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30 marzo 2016

E sono stati 45+1

31 commenti:
È passato in sordina, si... però nel corso di questo mese c'è stato anche il mio compleanno.
Quasi non me ne sono accorta, sopraffatta dalla serie di avvenimenti ed incombenze che si stanno succedendo nel corso di questi giorni e non sono mica terminate.

Troppe cose per una testa sola.
L'agenda sta cominciando a fare la sua parte.

Non voglio annoiarvi con le mie questioni familiari, lavorative, edilizie (e c'è anche altro ma al momento non mi sovviene perché sono passate le 23 ed io sono stanchissima, ho inoltre esaurito il mio bonus sanità mentale per oggi), quindi vi dico subito che, nata sotto il Segno dei Pesci, il 17 (San Patrizio) ho compiuto gli anni.

Non mi piace l'idea di abbandonare i 45, sapete?
Fino ai 47 saranno 45+1.

Non chiedetevi il motivo. Non c'è.
Probabilmente un vezzo oppure rileggete qualche riga sopra a proposito del mio stato.

Chi mi segue (grazie! Sempre grazie di cuore!) lo sa che mi sono buttata in questa avventura delle 12 Tag del 2016 di Tim Holtz, e sto imparando un sacco di tecniche, sul serio.
Ovviamente sto scoprendo dei nuovi bisogni che fino a poco tempo fa nemmeno immaginavo di avere.
Bisogni che colmerò a piccole dosi però; sto seriamente pensando che (se vado avanti così a rilento) non mi basterà una vita per utilizzare tutto quello che c'è nella stanzetta.

La Tag di Marzo mi aveva ispirato subito simpatia, quando l'ho vista i primi del mese.
Mi sono documentata, ho studiato (tutto nella mia testa, senza applicazioni pratiche) e sono arrivata a iniziarla ieri e concluderla solo oggi.
Man mano che procedevo ho preso un pochetto a odiarla e a chiedermi "ma chi me lo ha fatto fare?".

No, dico, non sono mica cieca. C'ho pure gli occhiali "da vicino" e le vedo le meraviglie che vengono pubblicate nei blog che seguo, ma nonostante tutto questo continuo a postare i miei tentativi.

Perché?

Semplice, perché voglio fare mie queste tecniche (una parte di quella utilizzata in marzo la applicherò di certo per le tag del prossimo Natale!) e se non mi fisso un termine lascio di certo saltare un mese.
E poi forse due, e poi tutto va in malora.
Io mi conosco da 45+1 anni.

In ogni modo ve la mostro, dai!
Non è venuta come volevo; non serve a niente che mi faccia dei film mentali studiando le mosse del Maestro dal piccì, tanto poi quando salgo in cameretta i neuroni vanno a farsi uno spritz e io lavoro a memoria che perde colpi.


Ma come è che la volevo?
In realtà i colori avrebbero dovuto amalgamarsi meglio.
Cosa che non è successa per il semplice motivo che ho adoperato i colori ad olio (non li possiedo quei fantastici Crayons, ecco uno dei bisogni impellenti che si sta manifestando).
Nella fattispecie i sopra menzionati colori ad olio (Giotto) hanno ancora il prezzo in lire... così, per dire.

Poi la fustella Frameworks (Courtyard #659429) che è una tra le mie favorite e secondo me si prestava perfettamente al progetto (sempre nella mia testa) una volta assemblata con la parte superiore di cartone strappato e fustellato con Butterfly Duo (# 660236) non ha reso proprio come volevo.
Anzi, non ha reso affatto. Fustella traditrice che ti presentavi così bene in prima battuta...


Siccome domani finisce Marzo e con tutta la buona volontà che potrei metterci non ce la faccio proprio a riprovarci, la pubblico sulla fiducia impegnandomi a fare di meglio nel corso del mese di aprile.
Prometto!

Una cosa però mi piace e la rifarò.
Il dettaglio dell'ex-libris fustellato con Tag & Bookplates (# 656938) che ho applicato nella parte finale dell'etichetta.


Trovo adorabili le tre piccole farfalline incollate su di un pezzetto della pagina di un libro, al quale è stata data una passata di pasta di struttura, e ricoperte di Glossy Accents.
Le ho fatte col piccolo puncher che è il mio portachiavi ^_^

°§°

Simon Says Stamp Wednesday Challenge Blog

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31 gennaio 2016

Che Sia l'Anno Buono per Usare l'Agenda?

