provaci tu a dare un nome al passato (cioè: cronologia)

Visualizzazione post con etichetta milano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta milano. Mostra tutti i post

11 giugno, 2011

Il favoloso mondo di Pisapie- Lucia Castellano, dal carcere alla Casa

Il mio ultimo giorno di campagna elettorale prima del ballottaggio si era concluso guardando un video su youtube: Il favoloso mondo di Pisapie. Uno dei risultati della campagna spontanea nata per sostenere il candidato del "centro sinistra", Giuliano Pisapia.

E ora un favoloso mondo sembra avermi accolta, tornata a casa per votare per i 9 referenda.

Pisapia ha composto la sua Giunta. Tra i vari nomi, che sono stati commentati dai media per lo più in relazione alla proporzione tra uomini e donne (un sicuramente interessante 6 + 6), quello che più mi ha incuriosita è quello di Lucia Castellano: delega a Casa, demanio e lavori pubblici.



Ci ho messo un attimo a collegare il suo nome al volto della Direttrice del carcere di Bollate, che intervenne a un incontro organizzato dall'Associazione Radicale Enzo Tortora. Lei, la responsabile di quello che è considerato l'unico carcere modello in Italia, disse con un misto di modestia e orgoglio, che non aveva super poteri e non faceva nulla di speciale: 'applico solo i regolamenti, che in Italia sono perfetti'. E chiuse il suo intervento con una frase che, ricordo, annotai da qualche parte qui sul blog: "nessuna carovana ha mai raggiunto il paese di utopia, ma è l'utopia che ha sempre spinto tutte le carovane".

E ora, quella stessa donna diventa assessore a Milano.

Non sono certa di aver capito qual è la logica che ha spinto Pisapia a nominarla. Ho paura a immaginare chi la sostituirà al carcere di Bollate. Posso solo pensare che se qualcuno ha saputo dirigere con rigore etico un carcere, fino a farlo diventare un modello, allora quel qualcuno saprà applicare lo stesso rigore alla gestione, per esempio, dei lavori pubblici.

Mi piace visualizzaree una donna che ha il coraggio di immaginare le utopie e provare a realizzarle a coordinare la gestione di una parte della mia città.

19 maggio, 2011

Ballottaggio a Milano

Il 29 e il 30 maggio l'intuizione che Milano ha avuto per cambiarsi potrà essere confermata.

Si mobilitano i milanesi all'estero e partono le campagne di sintesi, per dare un senso a quell'aria che si è trasformata già nella notte tra il 16 e il 17 maggio.

'Solo i sogni sono veri' diceva la mia Gianna Nannini.

03 ottobre, 2010

Sunday London Calling- Cambiamenti climatici

Accompagno la mia amica Valentina al negozio di telefonia O2 in Tottenham Court Yard. Mentre lei si intrattiene col commesso per attivare internet nel suo nuovo appartamento io mi incanto di fianco alla cassa, dove in una scatolina rosa shocking ci sono dei ciondolini, che con un negozio di cellulari mi paiono poco collegati.



Guardo, vedo che il ciondolino costa 3£ e da studentessa che si porta la schiscetta da casa per pranzo decido di lasciare perdere l'acquisto.

Ma mi resta impresso il sito www.1010uk.org

Lo vado a cercare e scopro che:

1- il ciondolino era un pezzo del boeing G-BDXH, che nel 1982 è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Jakarta a causa di un guasto al motore mentre passava sopra al vulcano Mount Galunggung. Dopo aver inquinato l'aria per anni con le sue emissioni di CO2 nel 2010 il boeing è stato trasformato in 150,000 collanine promozionali


2- Il 10 ottobre 2010 (10:10 etc) è stata promossa come giornata mondiale di azione
per la riduzione del 10% delle emissioni di C02. In 140 paesi del mondo.

3- Che se, quando si è alla guida, si accelera e decelera con delicatezza invece che inchiodare o partire a manetta, si possono ridurre le proprie emissioni del 30%.

Insomma, da un giro pomeridiano alla O2 ho scoperto una miniera: un impegno di cittadini di tutto il mondo per ridurre nella loro quotidianità, almeno per un giorno, l'inquinamento, con diverse piccole azioni. L'obiettivo dichiarato è quello di "mandare ai governanti del mondo un messaggio chiaro: le persone, in qualunque luogo, sono pronte ad affrontare i cambiamenti climatici e a farlo contribuendo in prima persona". Tutto questo per rispettare gli obiettivi internazionali: una riduzione di C02 del 30% entro il 2020.

