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18/02/21

...affacciati alla finestra amore mio...


Ci ho messo otto giorni prima di scrivere questo post, sto invecchiando male e i tempi per metabolizzare i momenti "forti" diventano sempre più lunghi.
TralAlì si è laureata la scorsa settimana, ci sono stati momenti di commozione e panico, ricordi agrodolci, assenze che si sono rivelate più pesanti del previsto e una simpatica crisi allergica da bouquet che mi ha costretto a ricorrere al cortisone ma mi ha anche aiutato a mascherare qualche lacrimuccia di troppo. 
Ha voluto che ad incoronarla fosse suo fratello al quale ha regalato una fogliolina d'alloro come augurio per la sua laurea futura.  
A proposito di Sid, aveva comprato una decina di tubi sparacoriandoli per festeggiare la sorella e nell' euforia del momento è riuscito ad esploderli tutti lui , per la cronaca: ho provato a resistere ma alla fine ho mollato la presa per paura che mi partisse in faccia. 
Anche per lei proclamazione on line e festeggiamenti casalinghi, niente amici, niente scherzi goliardici tradizionali, tutto un po' sottotono e la mancanza fisica degli amici e dei parenti più cari si è sentita parecchio.
Della pandemia ricorderemo anche questo: un intero anno accademico di laureati al balcone.



Buona vita figlia mia 💖





                                           


20/12/20

-5 a Natale

Il mio spirito natalizio collassa ad intervalli regolari. Mi sento come quei medici dei telefilm che continuano ostinatamente a praticare il massaggio cardiaco rifiutando l'idea di perdere il paziente.


immagine presa qua





15/12/20

-10 giorni a Natale

Tutto e il contrario di tutto: cambi continui di colore nelle regioni, apri i negozi, chiudi i negozi, puoi passeggiare in centro ma non fermarti a chiacchierare però puoi metterti in coda per entrare nei negozi, puoi andare nei centri commerciali ma devi fare la fila perché vi facciamo entrare pochi alla volta, puoi mangiare al ristorante ma solo d'asporto; anzi no: puoi sederti ma solo a pranzo. Puoi metterti in coda per fare shopping ma non per visitare una mostra. Nei giorni di festa non puoi spostarti di comune, anzi no, forse si ma tanto chiudiamo tutto e non hai dove andare. Certo che quest'anno, che già lo spirito del Natale faticava a venire a galla, ci stanno mettendo a dura prova. 
Io continuo a limitare le uscite allo stretto indispensabile, scelgo gli orari meno affollati e pianifico con cura l'itinerario (mi auto proclamo stratega dello shopping fisico), entro con lista alla mano per ridurre i tempi di stazionamento e sanifico le mani ogni volta che entro ed esco da un negozio. Tutto molto stressante, torno a casa stanca come se avessi affrontato la mezza maratona e con la pelle delle mani arrossatissima che invoca clemenza, acqua e sapone e crema idratante. Le uniche uscite extra sono quelle per andare dal dentista... 'na botta de vita pazzesca: ogni volta mi tira via un molare :(
Tra sortite disinfettate e acquisti on line ho chiuso la lista dei regali già lo scorso venerdì e mi limito a monitorare gli ultimi pacchi vaganti affidati al corriere.
A proposito di acquisti on line.. avevo bisogno di una salsiera con piattino (che mi sono scocciata ogni anno a chiederla in prestito a mia madre e vivere con l'ansia di danneggiare la sua salsiera antica) il 30 novembre (seiv de deit!) su un noto franchising nazionale ne trovo una semplicissima: tutta bianca con piattino, decoro molto simile a quello del servizio buono, costo ragionevole. Opto per il servizio "clicca e ritira in negozio". Dopo 11 giorni e due solleciti al servizio clienti, finalmente arriva la comunicazione che il mio pacco è arrivato in negozio e posso ritirarlo; vado, e per non rimanere più del necessario evito di aprire e controllare il pacco in negozio. Torno a casa, apro il pacco e.... C'E' SOLO IL PIATTINO! 
SUL SERIO? CI HAI MESSO 11 GIORNI PER PREPARARE UN PACCO E SEI RIUSCITO A DIMENTICARE DI INFILARE LA SALSIERA NELLA SCATOLA ? 
Avviata la procedura di segnalazione del disservizio ho ricevuto una mail (automatica?) nella quale mi dicono che verrò contattata quanto prima... 4 giorni e tutto tace :(

Chiudiamo con un nota positiva: ho ricevuto in dono il delizioso Quaderno delle liste di Natale di Valefatina del blog Brodo di Coccole
Ovviamente il 2020 non merita tanta bellezza, lo userò il prossimo anno


02/12/20

Dicembre!


