Pages

Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post

giovedì 10 maggio 2012

recensioni

 LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE
JOSEPH ROTH

trama: Il libro segue le vicende di un barbone alcolizzato, Andreas Kartak. Originario dell'impero asburgico, dopo aver ucciso il marito della sua amante fugge a Parigi. Vive sotto i ponti di Parigi: ricevuti 200 franchi da un uomo che aveva deciso di convertirsi al Cristianesimo, dopo aver conosciuto la storia della piccola Santa Teresa, Andreas si impegna a restituire il denaro la domenica seguente, facendo un'offerta nella chiesa di Santa Maria di Batignolles, prima della messa delle dieci. Molte volte Andreas, aiutato dal destino, avrà in tasca una somma di denaro sufficiente per saldare il proprio debito, recuperando l'onore e la dignità; altrettante volte si lascerà però distrarre da amori, vizi, vecchie amicizie, ricadendo puntualmente nell'amore per le belle donne (Karoline) e dell'alcol(pernod)  Nelle ultime pagine Andreas è per l'ennesima volta in un bistrot vicino alla cappella, e ubriaco viene colto da un malore. Poco prima di morire vede entrare nel bistrot una ragazzina, che sembra andargli incontro, e pensa si tratti di Santa Teresa, venuta a cercarlo e perdonarlo. Con quest'illusione di essere stato redento, Andreas muore felice.


commento personale: una lettura veloce e scorrevole, un'ottima trasposizione su carta dei sentimenti dei cosiddetti barboni e del loro senso dell'onore


DELITTO IDEALE
LUIGI CAPUANA

trama: tutte novelle, in cui Capuana crede molto e tutte interessanti. A partire dall'uomo che si fa giustizia da solo per aver "solo desiderato" di uccidere un uomo

commento personale: tutti i racconti, nessuno escluso, potrebbero essere trasportati sul grande schermo in chiave moderna, tutti assolutamente attualissimi