29 commenti:
Il Diario Segreto era uno dei regali che immancabilmente ricevevo quando ero bambina.

E non solo io.

Poteva essere per la Comunione, la Cresima, il Natale o un compleanno ma sono (quasi) certa che tutte le mie coetanee ne hanno avuto almeno uno.

Andavano per la maggiore Sarah Kay e Hollie Hobbie.
E pure Candy Candy.

Chi ce li regalava i diari segreti?

Le mamme, soprattutto.

Quante chiavi avevano?

Due. E poco dopo ne restava solo una...

Dove finiva la seconda?

In mano alle mamme, ovviamente.
Che con la scusa del regalone poi alla fine riuscivano a sapere i nostri segreti.

Ma in ogni caso non servivano grandi doti investigative o di scassinatrice: i lucchetti e le chiavi erano identici quindi con due copie del diario hai voglia a ficcanasare.

Le vostre mamme no?
Siete state fortunate, la mia sarebbe stata disposta anche a spaccarlo a morsi il lucchetto pur di leggere e, appunto perché ho imparato presto a conoscerla la genitrice, 'sta cosa del diario l'ho fatta fino ad un certo punto e poi mai più.

Al di là di queste dinamiche familiari, non proprio corrette devo dire (ma probabilmente io cercherò di scoprire il codice di sblocco del cellulare di mio figlio non appena ne possiederà uno, quindi meglio che non mi metta a lanciare prime pietre) il diario segreto ha sempre una sua bella attrattiva.

Ci immaginiamo chissà quali contenuti, quali verità svelate a riguardo della vita dei proprietari.

Con il passare del tempo il diario col luccheto diventa "scolastico".
Quello da mia madre non veniva letto.
Ovvio, era aperto! Nessun segreto, quindi.

Naturalmente tutte noi lo abbiamo personalizzato all'inverosimile fino a fargli raggiungere a giugno il doppio del volume da cui era partito a settembre.
Con un peso specifico di circa due chili e mezzo.

Nel corso degli anni il diario scolastico si trasforma poi in "agenda".

Giornaliera, Settimanale... le persone organizzate non riescono a farne a meno; io che quando distribuivano l'organizzazione ero distratta da un cane con la coda a ciuffetti (cit.) inizio piena di grandi speranze a gennaio e mi perdo già a marzo.
Per il resto dell'anno l'agenda mi serve per strappare foglietti con i quali faccio la lista della spesa.

Quest'anno ci voglio provare (di nuovo).
Si lo so che è segno di follia ripetere la stessa azione sperando in un risultato diverso, ma sono stanca di riempire la casa di pizzini.

Ringrazio Lucia. Presentando questa Sfida a Sorpresa mi ha dato il modo di prendere una agenda "sponsorizzata" e trasformarla in qualche cosa di più personale.

Io con gli "sketch" non ho nessuna familiarità; me lo sono copiato (su di un foglietto, tanto per cambiare) e ne ho ho seguito pedissequamente lo schema.


Per rimanere sul sobrio ho scelto Gorjuss e delle carte dai toni scuri, più del cartoncino da imballaggio di un bel grigio che ho sporcato con gli inchiostri verde e marrone.


Per realizzare qualche punto di luce ho usato il Glossy Accents, così come avevo fatto nella Tag.
Inoltre ho ripassato i cuoricini che circondano Gorjuss.



Ho voluto aggiungere il richiamo al Diario Segreto cucendo dei piccoli charms (il Lucchetto sull'elastico di chiusura e la Chiave sul nastrino che fa da segnalibro).



Bene. Non mi resta che stabilire cosa scrivere sull'etichetta (il nome -mio- oppure l'anno?) ed usarla sul serio ora!
Ci riuscirò secondo voi?

°§°


http://thecolorsisters.blogspot.it/


http://www.simonsaysstampblog.com/wednesdaychallenge/


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27 gennaio 2016

Il Biscotto della Fortuna

26 commenti:
Sta quasi per terminare il mese di gennaio e ancora non vi è traccia dei MegaSale di Sizzix.

Questa cosa inizia a preoccuparmi visto che lo scorso anno, per fare la sborona dichiarando ai quattro venti che avrei utilizzato quello che già avevo accumulato nel tempo, mi sono decisa a non comprare nulla.
E così mi sono persa la lanterna di Tim, che poi ho comunque acquistato a prezzo intero.
Un Genio! Non c'è che dire.