Poche righe solo per celebrare l'inizio di dicembre e la quasi fine di quest'anno horribilis.
Luce!
Del bisogno di luce abbiamo scritto tra i commenti al post precedente, ma l'ho ritrovato anche al di fuori di questo micromondo: Instagram, per esempio, si è riempito di alberi di Natale già a metà del mese scorso.
Abbiamo bisogno della magia di Natale. 
Luce, calore e magia per accompagnarci alla fine di quest'anno con la speranza che il 2021 sia meno pesante.

La neve e lo sfondo natalizio sono di Iole






24/11/20

Illusioni, delusioni e...rivincite

Il problema non erano i tre metri di altezza ma i due metri e 9 centimetri di larghezza!

Andiamo per ordine: venerdì sera decido che è arrivato il momento di fare l'albero, persuado Sid ad accompagnarmi in garage per prendere il pacco prima che scatti il coprifuoco delle 22.
In un primo momento proviamo a sollevarlo ma ben presto ci rendiamo conto che 30 chili di pacco da portare a piedi fino a casa non sono esattamente una passeggiata di salute quindi lo carichiamo in macchina e amen!
Esaltata come non mai comincio a fare spazio in salotto, sposto un paio di mobili e tappeti e finalmente arriva il momento tanto desiderato: monto il "tronco" e poi pian piano i vari rami a gancio, rigorosamente dall'alto verso il basso, verso le 23.30 sono a meno di un terzo del lavoro e, sveglia dalle 5,30, sto crollando dal sonno.
Ho imparato a mie spese che è inutile trascinarsi i lavori quando si è stanchi quindi decido di andare a dormire. 

Sabato mattina ore 6.30 sono già sveglia come un grillo: mi fiondo giù dal letto, faccio colazione, sistemo un po' casa e torno in salotto:  segui il colore, aggancia il ramo, allarga i rametti - aggancia il ramo, allarga i rametti - aggancia il ramo, allarga i rametti... arrivo al penultimo giro, pian piano l'albero comincia a prendere forma è stupendo ma sembra largo, tanto largo, troppo largo...provo a spingerlo a parete ma è sempre troppo largo ingombra quasi metà della larghezza della stanza e so già che, a meno di traslocare i mobili altrove, non potrei mettere la tavola in salotto per la cena di Natale.
Va be' che quest'anno saremo quattro gatti ma spero che il prossimo anno potremo tornare a festeggiare in tanti e non mi va di avere un problema che si presenterà ogni anno.
Comincio a scoraggiarmi; metro alla mano misuro l'ingombro negli altri angoli del salotto ma è tutto inutile: è davvero troppo ingombrante.
Marito con (non richiesta) schiettezza dice che sarebbe più adatto alla hall di un albergo.
Piccola crisi di nervi con piantino annesso e poi l'amara presa di coscienza e la triste decisione: lo cambio con un meno ingombrante.

Accompagnata dal sant'uomo che ho sposato (si, va be' è lo stesso che ogni tanto si trasforma in Furio), torno in negozio, faccio il reso e ne scegliamo uno alto 240 cm controllando che il diametro non superi i 150 cm (sbagliando si impara) e, contentino degli scemi, prendo anche un' altra serie da 1000 luci dorate con un'adorabile funzione che memorizza il gioco di luci scelto senza costringermi ogni sera a strisciare pancia a terra sotto l'albero per selezionarlo nuovamente, che ormai c'ho una certa età e scricchiolo come un pacchetto vuoto di patatine.
Personalmente 2000 lucine mi sembrano la quantità adatta per un albero ben illuminato, alle mie spalle si maligna che davanti al nostro albero ci si può abbronzare.

Lì per lì, con ancora negli occhi l'altezza del precedente, mi sembrava bassino ma devo ammettere che una volta addobbato ed illuminato fa la sua bella figura, le proporzioni sono adatte alla stanza e sono assolutamente soddisfatta del risultato finale.
Allego foto ;)



E la rivincita, direte voi? Mmmh mi sono fatta prendere un po' la mano ed ho allestito un secondo alberello (minimalista) in corridoio... 




