il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



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lunedì 21 febbraio 2011

Quelle mani sporche di sangue



…è un quesito inquietante quello che pongo e mi pongo: “perché il premier italiano, vanta tanti amici tra  massacratori(1) , delinquenti(2) e ambienti internazionali considerati ad alto pericolo di collusione mafiosa(3)?”.
Non è la prima volta, nella storia, che il nostro paese si mostra compiacente nei confronti di derive che hanno portato alla vergogna l’intera umanità. Le leggi razziali del 1936 per compiacere il “fraterno alleato tedesco” e la complicità nella deportazione di migliaia di italiani nei campi di sterminio, sono storia scolpita nelle coscienze col sangue.
Si ripropone oggi la scelta di un posizionamento rispetto alla crisi che sta investendo tutta l’area del Mediterraneo.
L’infame presa di posizione al fianco della famiglia del rais da parte di Berlusconi è oggetto di profonda vergogna per ogni italiano (articolo su repubblica) che si riconosca nei valori della democrazia. E’ sinonimo di disprezzo per quei valori di equità sociale e politica che popoli, tenuti al giogo di perverse dittature, aspirano e che stanno pagando col sangue.
…Chiedere a Frattini di venire a riferire sugli avvenimenti di questi giorni, e sulla posizione del governo italiano, equivale a chiedere ad un sordo dalla nascita, di descriverci la musica di Verdi.
Comprendendo le ragioni di una rivolta generalizzata sulla sponda africana del Mediterraneo, contro le politiche dispotiche di pochi corrotti a discapito della stragrande maggioranza della popolazione, la posizione più pericolosa sarebbe quella dello “scontro di civiltà”.
 Se già profondi danni sono stati determinati dalla politica dei respingimenti, resta fondamentale una proficua collaborazione con le popolazioni e le espressioni democratiche di queste popolazioni. L’aver imposto all’Italia un rapporto privilegiato ben al di là di quello istituzionale, con Gheddafi, non depone a favore nè del governo italiano nè dell’Italia nel suo complesso.
Aver contribuito ad armare chi ha dimostrato tanto disprezzo nei confronti di profughi da carestie e guerre, dimostra una inadeguatezza nel sapersi calare nella realtà politica internazionale con rapporti che escono al di fuori delle corrette prassi istituzionali.
Se quanto sopra è davanti agli occhi di tutti, forse per comprendere altre cose occorre un disegnino. Le ultime rivelazioni di Wikileaks sul giudizio di Obama nei confronti di Berlusconi non stupisce nessuno. Non è neanche sorprendente il ruolo che assume lo stesso Berlusconi di “Utile idiota” nei confronti di Obama,  come si evince dai file di Wikileaks.
Di fronte a questo quadro la responsabilità della morte dei militari italiani in Afghanistan ricade solo e unicamente su chi ha dimostrato e dimostra al mondo un fallimento politico ed una gestione del potere più assimilabile a quella dei satrapi che non ad una moderna democrazia.
Sentendo un silenzio inquietante da parte di istituzioni e della politica, la voce di questo blog si leva al fianco di tutti quelli che oggi sull’altra sponda del Mediterraneo hanno intrapreso un percorso di liberazione da regimi dispotici, vecchi e corrotti.
Loris



(1)    circa 300 i morti in queste ore in Libia tra i manifestanti
(2)    Dell’Utri cofondatore di Forza Italia è stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi per frode fiscale/ Vittorio Mangano (Palermo, 18 agosto 1940 – Palermo, 23 luglio 2000) è stato un criminale italiano pluriomicida legato a Cosa Nostra.
(3)    Dai rapporti di Wikileaks la Federazione russa viene definita dagli analisti americani “ virtualmente uno stato della mafia” e Berlusconi “portavoce di Putin"



venerdì 26 novembre 2010

L’occhio più acuto della diplomazia italiana denuncia il “complotto” per colpire l’immagine dell’Italia.