Si vocifera nei gruppi dedicati che quest'anno non ci saranno.
Quindi quelli a cui non ho partecipato probabilmente erano gli ultimi e io non ho fatto loro onore.

Caspiterina, mi sento in colpa.

Sono state scritte numerose mail alla Ellison Europe. Ma tutti hanno la bocca cucita (altrimenti col cavolo che le vendono le fustelle a prezzo pieno).

Non è che qualcuna di voi lavora alla Ellison Europe?
No, eh... tentare non nuoceva.

Pare che una giovane donna, soggetta ormai a dipendenza, stia tentando di cimentarsi nell'arte aruspicina.

Quando però ha scoperto di avere in frigo solo della fesa di tacchino ha deciso di affidarsi a un altro mezzo divinatorio.

Questa adorabile scatolina è il Biscotto della Fortuna (Fortune Cookie #659941).
Si tratta di una fustella BigZ L che ho acquistato in questo periodo di presaldi (?). (*)
La volevo da tempo e devo dire che ne sono soddisfatta.

Se anche voi l'avete buttata nel carrello e ancora non avete sperimentato, ricordatevi di posare il verso decorato della carta sulla fustella stessa, altrimenti la scritta LUCK uscirà al rovescio (ogni riferimento ad avvenimenti accaduti alla sottoscritta è puramente casuale).

Avrò modo di mostrarvela in almeno un paio di altre occasioni prossimamente perché mi piace.
Devo proprio dire che mi piace!

Mentre le parti laterali, che vanno piegate, le ho incollate con la vinilica, ho dovuto assemblare le due valve con la colla a caldo.

Come vedete la fustellata è unica.

Per quanto io sia una estimatrice della glue gun e dei suoi diversi modi di utilizzo, non la ho mai particolarmente apprezzata sulla carta.
Però devo ammettere che ad ora è il modo più veloce con un risultato soddisfacente (potrei comunque provare con il biadesivo, vi farò sapere).

Ma ora vediamo cosa mi predice il dolcetto per il mio futuro...


Ma che prospettiva triste.
Prendiamone un altro!


C'è poco da fare.
I biscotti hanno sempre ragione.

E prima di stirare devo pure togliere tutti i pelucchi di un fazzolettino che si è frantumato in lavatrice (nonostante il mio controllo accurato che in effetti non lo è stato poi molto).

Sempre di carta si tratta, ma la cosa non mi dà la stessa soddisfazione.

(*) io continuo a sperarci.

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22 gennaio 2016

Come Partecipare alle 12 Tag con Dissennatezza...

28 commenti:
... e senza rammarico.

Ovvero: la Saga della Fustella Scomparsa.

Forse non tutti sanno che in questo periodo, ogni anno, Sizzix UK ci mette in crisi ansiogena con i cosiddetti Mega Sale, che sono, appunto, dei saldi durante i quali le fustelle arrivano anche a dei ribassi dell'ottantacinquepercento (si, avete letto bene).

Questa cosa che "costa poco" in passato mi ha portato ad acquistare parecchia fuffa.
Ma non mi sono mai pentita.
Assolutamente no! Prima o poi sfrutterò appieno tutto tutto (pia bugia, lo so, ma continuo a raccontarmela).

Ultimamente, devo dire, sono diventata più selettiva, a parte una piccola débâcle con la Union Jack che ancora non ho capito come usare, ma sono molto fiduciosa in tal senso.

Siccome controllo il sito ogni tot (i tot sono molto ravvicinati) un paio di domeniche fa ho avuto modo di vedere strani ribassi sulle fustelle. Ma non erano i famosi (famigerati) Saldi.
Mi sono detta: va là che faccio un ordine prima che scompaia tutto e mi resti solo un pugno di mosche.
Avevo un bel po' di cosine nella mia lista dei desideri (in una delle tante liste dei desideri) e, dopo un consulto con la Bolilla per avere la certezza delle misure, mi sono resa conto che era scontatissima anche la mitica tag con cui avrei potuto partecipare al progetto del quale vi ho già parlato.

Ma guarda che culo fortuna, mi sono detta!

Ecco, le ultime parole famose.
Probabilmente tutta Europa era là a pensarla come me e a fare un ordine.
E gran parte dell'Europa deve aver acquistato la Fustella Tag, perché a me non è Mai Arrivata.
Pazienza, ora attendo il rimborso. (*)

Munita di righello in pollici mi sono creata la base con le mie manine. E devo dire che è stata la parte più semplice del lavoro.
Il bello è arrivato poi.