...ed un terzo in cucina-soggiorno, dove fa bella mostra di sè il nanerottolo, schiacciato contro la parete con parte dei rami chiusi (grazie Liria XD) e addobbato con palle e festoni come quelli della mia infanzia.



Il prolo e la prola hanno provato a sfottere dicendo che ce ne vorrebbe un quarto nell'ingresso ma sono magicamente ammutoliti quando ho ricordato loro che nella casa di Transumaville c'è un vecchio albero di Natale e che potrei farci un pensierino e portarlo in città.




18/11/20

Addio "nanerottolo"... o forse no.

Il primo anno da sposata non ho fatto l'albero di Natale, avevamo subìto un lutto recente molto doloroso e non c'era la minima voglia di festeggiare. 

L'anno successivo avevo già una neonata in casa e decidemmo di comprare il nostro primo albero.

Incursione in un un grande magazzino con bambina nel marsupio e marito a seguito. 

Avevo già ben chiari i requisiti: l'albero (rigorosamente artificiale visto che ad addobbare quelli naturali mi si riempie la pelle di piccoli puntini rossi) doveva essere fronzuto, con aghi resistenti per durare negli anni senza spelacchiarsi e soprattutto alto, molto alto perché vivo in una casa antica e i soffitti misurano circa 4 metri.

Abbiamo trascorso un'ora ad esaminare attentamente la qualità e la forma dei vari alberi esposti e alla fine scelto l'albero ideale: un po' più caro degli altri ma di ottima fattura, robusto e resistente.

Tornata a casa, emozionatissima, comincio a montarlo e, sempre più perplessa, mi rendo conto che nonostante il suo metro e ottanta, in proporzione all'altezza dei soffitti, l'albero risultava un nanerottolo.

In risposta al mio piagnucolio "...maaa sembraaavaaaa più altooooo!" marito domanda: "non ti sei accorta che tutti gli alberi erano esposti su una pedana alta almeno 60 centimetri?" 

Cala un silenzio gelido mentre visualizzo l'esposizione degli alberi; poi la triste presa di coscienza: impegnata ad esaminarli uno per uno, non avevo dato peso alla presenza della pedana.

Superato il trauma (e senza nessuna scusa per comprarne uno nuovo visto il prezzo) anno dopo anno il nanerottolo è stato montato ed addobbato con amore, ma in fondo al cuore c'era sempre il rammarico di non aver fatto attenzione alla pedana. Oltretutto la qualità, requisito fondamentale al momento dell'acquisto, era davvero buona e per oltre 20 anni non ci sono stati cedimenti.

Alla fine del 2018 ho preso LA decisione: avrei messo da parte una piccola somma ogni settimana in modo da arrivare a novembre 2019 con la cifra necessaria per acquistare l'albero dei miei sogni ma la morte di mio padre, in febbraio, ha cancellato la voglia di feste, alberi e quant'altro e il Natale dello scorso anno è trascorso piuttosto sottotono

Quest'anno ho rotto gli indugi e l'ho comprato: 3 metri di splendore (senza pedana XD) che tra qualche giorno prenderà il proprio posto in salotto.

Ho un po' di ansia da prestazione: basteranno gli addobbi e luci che già possiedo? 

Risposta di marito e prole in coro: abbiamo materiale per addobbare 3 alberi di Natale!!! O.O

Vero, negli anni ho accumulato parecchi addobbi...quasi quasi mi sta venendo una mezza idea... l' albero nuovo in salotto e il nanerottolo nell'ingresso!

Basterebbe aspettare che si addormentino tutti e metterli davanti al fatto compiuto. 

MUAHAHAH

Seguono aggiornamenti...