lunedì 23 aprile 2012

recensioni

I VICERE'
Federico De Roberto

da wikipedia

Il romanzo è diviso in tre parti: la prima parte inizia con la morte della vecchia principessa Teresa, crudele e dispotica, che nomina eredi universali il primogenito Giacomo e il prediletto terzogenito Raimondo, lasciando solo legati minori agli altri figli: Angiolina e Lodovico, monaci, Chiara, moglie del marchese di Villardita, Ferdinando e Lucrezia, non sposati. Mentre in famiglia sorgono contrasti sulla divisione dell'eredità, il principino Consalvo, figlio di Giacomo, viene mandato a studiare al ricco convento di San Nicola, dove già vivono gli zii Lodovico e Blasco. Raimondo intreccia una relazione con donna Isabella Fersa, mentre Lucrezia si invaghisce del giovane avvocato liberale Benedetto Giulente. Con lo sbarco dei Mille in Sicilia, lo zio Gaspare si rende popolare presso i rivoluzionari per le sue simpatie liberali. Benedetto Giulente si unisce ai garibaldini e viene ferito nella battaglia del Volturno, e rientra a Catania accolto da eroe; superando le resistenze della famiglia, sposa Lucrezia. Chiara, finalmente incinta dopo lunga attesa, partorisce un feto mostruoso che muore subito. Dopo il plebiscito che sancisce l'annessione al Regno d'Italia, Gaspare nel 1861 viene eletto deputato, carica che sfrutterà per arricchirsi.
La seconda parte segue le vicende della famiglia fino al 1870. Raimondo abbandona la moglie Matilde; grazie alla loro influenza gli Uzeda ottengono l'annullamento del suo matrimonio e di quello di donna Isabella, che Raimondo sposa subito dopo. La cugina Graziella, dopo la morte del marito, frequenta assiduamente casa Uzeda e sposa Giacomo non appena questi resta vedovo. Nel 1867 il convento di San Nicola viene soppresso, e Blasco investe le ricchezze sottratte al convento in buoni del tesoro e in terreni già appartenuti al convento stesso; per convenienza si converte al liberalismo e diventa sostenitore del nuovo stato, fino a festeggiare per strada la presa di Roma. Consalvo, finalmente uscito dal convento, conduce vita sregolata e i rapporti tra lui e il padre peggiorano. Ferdinando, gravemente malato di corpo e di mente, muore.
La terza parte è dominata dalle vicende di Consalvo e Teresa, figli di Giacomo. Dopo un viaggio sul continente e all'estero, Consalvo decide di intraprendere la carriera politica, aiutato dalle sue doti di oratore e dall'influenza dello zio Gaspare. Teresa si innamora, ricambiata, del cugino Giovannino Radalì, ma i due cedono alle rispettive famiglie e Teresa si adatta a sposare il rozzo Michele, fratello maggiore di Giovannino. Ma l'amore tra i due si risveglia e la sua impossibilità porta Giovannino al suicidio. Giacomo, gravemente malato e in pessimi rapporti con Consalvo, lo disereda poco prima di morire, ma questo non ostacola i progetti del giovane, che si rende popolare come assessore e poi sindaco. Il romanzo si conclude con le prime elezioni a suffragio allargato del 1882 in cui Consalvo, di fede reazionaria e borbonica, finge idee di sinistra e viene eletto trionfalmente, convinto che - al di là di ogni rivolgimento storico - nulla possa veramente cambiare e che i privilegiati debbano adattarsi alle nuove situazioni politiche, come quella successiva all’unità, potendo solo così mantenere intatti dominio e potere.
Emerge da questo quadro il fallimento degli ideali risorgimentali con una interpretazione già presente nelle novelle Il reverendoLibertà e Mastro-don Gesualdo del Verga e che accomuna molti tra gli scrittori meridionali, da Pirandello, nel romanzo I vecchi e i giovani, a Tomasi di Lampedusa, nel Gattopardo.
Nell'explicit del lavoro di De Roberto, quando Consalvo, ormai deputato, parla alla "zitellona" zia Ferdinanda, vi è l'intera chiave di lettura del romanzo:
« ... Noi siamo troppo volubili e troppo cocciuti ad un tempo. Guardiamo la zia Chiara, prima capace di morire piuttosto che di sposare il marchese, poi un'anima in due corpi con lui, poi in guerra ad oltranza. Guardiamo la zia Lucrezia che, viceversa, fece pazzie per sposare Giulente, poi lo disprezzò come un servo, e adesso è tutta una cosa con lui, fino al punto di far la guerra a me e di spingerlo al ridicolo del fiasco elettorale! Guardiamo, in un altro senso, la stessa Teresa. Per obbedienza filiale, per farsi dar della santa, sposò chi non amava, affrettò la pazzia ed il suicidio del povero Giovannino; e adesso va ad inginocchiarsi tutti i giorni nella cappella della Beata Ximena, dove arde la lampada accesa per la salute del povero cugino! E la Beata Ximena che cosa fu se non una divina cocciuta? Io stesso, il giorno che mi proposi di mutar vita, non vissi se non per prepararmi alla nuova. Ma la storia della nostra famiglia è piena di simili conversioni repentine, di simili ostinazioni nel bene e nel male... Io farei veramente divertire Vostra Eccellenza, scrivendole tutta la cronaca contemporanea con lo stile degli antichi autori: Vostra Eccellenza riconoscerebbe subito che il suo giudizio non è esatto. No, la nostra razza non è degenerata: è sempre la stessa. »
Quando I Viceré uscì non ebbe fortuna perché il naturalismo stava ormai declinando ed iniziava ad affermarsi la reazione spiritualistica di D'AnnunzioFogazzaroPascoli. Inoltre, il tono troppo pessimistico e la forma poco elegante non potevano più essere apprezzati in un momento in cui trionfavano il nazionalismo ed il formalismo. A influenzare l'insuccesso del romanzo venne infine la critica negativa di Benedetto Croce.[2]
Tuttavia I Viceré, insieme ai Malavoglia del Verga, è uno dei capolavori del Verismo italiano per la ricchezza dei personaggi, l'ampiezza della struttura e la vivezza della rappresentazione.


commento personale: titubante all'inizio della lettura, non essendo molto amante del verismo, mi aspettavo una lettura pesante. e invece gia dalle prime pagine mi sono trovata avvinta da una storia senza tempo, attualissima  anche oggi nei suoi contenuti e viene spontaneo, alla parola fine, chiedersi come mai si prediligano altri autori da studiare a scuola, quando un capolavoro come questo  è sicuramente di più facile interpretazione per i ragazzi

venerdì 6 aprile 2012

recensioni

EMMA - Jane Austen

Emma è una giovane donna ricca e sfrontata, che trascorre il proprio tempo prendendosi cura del padre ipocondriaco e giocando a combinare matrimoni. Dopo aver trovato marito alla governante si dedica con grande convinzione all'ingenua Harriet Smith, una ragazza povera e semplice che spera di poter spingere tra le braccia di Mr Elton, il vicario. Con l'indipendenza di chi non teme i sentimenti, Emma intreccia flirt, manovra dietro le quinte e risponde con prontezza alle rimostranze di Mr Knightley, l'unico in grado di scorgere la pericolosità delle sue iniziative e capace di tenerle testa. Con "Emma" Jane Austen crea un personaggio che, secondo le parole dell'autrice, non poteva piacere ad altri che a lei: una protagonista presuntuosa e pungente, ben consapevole della propria bellezza e intelligenza. Tutto in lei è superficie, regola sociale indiscussa e indiscutibile.

