che mai il movimento si sarebbe candidato alle politiche. «Non saremo mai un partito, noi vogliamo distruggerli i partiti». Mi sono voltato e ho detto agli amici: «Accidenti, Beppe farà un partito per le prossime elezioni».
Da anni con Grillo mi regolo così, come con Berlusconi. Quando sfasciava i computer sul palco ho capito che stava per diventare una star di internet. Grillo, va detto, è assai più spiritoso di Berlusconi, mediocre barzellettiere. Per il resto, i meccanismi dei due si assomigliano molto. Entrambi godono del seguito di masse di fedeli entusiasti e inaccessibili a ogni argomento ra zionale, felici di credere a uno che racconta baggianate. Li fa sentire meglio. Sono gli psicofarmaci della politica. Per entrambi il principio di non contraddizione non funziona. Sono del resto gli unici due leader al mondo, dittatori a parte, a comparire da anni sui media senza contraddittorio.
Identico risulta anche il segreto della popolarità: offrono soluzioni semplici a problemi complessi. In caso di difficoltà, si ricorre al solito complotto. Per anni Beppe Grillo è stato il testimoniai dell'economia a idrogeno. L'auto a idrogeno, diceva, è già pronta, ma un complotto ne impedisce la messa in produzione. Era vero il contrario. Petrolieri e case automobilistiche sono state per vent'anni i principali sponsor della bufala chiamata idrogeno, utile a perpetuare la politica di spreco del petrolio. Che senso aveva infatti preoccuparsi di consumare meno, se presto ci sarebbe stato l'idrogeno, pulito e a costo zero? Poi la bufala si è rivelata tale.
Poi aveva scoperto le virtù di una pallina colorata, la Biowashball, che «lava meglio dei detersivi inquinanti». In effetti, la Biowashball non serve a nulla, se non ad arricchire i produttori. È un placebo del bucato. Ma chi se ne frega? Ti rispondono i grillini., Beppe è un eroe. Anche quando il paladino di internet si è opposto alla pubblicazione in rete delle dichiarazioni dei redditi, decisa da Prodi. Ma la critica a Grillo, come a Berlusconi, è inutile. Tutta invidia, replicano i fan. Nella prossima campagna elettorale sarà una gara fra lui e Silvio a chi promette di sconfiggere prima il cancro. Entrambi avevano a suo tempo esaltato la miracolosa cura del dottor Di Bella.
Perché Grillo somiglia tanto a Berlusconi
Fra le notizie quasi sempre mirabolanti della politica, quella che mi ha sorpreso meno è la nascita del partito dei grillini. Ricordo il giorno ín cui Beppe Grillo ha giurato in piazza, davanti a centomila fedeli del vaffa, che mai il movimento si sarebbe candidato alle politiche. «Non saremo mai un partito, noi vogliamo distruggerli i partiti». Mi sono voltato e ho detto agli amici: «Accidenti, Beppe farà un partito per le prossime elezioni».
Da anni con Grillo mi regolo così, come con Berlusconi. Quando sfasciava i computer sul palco ho capito che stava per diventare una star di internet. Grillo, va detto, è assai più spiritoso di Berlusconi, mediocre barzellettiere. Per il resto, i meccanismi dei due si assomigliano molto. Entrambi godono del seguito di masse di fedeli entusiasti e inaccessibili a ogni argomento ra zionale, felici di credere a uno che racconta baggianate. Li fa sentire meglio. Sono gli psicofarmaci della politica. Per entrambi il principio di non contraddizione non funziona. Sono del resto gli unici due leader al mondo, dittatori a parte, a comparire da anni sui media senza contraddittorio.
Identico risulta anche il segreto della popolarità: offrono soluzioni semplici a problemi complessi. In caso di difficoltà, si ricorre al solito complotto. Per anni Beppe Grillo è stato il testimoniai dell'economia a idrogeno. L'auto a idrogeno, diceva, è già pronta, ma un complotto ne impedisce la messa in produzione. Era vero il contrario. Petrolieri e case automobilistiche sono state per vent'anni i principali sponsor della bufala chiamata idrogeno, utile a perpetuare la politica di spreco del petrolio. Che senso aveva infatti preoccuparsi di consumare meno, se presto ci sarebbe stato l'idrogeno, pulito e a costo zero? Poi la bufala si è rivelata tale.
