il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



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venerdì 21 ottobre 2011

Storia di baci e forca

Ben Ali, Hosni Mubarak, Mu'ammar Gheddafi......
,

come finiscono i tiranni? Giornalisti benpensanti giudicano poco democratica la fine riservata all'amico di Berlusconi e Frattini.
Una persona a me cara mi ha detto che se pensa a due democratici senza ombra di smentita, le vengono in mente Sandro Pertini e Riccardo Lombardi, ambedue per il ruolo che ricoprivano nel CLN decretarono la condanna a morte di Benito Mussolini. Credo che i giornalisti benpensanti dovrebbero essere un po meno ipocriti. O forse non sarebbero giornalisti italiani?

Piazzale Loreto fu un atto di giustizia nei confronti di chi portò l'Italia alla rovina.

mercoledì 27 aprile 2011

COMUNICATO UNITARIO DEL “COORDINAMENTO2APRILE” CONTRO I BOMBARDAMENTI IN LIBIA


COMUNICATO UNITARIO DEL “COORDINAMENTO2APRILE” CONTRO I BOMBARDAMENTI IN LIBIA

e prime adesioni a questo appello
con l’invito a far circolare nei propri indirizzari e nelle proprie reti

COORDINAMENTO 2 APRILE
Le persone, le organizzazioni e le associazioni che in questo periodo hanno sentito la necessità,
attraverso appelli, prese di posizioni e promozione di iniziative, di levare la propria voce

  • CONTRO LA GUERRA E LA CULTURA DELLA GUERRA

  • PER FERMARE I MASSACRI, I BOMBARDAMENTI E PER IL CESSATE IL FUOCO IN LIBIA

  • PER SOSTENERE LE RIVOLUZIONI E LE LOTTE PER LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA
DEI POPOLI MEDITERRANEI E DEI PAESI ARABI

  • PER L'ACCOGLIENZA E LA PROTEZIONE DEI PROFUGHI E DEI MIGRANTI

·       CONTRO LE DITTATURE, I REGIMI, LE OCCUPAZIONI MILITARI,
LE REPRESSIONI IN CORSO

·        PER IL DISARMO, UN'ECONOMIA ED UNA SOCIETÀ GIUSTA E SOSTENIBILE

ESPRIMONO
LA LORO NETTA OPPOSIZIONE AL COINVOLGIMENTO DELL’ITALIA
NEI BOMBARDAMENTI IN LIBIA

alla luce

  • dell’articolo 11 della nostra Costituzione
·        del passato coloniale del nostro paese e delle stragi ad esso collegate

·        del sostegno e delle armi dati al regime di Gheddafi fino all’ultimo momento

·        del non impegno per il cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per i profughi

·        della ripresa dei respingimenti dei migranti

·        della mancanza di una dignitosa politica di accoglienza

·        del silenzio colpevole e gravissimo contro la strage di oppositori disarmati in Siria

·        del disimpegno totale sulla transizione democratica in Tunisia e in Egitto

·        della complicità con la occupazione militare in Palestina e con l’assedio a Gaza

NON C’E’ NIENTE DI UMANITARIO NELLE BOMBE ITALIANE IN LIBIA
C’E’ SOLO LA DIFESA DI INTERESSI ECONOMICI, ENERGETICI, STRATEGICI

La popolazione libica schiacciata dalla guerra e dalla dittatura e i popoli di tutto il mondo arabo
hanno bisogno di un’altra politica italiana ed europea

