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29.5.15

Sacchetto profumato alla lavanda

Proprio ieri scrivevo di aver trovato per casa, e per caso, un sacchettino di organza, delicato, leggero, semitrasparente, di quelli che contengono i confetti, propri mentre ero nel turbine delle pulizie di casa, quelle che sto portando avanti con cura e dedizione, negli ultimi tempi, dopo aver approfondito il libro Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita

sacchetto profumato alla lavanda per armadi e cassetti

Mi ricordavo esattamente cosa avevo fatto la volta scorsa, quando ne avevo trovato uno simile, l'avevo riempito di cannella e chiodi di garofano e l'avevo sistemato nell'armadio, in mezzo alle lenzuola. 

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Così oggi ho semplicemente riempito il sacchetto con i fiori di lavanda che erano ancora in attesa dallo scorso anno, dentro un barattolo di vetro. I fiori di lavanda si possono comprare facilmente in erboristeria, ma i miei provengono dalla pianta che ho in giardino, appena si entra dal cancello, sulla destra. 

sacchetto profumato alla lavanda per armadi e cassetti

Questa pianta, meravigliosa, è quella che ho messo a dimora un paio di anni fa, comprata, spaurita, al supermercato. 
Non mi ha deluso. 
Dopo un primo periodo di assestamento adesso è rigogliosa, si è ingrandita e, proprio in questo momento, ha le sue spighe profumate stagliate forti, orgogliose e fiere verso l'alto, pronte a donare il suo profumo ad ogni passaggio e ad ogni carezza leggera di mani sovrappensiero.

Ho notato che i fiori che avevo raccolto lo scorso anno, nonostante siano rimasti soli e chiusi dentro un barattolo di vetro, sprigionano un profumo molto intenso, il loro olio essenziale è rimasto quasi intatto e basta strofinarli un po' per ricevere il massimo del loro tipico aroma.

sacchetto profumato alla lavanda per armadi e cassetti

Ora il sacchetto è nel cassetto delle calze, mutande e reggiseno, dopo essere stato sistemato, con cura, immaginando tutti gli indumenti felici e insieme, uno accanto all'altro. 
Sospetto che si stiano inebriando e beando del profumo di quei fiori.

Buon weekend, oggi è venerdì, non dimentichiamolo, ci meritiamo un momento speciale per festeggiare l'inizio del  weekend. 



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7.4.15

Legno e Rilegno

Conoscete la mia passione per un vivere sostenibile ma non fuori dal mondo, il riciclo, il fai da te e l'autoproduzione. Ecco perché ho amato molto il workshop organizzato da Rilegno lo scorso 4 marzo.

rilegno riciclo legno

Sono stata contattata per partecipare a questa iniziativa che prevede alcuni incontri in varie città di Italia per far conoscere la vita del legno, anzi le sue infinite vite, attraverso la raccolta, il recupero e il riciclaggio del legno e gli imballaggi di legno. Rilegno è un consorzio o che si occupa proprio di questo, lo scorso anno ha sostenuto il recupero di ben 1.400.000 tonnellate di rifiuti di legno, ma anche lo scopo di informare e far conoscere il destino del legno, sostenendo allo stesso tempo le aziende più virtuose e sensibili a questo argomento.

Personalmente ha fugato quei pochi dubbi, che forse in molti hanno, sul vero processo e soprattutto sulla destinazione finale del prodotto da riciclare: il legno termina il suo percorso di riciclo trasformandosi in altro materiale utilizzabile. Rilegno porta il progetto sul territorio, cercando luoghi di ritrovo che aderiscono in maniera virtuosa a questo pensiero e attitudine sostenibile, ha lo scopo di sensibilizzare e far conoscere questo grande lavoro, che vede protagonista il susseguirsi delle vite del legno.


rilegno riciclo legno

Il nostro incontro ha permesso a vari blogger e curiosi dell'argomento di partecipare in mondo diretto alla realizzazione di un oggetto utilizzando e trasformando una cassettina da frutta, in legno ovviamente. Oltre alla facile esecuzione, e soprattutto alla possibilità di riutilizzare un oggetto che probabilmente è nella casa d ognuno di noi, siamo concluso il pomeriggio portandoci a casa un funzionale porta Ipad, che ho anche ribattezzato leggio. Io lo tengo a disposizione vicino ai fornelli, quando devo consultare una ricetta sia da un libro che dal dispositivo mobile.

rilegno riciclo legno

Quelle meravigliose cassettine in legno che troviamo al supermercato, quando compriamo la frutta, sono perfette per questo progetto, ma anche per altri, basta sviluppare un pò di fantasia. Sviluppando semplici (o anche più complessi, eh?) progetti di riciclo del legno, o anche scegliendo di mostrare quelli di cui ci si è innamorati, si può partecipare ad un concorso fotografico. 


rilegno riciclo legno

Basta scattare una foto al risultato, postarlo su Instagram con l'hashtag #legnoerilegno e inviare la foto anche sul sito (qui la pagina dedicata). Il premio rappresentativo sarà assegnato a chi è riuscito nel miglior modo ad esprimere il senso e la funzione del legno nel suo potenziale di riciclo al 100%.


rilegno riciclo legno

Il tutorial del leggio/porta Ipad lo potete trovare qui in un video assolutamente esplicativo, mentre qui potete trovare il video di quel pomeriggio piovoso, tra note di Lucio Dalla diffuse nell'aria, odore di legno, riciclo e chiacchiere interessanti.