Poi aveva scoperto le virtù di una pallina colorata, la Biowashball, che «lava meglio dei detersivi inquinanti». In effetti, la Biowashball non serve a nulla, se non ad arricchire i produttori. È un placebo del bucato. Ma chi se ne frega? Ti rispondono i grillini., Beppe è un eroe. Anche quando il paladino di internet si è opposto alla pubblicazione in rete delle dichiarazioni dei redditi, decisa da Prodi. Ma la critica a Grillo, come a Berlusconi, è inutile. Tutta invidia, replicano i fan. Nella prossima campagna elettorale sarà una gara fra lui e Silvio a chi promette di sconfiggere prima il cancro. Entrambi avevano a suo tempo esaltato la miracolosa cura del dottor Di Bella.
Il Venerdì di Repubblica, 13 agosto 2010
La mia non è una crociata contro il comico genovese, ma comincia davvero ad indispettirmi l'atteggiamento di "superiorità" dei grillini che sono tutto fuorchè anime candide come scrissi tempo fa (qui http://pierprandi.blogspot.com/2010/04/il-nuovo-che-avanza.html ), e fa piacere sapere di non essere l'unico a pensarla così.... Mai una gioia....
mercoledì 14 luglio 2010
Per il Berlusca sono solo "quattro pensionati sfigati...":
FONTE : L'Unità.it Furibondo per l’opposizione finiana, con l’acqua alla gola per il fango che sta travolgendo il Pdl e il governo, imbrigliato nella linea contro «il clima giacobino e giustizialista», al punto da non chiedere apertamente le dimissioni di Denis Verdini e Nicola Cosentino, Silvio Berlusconi lancia messaggi in chiaro contro la «politica politicante» e minacce ufficiose a Gianfranco Fini. Poi con il gotha della finanza alla cena per i 30 anni di Capital si sfoga: «Ormai la sovranità del paese è dei pm di sinistra»; attacca la Costituzione che toglie poteri al premier e crea «un vulnus per la democrazia». Le inchieste? «Solo un polverone, io sono sereno. I giornali parlano di P3? Sono quattro sfigati pensionati che si mettono insieme per cambiare l’Italia, non ci riesco io....». La legge bavaglio? «Doverosa contro le barbarie che stanno uscendo».
Flavio Carboni, Nicola Cosentino, Marcello Dell’Utri(toh chi si rivede...), Denis Verdini ecoo i quattro pensionati....La Procura della Repubblica di Roma li ha iscritti nel registro degli indagati per associazione a a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete nell’ambito dell’inchiesta sull’eolico in Sardegna. Non mi pare che le cifre citate nelle intercettazioni telefoniche trascritte nelle quindicimila pagine del rapporto dei carabinieri, siano alla portata di semplici “sfigati”....Persino l’Onu minaccia di inviare ispezioni per capire se siamo ancora una democrazia occidentale... Ma tanto alla fine tutto finirà nel dimenticatoio per fare posto a servizi sul polpo Paul....Mai una gioia....
Flavio Carboni, Nicola Cosentino, Marcello Dell’Utri(toh chi si rivede...), Denis Verdini ecoo i quattro pensionati....La Procura della Repubblica di Roma li ha iscritti nel registro degli indagati per associazione a a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete nell’ambito dell’inchiesta sull’eolico in Sardegna. Non mi pare che le cifre citate nelle intercettazioni telefoniche trascritte nelle quindicimila pagine del rapporto dei carabinieri, siano alla portata di semplici “sfigati”....Persino l’Onu minaccia di inviare ispezioni per capire se siamo ancora una democrazia occidentale... Ma tanto alla fine tutto finirà nel dimenticatoio per fare posto a servizi sul polpo Paul....Mai una gioia....
lunedì 28 giugno 2010
La cagata del giorno...
Per un giorno "rubo" la rubrica del mio caro amico Mauro ossia la cagata del giorno...
Questo perchè quanto detto dal candido Brancher ieri vale un và a cagare...
"L'Italia ha perso i mondiali e ora se la prende con me" è quanto detto dall'esimio ministro bis per il Federalismo del governo Berlusconi,Aldo Brancher... Si è sfogato povero cristo al Tg3 a proposito delle polemiche che in questi giorni lo stanno bersagliando per la scelta di ricorrere al legittimo impedimento nel processo sulla scalata di Bpi alla banca Antonveneta.... Pensate il ministro si definisce "una persona equilibrata e onesta di buon senso che ha sempre lavorato e continua a lavorare"....
Tra l'altro il neo ministro non pare aver chiaro quale sarà il suo compito.... A proposito delle proprie deleghe sempre al Tg3 dichiara: "Sono quelle scritte, quelle scritte...sono sulla Gazzetta ufficiale...però non sono state ancora pubblicate...", se non le conosce lei egregio ministro.... Io una cosa la sò.... vada a cagare! Mai una gioia...
Questo perchè quanto detto dal candido Brancher ieri vale un và a cagare...
