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Filetto di Maiale al Forno al Miele e Senape

domenica 30 gennaio 2011
Filetto di Maiale al Forno al Miele e Senape (Donna Hay)

It's a good day for Donna Hay.
(OGITK, Confessions of a Blogaholic)

Ve l'avevo già detto, no, che il blog fa fare cose strane. Come per esempio questo arrostino qui.
Un filetto. Di maiale. Al forno. Io. Che fino a qualche mese fa quasi quasi non sapevo neppure che sapore avesse la carne di maiale...
Il fatto è che oggi mi sono svegliata e ho pensato a lei, la Coco Chanel del food styling, l'autrice di libri di cucina più amata e celebrata dai food blogger (in erba e non), oggetto di culto e insieme fonte di indicibile frustrazione per quelle sue foto impeccabili, minimaliste e sempre molto chic. Un'adorazione che trascende la logica mangereccia, una venerazione assoluta e per lo più incomprensibile per chi non si sia mai messo di fronte a un pollo con la macchina fotografica.

E pensando alla Divina mi sono ricordata che:
1) Di Donna Hay posseggo un libro, anche lui come altri compagni di scaffale nuovo, intonso, ma tristemente impolverito (e come no?);
2) Di Donna Hay non ho mai provato nulla.
Shame on me. Era definitivamente giunta l'ora di fare ammenda. E per rifarmi del tempo perduto, ho studiato il volume da cima a fondo, per poi andare a scegliere la ricetta più facile, come da costume.
Divina, spero tu possa perdonarmi ugualmente. Cioè, dico, ripeto, maiale!


Filetto di Maiale al Forno
con Miele e Senape

per 3
filetto di maiale 1, circa 450 gr.
miele 2 cucchiai abbondanti
senape in grani
(ovvero Moutarde à l'Ancienne, che fa più in)

3 cucchiai
pastinache 4
olio, sale, pepe, origano fresco q.b.


Non solo maiale, ma pure pastinache. Ecchesarebbero 'ste pastinache? Provate a pensare a una carota pallida, a una patata oblunga, o magari a qualcosa a metà strada, ed ecco che vi siete fatti un'idea piuttosto accurata della pastinaca. Per ulteriori informazioni, non vi resta che leggere qui.

Pelare le pastinache, eliminare le estremità, e tagliarle a metà nel senso della lunghezza. Condirle con due cucchiai di olio, sale e pepe e disporle affiancate su una teglia da forno leggermente unta di olio. Infornare a 190 per circa 45-60 minuti, a seconda della loro grandezza.
Nel frattempo preparare la marinata mescolando miele, senape e qualche rametto di origano fresco tritato finemente (a piacere aggiungere anche un paio di cucchiaini di semi di senape). Eliminare il grasso dal pezzo di carne e ricoprirlo con la salsa. Lasciare riposare in frigo fino al momento di infornare.
Adagiare il filetto sulle pastinache, spennellare sopra la marinata avendo cura di coprirlo anche sui lati e cuocere alla stessa temperatura per 25-35 minuti (dipende dalla grandezza del pezzo), finché il filetto è dorato in superficie e cotto anche all'interno.
E anche questa è andata. Ed è giunta l'ora di depennarla.

Quaglie Farcite con Fichi Secchi e Noci

domenica 14 novembre 2010
Quaglie Farcite con Fichi Secchi e Noci

E fu così che un pomeriggio d'autunno mi toccarono in sorte quattro quaglie, poverelle. E io, più impietosa di Agamennone, decisi di sacrificarle all'altare del blog, quali novelle Ifigenie destinate a placare l'ira di non so più quali Numi.
E, come testimoniato qui sopra, stavolta nessuno stratagemma divino è sopraggiunto in salvo delle vittime.

Bhe...che dire? C'è sempre una prima volta. Solo che, data la mia scarsa dimestichezza con queste esperienze mistiche, mi sento di aggiungere che probabilmente questa operazione non si ripeterà spesso. Però...Santi Numi, buone davvero 'ste quaglie.


