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30 maggio 2011


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Risultati assurdi o assurdi risultati?

E' Assurdo!!!

Milano: 55,1%
Napoli: 65,3%
Cagliari: 59,4%
Trieste: 57,5%
Novara: 52,9%
Arcore: 56,6%

Con queste percentuali si perdono le elezioni a destra.
Bondi si dimette.
Silvio Berlusconi tace, anzi no. Dalla Romania parla di cetrioli avvelenati.
Dalle barzelletta passa forse alle sottili metafore?
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19 gennaio 2011


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Tutte ad Arcore

Se proprio c'è bisogno di fare iniezioni io proporrei infermiere vere.
E se proprio c'erano delle persone al posto giusto, erano quelle fanciulle in divisa che giocavano con le manette a quelle feste. Le manette scattavano ai polsi degli invitati e degli invitanti?
La realtà non sempre supera la fantasia, ma la fantasia a volte si fa beffe della realtà.
Le donne in divisa, quelle vere, si indignano. Sono le sole?
Al signorotto piacciono le fanciulle. Sembra che ne vorrebbe sempre di più, come un ingordo ad un banchetto di portate piccanti. E allora diamogliene di più.
Partecipiamo tutte al festino. Mamme, nonne, giovani donne, mature o non mature. Portiamoci dietro le studentesse e persino le adolescenti, quelle che aspirano a fare le veline. Facciamolo per capire, per farle capire e per farci capire. O semplicemente per farci aprire. Aprire le porte di casa.
Andiamo lì con i nostri contratti part time, a progetto, a tempo determinato. Andiamo lì con le nostre rate del mutuo, con il leasing della macchina, con le bollette da pagare. Tutte, a nostro modo, bisognose di un aiuto o di un bonifico.
Andiamo lì a piedi, o con le nostre macchine. Senza autisti, né direttori, né manager e talent-scout.
Andiamo lì con le nostre storie, le storie normali di chi lavora, sgobba, studia, cresce e sogna.
Andiamo lì con i tacchi, le scarpe da ginnastica, il trucco sfatto e persino con le tette piccole.
Andiamo lì con un cervello. Un cervello che funziona, pensa e critica.
Andiamo lì con l'indignazione che dovrebbe contraddistinguerci e renderci come le altre donne, quelle che fuori da questo paese non capiscono questa anomalia.

Andiamo lì e facciamogli il nostro festino. E già che ci siamo, chiediamogli di dimettersi.
Nel caso dovesse accontentarci allora potremmo festeggiare anche noi; nel caso non dovesse farlo magari potremmo comunque spiegargli che le donne non sono tutte uguali e che c'è una netta differenza tra noi e le sue donnine.
 

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