17/04/20

#iorestoacasa 6) Nodi al pettine

Il problema è che ero abituata a star sola. 
Il marito fuori per lavoro quasi tutta la settimana, Sid all'università, fuori con gli amici o chiuso nella sua tana-stanza e TralAlì studentessa fuori sede.
Non che averli a casa mi disturbi ma ogni tanto mi viene voglia di chiuderli al balcone per avere un po' di pace. 
Qualche sera fa mentre tutti e tre facevano casino ho avuto un momento di  défaillance  e ripetevo "io non reggo fino al 3 maggio" mentre piangevo e ridevo contemporaneamente.
Caliamo il sipario su questa scena penosa.
Mi manca la palestra, mi mancano le camminate a piedi in giro per la città.
Lo so che è permesso fare un giretto a pochi metri da casa ma non ne ho voglia, io ho bisogno delle mie lunghe passeggiate a passo svelto con la musica a volume adolescenziale nelle orecchie e camminare, camminare fino a stancarmi.
Ma non sono l'unica ad avere le crisi di astinenza: al Bello manca il giardino di Transumaville e prendersi cura delle sue piante. 
Così pian piano l'unico minuscolo balcone che abbiamo in città si sta trasformando in un surrogato di giardino: si è procurato tre vasi di aromatiche, due begoniette antiche di quelle col tronco spinoso e i fiorellini rossi; ha trapiantato rametti spezzati di piante grasse che hanno radicato felicemente e infine ha piantato un semino di mela che era già germogliato all'interno del frutto. 
Prima sono spuntate due foglioline, poi quattro, adesso sei… il Bello, orgoglioso come un neo papà, sta ancora cercando un nome altisonante per questo minimini albero che vede come un segno di speranza, io prosaicamente l'ho battezzato Carmelo, Melo per gli amici.
Di questa settimana voglio conservare la videochiamata di gruppo con mamme e fratelli per cominciare insieme i rispettivi pranzi di Pasqua e la "saggia" riflessione di TralAlì una volta aperto l'uovo kinder : "quando eravamo piccoli le sorprese erano più belle!"    LOL 

Carmelo ;)

10/01/20

Tutto sommato...

...è stato meno brutto di quanto temessi.
E' stato un Natale anomalo, in punta di piedi, con me che ho delegato a marito e figli l'acquisto dei regali e con la casa pressoché disadorna. 
E' mancata l'atmosfera festosa e gioiosa ma eravamo insieme, sereni, e questo è stato importante. 
Una settimana prima della vigilia è anche arrivato Pinuccio gentile omaggio del bello (temo che la mancanza dell'albero e degli addobbi sia stata sentita parecchio).


Gli ultimi giorni di dicembre e i primi di gennaio li abbiamo trascorsi saltellando da un ufficio pubblico all'altro per finire di sistemare alcune pratiche burocratiche ancora aperte.
Archiviate le feste ho comunque tirato un sospiro di sollievo.
Si volta pagina, si ricomincia a camminare guardando avanti anche se il vecchio anno è andato via lasciando delle "ipoteche" su quello nuovo.
So già che ci saranno dei giorni difficili.
Affronterò quello che so deve arrivare nel momento in cui si presenterà, non posso farlo ora.
Adesso ho bisogno di leggerezza, di lentezza, di equilibrio, di prendermi cura di me.


15/12/19

Mi manca il Natale...

… e mi aggrappo a quello degli altri perché ci sono momenti in cui mi sembra di non riuscire a respirare. 
Mi sento circondata dal buio, sono piena di buio e mi tornano alla mente le parole di Liria: "dovresti farlo perché a tuo padre avrebbe fatto piacere" e penso che forse ho sbagliato a decidere di ignorare il Natale.
Penso a mio fratello e alla sua famiglia che hanno scelto di passare le feste in Sicilia con noi e non sono sicura che si aspettino di trovare una casa disadorna e buia.
Guardo dentro me stessa e vedo solo buio e tristezza e penso che forse, illuminare un pochino l'ambiente che mi circonda potrebbe aiutarmi a stare meglio.
Non so che cosa sia giusto fare ma qualcosa devo fare, perché  ho bisogno di tirarmi fuori da questa palude nella quale mi sembra di annegare e soffocare lentamente e inesorabilmente.

 

11/12/19

STAND BY

La lista dei regali è ancora intonsa, solo un paio di idee e nessuna spunta.
La cena della vigilia saremo a casa mia e non ho ancora pianificato il menù.
Non un addobbo in casa anche se avevo pensato di mettere qualcosa sulla tavola, giusto per figli e nipoti.
A meno di due settimane dal Natale la situazione è quella appena descritta e nel frattempo affronto la situazione con un entusiasmo ben descritto nella gif che segue...

