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venerdì 2 novembre 2012

Le favole a rovescio (G. Rodari - N. Costa) - Venerdì del libro

 Prendi la fantasia di Gianni Rodari e la penna di Nicoletta Costa. Dai una bella mescolata e metti il prodotto che ne deriva tra le mani di un bambino curioso. Il risultato? Una favola un po' strana con delle bellissime illustrazioni. Si tratta di "Le favole a rovescio", scritto da Rodari e Illustrato da Nicoletta Costa. E' uno degli ultimi libri della collana "Una fiaba in tasca" che abbiamo preso in biblioteca. L'ha scelto la principessa di casa e quando siamo andate a registrare il prestito dal bibliotecario, il nostro amico Toni ha esclamato: "Ma come? Prendete un libro da piccoli? Ma per lei c'è altro di più adatto...". La principessa di casa non ne ha voluto sapere: quello aveva scelto e quello voleva leggere. In effetti, arrivati a casa mi sono accorta del perchè Toni avesse fatto quell'osservazione. Si tratta di un libro con molte illustrazioni colorate ma con un testo piuttosto breve. Per questo venerdì del libro proviamo a fare un viaggio immaginario in storie classiche raccontate in un modo un tantino diverso dal solito.

Rodari racconta favole al contrario, con i personaggi delle storie più famose che vedono invertiti i loro ruoli con quelli di altri personaggi: si tratta di storie al contrario solo accennate, visto che di personaggi ne vengono nominati più d'uno ed il tutto in poche pagine. Per "favole al contrario" non si intendono favole che iniziano dalla fine, come facilmente si potrebbe pensare, ma con personaggi che vestono ruoli che, nella storia originale, sono vestiti da altri.

Devo dire, comunque, che anche se il testo non è corposo come potrebbe essere in un libro maggiormente indicato per bimbi di sette anni, la principessa di casa si diverte tanto a leggere le storie al contrario tanto da intrattenere anche suo fratello quando è in bagno a fare i suoi bisognini!

Le immagini sono facilmente riconducibili alla penna di Nicoletta Costa e i miei bimbi oramai hanno familiarità con i personaggi ai quali Nicoletta dà vita.  Il libro fa parte di una collana che consociamo bene e della quale abbiamo in casa, ed abbiamo preso in prestito in biblioteca, diversi t itoli. 

E' un libro adatto dai quattro anni in su, così è indicato nell'ultima di copertina: il piccoletto di casa, che di anni ne ha cinque, ha gradito la scelta tanto che ascolta con curiosità sua sorella che legge del principe che sposa una delle brutte sorellastre oppure del lupo che si imbatte, nel bosco, nella cattivissima Cappuccetto Rosso. Consigliato.

Ps. non dimenticate di leggere favole ai vostri figli...
***
Le favole al rovescio
Gianni Rodari - Nicoletta Costa
Edizioni El 
6.00 euro

venerdì 16 dicembre 2011

7 piccole storie che conosci già (Marina Iuele) - Venerdì del libro


Nel libro 7 piccole storie che conosci già l'autrice - Marina Iuele - fa un esperimento che secondo me è molto riuscito. Propone sette storie della nostra tradizione riviste e corrette modificandone la struttura per aggiungere degli elementi che le rendono più adatte ai bambini di oggi. Un esperimento che rende le storie più cariche di speranza, infondono fiducia, puntano su quei buoni sentimenti che anche grazie ad una storia possono passare. Perché i bimbi, si sa, sono delle spugne e recepiscono molto più di quanto si possa pensare o ci lascino pensare.
Conosco l'autrice per aver letto altri suoi due libri - 18 storie dall'India e 21 piccole storie zen - letti senza seguire l'ordine cronologico di pubblicazione. Il primo che è uscito, quello di cui parlo oggi, l'ho letto per ultimo e devo dire che è stato quello che mi è piaciuto più di tutti.
Nel prologo l'autrice si rivolge agli autori delle storie originali - tali Andersen, Grimm e Perrault - per informali di avere messo mano alle loro opere (ed i cambiamenti non passano inosservati) avvicinandosi a quanto da loro raccolto nella più antica tradizione popolare e poi trascritto, sotto forma di insegnamenti morali. Tutto ciò era conforme al tempo a cui si riferivano e l'autrice ha voluto adattare le storie ai tempi più moderni, ai piccoli lettori moderni che sono molto diversi da quelli di allora.

E che vuol dire tutto ciò? Vuol dire che l'autrice lima le storie e le arricchisce di nuove parti, senza insegnare la diffidenza e la paura che molte storie invece propongono nella versione originale. Ha voluto trasmettere speranza e meraviglia per la vita dando un suo tocco personale ai racconti.

Ecco, dunque, che nascono sette storie familiari ma nuove in più punti: Biancaneve, Il brutto anatroccolo, Cappuccetto Rosso, Il soldatino di Piombo, Hansel e Gretel, Cenerentola, Il gatto con gli stivali
Mi sono lasciata incuriosire dalle intenzioni dell'autrice lette nel prologo ed ammetto di aver letto le storie per me, tutte d'un fiato, prima di proporle ai miei bimbi. Mi sono piaciute molto ma mi rendo conto che un bambino, abituato alle storie "classiche", possa rimanere smarrito davanti ad un esperimento - ben riuscito per me - di questo tipo. Così, ho letto una certa interdizione nel volto della mia bimba quando le ho letto la versione di Marina Iuele di Cenerentola... e mi sono resa conto che prima di procedere con la lettura i bimbi dovessero essere preparati a leggere storie nuove con personaggi che conoscevano già. Così, con un piccolo aiutino, è risultato tutto molto più sereno e molto più piacevole. Soprattutto, ho evitato le mille domande che i bambini curiosi porgono ogni volta che si trovano davanti a qualche cosa che li spiazza.