METTIAMO IN CAMPO TUTTE LE INIZIATIVE POSSIBILI DI DENUNCIA E SOLIDARIETA’
PER IL CESSATE IL FUOCO
PER DIFENDERE E AFFERMARE DAVVERO
LA DEMOCRAZIA, LA PACE E LA GIUSTIZIA, TUTTI I I DIRITTI UMANI, SOCIALI E CIVILI

per le adesioni e la lista di chi ha aderito visita il blog del coordinamento 2 aprile

venerdì 1 aprile 2011

News dalla Tunisia - Nuovamente il governo italiano dimostra la sua inettitudine e incapacità a qualsiasi risposta rispetto all'emergenza nel mediterraneo

come sapete una delegazione italiana unitaria e' in Tunisia, nell'ambito della giornata di mobilitazione nazionale del 2 aprile,  per l'incontro promosso dalle organizzazioni sociali tunisine del Forum Sociale del Maghreb. 
Abbiamo incontrato i promotori della conferenza stampa e della manifestazione pubblica che si terra' a Tunisi lunedi' 4 in occasione della visita di Silvio Berlusconi per protestare contro la politica del governo italiano che, dopo aver sostenuto fino all'ultimo il regime di Ben Ali', oggi non aiuta la difficile transizione democratica negando accoglienza umana e dignitosa ai migranti e ai rifugiati.  
La Tunisia, che e' un piccolo paese e sta vivendo una fase molto complessa, ha accolto con grande umanita' e solidarieta' popolare 140.000 profughi dalla Libia. L'Italia e' una grande potenza e sta trattando invece come una emergenza ingestibile l'arrivo di 15.000 persone.  La Francia ha chiuso le frontiere, dando al mondo un'altra prova di una Europa fortezza insensibile e brutale. 
La delegazione invita tutti e tutte a esprimere, nelle manifestazioni dei prossimi giorni, la propria solidarieta' alle organizzazioni tunisine che manifesteranno lunedi' e a sottoscrivere il loro appello che circoleremo in questa lista appena pronto nelle prossime ore. 
Lunedi' alcuni di noi saranno a Tunisi alla conferenza stampa. Gli altri e le altre seguiranno il programma previsto e saranno alla frontiera fra la Libia e l'Egitto per portare la solidarieta' dell'Italia civile ai profughi e a chi li accoglie. 
La delegazione italiana unitaria in Tunisia 

mercoledì 23 febbraio 2011

Su Gheddafi vogliamo chiarezza

La richiesta di scuse da parte del Governo italiano per l’inqualificabile posizione in cui ha messo il paese rispetto ai rapporti con Gheddafi, sarebbero auspicabili ma di poco valore rispetto alla effettiva esigenza che l’emergenza attuale richiede.
Il tenore della telefonata di Berlusconi a Gheddafi, a giudicare dai resoconti, sottolineano più un discolparsi su eventuali armamenti italiani ai manifestanti che non una netta e incontrovertibile condanna del Rais e della sua politica.
La richiesta di cessare i massacri sembra più un obbligo formale che un sentimento reale e condiviso.
Credo che per sciogliere i dubbi sul sospetto di bieco opportunismo, sulla pelle delle vittime dei  massacri in Libia, le cose di rilevanza politica da fare siano due:

1)      immediata cessazione di ogni accordo con il Governo di Gheddafi e richiesta di conferimento ai tribunali internazionali del Rais per crimini contro l’umanità.
2)      Abrogazione attraverso ddl di tutte quelle norme che prevedono i respingimenti, in quanto solo dopo il riconoscimento dello status di “rifugiati” sarà possibile il cambio della destinazione di questi fuggiaschi dalla guerra e dalla miseria.

Impediamo il traccheggiare che in questi giorni è stato abbondante sia tra le file governative, sia in alcuni ambiti dell’opposizione. In particolare le dichiarazioni di D’Alema che polemizzava con alcuni organi di stampa rispetto ad accordi commerciali di aziende italiane, non sia mai che possono adombrare il benché minimo sospetto di tolleranza rispetto alle azioni di Gheddafi.
Altrettanto offensiva risulta l’esternazione di Berlusconi che paventa il rischio del fondamentalismo. Sono estremamente curioso di comprendere il giudizio politico su Gheddafi dopo i fatti odierni, perché quelli passati sono purtroppo assai noti.
Loris