Post scritto grazie alla collaborazione con Rilegno




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10.11.14

Palline di lana per asciugatrice

Sapete già che considero l'acquisto dell'asciugatrice uno dei migliori mai fatti in tutta la mia vita. Se lo avessi saputo l'avrei comprata insieme a tutti gli altri elettrodomestici, risparmiando, oltre che la fatica, molto sul riscaldamento, che spesso era l'unico modo per portare a termine l'asciugatura dei panni. Comunque, oggi sono qui per raccontarvi un altro trucco che uso per asciugare velocemente i panni cercando di diminuire l'elettricità statica che tende a crearsi con il movimento e la tipologia di tessuto. 

 wool dryer ball

Le palline con gli avanzi di lana.

In casa nostra, in particolare i più piccoli, usiamo molto la pura lana, sia cercando di coprirci con gilet o maglioni (che portano il caldo giusto) sia per i lavori manuali come uncinetto, ferri, telaio (soprattutto Ethan). In ogni caso si trovano in giro rimasugli vari: fili troppo corti, colori sparsi, gomitoli insufficienti. H pensato che la cosa migliore è riunire tutto sotto forma di gomitolo, non importa il colore o lo spessore del filo, e farne delle palline da mettere in asciugatrice per aiutare il processo. 

 wool dryer ball
wool dryer ball

Cosa serve

un collant da riciclo

pura lana di vario tipo

Dare la forma ai vari fili fino a creare un gomitolo tondeggiante, arrotolando stretta la lana, lasciando lunga l'ultima parte di filo da annodare alla buona. 
Arrotolare tanto filo per creare almeno 3, meglio se 4 o 5, gomitoli che si inseriranno nel collant e che divideremo l'uno dall'altro con un ultimo filo di lana. 

 wool dryer ball
wool dryer ball

Io ho scelto il collant più brutto che avevo, come potete notare dalla foto. 

Questo serpentello è pronto per essere infilato in lavatrice con i prossimi due lavaggi ad alta 
temperatura, così che la lana possa essere infeltrita. 

Se volete che siano ancora più strette potete rifinirle con l'ago da feltro picchiettando velocemente verso il centro della pallina.

wool dryer ball

Ora si possono mettere in asciugatrice insieme ai panni da asciugare e ci aiuteranno a risparmiare tempo ed elettricità, i panni perderanno l'elettricità statica che si crea con il movimento e il tessuto. Inoltre possiamo versare sopra qualche goccia di olio essenziale, puro, per profumare il bucato in aggiunta alle strisce in cotone di cui ho già parlato qui e che uso abitualmente.

Vi auguro una giornata profumata di pulito e una settimana splendente.




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1.7.14

Sacchi portagiochi

I giochi dei bambini hanno sempre bisogno di essere riposti, i cesti sono perfetti anche se hanno il difetto di raccoglierli in modo disordinato, ma vi assicuro che con tre figli spesso c'è bisogno di un modo veloce di togliere di mezzo quello che sembrano i resti di un'esplosione di una bomba.


sacco carta giochi

Ho trovato ispirazione Handmade Charlotte, pubblicava idee per camerette da bambini e come prima foto una mostrava stanza che ospitava in un angolo questo sacco, grezzo, ma semplice. 


sacco carta portagiochi

Sono andata così da un fornaio, ho chiesto un paio di sacchi grandi vuoti, quelli della farina, a casa li ho girati dalla parte interna, sbattuti bene e rincalzati ai bordi. Ecco fatto, ora sono a disposizione, dopo aver fatto un bel decluttering di quell'angolo dove si ammassavano ogni genere di giochi, volendo potrei decorarli esternamente ma mi piace proprio quell'aria rustica

La carta di questi sacchi è molto resistente, teme solo l'acqua ovviamente. 


sacco carta porta giocattolo
sacchi carta porta giocattoli

Vi piace questo modo per riciclare vecchi sacchi di carta? Avete altre idee su come conservare i giochi dei vostri figli da condividere qui? 


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22.10.12

Seconda mano.