Non vi ho incuriositi nemmeno un po'? Non vi intriga la storia di Cenerentola rivista e corretta? O la nostra cara Cappuccetto Rosso? 

Il formato del libro per noi è familiare visto che ricalca le caratteristiche degli altri due della stessa autrice. E' edito da Bambini Nuovi per l'uomo del futuro Edizioni e fa parte della collana Storie d'Altrove. I testi sono accompagnati da illustrazioni di Debora Ballario.

Aggiungo un dettaglio: noi siamo abituati a leggere una storia la sera prima di andare a letto. Ebbene, le sette storie, seppur "piccole", sono comunque piuttosto lunghe e i miei bimbi non ce la fanno a restare svegli dall'inizio alla fine. Sono ancora piccoli e di sera, solitamente, leggiamo racconti più brevi. Così, le sette storie le ho proposte "a puntate" e devo dire che è andata comunque bene. Le hanno ascoltate con interesse ed hanno anche sottolineato le differenze con le storie originali.

Mi permetto anche un appunto - che però esula da questo libro in quanto tale - sulla storia di Hansel e Gretel: a noi non piace molto, non è mai piaciuta, tantomeno in questo particolare periodo storico. Due genitori in difficoltà economica che abbandonano i loro due figli nel bosco perché non hanno di che sfamarli: una tortura psicologica per i piccoli. Sentono parlare di famiglie povere, di genitori in difficoltà, di soldi che non bastano per arrivare alla fine del mese... Volenti o nolenti sono discorsi che prima o poi arrivano alle loro orecchie. E l'idea che anche mamma e papà possano avere di queste difficoltà (i bambini fanno presto a fare propri certi discorsi) e che possano pensare di lasciare i loro bimbi da qualche parte è davvero una tortura psicologica, secondo me.... Hansel e Gretel, non me ne voglia Marina ma non dipende certo da lei, ai miei bimbi non l'ho mai letta... Anche se poi c'è un lieto fine e tutto il resto... se la leggessi loro mi aspetterei da un momento all'altro la classica domanda: "...mamma, e se diventiamo poveri anche noi ci abbandonate da qualche parte?". 

Preferisco anche io infondere fiducia nei miei bimbi, amore per la vita, spirito positivo, leggerezza, allegria, divertimento... Hansel e Gretel è una storia che evito con cura. Magari sbaglio ma per il momento, conoscendo la sensibilità dei miei piccini, la penso così.
Questo è il nostro contributo per il Venerdì del libro di oggi, di Homemademamma.

mercoledì 6 luglio 2011

Cappuccetto rosso (Laura Locatelli)

Da qualche tempo a questa parte presso la sala d'attesa del nostro pediatra è comparso un grosso cestone all'interno del quale sono stati sistemati libri per bambini, pensati per aiutarli ad ammazzare il tempo durante i lunghi, lunghissimi minuti in cui si deve aspettare il proprio turno. Ho salutato con estremo favore la novità anche se, libri o no, la sala d'attesa del pediatra la eviterei molto volentieri comunque!
E' proprio dal pediatra che ci siamo imbattute in una versione di Cappuccetto Rosso che non conoscevo. Niente di diverso in fatto di narrazione - storia super classica e straconosciuta - visto che il racconto quello è e quello resta, salvo qualche adattamento, ma devo dire nell'edizione Mondadori che abbiamo avuto modo di leggere ci sono alcune particolarità che mi hanno colpita ed è per questo se segnalo questo libro.

Prima dell'avvio del racconto, e qui sta la prima particolarità, viene indicata una speciale ricetta destinata agli adulti. Non la ricetta di un dolce ma una ricetta di lettura: suggerimenti su cosa fare per rendere gradevole e preziosa la lettura con i propri figli. Piccoli suggerimenti, anche piuttosto elementari, che però non credo siano scontati per tutti, soprattutto per chi non ama molto accompagnare i propri figli nella lettura (dite che non ce ne sono di genitori che non amano i libri?). Una ricettina semplice semplice, strutturata in diversi punti piuttosto chiari che ho davvero apprezzato.

Altra particolarità: una volta terminato il racconto - che peraltro è arricchito da illustrazioni che sono sempre gradite ai piccoli - vengono offerte alcune "perle" riguardanti la storia. Alcune curiosità, approfondimenti che ho parecchio apprezzato visto che permettono di sapere qualche cosa di più della classica storia della nostra brava cappuccetto. Vengono raccontate le origini della storia e tanto altro ancora. Storia che è frutto di un adattamento di Laura Locatelli con illustrazioni di Gabriele Clima.

Fa parte della collana Fiabe a merenda di Mondadori e sul volume che abbiamo avuto noi tra le mani era appiccicato un bollino che riportava un prezzo di 6,90 euro. E' un libro indicato dai cinque anni in avanti ma credo che anche bambini più piccoli possano apprezzare la storia letta con amore da mamma e papà.

A proposito di Cappuccetto Rosso: anche noi abbiamo avuto la nostra piccola Cappuccetto Rosso... Era piccina, anche un po' imbarazzata tra tutta qualla confusione carnevalesca ma era deliziosa nel suo abitino di carnevale confezionato con amore dalla sua bisnonna!!!

Quant'era piccina... e quant'era dolce!!!