01/12/19

Dicembre

"...il mio dicembre è cominciato con la determinazione ad essere serena, a godermi il mio mese preferito voltando le spalle alle nuvole nere che si addensano all'orizzonte perché non è ancora il momento di essere triste.
Il mio impegno è quello di fare ogni giorno "esercizi di felicità" per rendere questo mese e queste feste il più possibile belle."

Esattamente un anno fa rispondevo così ad una mail e, guardandomi indietro, il mese di dicembre dell'anno scorso è stato come lo volevo.

Le nuvole nere sono arrivate qualche settimana dopo e poi, inaspettata, si è scatenata la tempesta.

Ho fatto molta fatica a tornare ad una sorta di normalità, ho avuto difficoltà a gestire il dolore, la rabbia e ad elaborare la perdita.

Non credo di essere stata molto brava visto che ancora, la notte, fatico ad addormentarmi. 

Sono stata per mesi una sorta di mina vagante, una bomba ad orologeria che all'improvviso in agosto è scoppiata (e non ne sono fiera).

Sono cambiata? 
Si, credo di aver smarrito la Pollyanna che viveva dentro di me 

Sono migliorata? 
No, ho peggiorato alcuni lati non esattamente gradevoli del mio carattere come la scarsa indulgenza nei confronti di determinate persone e la difficoltà ad esprimere sentimenti e stati d'animo.
Per tutto il mese di novembre ho temuto l'arrivo di questo giorno, perché non avrei potuto più far finta di ignorare che tra poco è Natale, il periodo dell'anno che amo maggiormente e che quest'anno sarà doloroso.

Dicembre è arrivato e quest'anno non ci saranno decorazioni, perché dentro al cuore manca la gioia ed è inutile far finta di niente e pretendere di ricreare l'atmosfera di festa.

C'è un grande vuoto dato dall'assenza ed è già molto impegnativo gestire il dolore in questo particolare momento.

Il mio impegno, per questo mese che sta cominciando, è quello di resistere ogni giorno e di arrivare in fondo a quest'anno senza crollare. 


01/12/17

Anguilla mode on

... sguscio e scivolo tra le avversità, tenendomi stretta al buonumore.

31/12/16

31 dicembre


Mi sveglio e trovo sulla schermata dello smartphone una settantina di notifiche whatsapp (in diverse lingue) da perfetti sconosciuti.
Prima di avere un barlume di comprensione, fisso lo schermo per una ventina di secondi con lo stesso sguardo acuto della mucca  che guarda passare il treno.
Apro whatsapp e... amico che vivi in Thailandia, la prossima volta invece di creare una chat di gruppo con millemila contatti crea una lista di distribuzione! XD

Felice Anno Nuovo a chi passa di qui.

23/12/16

Ci siamo...



Buon Natale







18/07/16

Ma grazie, eh!

Ho cominciato a muovere i primi passi sul web nel 2008.
L'anno successivo ho aperto questo blog.
In questi anni ho avuto ed in alcuni casi ho ancora, degli account sui vari social a volte sotto pseudonimo, a volte con nome e iniziale del cognome ma mai, in nessun caso, con nome e cognome perchè sono piuttosto asociale e sopratutto non voglio che determinate persone (che purtroppo fanno parte della mia vita) si facciano i cavoli miei ci tengo alla privacy.
Per questa e altre ragioni non ho mai pubblicato foto mie se non in sezioni private riservate a pochi. 
Sono su instagram, twitter, pinterest, qualche forum e, sotto mentitissime spoglie, anche FB e ho sempre mantenuto una certa riservatezza. 
MA...un paio di mesi fa mia madre ha aperto un profilo FB e mi ha chiesto l'amicizia (che fa? non gliela do l'amicizia a mammà?) una settimana fa ha festeggiato le nozze d'oro e da qualche giorno, grazie al generoso aiuto (vi potessero cadere tutte e dieci le dita delle manine o magari solo i pollici opponibili) di un paio di cugini, TUTTE le foto della festa sono on line.
Gentilmente mi ha anche taggato in quelle che mi riguardano e poi mi ha chiesto se mi piacciono...
Occheeeeeiii, sono una furia, sono incazzatissima e no, il 90% di quelle foto non mi piace.
Otto anni di discrezione mandati a puttane!
Grazie mamma, grazie! 