"L'Italia ha perso i mondiali e ora se la prende con me" è quanto detto dall'esimio ministro bis per il Federalismo del governo Berlusconi,Aldo Brancher... Si è sfogato povero cristo al Tg3 a proposito delle polemiche che in questi giorni lo stanno bersagliando per la scelta di ricorrere al legittimo impedimento nel processo sulla scalata di Bpi alla banca Antonveneta.... Pensate il ministro si definisce "una persona equilibrata e onesta di buon senso che ha sempre lavorato e continua a lavorare"....
Tra l'altro il neo ministro non pare aver chiaro quale sarà il suo compito.... A proposito delle proprie deleghe sempre al Tg3 dichiara: "Sono quelle scritte, quelle scritte...sono sulla Gazzetta ufficiale...però non sono state ancora pubblicate...", se non le conosce lei egregio ministro.... Io una cosa la sò.... vada a cagare! Mai una gioia...
mercoledì 23 giugno 2010
Italia paese di imprenditori....
Siamo un popolo di imprenditori tutti con spirito d'impresa tutti ad esultare.....In primis la stragrande maggioranza dei giornalisti (tg1 in testa) che esulta per l’accordo firmato da Cisl e Uil....Esultano ovviamente i "sindacati" filoaziendali... Esulta quel furbone di Marchionne... Esulta il governo... Non esulta invece giustamente quel 40% di contrari che testimonia che non tutti credono alle panzane della Fiat....Nella maggioranza molti hanno sperato che la queatione avrebbe trovato soluzione con una cocente sconfessione della Fiom tra i lavoratori ma così non è stato e che gli piaccia o no devono prenderne atto.
Il problema è che nemmeno la Fiat si aspettava così tanti no ed ora si è offesa...
Rimane comunque un accordo scandaloso e un referendum ignobile ma in tutto questo, la linea editoriale che passerà è quella della gioia per una vittoria che avrebbe salvato 5 mila posti di lavoro e 700 milioni di investimenti..... Mai una gioia...
Fonte : Repubblica.it
Il problema è che nemmeno la Fiat si aspettava così tanti no ed ora si è offesa...
Rimane comunque un accordo scandaloso e un referendum ignobile ma in tutto questo, la linea editoriale che passerà è quella della gioia per una vittoria che avrebbe salvato 5 mila posti di lavoro e 700 milioni di investimenti..... Mai una gioia...
Fonte : Repubblica.it
Fiat enigmatica su esito referendum Pomigliano
E' arrivata la tanto attesa risposta di Fiat all'esito del referendum dei lavoratori di Pomigliano d'Arco che ieri, ha tenuto con il fiato sospeso i lavoratori che sperano sullo sblocco del piano di rilancio dell'impianto campano.
Il programma ha il valore di 700 mln ed è già stato predisposto dal Lingotto e approvato dalla maggioranza delle sigle sindacali. A Pomigliano hanno vinto i "si" con vantaggio del 62% contro il 36% dei "no", ma la Fiat lancia un messaggio diplomatico "l'azienda lavorerà con le parti sindacali che si sono assunte la responsabilità dell'accordo al fine di individuare ed attuare insieme le condizioni di governabilità necessarie per la realizzazione di progetti futuri," si legge nella nota dell'azienda. E' un si o un no ?
E' arrivata la tanto attesa risposta di Fiat all'esito del referendum dei lavoratori di Pomigliano d'Arco che ieri, ha tenuto con il fiato sospeso i lavoratori che sperano sullo sblocco del piano di rilancio dell'impianto campano.
Il programma ha il valore di 700 mln ed è già stato predisposto dal Lingotto e approvato dalla maggioranza delle sigle sindacali. A Pomigliano hanno vinto i "si" con vantaggio del 62% contro il 36% dei "no", ma la Fiat lancia un messaggio diplomatico "l'azienda lavorerà con le parti sindacali che si sono assunte la responsabilità dell'accordo al fine di individuare ed attuare insieme le condizioni di governabilità necessarie per la realizzazione di progetti futuri," si legge nella nota dell'azienda. E' un si o un no ?
mercoledì 9 giugno 2010
Un colpo di fiducia qua, un colpo di fiducia la....
Qualche piccola modifica e una bella fiducia e il gioco è fatto.... La natura di un ddl indecente rimane e diventa legge....Legge bavaglio, che uccide di fatto la libertà di stampa e impedisce ai magistrati il normale svolgimento delle investigazioni.... Mai una gioia...
