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venerdì 29 aprile 2016

Cacio e pepe


Allora ragazzi, questa ricetta non si presta ad interpretazioni... chi conosce e apprezza la cucina romana sa che di certo non esiste la "crema delicata" , o un formaggio che non sia il pecorino romano..... quindi se non vi piacciono i sapori ricchi e rustici, lasciate perdere.......
Se invece impazzite, come me, per la bontà delle cose semplici, benvenuti.

Cacio e pepe

x 2 persone

180 g. di spaghetti (prendeteli buoni, mi raccomando, io mi sono trovata benissimo con questi )
90 g. di pecorino romano grattugiato (lo trovate al supermercato, quello con la crosta nere, non usate le buste)
olio extra vergine
pepe nero
 BASTA!

Portate ad ebollizione una pentola con abbondante acqua e appena "fa i cavalloni" salatela. Gettate la pasta e mescolatela di frequente, se avrete seguito il mio consiglio avrete 14 minuti per preparare i condimento.
In una ciotola (meglio se di vetro) mettete 4 cucchiai di olio extra vergine, il pecorino grattugiato e il pepe abbondante, si deve sentire.
Adesso ATTENZIONE se non fate così vi verrà un mappazzone quindi fidatevi.
Senza usare un colino, ma un prendi-spaghetti tirate su la pasta senza scolarla troppo e buttatela nella vostra ciotola mescolando velocemente, se serve potrete aggiungere un mestolino scarso di acqua di cottura. Si va ad occhio solitamente, ma scordatevi di ottenere una crema omogenea, quella non è una cacio e pepe!
Non dovete fare altro. Guai a saltare in padella, guai a colare la pasta nel lavello. Dovete fare proprio così, permettendo all'acqua di cottura ricca di amido di fare il suo dovere e mantecare i vostri spaghetti.
Se siete lussuriosi come me potete aggiungere nel piatto altro pecorino e altro pepe.
La perfezione, buon appetito.

martedì 27 gennaio 2015

Il crostino toscano

Se siete stati in Toscana e avete avuto anche il piacere di assaporare i meravigliosi sapori di questa terra, sicuramente vi è stato proposto, come antipasto, il mitico "crostino toscano".
Non vi voglio annoiare con inutili giri di parole, è perfetto nella sua semplicità e perfezione! Povero ma ricchissimo di sapori, vi saprà stupire....l'unico problema problema potrebbe essere quello di reperire i fegatini di pollo, ma non preoccupatevi, ho accertato che in qualsiasi supermercato/macelleria ben forniti si trovano facilmente. I nostri antenati la sapevano lunga! Con gli scarti si possono fare ricette da re.

INGREDIENTI (PER UNA QUANTITA'...COMPLETAMENTE AD OCCHIO!)
UNA CONFEZIONE DI CUORI E FEGATINI DI POLLO (IO L'HO TROVATA AD ESSELUNGA, DA CIRCA 400 G)
CIPOLLA
CAROTA
SEDANO
UN PAIO DI FOGLIE DI SALVIA FRESCA
OLIO EXTRA VERGINE
MEZZO BICCHIERE DI MARSALA FINE
UNA MANCIATA DI CAPPERI DISSALATI
5/6 FILETTI DI ACCIUGHE SOTT'OLIO
20 G DI BURRO FREDDISSIMO
SALE E PEPE

In una padella ampia e bassa scaldate un filo di olio e fate il soffritto classico, tritando finemente la cipolla, la carota e il sedano. Mentre aspettate che sfrigoli, lavate bene sotto l'acqua corrente i cuori e i fegatini, poi tagliateli a coltello. Aggiungete al soffritto e quando la carne ha cambiato colore, unite la salvia e sfumate con il marsala, facendo evaporare. Aggiungete un po' di acqua calda, circa un paio di mestoli e fate sobbollire per circa trenta minuti, mescolando spesso e regolando di sale e pepe senza esagerare. Il risultato finale deve conservare un certo grado di "brodosità", regolatevi voi.
Fate intiepidire leggermente e trasferite in un mixer a lame, unendo i capperi, le acciughe e il burro freddo di frigorifero. Azionate e fate girare qualche secondo, decidete voi se lo volete molto fine o più grezzo, io ho scelto la seconda opzione.
Ora, non vi rimane ce scaldare una bella fetta di pane raffermo e spalmarlo abbondantemente con il vostro paté, se poi avete nei paraggi anche una bottiglia di Chianti..........