Non so come l'Italia contribuirà all'iniziativa. Non so nemmeno se se ne sia vista traccia sui media italiani.

Ma se in Croazia e in Russia gli studenti di alcune scuole pianteranno 10,000 alberi; se il presidente delle Maldive installerà pannelli solari sulla sua abitazione; se la O2, cioè una specie di Vodafone inglese, vende ciondolini e aderisce all'iniziativa forse anche da noi si può fare qualcosa.

Io personalmente qui a Londra faccio le scale a piedi e a Milano ho firmato per i cinque referendum sulla mobilità e l'ambiente.

E adesso mi riguardo il video sull' Happines Planet Index


Sognando la Costa Rica.

28 dicembre, 2009

La bellezza

di Armando Torno
alla mostra di Steve McCurry a Palazzo della Ragione http://www.stevemccurrymilano.it/



"C'e' un'odissea sconosciuta che la bellezza e' costretta a percorrere nel nostro corpo dopo l'annuncio degli occhi. Dura pochi istanti, forse meno: e' tortuosa, complicata, eppure impalpabile. Noi vediamo il bello e la retina, subito, urila un allarme, chiamando in causa l'istinto e ordinando poi alla pupilla di fissarlo senza distrarsi. Il nostro sguardo si incanta, ghermisce le forme, immagina; improvvisamente comincia a spedire al cuore, attraverso la gola, quella sostanza aerea di cui sono fatti i sogni e che crea languore. La centrale cardiaca, per non compromettere i battiti, getta ovunque le sensazioni ricevute: ai muscoli, nelle vene, nelle nostre zone segrete. La bellezza, pero' non sta ferma; non riesce. Ripercorre allora una strada inversa, portando con se' masse di emozioni, cariche di intensita' e stupore. Raggiunge di nuovo il cervello, costringendo l'occhio a non smarrire quanto e' riuscito a catturare un secondo fa.
La bellezza e' fisica, totalmente affidata alla carne, ma ha bisogno di strade segrete che corrono sotto la nostra pelle per farsi riconoscere. I filosofi hanno raccomandato per secoli di cercarla nello spirito, il mondo contemporaneo vorrebbe scoprirla soltanto sul corpo. Noi, indipendentemente dall'epoca che ci ospita, ne abbiamo bisogno come dell'aria e dell'acqua. Forse perche' nel nostro spirito siamo convinti dell'eterna verita'racchiusa in una frase di Fedor Dostoevskij: "La bellezza salvera' il mondo". Nella mostra di Steve McCurry vi sono tre volti scoperti in un teatro di guerra in Asia nel 1992.
Sono tre donne che raccontano una storia antica e continuamente attuale esprimendo una bellezza ieratica, poi venata di paura, infine qualcosa che ve la mostra sotto un velo di tristezza e di preoccupazione. Guardandole attentamente, vi accorgerete che non hanno data, luogo o tempo, ma forse le avete gia'incontrate in una strada del mondo, oppure in uno specchio, o vi sembra di averle salvate in un ricordo che avete strappato alla stupidita' dell'esistenza.
Tre volti, tre percorsi. La bellezza abbraccia tutti i sentimenti e li rende puri. Le donne vi chiedono con i loro sguardi di non abbandonarle, di spingerle ancora a vivere.
Noi per affrontare i giorni indossiamo una maschera. In tal caso queste tre innocenze forse stanno parafrasando quanto si chiese per sir Max Beerbohm il grande Oscar Wilde: "Chissa' se quando e' solo, si toglie il volto per mostrare la maschera".
La natura ha voluto concedere alla bellezza tutte le licenze, le ha aperto i cieli, ha fatto innamorare di lei la fantasia. Ma per possedere la bellezza occorre soffrire.
Queste ragazze lo dimostrano con i loro sguardi che entrano in voi e vi portano lontano. Non si rivolgono semplicemente all'occhio, giacche' le espressioni di cui sono fatte bussano all'anima. E le ricordano che non sono virtuali, televisive, chirurgiche, ma vere. Lontane dalla demenza delle finzioni hanno cercato rifugio nella realta'."