Fonte:Repubblica.it
Riprende e si esaurisce velocemente la discussione sul disegno di legge sulle intercettazioni al Senato. Con la maggioranza che stringe i tempi e mette la fiducia ("siamo stati autorizzati dal Cdm del 25 maggio scorso" dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito) tra le proteste dell'opposizione. Una decisione che inasprisce ulteriormente i rapporti e, contemporaneamente, potrebbe non piacere al Colle. Senza dimenticare i vescovi che, dalle colonne dell'Avvenire, definiscono la blindatura del testo "una pratica non consigliabile in democrazia". Berlusconi, però, non mostra cedimenti: "Il ddl è un primo passo importante, cercheremo di migliorarlo più avanti perché la privacy deve essere garantita da uno Stato di diritto". Il Senato voterà la fiducia nella tarda mattinata di domani. Le dichiarazioni di voto cominceranno ale 11,30.
A spingere per il maxiemendamento e' stato l'esito della riunione dell'Ufficio di presidenza del Pdl 1 che si e' svolto ieri nella residenza del premier a Palazzo Grazioli. "Il testo è blindato" aveva tuonato Berlusconi, che, tuttavia, si era astenuto sul via libera al provvedimento finale ritenendolo non del tutto coerente con gli impegni elettorali del suo partito. La scelta della fiducia ha, ovviamente, fatto salire sulle barricate le opposizioni. Anche l'Udc, oltre a Pd e Idv, annuncia voto contrario. Il Cavaliere, intanto, rilancia gli attacchi di ieri: "Solo una piccola lobby di magistrati e giornalisti è contraria alla legge sulle intercettazioni, la grandissima maggioranza italiana è stanca di non poter usare il telefono per tema di essere spiata".
I veri fannulloni sono al parlamento...
E' vero i fannulloni sono nella funzione pubblica... Ma tutti concentrati nel parlamento però....Chissà se quel sottodimensionato di Brunetta farà un cazziatone anche ai suoi colleghi.... Mai una gioia....
Fonte: Agi
Roma, 8 giu. - "Il diritto di votare e' per chi e' seduto al suo posto. Ho aspettato 51 secondi per chiudere la votazione e, quindi, non ho commesso alcuna irregolarita'". Lo ha detto la vicepresidente di turno della Camera, Rosy Bindi, rispondendo ai rilievi della maggioranza che chiedevano la ripetizione della votazione sul decreto per le demolizioni in Campania, che ha visto il centrodestra battuto per 18 voti.
Bindi ha quindi sospeso la seduta, annunciando che spettera' al presidente della Camera, Gianfranco Fini, decidere se convocare o meno la conferenza dei capigruppo. In ogni caso, ha concluso Bindi, "non spetta alla capogruppo il compito di stabilire o meno la regolarita' del voto".
Roma, 8 giu. - "Il diritto di votare e' per chi e' seduto al suo posto. Ho aspettato 51 secondi per chiudere la votazione e, quindi, non ho commesso alcuna irregolarita'". Lo ha detto la vicepresidente di turno della Camera, Rosy Bindi, rispondendo ai rilievi della maggioranza che chiedevano la ripetizione della votazione sul decreto per le demolizioni in Campania, che ha visto il centrodestra battuto per 18 voti.
Bindi ha quindi sospeso la seduta, annunciando che spettera' al presidente della Camera, Gianfranco Fini, decidere se convocare o meno la conferenza dei capigruppo. In ogni caso, ha concluso Bindi, "non spetta alla capogruppo il compito di stabilire o meno la regolarita' del voto".
martedì 18 maggio 2010
Tranquilli c'è il taglio di Calderoli...
Si va verso la manovra fiscale per l'aggiustamento dei nostri conti pubblici, inizialmente annunciata pari a 25 miliarsi in un biennio, in realtà partirà subito, con la approvazione in Consiglio dei Ministri entro fine mese o ai primi di giugno. Ovviamente il governo Berlusconi ha il problema che deve continuare con la barzelletta del "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani", e quindi deve recuperare i soldi attaccando le fasce più deboli della popolazione con tagli alle spese..... E così ecco che spuntano progetti come quello del blocco per un anno dell'andata in pensione dei lavoratori che maturano nella seconda metà del 2010 e all'inizio del 2011; oppure l'aumento immediato dell'età pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato, cosa che ritarderebbe la loro andata in pensione. Previsto anche un contributo di solidarietà per le pensioni d'oro e quelle comunque alte. Inoltre è prevista una legge che rallenta il pagamento delle liquidazioni agli statali che vanno in pensione: attualmente il pagamento va fatto entro tre mesi; allo studio è un allungamento dei tempi, fino a 12 mesi....
