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17.10.11

Seminare il futuro.



Ci siamo trovati tutti all'entrata del Parco della Chiusa, per poi salire, accompagnati da Silvano Cristiani, verso i campi che avremmo seminato. C'erano tante famiglie, tanti bambini. Anche noi eravamo dei loro, essendo io e la mia famiglia,  gentilmente invitata da Ecor, che promuove questa iniziativa per la prima volta in Italia, importandola dalla vicina Svizzera.


I cappellini rossi in dono, proprio per contenere i semi da spargere a mano sulla terra pronta alla semina, erano un tocco di colore nel paesaggio finalmente autunnale che ci circondava. Arrivati a destinazione, un pò emozionati per questo atto ormai da molti dimenticato, con il sorriso sulla bocca, perchè l'umore del seminatore è importante, disposti frontalmente sui due lati del campo, abbiamo atteso il via. E poi con il movimento della mano, ampio e cadenzato, così da lanciare lontano il seme, un passo alla volta, fino ad incrociare il seminatore di fronte a noi e sorpassarlo, sempre spargendo semi intorno. Il sorriso a questo punto non era forzato, era spontaneo e gioioso. I bambini erano anche loro intenti, seri e sorridenti nel loro operato, loro che sono essi stessi il semi del nostro futuro. 


Abbiamo così seminato due campi con semi di due specie diverse di grano antico, l'Inaluttabile e l'Andriolo, promettendo di rincontrarci il prossimo anno per assaggiare il pane preparato con questi grani. 


Questa iniziativa nasce proprio per sensibilizzare la comunità, di cui tutti facciamo parte, sul tema della provenienza del cibo che mangiamo e sul futuro dell'agricoltura, dimostrando concretamente il valore del biologico e biodinamico e proponendo un'alternativa valida e reale alle coltivazioni OGM. 
Dopo la semina siamo andati presso la sede della Associazione Ortalon che, proprio all'interno del Parco, ha realizzato un orto biodinamico condiviso, e che offre la possibilità a tutti gli interessati di vivere l'esperienza di lavorare la terra e vedere i suoi frutti.


Per poter apprendere le tecniche orticole di biodinamica proprio il 25 ottobre inizierà un corso così che ognuno possa contribuire e appassionarsi.


Inoltre, per chi è nei paraggi, tutti i mercoledì pomeriggio, all'entrata del Parco, si possono acquistare gli ortaggi prodotti. 
Se non fosse che nei prossimi giorni e mesi sarò bene indaffarata a fare altro, visto la pancina che cresce, parteciperei volentieri sia al corso che alla produzione dell'orto!


Miei cari vi auguro un lunedì da leoni!!!

16.10.11

Anteprima.


Una foto tanto per raccontare in anteprima la mattinata di oggi, tra i campi per seminare grani antichi, con il sorriso sulle labbra, perchè anche l'umore del seminatore è importante per la riuscita del raccolto.
Piantare un seme ha tanti significati, io scelgo quello più profondo di gettare il seme per un futuro migliore, per seminare il futuro.

15.10.11

Autunno.

Mai come quest'anno mi manca questa stagione, la cerco ovunque intorno a me e appena ne trovo un'indizio lo faccio mio. Lo scorso anno con l'iniziativa di Una stagione:... mi sono goduta appieno questo periodo, che quasi mi vien voglia di definirlo il mio preferito. Non vedo l'ora di trovare il tempo per le lanterne, a S. Martino con la loro luce e riprendere tutte le abitudini che fanno tanto calore e casa accogliente.


Intanto mi accontento delle temperature che stanno scendendo e delle foglie secche sulla porta di casa.
Vi auguro uno splendente sabato, luminoso dentro e fuori.
p.s. Non vedo l'ora domani di essere presso l'Azienda Agricola del Parco della Chiusa che aderisce all'iniziativa Semina il futuro.

14.10.11

Portatovagliolo.

In questi giorni siamo in attesa: che arrivi  l'autunno (ma forse oggi è la volta buona), che le temperature si abbassino nella norma, perchè si ha voglia di zuppe calde, castagne arrosto, foglie secche svolazzanti, vestiti con le maniche lunghe, perchè ogni stagione ha un senso, perchè le rondini che ho visto nei cieli in questi giorni saranno anche loro un pò frastornate.
E l'attesa Daphne la inganna così, in mezzo a un acino d'uva e una mandorla per merenda, apre la valigetta della lana e confeziona un portatovaglioli. 


Semplicissimo.
Serve il cilindro di cartone che rimane quando finisce la carta igienica.
Si taglia a metà in trasversale, con attenzione cercando di non piegarlo.
Si sceglie la lana che si vuole, uno o più colori, si lega al cilindro e si inizia ad attorcigliare intorno fino a coprire del tutto il cartone.
Si decora a piacere fino a che, con un altro nodo, che si nasconde sotto i fili, si chiude il lavoro.
Ecco fatto. 


Finita la merenda.
Si passa ad un altro gioco.


Domenica sarò qui, per questa bella iniziativa sparsa un pò in tutta Italia. Sarà interessante e divertente.
Vado a sfrattare qualche piccolo ospite a otto zampe che sta invadendo gli angoli di casa mia, senza neanche catturare zanzare...
Buon venerdì d'autunno.