APPELLO ARCI
EMERGENCY SULLA SITUAZIONE IN LIBIA



lunedì 21 febbraio 2011

Quelle mani sporche di sangue



…è un quesito inquietante quello che pongo e mi pongo: “perché il premier italiano, vanta tanti amici tra  massacratori(1) , delinquenti(2) e ambienti internazionali considerati ad alto pericolo di collusione mafiosa(3)?”.
Non è la prima volta, nella storia, che il nostro paese si mostra compiacente nei confronti di derive che hanno portato alla vergogna l’intera umanità. Le leggi razziali del 1936 per compiacere il “fraterno alleato tedesco” e la complicità nella deportazione di migliaia di italiani nei campi di sterminio, sono storia scolpita nelle coscienze col sangue.
Si ripropone oggi la scelta di un posizionamento rispetto alla crisi che sta investendo tutta l’area del Mediterraneo.
L’infame presa di posizione al fianco della famiglia del rais da parte di Berlusconi è oggetto di profonda vergogna per ogni italiano (articolo su repubblica) che si riconosca nei valori della democrazia. E’ sinonimo di disprezzo per quei valori di equità sociale e politica che popoli, tenuti al giogo di perverse dittature, aspirano e che stanno pagando col sangue.
…Chiedere a Frattini di venire a riferire sugli avvenimenti di questi giorni, e sulla posizione del governo italiano, equivale a chiedere ad un sordo dalla nascita, di descriverci la musica di Verdi.
Comprendendo le ragioni di una rivolta generalizzata sulla sponda africana del Mediterraneo, contro le politiche dispotiche di pochi corrotti a discapito della stragrande maggioranza della popolazione, la posizione più pericolosa sarebbe quella dello “scontro di civiltà”.
 Se già profondi danni sono stati determinati dalla politica dei respingimenti, resta fondamentale una proficua collaborazione con le popolazioni e le espressioni democratiche di queste popolazioni. L’aver imposto all’Italia un rapporto privilegiato ben al di là di quello istituzionale, con Gheddafi, non depone a favore nè del governo italiano nè dell’Italia nel suo complesso.
Aver contribuito ad armare chi ha dimostrato tanto disprezzo nei confronti di profughi da carestie e guerre, dimostra una inadeguatezza nel sapersi calare nella realtà politica internazionale con rapporti che escono al di fuori delle corrette prassi istituzionali.
Se quanto sopra è davanti agli occhi di tutti, forse per comprendere altre cose occorre un disegnino. Le ultime rivelazioni di Wikileaks sul giudizio di Obama nei confronti di Berlusconi non stupisce nessuno. Non è neanche sorprendente il ruolo che assume lo stesso Berlusconi di “Utile idiota” nei confronti di Obama,  come si evince dai file di Wikileaks.
Di fronte a questo quadro la responsabilità della morte dei militari italiani in Afghanistan ricade solo e unicamente su chi ha dimostrato e dimostra al mondo un fallimento politico ed una gestione del potere più assimilabile a quella dei satrapi che non ad una moderna democrazia.
Sentendo un silenzio inquietante da parte di istituzioni e della politica, la voce di questo blog si leva al fianco di tutti quelli che oggi sull’altra sponda del Mediterraneo hanno intrapreso un percorso di liberazione da regimi dispotici, vecchi e corrotti.
Loris



(1)    circa 300 i morti in queste ore in Libia tra i manifestanti
(2)    Dell’Utri cofondatore di Forza Italia è stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi per frode fiscale/ Vittorio Mangano (Palermo, 18 agosto 1940 – Palermo, 23 luglio 2000) è stato un criminale italiano pluriomicida legato a Cosa Nostra.
(3)    Dai rapporti di Wikileaks la Federazione russa viene definita dagli analisti americani “ virtualmente uno stato della mafia” e Berlusconi “portavoce di Putin"



giovedì 16 settembre 2010

“….Cara, ..non è quello che tu stai pensando !!!!! “. Quando anche i ministri credono che siamo tutti dei boccaloni.

 In me non c’è un vulnus persecutorio, ma a sentire offendere l’intelligenza mia e di una buona parte  degli italiani, non ci sto.
Leggendo il resoconto Ansa , sulle considerazioni del nostro ministro degli Esteri rispetto alla vicenda del motopeschereccio mitragliato dai libici, resto sempre più esterrefatto.