lunedì 11 marzo 2013

Ultimo brasato d'inverno con mele e prugne secche



Ma perché anche quest'anno la Primavera non vuole arrivare?
Ci ha illusi, per qualche giorno, con dei timidi raggi che scaldavano il cuore e mettevano il buon umore poi è sparita, di nuovo.
Volevo quasi comprar le fragole, fare un semifreddo....invece sono finita per prendere un bel cappello del prete, a fare un brasato....così magari l'inverno riesco a farmelo "stare simpatico" ancora per qualche giorno.....

ULTIMO BRASATO D'INVERNO CON MELE E PRUGNE SECCHE

UN CAPPELLO DEL PRETE DI UN KILO 
UNA BOTTIGLIA DI VINO ROSSO BUONO
DUE COSTOLE DI SEDANO
UNA CIPOLLA
UNA STECCA DI CANNELLA 
DUE MELE RENETTE
UNA DECINA DI PRUGNE SECCHE
SALE
PEPE
OLIO EVO

La sera prima mettete la carne in un contenitore di misura insieme al vino, la cannella e le verdure tagliate a tocchi.
Se vi ricordate, prima di cucinarlo, rigiratelo almeno una volta, affinchè la marinatura sia uniforme.
In una pentola, sempre di misura (troppo larga non va bene, la carne si cuocerebbe nel vino solo parzialmente) mettete un po' d'olio e la carne scolata dalla marinata, cercando di rosolarla bene su tutti i lati, per sigillarla. 
Ora unite anche le verdure e appena anch'esse sono ben rosolate, mettete il vino alzando la fiamma, per far evaporare l'alcool. Quando bolle, abbassate il fuoco e coprite con il coperchio, lasciando andare per un'ora, girando un paio di volte.
Trascorso questo tempo togliete la carne e appoggiatela su un piatto, frullate il sugo, e rimettete tutto in pentola, con le mele a spicchi (con la buccia) e le prugne. Regolate di sale e pepe e fate andare per un' altra ora, sempre a fuoco basso.
Tagliate a fette e servite con una bella polenta o con del purè, una delizia, alla faccia della Primavera che non arriva.












martedì 22 gennaio 2013

Gramigna con la salsiccia. Anzi no, sedanini.


E' inutile, io e la dieta non siamo amiche, nemmeno un po'.
 Abbiamo litigato subito, appena ci siamo conosciute...lei ha cominciato a dire che non mantenevo le promesse e bla bla....poi ci siamo separate definitivamente quando l'ho tradita con la gramigna con la salsiccia, ha detto che per lei era veramente troppo... e ci credo!!!!
Una sola cosa, non chiedete la gramigna a Milano.... mi hanno presa per pazza... in Emilia si trova ovunque, ma qui mi hanno risposto TI TA SE' MATA!
Va bene qualsiasi pasta sottile bucata, anche i bucatini spezzettati.

GRAMIGNA CON LA SALSICCIA. ANZI NO, SEDANINI.
( X DUE PERSONE)
200 GR DI PASTA
MEZZA CIPOLLA
SALSICCIA DOLCE A PIACIMENTO (IO TANTA!)
MEZZO BICCHIERE DI VINO ROSSO
5 CUCCHIAI DI PANNA O LATTE INTERO
SALE PEPE
OLIO
MEZZO BICCHIERE PASSATA DI POMODORO