Come vi ho anticipato nello scorso post esiste da 10 anni questa grandiosa idea di Tim Holtz che presenta una Tag all'inizio di ciascun mese, invitando poi, chi lo desidera, a partecipare aggiungendo la sua versione creata con l'utilizzo delle tecniche spiegate nel tutorial che lui stesso illustra.

Bene. Bellissimo, vero?
Infatti ho deciso di prendervi parte anche io.

Quest'anno ogni mese verranno riproposte due tecniche del passato, con i rispettivi link di spiegazione; le due tecniche unite, daranno vita ad una unica realizzazione.

Il che è ancora più bello.

E io l'avevo vista la tag di gennaio... giuro! Ma non avevo mica approfondito bene il "remix".

Le due tecniche utilizzate sono "gesso" e "metallo".

Tralasciamo subito la questione "metallo" perché questa cosa che si chiama foil, e che del metallo dà l'effetto senza esserlo in realtà, io non solo non la ho... ma nemmeno ho ben capito dove trovarla quindi mi sono orientata subito verso il rame (che metallo è metallo e l'ho sbalzato con la penna Bic), e veniamo al "gesso".

Da una lettura veloce avevo inteso che bisognasse embossare a caldo dei timbri con la polvere trasparente e poi passarli con dei gessetti (si proprio quelli delle lavagne).
Fantastico, mi sono detta! Ce la posso fare.

Seeee. Come no!
La polvere da embossing non è quella normale. Trattasi del "frosted crystal" che crea poi quel bell'effetto di Tim.
Usando invece la "parente povera" non si forma il grip adatto perché la polvere di gesso resti attaccata con un risultato soddisfacente.

Si ottiene questa roba qua.


Bene.
La mia lista di cose da acquistare ormai ha raggiunto il metro e credo morirò di stenti a causa di questo passatempo.

E, a proposito di Tempo, ecco come ho utilizzato la GiraTempo di Hermione.
L'ho inserita dentro la tag stessa.
La placca di rame, utilizzata dal verso argentato, riporta una parte della frase incisa nella GiraTempo:

I mark the hours, every one. Nor have I yet outrun the sun. 
My use and value unto you, are ganged by what you have to do.

(Tradotta: Segno le ore, una per una. E non ho ancora superato il sole. La mia utilità e il mio valore per te sono strettamente legati a quello che devi fare)

Se ve lo state chiedendo: si, l'ho scritta al contrario aiutandomi con un foglio di acetato.


Con un trapano per la carta ho ricavato 12+4 cerchietti da un cartoncino nero che ho incollato ai lati della placca e intorno al foro centrale. Li ho poi ricoperti con una goccina di Glossy Accents.
Trovo che l'effetto nel complesso sia carino.
Danno luce ma non sono eccessivi (almeno dal mio punto di vista, ma aspetto i vostri pareri).
E, come potete notare dallo sfondo che fa il libro sul quale è appoggiata (Il Prigioniero di Azkaban), la GiraTempo è libera e può ruotare.


Che dire? Siccome non mi conosce nessuno ho deciso di partecipare lo stesso.
Altrimenti avrei perso un mese e il progetto nel suo complesso andava a farsi benedire.
Ed è l'unico nel 2016 a cui ho deciso di partecipare.
Ma se tutto rema contro... che sia il destino a volermi dire qualcosa?

Speriamo che non mi caccino dalla porta sul retro!

http://timholtz.com/12-tags-of-2016-january/


(*) se state pensando "và come l'ha presa bene", vi sbagliate.
Ero nera! E stavo per lasciare perdere tutto.
E la cosa peggiore è stata questa. Invece di rallegrarmi per le 16 fustelle e puncher (che volevo) arrivati sani e salvi a casa mia, mi sono arrabbiata per l'unico pezzo mancante.
Devo proprio lavorare molto su me stessa.


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21 gennaio 2016

Un Nuovo Inizio

19 commenti:
Raramente vado a rivedere le cose che ho postato in passato.
Però succede, soprattutto quando mi arrivano le notifiche di nuovi commenti su vecchi post. Oppure delle mail con richieste di informazioni particolari legate a progetti pubblicati.