Quaglie Farcite
con Fichi Secchi e Noci

per 2 persone (un po' affamate)
quaglie 4, già pulite
(...embè, non starete mica scherzando, vero?)
fichi secchi 7-8
noci pecan 1 manciata
cipolla 1/4
aglio 1 spicchio
brandy 2 cucchiai
arancia, succo e scorza 1/2
pane grattuggiato 1-2 cucchiai
miele 2 cucchiai
olio di oliva, sale, pepe, timo fresco q.b.


Lavare le quaglie, asciugarle bene con carta assorbente e massaggiarle dentro e fuori con sale e pepe. Tritare finemente la cipolla e farla appassire in un po' di olio insieme allo spicchio d'aglio sbucciato e tagliato a metà. Dopo qualche minuto unire i fichi tagliati a pezzi, il brandy, 2-3 cucchiai di succo e la scorza grattuggiata di mezza arancia. Unire sale e pepe e cuocere per qualche minuto finché i fichi sono ammorbiditi. Eliminare lo spicchio d'aglio. Lasciare intiepidire, quindi unire le noci tostate e tritate grossolanamente, e il pane grattuggiato. Aggiustare di sale e pepe. Se l'impasto risulta troppo secco, bagnarlo con del succo d'arancia o con un po' di olio. Farcire le quaglie con circa due cucchiaini di ripieno ciascuna, senza riempirle troppo, quindi legare le zampe con dello spago da cucina e disporle in una teglia da forno.
A parte mescolare 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di miele, 2 cucchiai di succo d'arancia e qualche rametto di timo fresco tritato. Spennellare circa metà del composto sulle quaglie e infornare a 200 per 10 minuti. Pennellare ancora con il resto della bagna e cuocere per altri 20-30 minuti circa, finché le quaglie risultano dorate.

Pollo Arrosto all'Arancia

sabato 30 ottobre 2010
Pollo Arrosto all'Arancia

Forse arrivati a questo punto l'avrete gia' capito da soli che io non sono propriamente una foodblogger-kamikaze, pronta a tutto pur di continuare ad alimentare il Sacro Fuoco della creazione culinaria. Ogni tanto mi devo prendere una pausa, e di solito succede quando la notte inizio a sognare pomodori in lacrime, che mi implorano di trovar loro una mozzarella degna di tale nome; impasti bubbolosi che crescono a dismisura, accusandomi tra l'altro di non averli mai nutriti di lievito madre; o croissant irragiungibili, che prima mi sventolano sotto il naso la loro fragranza burrosa e poi corrono via, lontano, a tuffarsi felici in una ciotola di caffe'.

Segnali inconfutabili che e' giunta ora di concedersi una vacanza, sollazzarsi nel dolcissimo oblio eno-gastronomico, dimenticarsi di come si prepara una frolla, di come si sventrano delle povere orate, o del motivo per cui mesi fa avevo acquistato un sacco pieno di farina d'orzo. E stavolta mi e' presa proprio brutta, tanto che per qualche settimana ho seriamente meditato di appendere il grembiule al chiodo e mandare il mio blog in pensione dopo appena un anno di (onorato) servizio. Siccome di voi mi fido e so che non lo racconterete a nessuno, vi confesso che in questi mesi ho perfino commesso degli atti di pura follia, mettendo in vendita uno dopo l'altro 22 libri di cucina (!!), il Kitchen Aid, una pentola in terracotta mai utilizzata e l'amatissima Imperia. E, peggio ancora, non ho assolutamnente provato alcun rimorso. E' stato facilissimo. ZAC! Il tempo di mettere un annuncio online, e via. Provare per credere.

Eppure, altrettanto improvvisamente di come se ne e' andato, ecco che l'ardore culinario si rifa' vivo, impadronendosi delle tue fantasie da pendolare e costringendoti a riprendere in mano i pochi libri sfuggiti al massacro. Sara' stata l'aria frizzantina di ottobre, che un pomeriggio per caso mi ha ordinato di rinchiudermi in cucina, col forno a mille a sfornare biscotti; o forse sono state tutte le zucche trafitte ad Halloween, che mi hanno supplicato per favore di usarle per un risotto. Fatto sta che, un giorno come un altro, ho pensato bene di comprarmi un grembiulino nuovo, ripescare gli attrezzi del mestiere dal fondo del cassetto (ma che dico? io non ce l'ho nemmeno un cassetto...) e ricaricare la batteria alla macchina fotografica.