Ma queste misure possono dare al massimo 2-3 miliardi di euro in due anni e allora che si fa....? Ma è ovvio il grosso arriverà da un'altra stagione dei condoni.... Si parla di condoni edilizi e condoni fiscali, magari riaprendo i termini di vecchi condoni fatti negli anni scorsi dal governo Berlusconi.
Infine una stretta sui giochi nazionali, aumentando il numero delle lotterie "Gratta e vinci" e forse ritoccando le aliquote spettanti allo Stato sui giochi....
Con questa decisione che ovviamente verrà negata dai rappresentanti del governo fino all'ultimo istante si dovrebbe ottenere la somma necessaria ad attenuare la crescita del deficit, in modo da portarlo al 3% entro la fine del 2011, cioè prima che l'Unione Europea cominci a multarci, perchè già è stata avviata la procedura di infrazione contro l'Italia per deficit eccessivo....
Ma queste misure possono dare al massimo 2-3 miliardi di euro in due anni e allora che si fa....? Ma è ovvio il grosso arriverà da un'altra stagione dei condoni.... Si parla di condoni edilizi e condoni fiscali, magari riaprendo i termini di vecchi condoni fatti negli anni scorsi dal governo Berlusconi.
Infine una stretta sui giochi nazionali, aumentando il numero delle lotterie "Gratta e vinci" e forse ritoccando le aliquote spettanti allo Stato sui giochi....
Con questa decisione che ovviamente verrà negata dai rappresentanti del governo fino all'ultimo istante si dovrebbe ottenere la somma necessaria ad attenuare la crescita del deficit, in modo da portarlo al 3% entro la fine del 2011, cioè prima che l'Unione Europea cominci a multarci, perchè già è stata avviata la procedura di infrazione contro l'Italia per deficit eccessivo....
Ma tranquilli... Anche i parlamentari faranno "la loro parte", attraverso la propostona del ministro Calderoli di ridurre del 5% (dico ben il 5%....!!!!!) i compensi dei nostri amati politici..... Mai una gioia.... Hasta siempre!
giovedì 22 aprile 2010
Il nuovo che avanza....
Premessa, evitate commenti del tipo "invece che prendervela con i Grillini dovete riflettere sugli errori della sinistra" perchè lo sò benissimo ed avete perfettamente ragione infatti da questa umile paginetta web spesso si è criticata l'azione politica del PD e la frammentazione della sinistra estrema.... L'intento di questo post è solo di sollecitare ad una maggiore attenzione sulla scelta dei soggetti a cui dare fiducia incondizionata solo perchè "nuovi".
Fatta questa doverosa premessa iniziamo a parlare di quanto è successo alle recenti elezioni regionali qui in Emilia....
Allora la legge elettorale emiliana funziona così,c'è un listino maggioritario bloccato (i cui componenti vengono eletti insieme al presidente vincente) e una quota di seggi attribuiti con sistema proporzionale su base circoscrizionale, e le circoscrizioni corrispondono alle province.
In altre parole ogni provincia esprime un numero di seggi in base alla quantità degli aventi diritto al voto: ad esempio Bologna elegge 12 consiglieri, Modena 6, ecc.ecc.
L'intento e abbastanza ovvio con questo sistema si garantisce a ogni provincia una propria rappresentatività, che con un sistema proporzionale centralizzato non sarebbe garantita.
Ogni circoscrizione presenta quindi i suoi candidati, che vanno a rappresentare la realtà territoriale della provincia in ambito regionale.
Fin qui nulla di strano se non fosse che la legge elettorale consente a uno stesso candidato di presentarsi contemporaneamente in più circoscrizioni.
Questo ha portato i politici più scaltri anche in passato a una furbata, che è in realtà una presa in giro degli elettori: candidandosi in tutte le circoscrizioni, un individuo che viene eletto in più circoscrizioni puo' decidere dopo le elezioni quale circoscrizione accettare per sè stesso, facendo eleggere discrezionalmente chi pare a lui, alla faccia degli elettori.... Legge criticata giustamente anche dal messia Grillo....
Abbiate pazienza e arrivo al dunque....
Che hanno fatto i grillini qui in Emilia? Semplice, hanno candidato il leader Favia, in tutte le circoscrizioni emiliane.
Ma non è questa la questione che vi volevo porre....
Si arriva al voto e la lista Grillo ottiene due seggi per la precisione uno a Bologna e uno a Modena, il candidato Favia (Bolognese che è anche il candidato Presidente) ottiene ovviamente più preferenze di tutti tra i grillini nelle due circoscrizioni....
A questo punto c'era da decidere quale elezione accettare, se quella della sua città natale ossia Bologna o quella di Modena, una scelta che al sottoscritto pareva ovvia... Sei di Bologna e li hai preso più voti... Tra l'altro la candidata di Modena "seconda classificata" ha preso il doppio delle preferenze del secondo a Bologna...