08 dicembre, 2009

Pozzanghere, porte metalliche e luci al neon...

E cosi' sono finita a visitare un Cie con Emma Bonino. Se tre anni fa me lo avessero preannunciato non ci avrei creduto. A dire la verita' tre anni fa non sapevo nemmeno che cosa fosse un CIE. Non lo sapeva nessuno, anche perche'allora si chiamavano CPT(Centri di Permanenza Temporanea). Ma il succo e' sempre quello, inquietanti centri dove vengono rinchiusi gli immigrati irregolari, quelli per cui il nostro stato decide che non c'e' posto. Quelli che devono andarsene, tornare negli inferni delle loro terre.
Che va bene che non possiamo accogliere tutti, ma che ne vogliamo fare della gente che scappa dai fuochi di guerra dell'Africa o dell'Asia. Che se non e' guerra aperta e' conflitto, poverta', terrore, violenza, fame e miseria.
Noi non ce la immaginiamo neanche la miseria. Non ci immaginiamo nemmeno la guerra o la persecuzione per motivi religiosi.
Noi, io, siamo privilegiati, caldi nelle nostre case, a fare le nostre rivolte, sorseggiando una menabrea davanti al Rattazzo in Colonne o a casa.

Che non e' che uno si deve sentire in colpa per il lato del mondo in cui e' nato, ma almeno pensarci si'.
E meno male che ci sono i Radicali che organizzano il Ponte dell'Immacolata nei Centri per gli immigrati. E si portano dietro gli altri parlamentari. Cosi' come ad agosto si erano organizzati per il Ferragosto in carcere.
E allora il senatore dell'UDC (anzi, no, Alleanza per l'Italia) Pezzotta si trova davanti ai giornalisti sotto la pioggia, al riparo di un cavalcavia della tangenziale a dire che mentre la Lega difende il crocefisso "altro che difendere il crocefisso, noi siamo qui per difendere i crocefissi, cioe' le persone che hanno dentro la carne il dolore e la sofferenza". "Io non sono cattolica, pero' e' una situazione che chiunque ami l'umanita' e la legalita' finisce col sentirsi abbastanza stordito" dice Emma Bonino sotto lo stesso cavalcavia.



E si', io mi sento stordita stasera. Stordita dopo aver visto persone chiuse in un corridoio, in stanze che, per quanto non affollate come quelle dei carceri, sempre prigioni sono. Con porte metalliche, tremolanti luci al neon, persone che ingannano il tempo giocando a carte sedute per terra, che chiacchierano sul letto e scrivono su un muro la loro rabbia, la loro poesia. Persone che magari sorridono anche.
Vedo Ilaria, dell'Arci, che accarezza il viso di una bionda ragazza moldava.
Vedo me, che accucciata di fianco a un letto, chiacchiero con due ragazze nigeriane.
E penso che se hanno commesso un reato in questo momento a me non interessa. La cosa che mi martella nella testa e' la claustrofobia senza liberta'. La claustrofobia che vivono i 2,000 immigrati irregolari, clandestini, che sono sparsi in Italia in questi centri e che hanno la colpa di essersi lasciati alle spalle i loro paesi. E se ascolto il poliziotto scopro che si' hanno commesso dei reati: spaccio, prostituzione... reati che sono alimentati dai desideri della nostra societa' proibizionista. Siamo noi ad alimentare le loro azioni criminali, con la nostra domanda. La nostra domanda di pomodori da raccogliere in Sicilia, di lavoro nero nell'edilizia, di pizzerie a basso costo, di bisogno di far pulire a qualcuno che non siamo noi il corpo della vecchia nonna.
E allora mi domando che senso ha tutto questo. Mi domando cosa vuol dire un passaporto, un confine, uno stato, una religione.
E allora torno a casa, fumo una sigaretta, bevo una menabrea, mi godo il mio privilegio di poter decidere se stare in casa o uscire. Mi ingoio tutti gli insulti per il mio lavoro. Mi ricordo che domani e' ancora vacanza. E si', mi ricordo anche perche' sono radicale. Perche' oggi ho toccato la radice di un problema, l'ho condivisa con altri, con quelli con cui ero in quel centro, con gli operatori della croce rossa che ogni giorno si muovono tra le persone chiuse in quell'angolo periferico di Milano. Quelle persone che nessuno vuole vedere. Tranne quelli che hanno accettato di fare questa visita e quelli che la vorrebbero fare alla prossima occasione.
Oggi faccio un po' fatica ad essere ottimista. Ma la relazione della visita e' quasi pronta. E mercoledi Rita Bernardini e gli altri presenteranno dati, numeri, storie di questi tre giorni. E quelle persone usciranno per qualche ora dalle loro stanze con le porte metalliche, da quei cancelli alti, salteranno al di qua delle pozzanghere e inonderanno con le loro vite le nostre vite.
Spero questo. Spero che non smetteremo di pensare.