Nel corso di questi anni da pseudo-blogger ho imparato molte cose e altre le ho trascurate.

Ho fatto delle nuove scoperte e realizzato che ci sono delle attività che preferisco.

Ho capito che, se è vero che mi piace sporcarmi le mani con l'inchiostro per poi presentarmi in ufficio con le dita tinte di un bel marrone (walnut stain, soprattutto), non mi piace affatto guardare le statistiche per conoscere in che giorno postare e a che ora.

Ho capito che certe dinamiche SEO non entreranno mai nel mio DNA (tanto per abbondare con gli acronimi) e c'è poco da fare in tale senso.
Tanto vale dimenticarsene e liberare spazio mentale per altro.

Ho capito che questo "altro" a cui voglio dedicarmi riguarda la carta, la colla e i colori.

Poi ci butterò sempre sopra qualche frivolezza, perché mi ci vorrà un pochino per destreggiarmi nell'arte del "è abbastanza, piantala qua".
Ma che dico? Per quanto mi ci possa impegnare non ci riuscirò, quindi archiviamo definitivamente la questione e lasciamo pure la macchina da cucire sopra il mobiletto (prima o poi la toglierò la polvere che la ricopre!).

Ho capito che è vero, si: non potrò mai arrivare al livello di certi personaggi.
Ma è altrettanto vero che da loro ho solo da imparare e che io posso fare comunque qualcosa di diverso.

Quello che non ho capito è se questo si chiama scrap. E qui mi dovranno venire in aiuto quelle losche figure che mi hanno portato sulla via della perdizione (Bolilla, Chiara, Sonia) per stabilire cosa io stia facendo per l'esattezza.

Ma poi, è davvero importante saperlo?

Questo è un anno in cui ho deciso di sperimentare e di provare ad azzardare (sempre per colpa loro, eh... quindi non prendetevela con me!).

Da un po' seguo il blog di Tim Holtz (il cui stile può piacere o non piacere, a me piace moltissimo) e mi sto pure svenando acquistano le fustelle straordinarie che ha ideato.
Ho deciso per il 2016 di imbarcarmi in una nuova avventura.

Parteciperò alle 12 Tag animata dalle migliori intenzioni.
Quelle di imparare!
Per me, per la mia soddisfazione personale e per mettermi sempre alla prova.
Poi magari mi dimenticherò di mostrarvele.

Sono dell'idea che casco pure bene... infatti in questo progetto Tim (ormai mi prendo già la confidenza di chiamarlo così) ha deciso di riproporre alcune delle tecniche del passato, mescolandole insieme.
Ottimo per le veterane che possono ripassare, ma soprattutto per le neofite come me che riusciranno ad apprendere.

inizio
i·nì·zio/
sostantivo maschile
Il primo istante o la fase iniziale di un fatto, di un'azione che si estende nel tempo: l'i. dello spettacolo, del viaggio; punto d'avvio o di partenza.

Bene, io inizio!
Al di là di tutte queste chiacchiere e dichiarazioni di intenti spero di trovare il Tempo per studiare e realizzarle tutte e, soprattutto, divertirmi.





In questa foto c'è una piccola anticipazione di quello che sarà il mio primo tentativo.

Nella Tag di gennaio, che vi mostrerò presto (la sto ancora terminando), ho inserito una piccola GiraTempo. 

Diciamo la verità.
Chi non ne vorrebbe una?

Io si. Senza dubbio e senza le pretese di diventare un'Eroina con il suo utilizzo; mi basterebbe poter fare tutto.
E per fare tutto, intendo:

- giocare con mio figlio
- andare a spasso con la mia famiglia
- avere casa sempre in ordine
- fare un po' di attività fisica
- dedicarmi alla cura di me stessa
- dedicarmi ai miei passatempi
- studiare

"Quello che ci occorre" disse Silente con calma, lo sguardo azzurro che si spostava da Harry a Hermione, "è più tempo".

Tempo.
Tempo che passa, tempo perso, tempo di qualità.
Lo misuriamo in tutti i modi possibili.
E io, che nemmeno porto l'orologio, non ne ho mai abbastanza.

Il che è frustrante, sapete?

Ma credo che lo sappiate benissimo. So di essere in buona compagnia.

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6 dicembre 2015

Minifuga e Auguri!

12 commenti:

Brevissimo post per darvi alcune notizie.