Tutto pareva scontato invece no... Il buon Favia ha scelto Modena ed insieme a lui andrà in consiglio regionale l'altro candidato Bolognese...Alla faccia sella democrazia, della rappresentanza territoriale e delle pari opportunità.... Si poteva portare in regione una donna che ha preso più voti di tutti e che rappresentava un territorio diverso da Bologna (per quello c'era già Favia) e invece nothing, nada, nichts, niente....Favia decide di portare con se il suo braccio destro... Favia dunque se ne sbatte della democrazia, delle preferenze, delle candidature multiple e porta in regione il suo amichetto, alla faccia della povera candidata modenese che rimane a casa nonostante il lavoro fatto...
Fatta questa doverosa premessa iniziamo a parlare di quanto è successo alle recenti elezioni regionali qui in Emilia....
Allora la legge elettorale emiliana funziona così,c'è un listino maggioritario bloccato (i cui componenti vengono eletti insieme al presidente vincente) e una quota di seggi attribuiti con sistema proporzionale su base circoscrizionale, e le circoscrizioni corrispondono alle province.
In altre parole ogni provincia esprime un numero di seggi in base alla quantità degli aventi diritto al voto: ad esempio Bologna elegge 12 consiglieri, Modena 6, ecc.ecc.
L'intento e abbastanza ovvio con questo sistema si garantisce a ogni provincia una propria rappresentatività, che con un sistema proporzionale centralizzato non sarebbe garantita.
Ogni circoscrizione presenta quindi i suoi candidati, che vanno a rappresentare la realtà territoriale della provincia in ambito regionale.
Fin qui nulla di strano se non fosse che la legge elettorale consente a uno stesso candidato di presentarsi contemporaneamente in più circoscrizioni.
Questo ha portato i politici più scaltri anche in passato a una furbata, che è in realtà una presa in giro degli elettori: candidandosi in tutte le circoscrizioni, un individuo che viene eletto in più circoscrizioni puo' decidere dopo le elezioni quale circoscrizione accettare per sè stesso, facendo eleggere discrezionalmente chi pare a lui, alla faccia degli elettori.... Legge criticata giustamente anche dal messia Grillo....
Abbiate pazienza e arrivo al dunque....
Che hanno fatto i grillini qui in Emilia? Semplice, hanno candidato il leader Favia, in tutte le circoscrizioni emiliane.
Ma non è questa la questione che vi volevo porre....
Si arriva al voto e la lista Grillo ottiene due seggi per la precisione uno a Bologna e uno a Modena, il candidato Favia (Bolognese che è anche il candidato Presidente) ottiene ovviamente più preferenze di tutti tra i grillini nelle due circoscrizioni....
A questo punto c'era da decidere quale elezione accettare, se quella della sua città natale ossia Bologna o quella di Modena, una scelta che al sottoscritto pareva ovvia... Sei di Bologna e li hai preso più voti... Tra l'altro la candidata di Modena "seconda classificata" ha preso il doppio delle preferenze del secondo a Bologna...
Tutto pareva scontato invece no... Il buon Favia ha scelto Modena ed insieme a lui andrà in consiglio regionale l'altro candidato Bolognese...Alla faccia sella democrazia, della rappresentanza territoriale e delle pari opportunità.... Si poteva portare in regione una donna che ha preso più voti di tutti e che rappresentava un territorio diverso da Bologna (per quello c'era già Favia) e invece nothing, nada, nichts, niente....Favia decide di portare con se il suo braccio destro... Favia dunque se ne sbatte della democrazia, delle preferenze, delle candidature multiple e porta in regione il suo amichetto, alla faccia della povera candidata modenese che rimane a casa nonostante il lavoro fatto...
Infatti come ogni buon partito (cominciamo a chiamarlo con il nome corretto), un assenblea ristretta composta dai soli candidati (dov'è finita la partecipazione dei cittadidi esclusi dalla vecchia politica tanto sbandierata da Grillo....?), hanno deciso così....
Se il buongiorno si vede dal mattino..... Mai una gioia...Hasta siempre!
giovedì 1 aprile 2010
Deriva populista... Ed ora non c'è solo la lega....
Premesso che sono molto soddisfatto a livello personale dei risultati ottenuti (convincere centinaia di persone a scrivere il tuo nome a fianco della Falce e Martello è impresa non da poco....), alla luce dei recenti risultati elettorali sono arrivato ad alcune conclusioni....