Dice Frattini "L'opposizione è sempre in mala fede e contro l'interesse dell'Italia in questi casi".

Sicuramente i pescatori di Mazara sono dei pericolosi comunisti o dei Finiani di incrollabile fede se i militari libici hanno ritenuto di dover sparare…. Pardon, visto che anche il Maroni ci mette del suo parlando di “incidente” forse è più corretto dire che i militari libici hanno scambiato i pescatori siciliani per delle avvenenti fanciulle che volevano convertirsi e trasferirsi in Libia, e dalla gioia hanno iniziato a sparare in aria, mentre il motopeschereccio cercava di inseguire le pallottole . 
Una situazione tale e quale al marito scoperto a letto con l’amante che non trova di meglio da dire :““….Cara, ..non è quello che tu stai pensando !!!!! Sono scivolato e…. ha fatto tutto lei!

I compiti del Ministero per gli affari esteri è di “Cooperare con le Organizzazioni internazionali per lo sviluppo, l'emigrazione e la tutela degli italiani e lavoratori all'estero” come prevede la Legge del 23 aprile 2003, n. 109.

Il ministro Frattini non è nuovo nella scarsa difesa dei cittadini italiani che subiscono attacchi da Stati stranieri, salvo poi, quando le cose si ammorbidiscono vantare una presunta posizione equilibrata che di fatto offende non solo i cittadini coinvolti, ma tutti i cittadini italiani.
Voglio ricordare l’arresto degli operatori di Emergency in Afganistan e l’atto di pirateria della marina israeliana nei confronti della “freedom flotilla” dove oltre alle uccisioni di cittadini Turchi furono limitate le libertà individuali anche a cittadini italiani.
Il fatto che il governo e alcuni imprenditori si mettono in affari con regimi illiberali e non rispettosi delle leggi internazionali non può essere una giustificazione  per non tutelare da subito i legittimi interessi dei cittadini italiani.

Concludo con una osservazione davanti agli occhi di tutti.
La motovedetta libica (donata dall’Italia) con a bordo militari della GDF italiani dovrebbe a detta del ministro operare esclusivamente su operazioni anti-immigrazione. Se anziché un peschereccio con pochi membri di equipaggio si fosse trattato di un barcone pieno di disperati come abbiamo imparato a vedere, quanti di quei proiettili sparati contro il peschereccio avrebbero trovato carne umana?
Naturalmente sotto l’occhio osservatore dei militari italiani. 
Loris



martedì 7 settembre 2010

Allarme analfabetismo dopo il ” vertice” tra Silvio e Umberto – Il sergente Garcia di Zorro è preoccupato dopo le dichiarazioni sui colonnelli di Fini

La cosa drammaticamente evidente è che un “premier” e un suo ministro si rapportano con le istituzioni da autentici Ignoranti analfabeti, non conoscendo e non volendo conoscere le regole che governano il rapporto tra i cittadini e le rappresentanze democratiche dai cittadini espresse.

Sarà un problema di età, sono tutti e due vecchi e malandati, e, con la normale degenerazione delle cellule a quell’età è cosa normale riacquisire modelli comportamentali infantili.
Come i bambini che litigano e concludono ‘’…non gioco più con te!’’ non solo non vorrebbero più giocare con Fini, ma, si apprestano, dopo averlo sbandierato ai quattro venti, di andare a chiedere al Capo dello Stato, di metterlo in castigo…, pardon, di obbligarlo alle dimissioni.
Fortunatamente, e indipendentemente da quali sono i personaggi e partiti coinvolti, le regole sono chiare, sia in termini di presidenze delle camere, che di elezioni anticipate. Soprattutto è estremamente chiara la regola che le maggioranze parlamentari, indispensabili per governare, si formano in parlamento. (W la Costituzione)
La parte in verità meno chiara riguarda la legge elettorale attuale, che neanche a farlo apposta, porta la paternità di un'altra perla di questo governo, l’on. Calderoli che mi auguro non abbia mai avuto da fare considerazioni sugli interventi sui suoi pazienti come ha fatto sulla sua legge elettorale(vedi video). 
 