Presa qui

30/05/16

Ghiaccioli al carciofo 29

Come passare un compleanno alternativo:

1) Esagerare con i cibi che da colecistomizzata non dovresti mangiare
2) Farsi venire, per strada, una colica "massiccia" che duri almeno 20 minuti
3) Finire al pronto soccorso (in ambulanza of course) e uscirne solo tre ore, due flebo, un'ecografia e un'analisi del sangue completa dopo.

Il tutto riesce meglio se completato da un marito preoccupatissimo, una coppia di amici con i quali scambiare battute a raffica, fauna variegata da pronto soccorso notturno, transaminasi schizzate alle stelle e l'umiliazione di dover raccontare ai medici "tutto" ciò che si è mangiato!

09/09/14

Ancora un anno e...

...TralAlì diventerà maggiorenne.
Questa notte, mentre sfornavo l'ultima di 5 dozzine di muffin (e nell'ultima ho dimenticato lo zucchero!), continuavo a pensare "come accidenti è potuto succedere?"
Perchè, giuro, solo ieri stava indossando il grembiulino per il primo giorno di scuola, oggi se ne va in giro con un etto di mascara e il motorino e tra  un anno pretenderà (addirittura) di usare la MIA cinquecento!
foto presa qua


21/12/13

Ci siamo, ma...

...capita che a pochi giorni dal Natale ti ritrovi ancora a vagare in cerca del regalo che, per quanto "pensierino", deve comunque essere quello giusto e deve piacerti l'idea di volerlo donare esattamente a quella persona.
Capita che alcuni dei regali hand-made devono ancora essere terminati e che a molti altri hai rinunciato per mancanza di tempo.
Capita anche che ti senta frustrata perchè fatichi ancora a entrare nello spirito natalizio e tutto, e tutti, intorno sembrano remare contro e per la prima volta nella tua vita ti sorprendi a desiderare di essere già al 26 e di aver archiviato il Natale perchè ti senti il fiato sul collo e cerchi di organizzarti, pianificare, rubare ore al sonno ma gli imprevisti ti piovono addosso da ogni parte.
E capita poi che, nonostante avessi deciso di trascorrere la serata a lavorare agli hand-made e a impacchettare, accetti tuo malgrado di andare a cenare fuori e che per una serie di casualità ti ritrovi davanti al duomo di Monreale, scopri che è aperto e decidi di entrare.
E all'improvviso la bellezza maestosa dei mosaici e quella carezzevole di un coro e di un'orchestra di archi ti travolgono e fanno breccia nell'anima lasciando sgorgare quello spirito Natalizio che sembrava perduto e ti ritrovi col naso in su, un sorriso ebete stampato in faccia e il cuore pieno di gioia.
E sebbene il miracolo non sia avvenuto (signore mie sono ancora agnostica!) ti ritrovi a pensare che l'umanità è capace di opere straordinarie peccato che spesso non creda abbastanza in se stessa!

Fonte
Buone Feste

23/04/13

Crescono...

Oggi Mutante compie 14 anni!
Questa è la nuova immagine che ha scelto come profilo su FB.
Ogni qual volta mi convinco che l'adolescenza li abbia irrimediabilmente rovinati, loro riescono a stupirmi.
Buon compleanno Mutante!

03/04/13

Non ci volevo veniiire io!!!

Il dogma è: Natale con i tuoi ( il giorno di Capodanno rigorosamente a casa e non rompetemi i c...) e Pasqua con chi vuoi!
E infatti.
Mi hanno "impannicchiato" una gita fuori porta con una bella comitiva di ultra 70enni affetti in modo creativo da malanni di diversi natura.
Appuntamento domenica mattina alle 11.00 sotto casa di zio R. (80enne con principio di Parkinson) il quale pensa bene, senza che nessuno glielo abbia chiesto, di andare a prendere la sorella R. 86enne.
Strada facendo tampona un povero automobilista incolpevole e decidono in 6 di rimanere a casa perché lui non vuole guidare e la figlia 38enne non si sente di portare la macchina in autostrada...! O.O
Ora, figlia mia, ma che problemi hai che non vuoi guidare in autostrada? Non ci sono mostri, non ci sono traverse o incroci. Ti piazzi in corsia di marcia normale alla velocità minima consentita e segui la strada fino a quando non raggiungi lo svincolo di destinazione (stai tranquilla: il nome è scritto grande grande e non ti puoi sbagliare).
Svegliaaaa! 
L'uomo è già stato sulla luna più di 40 anni fa e tu ancora non guidi in autostrada?