commento personale: non ho amato molto il personaggio di Emma, troppo pieno di se per vedere cosa accadeva davvero intorno a lei, però la Austen ha costruito decisamente un capolavoro che merita di essere letto

WAR HORSE - Michael Morpurgo
L’Europa è in subbuglio per lo scoppio della Prima Guerra Mondiale quando Albert, un ragazzo inglese, parte per il fronte francese alla ricerca del suo amato cavallo. War Horse di Michael Morpurgo, da cui Steven Spielberg ha tratto l’omonima pellicola presto nelle sale cinematografiche, è la storia di un’amicizia che supera le avversità, le frontiere e le guerre. Adatto per lettori dai 10 anni in su, questo romanzo è il racconto di una grande avventura. Joey è infatti un puledrino quando viene affidato alle mani, altrettanto piccole, di Albert. E’ l’inizio di un’amicizia e di un percorso di crescita insieme sino a quando la guerra, come sempre, rovina tutto e porta via ciò che più amiamo. Il padre di Albert decide infatti di vendere il prezioso e bellissimo cavallo alla cavalleria britannica. Parte così un duplice racconto, visto dagli occhi del cavallo e del giovane, impegnati in un’odissea per ritrovarsi. Morpurgo, prolifico scrittore inglese di storie e romanzi per bambini, ci conduce in questa storia che solletica la fantasia sottoponendoci le avventure di Joey e quelle di Albert. Il cavallo infatti è impegnato nelle brutture della guerra e sul fronte francese, dove aver perso il suo cavaliere che viene ucciso in uno scontro, è intrappolato nel fuoco nemico. Costretto a servire sia il battaglione francese che quello inglese, Joey è sempre sul filo della morte. Coraggioso e fedele, il cavallo racconta a lettori giovani e meno giovani la guerra, vista dal punto di vista di chi la combatte, con la paura e le malvagità che essa comporta. Riuscirà però il cavallo a sopravvivere? Sebbene sia passato qualche anno Albert non riesce a dimenticare il suo migliore amico e decide di scappare e riuscire a ritrovare il suo amato compagno di giochi e di sfide. Comincia per lui, ancora troppo piccolo per arruolarsi nell’esercito, un viaggio ricco di insidie e di pericoli, a cui si può far fronte solo se spinti da un grande amore, come quello che unisce un bambino ad un animale. Preparate coperte a cui aggrapparvi per la paura e cappe e spade che fingerete di brandire seguendo questa bellissima avventura.

commento personale: seppur una storia per ragazzi, originalissima l'idea di vedere la guerra dal punto di vista dei cavalli e chi conosce i cavalli, non può non notarne la perfezione nelle descrizioni dei sentimenti

venerdì 9 marzo 2012

recensioni

LA BANDA DEI BROCCHI
Jonathan Coe

Trotter, Harding, Anderton e Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a carriere importanti, mentre i genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza e ignoranza culturale. Siamo negli anni Settanta, anni in cui si susseguono sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell'Ira. Su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi.

commento personale: Jonathan Coe si sta rivelando una vera sorpresa per me. La sua scrittura veloce e scorrevole, rende piacevole qualsiasi sua lettura. il modo in cui affronta uno spaccato di vita inglese dal punto di vista degli adolescenti è geniale

mercoledì 29 febbraio 2012

recensioni

 Le amanti - Matilde Serao

Massimo Dias è un amante perfetto, Lo, dice Teresa che poi confida:"Il tradimento è uno dei caratteri della perfezione in amore. Sarà una crudeltà ma è così."
La Serao scrive racconti che potrebbero considerarsi un moderno training allo vita di coppia e indaga con imparziale precisione le sfumature sentimentali maschili e femminili, ci fa vivere le attese, le speranze, ci introduce nella privatezza dei due universi e del loro differente modo di sentire. La scrittrice filma i suoi personaggi di nascosto, li inquadra nel vibrare voluttuoso delle loro passioni e nel successivo dipanarsi delle conseguenze amorose. Spesso i racconti si risolvono nell'ultimo periodo. In alcuni casi, come nel "Convegno", nell'ultima parola.