Inutile “perdere tempo” a informarsi, a documentarsi e a cercare di trovare soluzioni per decine e decine di problematiche, molto meglio concentrarsi a due o tre temi populisti e il gioco è fatto. Perchè perdere tempo ed andare davanti alle fabbriche in crisi a dare solidarietà e sostegno...?Perchè fare manifestazioni in difesa dell'acqua pubblica...? Perchè fare iniziative contro gli inceneritori...? Perchè fare gruppi d'acquisto popolare per tagliare i costi della spesa...? Perchè lottare per le pari opportunità? Perchè lottare per la difesa dei diritti dei lavoratori?
Inutile “perdere tempo” a informarsi, a documentarsi e a cercare di trovare soluzioni per decine e decine di problematiche, molto meglio concentrarsi a due o tre temi populisti e il gioco è fatto. Perchè perdere tempo ed andare davanti alle fabbriche in crisi a dare solidarietà e sostegno...?Perchè fare manifestazioni in difesa dell'acqua pubblica...? Perchè fare iniziative contro gli inceneritori...? Perchè fare gruppi d'acquisto popolare per tagliare i costi della spesa...? Perchè lottare per le pari opportunità? Perchè lottare per la difesa dei diritti dei lavoratori?
Ci sono sei milioni di disoccupati...? Diamogli la wi-fi.... Così sapranno cosa fare del molto tempo libero.... Gli imprenditori dislocano le loro aziende all'estero...? Diamo la colpa agli immigrati....
La crisi ha messo in ginocchio il paese...? Diamo la colpa al PD che come tutti sanno ha governato per otto degli ultimi dieci anni...
Un italiano su tre non è andato a votare fregandosene dei sacrifici fatti in passato per ottene questo diritto...? E cosa ha cambiato...? Ah si, quattro regioni sono passate al governo razzista e fascistoide...Non male.
I grillini che ce l'hanno tanto a morte con “testa d'asfalto” e la lega con la loro scesa in campo hanno sicuramente risolto il problema.... La lega è più forte di prima e l'opposizione ancora più debole... Ora con ancora più regioni in mano alla destra il nucleare e la Tav saranno progetti che si arresteranno sicuramente.... Ma tranquilli i due consiglieri grillini in Piemonte e quello in emilia vigileranno...
Comunque ho imparato la lezione.... D'ora in poi porterò avanti solo due battaglie (non di più..), la tutela dei fichi secchi e più gnocca per tutti...Sarà un successo.... MAI UNA GIOIA....MA PROPRIO MAI.....HASTA SIEMPRE!!!!!
La crisi ha messo in ginocchio il paese...? Diamo la colpa al PD che come tutti sanno ha governato per otto degli ultimi dieci anni...
Un italiano su tre non è andato a votare fregandosene dei sacrifici fatti in passato per ottene questo diritto...? E cosa ha cambiato...? Ah si, quattro regioni sono passate al governo razzista e fascistoide...Non male.
I grillini che ce l'hanno tanto a morte con “testa d'asfalto” e la lega con la loro scesa in campo hanno sicuramente risolto il problema.... La lega è più forte di prima e l'opposizione ancora più debole... Ora con ancora più regioni in mano alla destra il nucleare e la Tav saranno progetti che si arresteranno sicuramente.... Ma tranquilli i due consiglieri grillini in Piemonte e quello in emilia vigileranno...
Comunque ho imparato la lezione.... D'ora in poi porterò avanti solo due battaglie (non di più..), la tutela dei fichi secchi e più gnocca per tutti...Sarà un successo.... MAI UNA GIOIA....MA PROPRIO MAI.....HASTA SIEMPRE!!!!!
sabato 6 marzo 2010
Il "de profundis" della democrazia...
Alla fine, poco prima delle 22, il Consiglio dei ministri ha varato il decreto "interpretativo" per riammettere le liste Pdl del Lazio e il listino di Formigoni alle regionali di fine marzo. Slittato più volte, poi partito con oltre un'ora di ritardo, il Cdm alla fine si è riunito verso le 21 e ha varato la toppa agli errori commessi dal centrodestra. Berlusconi si è detto «soddisfatto per la collaborazione tra le istituzioni al fine di garantire a tutti il diritto di voto».Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo quanto si apprende, ha emanato poco prima della mezzanotte il decreto legge finalizzato a una rapida e certa definizione delle modalita' di svolgimento della consultazione elettorale, una volta verificato che il testo approvato dal Consiglio dei ministri corrisponde alle caratteristiche di un provvedimento interpretativo della normativa vigente. FONTE : L'Unità.it
Vediamo che dice la Costituzione e la legge al riguardo.....
Legge 400 del 23/08/1988 art.15 comma 2 "Il Governo non puo', mediante decreto-legge:provvedere nelle materie indicate nell'art. 72, quarto comma, della Costituzione;"
Art. 72 della Costituzione Italiana : "La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi."