Ne sono passate abbastanza di frolle sotto alle lame e di polli sotto al grill per farmi capire che probabilmente sara' sempre cosi', un continuo alternarsi di sentimenti, un eterno rapporto di amore/odio con questa follia chiamata blog. Food-blog, a voler essere precisi. Quella dolce vacanza non era la prima, e di sicuro non sara' l'ultima. Prendetemi cosi'.
Amen.


Pollo Arrosto all'Arancia
per 4

pollo, tagliato a pezzi 1
marmellata d'arancia 1/2 bicchiere, ca.
limoni 1
bourbon 3-4 cucchiai
cipolla rossa 1
arance 2
sale, pepe, chiodi di garofano in polvere q.b.


Perche' il Sacro Fuoco mi abbia ipnotizzato con visioni di polli, agrumi e marmellata, non ve lo so dire. Io dal canto mio non ho opposto resistenza, anzi, l'ho presa come un'ottima scusa per utilizzare uno degli innumerevoli vasetti di marmellata della dispensa, facendo cosi' posto alla prossima.

Asciugare bene i pezzi di pollo con carta da cucina e massaggiarli con sale e pepe. In un pentolino mescolare la marmellata d'arancia, il succo e la scorza grattuggiata del limone, il bourbon e del garofano in polvere, e scaldare leggermente. Versare la marinata sopra i pezzi di pollo, facendo in modo che ne siano ben coperti da tutte le parti, e lasciare insaporire per almeno un'ora.
Trascorso il tempo necessario, disporre il pollo in una teglia rivestita di carta forno, con la pelle rivolta verso l'alto, e unire la cipolla e un'arancia tagliate a spicchi. Bagnare col succo della seconda arancia, e infornare a 180 per circa un'ora, o finche' la pelle risulta ben dorata.
Disporre i pezzi di pollo su un piatto da portata. Raccogliere il liquido dal fondo della teglia e farlo addensare sul fuoco. Versarlo sopra il pollo, e servire.
Forse e' superfluo sottolinearlo, ma consiglio vivamente di mangiare la suddetta pietanza con le mani. Leccate gente, leccate.

Branzino in Crosta di Sale

martedì 27 luglio 2010
Branzino in crosta di sale

No, caro branzino, ti prego non guardarmi cosi'. Ho gia' deciso e non si discute. E poi, di che ti lamenti? Finisci in un grande classico, piacerai a tutti. Quindi basta fare quella faccia...


Branzino in Crosta di Sale
per 2

branzino intero 1, circa 1 kg
sale marino grosso 1-2 kg
(a seconda della grandezza del pesce)
prezzemolo, succo di limone, olio, pepe q.b.


Pulire il branzino privandolo delle interiora e sciacquandolo bene sotto l'acqua corrente (...non guasta in questi casi avere il pescivendolo per amico).
Disporre meta' del sale sul fondo di una teglia da forno, adagiarvi sopra il pesce e ricoprirlo bene con l'altra meta'. Cuocere a 200 per circa 35-40 minuti. Quando e' pronto, trasferire il branzino su un piatto, rompere l'involucro di sale che si sara' formato e sfilettarlo. Servire con una salsina preparata mescolando olio, pepe, prezzemolo tritato, succo e scorza di limone.
A piacere, prima d infornare si puo' insaporire l'interno del pesce con erbe tritate, con un paio di foglie di alloro, con dell'aglio e/o fette di limone.

Tagliata di Manzo

domenica 21 febbraio 2010
Tagliata di Manzo

Ovvero, Di come la tagliata torno' di moda, da Milano a San Francisco.