Commento personale: un'autrice che esplora l'animo umano con una maestria che mi ha lasciato a bocca aperta. Le descrizioni dei sentimenti dei protagonisti fanno battere il cuore come se fossimo noi stessi a viverne il dramma

------------------------------------------------------------------------------------------
Sei personaggi in cerca d'autore
Luigi Pirandello
Il dramma Sei personaggi in cerca d'autore è scritto in un italiano semplice ma un po' antiquato e narra di un capocomico che, mentre prova sulla scena "Il giuoco delle parti" dello stesso Pirandello, si vede piombare in teatro sei persone, sei personaggi, che lottano l'un contro l'altro e tutti contro il capocomico per vedere rappresentato il loro dramma che nessun autore ha voluto scrivere. "Un uomo sulla cinquantina, in giacca nera e calzoni chiari, dall'aria aggrottata e dagli occhi scontrosi per mortificazione; una povera donna in gramaglie vedovili che avea per mano una bimbetta di quattr'anni da un lato e con un ragazzo di poco più di dieci dall'altro; una giovinetta ardita e procace, vestita anch'essa di nero ma con uno sfarzo equivoco e sfrontato, tutta un fremito di gajo sdegno mordente contro quel vecchio mortificato e contro un giovane sui vent'anni che si teneva discosto e chiuso in sé come se avesse in dispetto tutti quanti". Cominciano così, quasi a forza, a narrare il loro dramma. Il capocomico è dapprima disinteressato e innervosito poi, man mano che si va avanti nella storia, si fa attento. Il Padre infatti, dopo essersi accorto che la Madre amava un suo impiegato, la cacciò da casa e affidò il figlio legittimo ad una balia. Ma quando l'impiegato morì, la Madre, con i figli illegittimi: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina, si trovò in una grave situazione finanziaria e fu costretta ad andare a lavorare come sarta da Madama Pace, la quale obbligò la Figliastra a prostituirsi. Nella "bottega" di Madama Pace la Figliastra incontra Il Padre. La Madre e i suoi figli si stabiliscono a casa del Padre dove incontrano il Figlio.
I sei personaggi incarnano ognuno una visione diversa dello stesso dramma che ogni personaggio vive con una "sua" verità inconciliabile con quella degli altri. Questo è il dramma pirandelliano della solitudine e dell'incomunicabilità che viene spiegato dal Padre quando, rivolgendosi al capocomico, gli dice: «ciascuno di noi - veda - si crede "uno" ma non è vero: è "tanti" signore, "tanti" secondo tutte le possibilità d'essere che sono in noi; "uno" con questo, "uno" con quello - diversissimi! E con l'illusione d'esser sempre "uno per tutti" e sempre "quest'uno" che ci crediamo in ogni nostro atto! Non è vero!».
In questo "teatro nel teatro" Pirandello non narra il dramma dei personaggi ma il loro tentativo di trovare un autore che lo rappresenti. I sei personaggi sono diversi perché ognuno di loro vive una parte diversa dello stesso dramma. Il Padre è distrutto dal rimorso per le proprie colpe; la Figliastra, vittima del Padre si vuole vendicare proprio rappresentandole e rendendole immortali sul palcoscenico. Il Figlio, sdegnato con tutti, si sente estraneo alla famiglia. La Madre vive solo per le due creaturine indifese che ha ai fianchi, le quali vivono anche loro un dramma che non si manifesta. Nell'ultima parte dell'opera vi è una contrapposizione tra realtà e finzione espressa per mezzo degli attori che, quando vedono il Giovinetto ferito, si dividono non sapendo quale è la verità. L'ultima parte e anche surreale perché la Bambina, viva (!?) , recita la propria morte.
Sei personaggi in cerca d'autore è un testo teatrale, quindi Pirandello non narra i fatti ma scrive le battute e le note sceniche; non vi è dunque voce narrante e il testo è tutto in discorso diretto. L'opera pur essendo un atto unico è spezzata in tre parti poiché la vicenda si svolge in tempo reale e i cambiamenti di scena avvengono a sipario alzato; i fatti si svolgono in un pomeriggio e sono narrati in ordine cronologico ma i personaggi rievocano ricordi passati.