  • sono ancora viva ed in discreta salute 
  • ho una arretrato di risposte a commenti invidiabile, ma mi metterò in pari al più presto!
  • ho appena terminato di decorare il corrimano
  • ve lo mostro (e sennò che ve lo dico a fare?)


Con una mano butto quattro ciaffi in valigia che stiamo fuori qualche giorno, con l'altra digito malamente questo post per farvi i miei auguri per il giorno di San Nicolò.

Anche da parte di Edoardo che sta scegliendo altri peluche da inserire nel contesto.

Ad ora abbiamo trovato dei piccoli San Bernardo. Ma non abbiamo una slitta per ospitarli.
Vi farò sapere al nostro ritorno.

Un bacione grande!
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23 novembre 2015

Profuma di pastello a cera...

17 commenti:
Chi colleziona, oppure conosce, le prime Barbie (che vanno dal 1959 al 1961) ha di certo ben chiara in mente la sensazione che si prova annusandole. E' un dato di fatto che viene citato anche nei testi più famosi: "Barbie bodies smell like crayon".
I corpi di Barbie profumano di pastello a cera.

E' esattamente lo stesso profumo che ho sentito sfogliando le pagine del primo vero album di carta decorata che ho acquistato.
Si chiama Jingle All The Way, e, come si intuisce dal nome, il tema è natalizio.

Io fino ad ora ho sempre utilizzato per i miei progetti la carta presa al Lidl, oppure stampata dai siti che mettono a disposizione risorse gratuite (Papercraft Inspirations, Sizzix, Paperglitter) e sono stata davvero favorevolmente sorpresa dalla qualità e soprattutto dalle sensazioni positive che mi ha dato.
 
Vi mostro un lavoretto che ho realizzato con la fustella di Brenda Walton "Stocking Gift Holder" (che mi piace Brenda penso lo abbiate capito da un po') e, appunto, questa straordinaria carta che mentre lavoro mi aiuta a rilassarmi con il suo profumo rassicurante.

Sarò matta?
Un pochino si, lo ammetto.

Per la prima volta ho adoperato la gomma crepla che sempre ho sentito solo nominare.
Mi piace un sacco come materiale e credo che lo userò spesso.
 
Ringrazio ancora una volta Valentina che mi ha fatto conoscere i tappi alterati (nonché altri materiali e tecniche che sto sperimentando) e Sonia che mi ha permesso di sviluppare una piacevole dipendenza dalle paper rosette.
Non è altrettanto felice il mio conto in banca, ma non si può avere tutto.

E, a proposito di paper rosette, eccone qua qualcuna in progress.
I fogli appartengono sempre allo stesso album.



Le decorazioni complete ve le mostrerò più avanti.
In questo ultimo periodo sto lavoricchiando abbastanza nella mia stanzetta (potete vedere qualche anticipazione da Instagram) ma non mi riesce di combinare di mettere insieme un post articolato con i passaggi.
Realizzo un pochino a singhiozzo e uso il telefono per immortalare qualche dettaglio.

Francamente non so quando riuscirò a riprendere per mano la mia reflex e la cosa mi dispiace davvero.

Ma non pensiamoci più e torniamo al discorso iniziale.
I Pastelli. Anche se non necessariamente a cera.

Tra le novità che hanno caratterizzato queste giornate c'è stato anche qualche tentativo di timbrare e colorare.

Colorare è molto difficile.
Colorare con dei colori sgrausi presi al Lidl lo è ancora di più.


Sono belli da vedere, così "naturali"... peccato che sono anche duri come la pietra e lasciano il solco sul foglio.
Ho rimediato; prima rubando i Giotto a Edoardo e poi comprandomi al supermercato un pacchetto di Stabilo acquerellabili.


Luigi, che mi ha vista abbastanza presa da questa nuova passione, mi regalerà una confezione di Caran d'Ache per San Nicolò.

Non c'è che dire, sono fortunata ad avere accanto una persona che all'apparenza pare completamente disinteressato a tutte quelle che sono le mie "perdite di tempo" ma in realtà non solo segue quello che faccio, ma pure mi asseconda.

L'importante è che il tutto non accada in cucina!

PS: notate i punti di luce del timbro che ho tentato di colorare. Sono stati fatti con un pennarello che è magico, così come è magica colei che me lo ha regalato.
Si chiama (il pennarello ) Wink of Stella.

PPS: ne ho tanta di strada da fare per riuscire a colorare, ma un pochino alla volta cercherò di imparare.