…Con tutta onestà non volevo credere a ciò che i miei occhi, con occhiali, e comunque pur sempre un po miopi, stavano leggendo.
Il nostro ministro degli esteri F. Frattini ( quello che non difende i cittadini italiani, vittime dei pirati israeliani, o i pescatori siciliani, presi a colpi di mitra dalla marina libica, o, quello che rispetto al sequestro degli operatori di Emergency si mosse con una capacità incisiva paragonabile ad un bradipo), orbene , vede un complotto ai danni dell’immagine dell’Italia.
L’avere parlamentari condannati in secondo grado per aver concorso all’attività di “Cosa Nostra”, come Dell’Utri, forse secondo Frattini da lustro.
Che la suddetta attività di Dell’Utri sia stata fatta anche come tramite nei confronti dell’attuale presidente del consiglio, porta sicuramente ulteriore lustro all’immagine dell’Italia.
Se Frattini poi pensa che i diversi coinvolgimenti in scandali a vario titolo sui vizi o abitudini sessuali del premier dal punto di vista dell’immagine siano ininfluenti rispetto l’immagine dell’Italia a questo punto non mi meraviglia, come non mi meraviglia che non pensi a quale immagine italiana salti fuori per i coinvolgimenti di ministri che hanno case pagate a loro insaputa da imprenditori molto attivi in appalti vari sotto questo governo.
Sarei quasi disposto a fornire un paio di occhiali a Frattini, per consentirgli di vedere un po meglio, ma gli ultimi euro penso che se sarà il caso li spenderò per un po di carta igenica o fogli per fotocopie da investire in qualche scuola italiana…..per i ministri di questo governo premier in testa, investire nella cultura non da l’immagine adeguata dell’Italia.

Anche questo modo di fare giornalismo da lustro all'immagine dell'Italia

domenica 21 novembre 2010

Settimana italiana,dagli smarronamenti alle protesi del pene perduto

Maroni dopo averci scassato i maroni e finalmente riuscito a farsi invitare a “vieni via con me”. Ma perché per non romperci i maroni non cambiamo canale quando interviene Maroni?

Dopo aver appreso le motivazioni della sentenza che condanna Marcello Dell’Utri a sette anni, per concorso nelle attività della associazione di tipo mafioso denominata “Cosa Nostra”, e non vedendo la volontà a dimettersi dalla carica di Senatore della Repubblica, la nostra lotta dovrà indirizzarsi per un “via la mafia dello Stato?” o per “via lo Stato dalla mafia?”

 Di Mangano: sapeva che era un mafioso?, è stato chiesto a Dell’Utri. «Assolutamente no, non aveva un distintivo»....Anche Dell’Utri non ha distintivo,….ma due condanne ci stanno tutte…. e chissà cosa avrà da dire a “vieni via con me” Maroni su questi rapporti così stretti del suo presidente del consiglio.

Al vertice della NATO il Silvio nazionale è arrivato talmente in ritardo che hanno iniziato  senza di lui.
Ufficialmente il ritardo è stato imputato alla coda di attesa all’aeroporto di Lisbona (forse non avevano preso il numerino come dal salumiere) . Voci che corrono, affermano che l’ultimo prodotto “ritardante per lui” sia stata una telefonata con la ministra Carfagna intenzionata a non continuare un rapporto che si è logorato, evidenziato dalle accuse della Mussolini alla Carfagna di essere vicina al Bocchino. Anche i miti….perdono pezzi....(Ovviamente riferito ...al ritardante)


Test....e, autocelebrazione
prima e dopo la cura
In fondo è difficile cogliere la differenza.......sono tutte cose volute dal presidente del consiglio.....e sono tarocche.  Ma non esiste il reato di contraffazione? (della serie....quando anche un dio ha bisogno di qualcosa di posticcio)
Loris

martedì 17 agosto 2010

MUSICA CONTRO IL POTERE - E a noi speriamo che non resti solo la musica.....





 

Litfiba dal palco attaccano Dell'Utri - L'assessore: "Mai più in Sicilia"




NEW YORK - Il fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, non si fa scrupolo di dare a una band canadese il permesso di armeggiare con il suo classico "Another Brick in the Wall" da utilizzare come un inno per i giovani iraniani. 




Con sede a Toronto la Blurred Vision band “visione offuscata”, composta da due fratelli esuli iraniani, ha rielaborato il testo per esprimere il risentimento da parte dei giovani nei confronti del governo dell'Iran, dove è illegale suonare musica rock. Un noto versetto è stato cambiato in "Ehi, l'ayatollah, lascia quei capretti soli!"  


 

Waters ha detto che incoraggia gli artisti ad utilizzare la canzone per resistere a tutte le forme di repressione. Ha inoltre dichiarato che vede la band come giocare una parte fondamentale nella "resistenza a un regime che è sia repressivo che brutale".
"Ho applaudito e sostenuto la resistenza degli scolari in Sud Africa a quel regime repressivo e brutale", ha detto, "e anche applaudo e sostengo la resistenza dei bambini palestinesi a Gaza e in Cisgiordania per il tipo di occupazione brutale che subiscono". 
Fonte – The washington post



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