Un appunto infine lo vorrei fare pure nei confronti dell’on. Fini che come in altre occasioni riferendosi in particolare ai suoi ex di partito La Russa e Gasparri ha parlato di “colonnelli”. 
Ho sentito le dichiarazioni di Gasparri ‘’Noi non abbiamo cambiato le nostre idee; Fini invece si’, a partire dall’immigrazione e dalle coppie di fatto di cui non ha parlato. Fini ha fatto un frullatore tra Almirante e le bandiere di associazioni gay…. ‘’ e, più che ad alti ufficiali, in considerazione dell’alto livello politico utilizzato nel commento, mi sono venuti in mente i sergenti, uno in particolare, il sergente Garcia,….quello di Zorro.




anche la scelta di questo video non è casuale. Chissà che rievocando un passato da intrattenitore sulle navi da crociera, qualcuno non decida di tornare in quell'ambiente a raccontare barzellette e a strimpellare la chitarra, anzichè offrire avanspettacolo di infimo gusto con il suo amico beduino a tutti gli italiani e al mondo intero.

domenica 4 luglio 2010

Berlusconi ! Vai a Tripoli a chiedere della sorte di 250 Eritrei

Evidentemente la sorte di 250 Eritrei per Berlusconi vale meno di quella di un extracomunitario svizzero.
…oltre un anno fa questo blog, prendendo in prestito lo slogan di V. Arrigoni “Restiamo Umani” denunciava i respingimenti verso la Libia di scafi carichi di migranti provenienti dall’Africa. In queste barche della disperazione non tentano la traversata solo chi cerca dignità nel lavoro, ma anche chi fugge da guerre, persecuzioni genocidi etnici ed è titolato dalle convenzioni internazionali ad avvalersi del riconoscimento di rifugiato politico.
Ad un anno da quel appello i respingimenti sono continuati, è stato approvato il pacchetto sicurezza in cui viene introdotto il reato di clandestinità, a Rosarno sono stati resi evidenti i “nuovi schiavi” e il dramma continua.
Questo nostro governo ha ampliamente foraggiato quello che fino a poco tempo fa era considerato un “paese canaglia” come la Libia affinché fuori dalle regole internazionali provvedesse in parte a regolare il flusso degli immigrati. In parte, perché è noto che il flusso aumenta o diminuisce a secondo della pressione che il governo di Tripoli, sottopone al governo italiano.
Fuori dalle regole internazionali in quanto la Libia non ha mai sottoscritto la convenzione di Ginevra e quindi i diritti che vengono sanciti per chi dovrebbe godere dello stato di “rifugiato”.
In questi giorni sono accadute due cose che impongono delle risposte:
250 Eritrei, in rotta per Lampedusa e respinti, sono spariti nei centri di detenzione libici senza alcuna possibilità di verificarne le condizioni e soprattutto lo stesso “stato in vita”; Le autorità libiche hanno troncato ogni attività con l’ UNHCR (Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati) impedendo quindi ogni forma di documentazione sui trattamenti dei rifugiati stessi.
Auspico che questa ulteriore denuncia trovi un po di sponda nel web e che ognuno a modo suo non si renda complice di questo governo nell’ignominia del disprezzo della dignità umana aspettando tacitamente altri rifugiati respinti, torturati…..scomparsi.
Ripensando alla vicenda del cittadino svizzero che è stato riportato a casa dalla Libia dallo stesso Berlusconi non posso fare a meno di pensare amaramente che non è importante che extracomunitario sei ma in quale metà del mondo sei nato.
Loris


il Fatto Quotidiano - I senza diritti in rivolta e l’accordo Italia-Libia
Corriere Immigrazione - Gli Eritrei che l'Italia ha respinto
la Repubblica - Berlusconi in Libia con Gheddafi e il manager svizzero torna a casa
DECEMBER 18 - Petizione per il riconoscimento della carta dei diritti degli immigrati

l'Unità - Massacro in Libia -Firma L'appello dell'Unità per gli eritrei prigionieri


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