21 giugno, 2007

L'Uomo Ragno è il vero salvatore delle Colonne?

voglio intervistare l'Uomo Ragno!

Non sto scherzando.

Se ci sei fatti vivo, che qui ci sono giornali disposti a pubblicare la tua intervista.
Anche col volto coperto.
Chi ha notizie me le faccia avere...

Che magari è il re dell'antipolitica, magari è una trovata pubblicitaria, magari è un burlone, ma in ogni caso ha fatto uno spettacolo.

Viva i milanesi creativi!






Etichette

giri di vita (96) Politica (43) radicali (30) media (29) palestina (25) israele (24) canzoni (22) libri (19) informazione (18) italia (15) attivismo (14) musica (14) viaggi (13) Roma (11) nonviolenza (11) Sunday London Calling (10) donne (10) londra (10) riflessioni estemporanee (10) Mondo Rosa Shokking (9) democrazia (9) emma bonino (9) foto (9) onestà intellettuale (9) scrittori (9) Vasco (8) città (8) elezioni (8) film (8) gianna nannini (8) medio oriente (8) blog (7) citazioni (7) letteratura (7) milano (7) parole (7) rivoluzionari (7) antropologia (6) carcere (6) cultura (6) dalla Palestina (6) droga (6) laicita' (6) libertà (6) rivoluzioni (6) storie (6) amore (5) antiproibizionismo (5) giornalismo (5) mafia (5) marco pannella (5) muro (5) stato di diritto (5) video (5) Milano (4) bellezza (4) gaza (4) giustizia (4) italo calvino (4) manifestazioni (4) oriana fallaci (4) oroscopo (4) pier paolo pasolini (4) poesia (4) polizia (4) rita bernardini (4) saturno (4) scrivere (4) università (4) vaticano (4) LEGGE (3) ambiente (3) apartheid (3) appalti (3) birmania (3) buoni o cattivi (3) comunicazione (3) crisi for dummies (3) critica (3) economia (3) fai notizia (3) guccini (3) il cavaliere inesistente (3) l'aquila (3) miracolo economico (3) nonviolenza. rivoluzioni (3) ottusionismi (3) partito radicale (3) pena di morte (3) storie di vita (3) terremoto (3) 25 aprile (2) Francesco De Gregori (2) albert camus (2) american beauty (2) amici (2) anarchia (2) andrea de carlo (2) associazione enzo tortora (2) bertolaso (2) caparezza (2) censura (2) cervelli in fuga? (2) cinque terre (2) clitoride (2) colonne di san lorenzo (2) concentrazione (2) concepire con amore (2) democratic voice of burma (2) diritti civili (2) elezioni regionali (2) eutanasia (2) fainotizia (2) femminismo (2) forum droghe (2) guerra (2) internet (2) iran (2) islam (2) john lennon (2) kasparov (2) kiev (2) la stanza dei figli (2) la strada (2) laicità (2) lista bonino pannella (2) maria antonietta coscioni (2) new york (2) notte (2) palermo (2) papa (2) partiti (2) passsioni (2) peppino impastato (2) piergiorgio welby (2) piombo fuso (2) pubblicità (2) quote rosa shokking (2) racconti (2) rachel corrie (2) raymond carver (2) recensioni (2) referendum (2) riduzione del danno (2) robert fisk (2) roberto saviano (2) sciopero della fame (2) scout (2) sesso (2) siamo solo noi (2) sicilia (2) stati uniti (2) su di me (2) tasse (2) violenza (2) #occupy (1) 1978 (1) 1997 (1) 2008 (1) 883 (1) 8x1000 (1) ANTIMAFIA (1) Bufalo Bill (1) COCAINA (1) Calling (1) DE MAGISTRIS (1) Edward Said (1) I love Sicilia (1) Liberazione (1) MAGISTRATI (1) MASTELLA (1) MERCATO IMMOBILIARE (1) Sundance Film Festival (1) accordi di schengen (1) acquario (1) alberi (1) aldo moro (1) alekos