Qualcuno si accorgerà che questo ddl è incostituzionale....? Mai una gioia... Hasta siempre!
lunedì 1 marzo 2010
Per "par condicio" cedo un po' del mio spazio alle nuove veline candidate da Silvio alle regionali...
Nicole Minetti, procace mora ex ballerina di ‘Colorado Cafe” e ‘Scorie’, oggi igienista dentale e ultima novita’ del listino personale di Formigoni per le regionali in Lombardia .Galeotto fu l’ospedale San Raffaele: il premier, infatti, ha conosciuto la bella Nicole proprio durante il suo recente ricovero a seguito dell’aggressione in piazza Duomo, a farle compagnia nella lista c'è anche la modella pigliese Graziana Capone, paragonata per la sua bellezza ad Angelina Jolie....
Altro che i candidati operai........ Mai una gioia.... Hasta siempre!
lunedì 8 febbraio 2010
“I mandarini e le olive non cadono dal cielo”
Quello che segue è il comunicato dei lavoratori immigrati di rosarno che stanno a Roma e che si sono riuniti in assemblea
In data 31 gennaio 2010 ci siamo riuniti per costituire l’Assemblea deilavoratori Africani di Rosarno a Roma.Siamo i lavoratori che sono stati obbligati a lasciare Rosarno dopo averrivendicato i nostri diritti. Lavoravamo in condizioni disumane.Vivevamo in fabbriche abbandonate, senza acqua né elettricità.Il nostro lavoro era sottopagato.Lasciavamo I luoghi dove dormivamo ogni mattina alle 6.00 per rientrarcisolo la sera alle 20.00 per 25 euro che non finivano nemmeno tutti nellenostre tasche.A volte non riuscivamo nemmeno, dopo una giornata di duro lavoro, a farcipagare.Ritornavamo con le mani vuote e il corpo piegato dalla fatica.Eravamo, da molti anni, oggetto di discriminazione, sfruttamento e minaccedi tutti i generi.Eravamo sfruttati di giorno e cacciati, di notte, dai figli dei nostrisfruttatori.Eravamo bastonati, minacciati, braccati come le bestie…prelevati, qualcunoè sparito per sempre.Ci hanno sparato addosso, per gioco o per l’interesse di qualcuno. Abbiamocontinuato a lavorare.Con il tempo eravamo divenuti facili bersagli. Non ne potevamo più.Coloro che non erano feriti da proiettili, erano feriti nella loro dignitàumana, nel loro orgoglio di esseri umani.Non potevamo più attendere un aiuto che non sarebbe mai arrivato perchésiamo invisibili, non esistiamo per le autorità di questo paese.Ci siamo fatti vedere, siamo scesi per strada per gridare la nostraesistenza.La gente non voleva vederci. Come può manifestare qualcuno che non esiste?Le autorità e le forze dell’ordine sono arrivate e ci hanno deportatidalla città perché non eravamo più al sicuro. Gli abitanti di Rosarno sisono messi a darci la caccia, a linciarci, questa volta organizzati in veree proprie squadre di caccia all’uomo.Siamo stati rinchiusi nei centri di detenzione per immigrati. Molti di noici sono ancora, altri sono tornati in Africa, altri sono sparpagliati nellecittà del Sud. Noi siamo a Roma. Oggi ci ritroviamo senza lavoro,senza un posto dovedormire, senza I nostri bagagli e con I salari ancora non pagati nellemani dei nostri sfruttatori.Noi diciamo di essere degli attori della vita economica di questo paese,le cui autorità non vogliono né vederci né ascoltarci. I mandarini, leolive, le arance non cadono dal cielo. Sono delle mani che liraccolgono. Eravamo riusciti a trovare un lavoro che abbiamo perdutosemplicementeperché abbiamo domandato di essere trattati come esseri umani. Non siamovenuti in Italia per fare i turisti. Il nostro lavoro e il nostro sudoreserve all’Italia come serve alle nostre famiglie che hanno riposto in noimolte speranze.Domandiamo alle autorità di questo paese di incontrarci e di ascoltare lenostre richieste:- domandiamo che il permesso di soggiorno concesso per motive umanitariagli 11 africani feriti a Rosarno, sia accordato anche a tutti noi, vittimedello sfruttamento e della nostra condizione irregolare che ci ha lasciatosenza lavoro, abbandonati e dimenticati per strada.Vogliamo che il governo di questo paese si assuma le sue responsabilità eci garantisca la possibilità di lavorare con dignità.
L’Assemblea dei Lavoratori Africani di Rosarno a Roma
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