Appena ho visto questa meravigliosa cosa nera, qui, ho detto questa la voglio! E appena ho visto questa meravigliosa ricetta, sempre qui, ho detto questa la faccio! A certi impulsi non si puo' mica resistere, e se voi ci riuscite, vi prego spiegatemi come si fa perche' io non ne sono proprio capace.

Complice il destino, qualche giorno piu' tardi mi sono imbattuta in una lastra di ardesia mentre stavo curiosando in un negozio di giardinaggio e pensavo a tutto fuorche' ai miei impegni In The Kitchen. Evidentemente al proprio destino non si scampa, o almeno questa e' stata la scusa ufficiale che mi sono data per impossessarmi dell'ennesima futilita'. Due minuti dopo - manco a dirlo - ero dal macellaio, giusto perche' sempre lei mi aveva detto pensa come starebbe bene la tagliata su una lastra di ardesia....

Allora, che dite, ve piasce?
Si'? Pure a me!!


Tagliata di Manzo
un pezzo di manzo, controfiletto o roastbeef, alto circa 2 dita q.b.
olio, sale, pepe q.b.
rosmarino, timo, maggiorana freschi q.b.


Per la ricetta ho seguito paro paro tutte le indicazioni di Lydia. Scaldare a fiamma alta una padella antiaderente. Quando e' rovente, ungerla con un filo di olio. Salare e pepare la carne su entrambi i lati, quindi adagiarla sulla padella e farla cuocere due minuti per lato.
Nel frattempo scaldare il forno al minimo (50 gradi circa) e preparare un foglio di carta stagnola rivestito di carta assorbente, su cui si saranno messe anche le erbe. Togliere la carne dal fuoco e avvolgerla a mo' di pacchetto nella carta stagnola. Infornarla e lasciarla riposare per circa 15 minuti. Come spiegato qui, il passaggio in forno serve sia ad assorbire il sangue in modo che la carne risulti piu' tenera, sia a scaldare il cuore della carne, evitando che resti freddo.
Togliere la carne dal forno e tagliarla a fette spesse poco meno di un cm. Servirla su un letto di rucola insieme a qualche pomodorino tagliato a meta'.

Tonno In Crosta Di Sesamo

lunedì 8 febbraio 2010
Tonno in Crosta di Sesamo

Questa e' la classica arma segreta, una ricetta facilissima e superveloce che si puo' sfoderare con nonchalance perfino nelle situazioni d'urgenza. Il successo e' assicurato, anche per chi ha avuto per anni il terrore di affrontare il pesce, come la sottoscritta.

La cosa piu' difficile - semmai - e' andare alla conquista del tonno. E anche superare la cassa senza guardare il totale, sganciando la carta e firmando la ricevuta a occhi chiusi : )


Tonno in Crosta di Sesamo
con Salsa al Mango


Per il Tonno
trancio di tonno fresco, spesso circa 2 cm
aceto balsamico, zenzero, sale, olio
semi di sesamo bianchi e neri, olio


Per la Salsa al Mango
mango 1/2
ananas fresco 1-2 fette
peperone rosso piccolo 1/2
peperoncino verde fresco 1/2
sale, pepe, succo di lime, coriandolo fresco q.b.


Cospargere il tonno con un po' di zenzero fresco grattuggiato e farlo marinare per circa un'ora in aceto balsamico, rigirandolo ogni tanto.
Scolarlo e impanarlo nei semi di sesamo, precedentemente mescolati fra loro, in modo che aderiscano bene su tutti i lati formando una crosta spessa.
Ungere leggermente una padella dal fondo pesante, strofinando l'olio con carta da cucina, e scaldarla finche' e' rovente. Abbassare la fiamma e adagiare sopra il trancio di tonno, cuocendolo circa un minuto per parte. Salarlo leggermente e farlo raffreddare prima di tagliarlo a fette.
Per la salsa al mango tagliare a cubetti piccolissimi il mango, l'ananas, il peperone e il peperoncino. Mettere tutto in una ciotola, mescolare e condire con sale, pepe, coriandolo fresco tritato e succo di lime. Lasciare insaporire almeno un'ora prima di servire.