Mettete l'acqua per la pasta sul fuoco, intanto preparate l'intingolo.
In un pentolino mettete la cipolla tritata finemente a rosolare con l'olio. Aggiungete la salsiccia sbriciolata con i rebbi di una forchetta e, quando sarà diventata chiara, aggiungete il vino alzando il fuoco per far evaporare l'alcool.
Appena sarà evaporato aggiungete la passata e fate restringere bene abbassando il fuoco al minimo. Mentre calate la pasta e sta cuocendo, aggiungete al sugo la panna (o il latte).
Scolate e mescolate bene sulla fiamma viva.
Io aggiungo un sacco di parmigiano....Questa pasta è una cosa divina, la dieta ed io non faremo mai pace, mai!!!




martedì 27 novembre 2012

Cipolle ripiene al gorgonzola e pesto


A volte, da un'esigenza, nasce un capolavoro.
Oggi a Milano pioveva e faceva freddo, così l'ultima cosa che avevo voglia di fare era la spesa...ho aperto il frigorifero e il resoconto è stato questo: tre cipolle bianche, una confezione di pesto a metà, gorgonzola dolce, uova e...varie schifezze scadute che ho provveduto a far sparire.
Una persona normale avrebbe almeno chiamato l'esselunga on line, ma non una strega....
Ne è uscita una delizia che non potete immaginare, una cosa che non potete non provare, per poter affermare che la cipolla non fa piangere!

CIPOLLE RIPIENE AL GORGONZOLA E PESTO
3 CIPOLLE BIANCHE
100 GR DI GORGONZOLA
UN UOVO
4 CUCCHIAI DI PESTO
UN PANINO RAFFERMO
UNA SPRUZZATA DI LATTE
PANE GRATTUGIATO
PREZZEMOLO

Mettete in una pentola le cipolle intere private della pelle esterna, coprite di acqua fredda salata e portate a bollore per circa 20 minuti.
Scolatele e lasciatele intiepidire, tagliatele a metà per il senso della lunghezza e svuotatene il centro, lasciando solo qualche strato esterno, sufficiente per ricavare il vostro contenitore. Io, avendo paura che il ripieno uscisse, essendo un esperimento, le ho cotte nello stampo da muffin, ma tengono.
Recuperiamo la parte interna e la mettiamo nel mixer o frullatore, inumidiamo il pane con il latte, lo facciamo assorbire, poi lo strizziamo e lo mettiamo insieme alla cipolla con l'uovo, il gorgonzola, il pesto. Frulliamo qualche minuto e otteniamo un composto cremoso con cui riempiremo le calotte.
Cospargiamo la superficie di pane grattugiato e prezzemolo tritato, un goccino di olio e le inforniamo per 20 minuti a 190°c.
Ve lo giuro, la cipolla non vi farà piangere mai più.









martedì 13 novembre 2012

Penne integrali con la rima: salamino-pecorino-pachino


Questa ricetta è una bomba, sia di sapori ma anche... di calorie credo....allora ho fatto una magia: ho usato la pasta integrale, un po' più sana e meno calorica e il pomodorino che da almeno una parvenza di dietetico....
Non ho idea di cosa direbbe un nutrizionista, ma io vi assicuro che è strepitosa, oltre che velocissima!

PENNE INTEGRALI CON LA RIMA: SALAMINO-PECORINO-PACHINO
Ingredienti per 2 persone:
200 GR PENNE INTEGRALI
12/14 POMODORINI PACHINO
80 GR DI SALAME PICCANTE O SALSICCIA NAPOLETANA
80 GR DI PECORINO ROMANO O TOSCANO STAGIONATI
OLIO EXTRA VERGINE

Mettete a bollire due litri d'acqua in una pentola e, quando bolle, salare. Buttare le penne.
Nel frattempo in un saltapasta o padella non troppo piccoli far scaldare l'olio (circa tre cucchiai ) e aggiungere i pomodorini tagliati a metà per il lungo.
Non appena iniziano a sfrigolare aggiungete anche il salamino tagliato a cubetti o striscioline sottili.
Abbassate la fiamma fino a quando la pasta è cotta. Scolatela, tenendo da parte tre o quattro cucchiai di acqua di cottura. Mettetela in padella insieme al condimento alzando il fuoco, unite l'acqua e il pecorino e saltate fino ad ottenere una bella cremina.
Pronta! A me è durata 22 secondi....