Usate oggetti di seconda mano? Li comprate? Li accettate da amici o conoscenti? Li donate ad altri?
Qualche giorno fa guardando il mio salottino è sgorgato un desiderio spontaneo dal cuore: poter aggiungere una poltroncina tonda e bassa, magari color legno così si intona ad altri oggetti che ho sparsi per casa. Dopo questo pensiero avrei dovuto andare a cercarne una in qualche negozio, ma in questi giorni non ho tempo neanche di respirare, figuriamoci di fare shopping. In qualche modo ho ricevuto una risposta poichè qualcuno si è disfatto di una poltrona esattamente come l'avevo immaginata nella mia testa e l'ho trovata... ehm, per strada.


Si, proprio per strada. 
Forse non dovrei dirlo, non so, non sta bene, ma era come nuova. E tutte le volte penso: ma la gente butta via veramente di tutto, siamo davvero nella civiltà dell'usa e getta. 
La sedia è in vimini, rifinita benissimo, con i piedi in legno massiccio ed è perfetta per la nostra casa, aspettava solo me. Ha solo un bracciolo un pò rovinato che a breve rivestirò con della stoffa.


Noi spesso lasciamo fuori, vicino all'immondizia, quello che non usiamo più, ma in uno stato tale che potrebbe servire ad altri, e sempre viene scelto e trova casa da qualche altra parte.
Voi cosa ne pensate? Vi capita mai di raccogliere oggetti di altri, ma in buono stato?
Evviva il riciclo e buona settimana a ognuno di voi.

1.12.11

Che dire.

Che dire? Prima di tutto scusate l'assenza, ma grazie per le vostre visite giornaliere che comunque ci sono, che mi fanno capire che venite a sbirciare, vedere se c'è magari qualche cambiamento in atto. No, sono ancora qui con la mia bella pancia tonda che mi precede quando avanzo. Semplicemente ho preso tempo per me, sento la necessità di raccogliermi, prima del grande evento, raccogliermi per quanto sia possibile con altri due bambini e la casa da portare avanti. Ma quei pochi spazi che riesco a ritagliare sento che sono necessari per concentrarmi e visualizzare il momento del parto imminente nel modo migliore e più naturale possibile. 


Sono affascinata da Hypnobirth, scoperto di recente, e sto provando comunque a seguire questa tecnica proprio questi ultimi giorni, meglio tardi che mai, per magari riuscire a trarne qualche vantaggio. In realtà non ho paura, neanche del dolore, ho sempre pensato che, se il genere umano è qui, è proprio perchè tutte le donne di questo mondo hanno partorito, penso sia una cosa naturale e comunque mi ritengo fortunata di vivere in un paese in cui in caso di necessità posso godere di assistenza all'avanguardia. Ma quello che sogno, desidero, quello cui cerco di dare forma è un momento speciale per me, il piccolo e mio marito, un momento il più possibile naturale, dove le sensazioni, le emozioni possano essere fluide e piacevoli. Credo sia possibile. Non solo dolore e sofferenza. Di certo vi saprò dire.

Per curare i momenti di questi giorni, ho partecipato brevemente alla festa della Scuola Steineriana, che ci ha aperto ancor di più la strada verso il prossimo evento dell'anno: il Natale.

 Ethan assorto, nel laboratorio di candele a immersione, il più suggestivo, caldo e morbido. Mentre una maestra canta a cappella canti di natale, in silenzio i bambini immergono le candele e si ritrovano, concentrati e appagati.

Ethan arrotola la cera per la candela che useremo il giorno di Natale a tavola.

Infatti da allora i bambini non fanno altro che parlare di quel giorno, pensare a come addobbare la casa, immaginare i regali, cantare canzoni a tema e assolutamente preparare il calendario dell'avvento, che parte da oggi. Si, perchè quello dello scorso anno in carta, purtroppo si è rovinato per poterlo riutilizzare, inoltre loro si stanno divertendo con la macchina da cucire (io li aiuto sia nel creare il progetto, che nelle cuciture e rifiniture) e non potevo evitare di utilizzare della vecchia stoffa di lino bianca e delle vecchie tende rosse in seta. Non è per fare la chic, ma la seta era scolorita e il lino era solo pochi cm disponibili. 


Hanno semplicemente cucito 25 sacchettini di circa 10 cm, alcuni rossi e altri bianchi, hanno loro scritto i numeri su ognuno con i mattoncini pastello e con un pennarello indelebile, poi io, con pazienza (ieri sera, ultimo momento utile, sfinita, stanchissima, ma non potevo rimandare), li ho attaccati uno ad uno, vicini, su un orlo smerlettato rosso che avevo conservato, credo, da almeno 10 anni (ve lo dicevo che quest'anno sogno un Natale rosso rosso rosso).


Eccolo pronto. Appeso al solito posto. Loro appena si sono alzati questa mattina sono corsi giù per le scale per andare a vedere. Mancano ancora 24 sacchettini da riempire.



E per continuare sull'onda natalizia vi segnalo un mio articolo sui  Piccolini, che parla proprio di regali, ma fatti a mano. 


Vi auguro un fine giornata stupendo, rincorrendo il Natale e la sua magia.