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25 ottobre 2015

Considerazioni...

23 commenti:
In questi ultimi giorni, vedendo la tabellina in basso a sinistra che rappresenta l'archivio del mio blog, pensavo tra me e me "guarda come sono cambiati i numeri!" (riferimento ai post pubblicati).

In questi ultimi giorni però ho osservato anche le stanze di casa mia.
Lungi dall'aver raggiunto la perfezione di Luisa che comincia presto e finisce presto, ma, pensavo tra me e me "cazzarola! c'è ordine" (riferimento al fatto che si sente l'eco nelle stanze).

Credo che le due cose siano collegate ma non ne sono ancora del tutto certa.
Sto indagando sull'accaduto e vi terrò aggiornate.

Girano ogni tanto in FB delle immagini che riportano delle frasi. Dicono più o meno "la casa è sporca ma i bimbi sono felici, tu sei più rilassata, tu ti sei divertita quindi chi se ne frega".
Oppure (la peggiore, secondo me): chi non ha polvere in casa ce l'ha nel cuore (o qualcosa di simile, vado a memoria).
Oppure ancora (la migliore, secondo me): se lasci tutta la notte i piatti nel lavello non è che te li rubano, li ritrovi il giorno dopo.

Assodato che è verissimo quello che accade ai piatti (fidatevi, ho provato di persona), e altrettanto vero che trovarne un lavello pieno di sporchi il giorno dopo un pochetto te le fa girare (che tanto valeva me li rubassero, allora) io ultimamente mi ritrovo sempre meno con le altre scuole di pensiero.

Una casa ordinata e pulita, che anche se non tende all'immacolato prova timidamente a farlo, è più bella da vivere.

Le ragnatele appese negli angoli della cucina e i gattini di pelucchi sotto il mobiletto non sono oggetti di arredamento.

Anche nell'ipotesi in cui gli stilisti lanciassero tutti insieme contemporaneamente la linea dello stropicciato, nell'immaginario collettivo, a meno che non si faccia di mestiere la modella o l'ereditiera, si passerebbe sempre per cialtrona.

Ecco, ora lo abbiamo assodato che sto invecchiando (e la dimostrazione sta nell'aver raggiunto quella fase in cui si fa giudizio e non si va a letto la sera con la tovaglia piena di bricioline sul tavolo della cucina) ma la posso dire una cosa?
Il mio bimbo è più felice se la mamma non dà di matto.
Se la casa è in ordine la mamma è più tranquilla.
Conclusione. Quando non c'è casino siamo tutti contenti.

Non è che me ne sono stata con le mani in mano, certo che no.
Qui abbiamo avuto un bel po' di movimento (soprattutto il mio conto corrente dopo la scoperta di alcuni negozi online dei quali vi parlerò più avanti) che si è tradotto in qualche esperimento con le fustelle (che ora hanno pure un mobiletto tutto loro. Per lo meno le BigZ lo hanno, le altre al momento si accontentano di qualche scatola) in occasione del prossimo Halloween.
Però ho "lavorato" nella mia stanza senza coinvolgere il resto della casa.

Halloween a me piace un sacco. Ebbene si!
Soprattutto il lato gotico che ancora devo tenere a bada perché Edoardo è troppo piccolo.
In questi giorni ho iniziato a utilizzare qualche fustella per prepararmi all'occasione.

Tipo la Lanterna di Tim Holtz (Luminary 3-D), che trovo straordinaria e ho già in mente di coinvolgerla in alcuni progetti per Natale!
Non è stata una passeggiata montarla, questo è il mio primo esperimento (un grazie a Pam che mi ha procurato la fustella e il lumino led!). (*)



Poi ho provato con il Cartone del Latte della serie Where Women Cook (Milk Carton)... decisamente più semplice.
Questa fustella è una Movers & Shapers (adoro, adoro, adoro) e per adattarla al tema ho inserito un pipistrello (Mini Bat & Skull Set).

La Scatolina Gufo (Owl), semplice da realizzare ma di grande effetto.

E, per concludere, una bella cantonata.

Ho provato per la prima volta a decorare un tappo a corona (grazie Valentina! Sto usando tutto quello che mi hai inviato) e visto che non possiedo gli epoxy ho fatto un tentativo con il Glossy Accents.
Qualcosa è andato storto... forse ne ho messo troppo.
Forse non è asciugato bene.
Forse è meglio prima studiare e poi sperimentare, che io invece faccio sempre esattamente il contrario.
Tipo che ora so come evitare le bollicine d'aria.

