Buongiorno lettori,
torno a parlarvi di thriller con il libro di Liz Lawler, "La paziente scomparsa".
Buona lettura!
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Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell’ospedale dove lavora come infermiera per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall’anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla… E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo?
I suoi occhi si fermarono con gioia sui cavallucci marini.
'Sono belli, vero? Cambiano colore molto velocemente. Sono dei maestri del travestimento.'
Mi è piaciuto molto il personaggio di Emily Jacobs, una professionista eccezionale sul lavoro e una donna messa alla prova dalla vita soprattutto per quanto riguarda il campo degli affetti.
La sparizione di sua sorella, e la conseguente depressione da essa derivata, crea un pericoloso precedente per quanto riguarda il suo precario equilibrio psicologico sul quale faranno leva tutte le situazioni incresciose che si vengono a creare nel corso della trama.
Si arriva in un punto in cui si dubita di tutto e tutti ma, nonostante questo, non ci si avvicina nemmeno lontanamente alla verità e questo è un punto a favore dell'autrice che è stata in grado di tenere sempre elevato il grado di suspense senza eccedere con deviazioni inutili che avrebbero rischiato di annoiare il lettore o appesantire con dettagli inutili la sinossi.
Lo stile fluido, a tratti asettico e distaccato, si abbina perfettamente al tipo di storia e rende la lettura molto scorrevole. Non rientra sicuramente nella mia top ten dei thriller psicologici eppure non mi è dispiaciuta come storia. Decisamente poco macabra e inquietante, perfetta anche per chi non è proprio appassionato del genere ma apprezza letture poco romantiche.