panagulis (1) alessandro orsi (1) ambizione (1) amira hass (1) anna politkovskaja (1) anni '70 (1) antonio russo (1) articolo 31 (1) artisti (1) associazione aglietta (1) attivismo digitale (1) banda bellini (1) beatles (1) bella ciao (1) belle anime porche (1) ben harper (1) bob marley (1) borsellino (1) bruno bonsignore (1) california (1) cambiamenti climatici (1) camera (1) campi profughi (1) canapa (1) cantiere (1) caos (1) capelli (1) capitalismo (1) carmen consoli (1) central park (1) centri sociali (1) che guevara (1) checkpoint (1) cie (1) cina (1) coincidenze (1) comunismo (1) concerto (1) corrado passera (1) curiosità (1) dakota (1) de andrè (1) denaro (1) diritti umani (1) disabilita' (1) dizzy rascal (1) ds infami (1) durante (1) eagles (1) edgar allan poe (1) editoria digitale (1) elisabetta zamparutti (1) equilibrio (1) ernesto che guevara (1) estate (1) eventi (1) falcone (1) febbre (1) figli di madre ignota (1) filosofia (1) fini giovanardi (1) firme (1) fischer (1) francesca ferrando (1) geografia (1) gide (1) ginnasio (1) giornalisti precari (1) giri (1) giulio manfredi (1) goodbye Lenin (1) i cento passi (1) il fatto quotidiano (1) il re leone (1) imagine (1) individualismo (1) inquinamento (1) intercettazioni (1) intermet (1) interviste (1) iraq (1) irlanda (1) isabel allende (1) istituzioni (1) john fante (1) koestler (1) la confraternita del chianti (1) lavoro (1) lealtà (1) legalità (1) let it be (1) lettera di risposta a walter pedullà (1) lieberman (1) lingua (1) lisbona (1) lombardia (1) lou reed (1) luca coscioni (1) lucia castellano (1) lunedì (1) marcia della pace (1) marco philopat (1) mare (1) marilisa d'amico (1) mario staderini (1) mathausen (1) max weber (1) melissa etheridge (1) message in a bottle (1) mina (1) mondorosashokking (1) movimento dei forconi (1) napolitano (1) narcosalas (1) negrita (1) nomika zion (1) notti senza cuore (1) nucleare (1) occupy george (1) occupy poetry (1) omosessualità (1) onu (1) open data (1) other voice in sderot (1) pari opportunita' (1) partenza (1) pastori (1) patty pravo (1) pausa (1) pensionati (1) piacere (1) presunzione (1) primavere arabe (1) protezione civile (1) prrotezione civile (1) pulp fiction (1) putin (1) radioradicale (1) reati d'opinione (1) red hot chili peppers (1) reggae (1) ricostruzione (1) risparmio (1) romanzi (1) saddam hussein (1) saman (1) satira (1) scuola (1) senatori (1) servizi segreti (1) servizio civile (1) sex and the city (1) sigarette (1) silone (1) soas (1) solo un brivido (1) spender (1) statale (1) stendhal (1) stereotipi (1) stereotipi. medio oriente (1) steve mccurry (1) stragi (1) stravinskij (1) stuart hall (1) subsonica (1) tarantino (1) taranto (1) tavoli raccolta firme (1) teatro (1) televisione (1) terrorismo (1) the clash (1) the police (1) tiziano terzani (1) tossicodipendenze (1) trasparenza (1) tremonti (1) tribunale penale internazionale (1) twitter (1) ucraina. rivoluzione arancione (1) umiltà (1) unione europea (1) uomo ragno (1) vagina (1) val d'otro (1) vasco domenica lunatica (1) vernice (1) versione di barney (1) via kramer (1) virginia fiume (1) vittorini (1) vladimir Luxuria (1) william james (1) wish you were here (1) wright (1) ying yang (1)