Dopo tanto tempo nel blog della polpetta ritorna una ricetta di polpetta.
Che non è perfetta, non è tonda ma è proprio buona.
Con dadini di pomodoro fresco lo è ancora di più.
La ricetta è a naso, nel senso che non avendo mai provato a farle ma avendole mangiate da chi le fa proprio bene, l'ingrediente principale diventa necessariamente la memoria per cercare di "ricostruirla".
domenica 18 aprile 2010
E fu così che la polpetta inciampò sulle Polpette di melanzane.....
martedì 12 maggio 2009
Facciamoci del bene: Melanzane finto-grigliate alla menta
Per me le melanzane rendono al massimo quando sono fritte.
Infarinate, impaggrattate (neologismo puro), impastellate, oppure "nature" ma fritte.
Ogni tanto.
Ma anche così sono ottime.
Me le ha suggerite mia suocera che le ha viste fare alla "Prova del cuoco" ma non so da chi nè quando perchè io non vedo quella trasmissione.
Facili oltre che veloci.
Rimangono morbide e, se condite dal giorno prima, assorbono bene tutti gli aromi.
Melanzane finto-grigliate alla menta.
Basta tagliare le melanzane a fette piuttosto spesse, almeno 1,5 cm(tagliare per il largo, in modo da avere fette tonde).
Farle sbollentare mettendole un pò per volta in acqua bollente salata per 5 minuti.
Asciugarle con la carta assorbente da cucina.
Poi passarle sulla griglia per qualche minuto.
Condirle con dell'olio all'aglio, menta spezzettata, sale e un pò di pepe.
venerdì 6 marzo 2009
Garfield è a dieta 1: Peperoni stufati e riso venere
La mia amica Ippolita aveva un gadget di Garfield (forse una maglietta) con l'immagine del buffo gattone striato e panciuto che mangiava qualcuna delle sue schifezze preferite e la scritta: "Ok, the diet will be start next monday".
Il Garfield che c'è in me ha rimandato, evitato, soprasseduto ma ora è arrivato "quel" lunedi.
Per la verità da ben due settimane.
E ne sono anche contenta.
Eliminate bevande e acqua gassata, regime alimentare con pochissimi carboidrati, molte proteine e molte verdure.
Per che me che non amo particolarmente carne pesce etc è un bel passo in avanti.
Adesso le mie fantasie gastronomico-culinarie non riguardano focacce e pizzette ma polpettoni volanti di jacovittiana memoria che non si fanno acchiappare.
Decisamente un bel cambiamento.
Se potessi cucinare solo per me e per le mie nuove esigenze alimentari sarebbe una pacchia, invece "tengo famiglia" e quindi...menù doppi, tripli: a quello non piace la frutta e mangia la pasta, a quell'altra invece solo verdure e formaggio, a me niente pasta ma si alla carne, altro che funanbolismo in cucina, di più.
La mia consolazione è che posso continuare a fare dolcetti e pasticci vari, tanto qualche briciolina, almeno la domenica me la posso concedere.
Stasera un piatto tutto per me: nessuno ama i peperoni e il riso venere quindi mi sono regalata una cosina buona ma leggera, dire da dieta fa "tristeessa", diciamo allora "caloricamente correct".
Peperoni stufati e riso venere
Il riso venere si può bollire in abbondante acqua salata e si conserva anche per qualche giorno in frigo, volendo si può anche congelare in piccole porzioni.
I peperoni (già cotti e congelati da dopo l'estate) sono tagliati a piccole striscioline e poi rosolati in un inezia di olio ed un pò d'aglio tritato finemente, salati così perdono la loro acqua di vegetazione, si aggiunge un poco di acqua e si fa cuocere col coperchio eventualmente aggiungendo altra acqua finchè i peperoni non sono cotti.
Il resto del piatto è troppo difficile per scriverlo: provate a immaginare.
E' altamente consigliabile l'abbinamento con una mozzarellina di bufala appena arrivata dalla Campania.
:)
venerdì 10 ottobre 2008
Una settimana di influenza, dieta in bianco e comfort food: Carote al vapore al balsamico
Un'influenza, la testa pesante, il naso rosso, però si deve andare lo stesso al lavoro, a prendere il pupo a scuola, a fare la spesa, la fila in banca, le ore al volante a sgomitare in tangenziale..
Alla sera, a casa, pigiamone, compressa di antiinfiammatorio e cibo leggero ma coccoloso.
Per me è questo
la cosa più banale ma a me piace da morire.
La ricetta?....
No, non la dico.
Torno alle mie carote. Continua a leggere...
venerdì 11 aprile 2008
Erbette di campo
Direttamente dal giardino di casa: denti di leone, rosolacci e sporagna (così li chiama mia suocera) lessati brevemente e poi ripassati in padella con aglio olio e pancetta a dadini.
Simile, molto simile al sapore della cicoria "selvatica" della mia infanzia che, all'epoca, stupidamente rifiutavo per quel gusto amarognolo.
Adesso, in età matura, la trovo una delizia.