Commento personale: su Pirandello non voglio dire niente. Qualunque cosa possa dire e' assolutamente poco rispetto al genio creativo che stimo in quest'autore

venerdì 10 febbraio 2012

recensioni

IL DIAVOLO CERTAMENTE
Andrea Camilleri

Due filosofi in lotta per il Nobel, un partigiano tradito da un topolino, un ladro gentiluomo, un magistrato tratto in inganno dal giallo che sta leggendo, un monsignore alle prese col più impietoso dei lapsus, un bimbo che rischia di essere ucciso e un altro capace di sconvolgere un’intera comunità con le sue idee eretiche... E ancora: una ragazza che russa rumorosamente, un’altra alle prese con il tacco spezzato della sua scarpa, una segretaria troppo zelante, una moglie ricchissima e tante, tante donne che amano – tutte – con passione, a volte con perfidia, più spesso con generosità. Ecco i personaggi che, insieme a molti altri, popolano le pagine di questo libro: un romanzo corale sui desideri e i vizi, gli slanci e le bassezze dell’umanità e insieme un perfetto marchingegno a orologeria. Più che perfetto: diabolico. 33 racconti di 3 pagine ciascuno: 333 e non 666, perché questo, come tutti sanno, è il numero della Bestia, e non si discute sul fatto che mezzo diavolo sia meglio di uno intero. Andrea Camilleri ha scritto racconti dal numero di battute incredibilmente congruente, che nel dattiloscritto consegnato alla casa editrice equivalevano esattamente a tre pagine l’uno. In ognuno di essi, il diavolo suggella la storia con il suo inequivocabile zampino: nel bene o nel male, a noi lettori l’ardua sentenza. Perché questi racconti, oltre a essere irresistibilmente divertenti, sono anche percorsi da una meditazione accanita e sottile sul senso delle umane sorti, del nostro affannarci per mentire o per apparire, della nostra idea di felicità; i due apologhi filosofici che aprono e chiudono la raccolta non sono che il disvelamento di una trama che sottende tutta la narrazione. E che fa di questo libro un assoluto gioiello.


commento personale: una lettura veloce e scorrevole, forse non tutti i racconti sono originali, ma mette in evidenza il comportamento degli uomini, non sempre irreprensibile

venerdì 27 gennaio 2012

recensioni

L'AGGANCIO
Nadine Gordimer


L'incontro casuale in un garage di Cape Town tra una ricca ragazza bianca e un giovane arabo, colto ma povero, mette in moto una serie di eventi inimmaginabili. Abdu, l'uomo del garage, si chiama in verità Ibrahim ibn Musa. È immigrato illegalmente in Sudafrica da un misero paese africano con una laurea in economia. La ragazza è Julie Summers, insofferente al proprio ambiente privilegiato ma culturalmente ristretto. La loro relazione è sostenuta all'inizio da una forte attrazione sessuale che è quasi l'unico linguaggio comune tra due mondi assolutamente diversi. Ma la loro storia si rafforza al punto che, quando le autorità obbligano Ibrahim a tornare nel suo paese, Julie sorprende tutti decidendo di seguirlo come moglie.


commento personale: un libro che è un'esperienza di integrazione fantastica, la scoperta che dall'altra parte del mondo c'è qualcuno che aspira a tutto ciò che abbiamo noi mentre noi desideriamo solo fuggire. La protagonista in particolare vi commuoverà nelle sue fragilità

TUA
Claudia Pineiro

Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto - irreprensibile dirigente di successo -, trova per caso nella ventiquattrore del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo fino al parco Bosques de Palermo dove lui e la sua amante si sono dati appuntamento. Iniziano a discutere, lui la spinge violentemente, la donna cade, sbatte la testa contro un sasso e muore. Inés torna a casa ben decisa a fare il possibile per coprire il marito, salvare le apparenze e il matrimonio. "Tua" è un thriller psicologico vertiginoso, che incalza il lettore fin dalle prime righe: un meccanismo a orologeria che non risparmia colpi di scena sorprendenti. Il terribile ritratto in giallo di una normale famiglia borghese.


commento personale: un thriller familiare, leggero leggero, da leggere in un pomeriggio, ma simpatico e nuovo nell'idea

mercoledì 25 gennaio 2012

recensioni

LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA
Jonathan Coe

La Zia Rosamond non è più. È morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l'abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico. Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco - canti dell'Auvergne - e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c'era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma... Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio? La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po' fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond. Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova. E allora non resta - come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto - che ascoltare le cassette incise dalla donna...

commento personale: una storia commovente. una storia di amicizia prima di tutto, ma anche una storia di dolore con un grande insegnamento, che forse anche dal male può nascere il bene. dovete assolutamente leggerlo, jonathan coe si riconferma un maestro nell'analisi dei sentimenti umani

sabato 14 gennaio 2012

recensioni

NORWEGIAN WOOD Tokyo Blues
Murakami Haruki
Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
commento personale: io ho un pessimo rapporto con gli autori giapponesi, mi trovo sempre molto distante dal loro modo di pensare. l'argomento affrontato è interessantissimo e la prosa scorrevole e poetica, ma alcuni tratti mi hanno lasciato perplessa, perchè alcune cose noi ragazzi occidentali non le faremmo mai (chi mai darebbe un appuntamento a un innamorato e lo porterebbe ad assistere a sua insaputa al padre malato di cancro?)  comunque non posso dire che non sia un ottimo romanzo, anzi, tutt'altro. è solo che non riesco a entrare bene nel modo di pensare dei giapponesi.


vi confesso che il libro lo avevo scelto perchè si intitolava come una delle più belle canzoni dei Beatles. Io la adoro,  la faccio riascoltare anche a voi ;)

martedì 27 dicembre 2011

un 2011 di parole lette


e dopo il resoconto crocettoso del 2011 ecco quello ben più importante per me. mi ero ripromessa di leggere non di più, ma meglio e non so se ci sono riuscita. comunque questi sono i libri che hanno accompagnato il mio 2011


  • la voce del violino - a.camilleri pag. 222
  • intermittenza - a.camilleri pag. 171
  • homer & langley - doctorow pag. 215
  • romanzo criminale - g.de cataldo pag. 632
  • sentieri sotto la neve- m.rigoni stern pag. 124
  • la figlia dello straniero - j.c.oates pag. 670
  • bianca come il latte rossa come il sangue - a.d'avenia pag. 254
  • giudici - camilleri,de cataldo,lucarelli pag. 140
  • accabadora - m.murgia pag. 168
  • shining - s.king pag. 429
  • l'uomo di londra - g.simenon pag. 138
  • il cielo sopra darjeeling . n.c.vosseler pag. 467
  • patagonia express - sepulveda pag. 127
  • l'aiuto - kathryn stockett pag. 526
  • senza guardarsi indietro - l.pearse pag. 778
  • lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte - m.haddon pag.247
  • senza lasciare traccia - j.picoult pag. 424
  • l'estate del coprifuoco - d.kraus pag. 210
  • le correzioni - j.franzen pag. 599
  • ritorno a ford county - j.grisham pag. 327
  • vedi di non morire - j.bazell pag. 322
  • un luogo chiamato libertà - ken follett pag. 462
  • insomnia - s.king pag. 740
  • l'ottavo passo - lawrence block pag. 407
  • appartamento a istanbul - aykol esmahan pag. 321
  • solar - ian mcewan pag. 338
  • i numeri della sabbia - r.r.talbot pag. 436
  • Libertà - j.franzen pag. 622
  • il rapporto segreto - tom rob smith pag. 430
  • la ragazza del lago - k.fossum pag. 312
  • vizio di forma - t.pynchon pag. 472
  • la fattoria degli animali - g.orwell pag. 140
  • trilogia di new york - paul auster, pag. 315
  • cavalli selvaggi - cormac mccarthy, pag. 304
  • non avevo capito niente - diego de silva pag. 309
  • le più belle storie di cavalli - de vita massimo pag. 268
  • espiazione - ian mcewan - pag. 381
  • anime e sangue, f.grimandi - pag. 140
  • il cimitero di praga, u.eco - pag. 523
                                            -------------------------------------------
                                                         totale pag. 13.703

be', una cosa è certa, paragonando le letture fatte nel 2010, mi sono accorta di aver letto 4000 pagine.....e molto probabilmente questo è dovuto al fatto che da quest'anno ho dovuto rinunciare ad andare al lavoro in auto per i costi esorbitanti di benzina e gasolio, optando per un noioso e lentissimo treno. come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere ;)

sabato 24 dicembre 2011

Book swap natalizio

organizzato da Eri sul suo blog con il suo gruppo di lettura, ecco i libri che ho scelto per Milena, la mia abbinata.

Natale in casa Cupiello di Edoardo De Filippo 
Ricordo di Natale di Truman Capote (che forse voi conoscerete per il più famoso "a colazione da tiffany")

ho poi aggiunto diverse cosine, tra cui il segnalibro ricamato a broderie suisse che vedete in foto ;)

spero di aver selezionato due buoni libri per Milena, ho cercato di essere originale nella scelta, chissà se avrò indovinato