Il risultato nel complesso mi piace.
Si, mi piace questo adattamento "alternativo" del Medaglione più piccolo di Brenda Walton (Snowflake Medallions, 3-D) anche se dubito che lei lo abbia concepito per questo scopo, e quindi devo assolutamente migliorarmi in questa tecnica.
E ci riuscirò di certo visto che il margine è molto alto.
Parto da zero!

E voi, cosa state preparando per Halloween?
E le bricioline stanno ancora sopra la tovaglia?

(*) questo NON è un post sponsorizzato. La titolare del negozio nemmeno sa che l'ho citata!

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25 settembre 2015

Keep Calm

36 commenti:

Avete visto? Un altro post! Son proprio tornata.

Però di calendari editoriali non se ne parla, scrivo quando posso e mi impegnerò a realizzare dei post più o meno intereressanti.

Questo, ad esempio, lo sarà per Maira che, mi dice, a lei piace leggere delle mie vicissitudini.

Come vi ho anticipato nello scorso post, la mia stanza dei casini avrebbe potuto digitosamente essere considerata una vera postazione di lavoro. E così è stato per una manciata di minuti.

Ecco, scrivere questo post mi costa un pochetto, in dignità intendo, perché vi mostrerò il livello di "sepoltaggine casalinga" a cui era arrivata la stanzetta in questione (solo lei per fortuna, il resto della casa aveva un aspetto abbastanza onorevole).

D'altro canto una immagine vale più di mille parole e questa ne vale un milione.
Questa foto risale al 30 settembre 2014.

Ora, in tutta franchezza, vi sfido a battermi.

Non è che me ne vanto, sia chiaro... nemmeno mi capacito di come possa essere giunta a questo punto.

Sta di fatto che, folgorata sulla via per Damasco, ho preso in mano la situazione e ho compiuto (modestamente) il miracolo:
 


Passatemi la foto col cellulare, non ho di meglio da mostrarvi.
Però non entrerò nel dettaglio con la fila di scaffali che si trovano (trovavano) sulla destra, a ragion veduta nascosti dalla porta, perché vi assicuro che la visione potrebbe nuocere in modo grave alla vostra salute.

Fidatevi sulla parola!

Non ho un laboratorio, non ho una craft room come quelle che si vedono su Youtube o Pinterest.
Tutte in tinta con i colorini e i triangolini sulle pareti.
Oppure la fila di cassettini tutti coordinati.
O la seggiolina rosa rifinita all'uncinetto.
No, non ho tutto questo, ma ero così tanto felice per la mia semplice stanzetta che, presa dall'entusiasmo, mi sono lanciata in acquisti di fustelle di ogni foggia (non per vantarmi ma ne ho di bellissime!).
E infatti avevo preparato la Big Shot in pole position...

Davvero troppo bello per durare e quindi Giove Pluvio ci ha messo lo zampino con questo risultato (foto scattata con cellulare alle 4.01 del mattino).


Ho pianto, sapete?
Per il nervoso, per la tristezza, per la rabbia.
Ho pianto, urlato, inveito e dormito una sola ora prima di andare in ufficio.

In ogni caso non tutto il male viene per nuocere.

Quando ho sistemato la cameretta ci avevo messo anche le cose di Edoardo in modo da poter "giocare insieme" nella stessa stanza.
Ma lo spazio non era moltissimo.

Ora Luigi ha colto l'occasione per smontare il letto singolo che stanziava lì senza grande utilità e dare una mano di pittura alle pareti che ne avevano tanto bisogno (bianco).
La motivazione (che ha manifestato ad alta voce proprio oggi, anche se io già lo sospettavo) è quella che in vista del Natale, sapendo già come butterà, non vuole più vedere roba mia in cucina!
Come è lungimirante mio marito!

Io ho spostato i mobili.
Gli scaffali hanno preso il posto del letto. Le vetrinette usciranno proprio da lì; verso altri luoghi ed altri laghi (cit.).



E' ancora tutto in alto mare (in senso letterale. Ho in modo equo distribuito tutte le mie cose nelle rimanenti stanze della casa), però conto di riuscire a completare l'impresa durante questo fine settimana.
Sennò finirò il prossimo.
Non ho fretta.

Intanto, tra una passata di aspirapolvere e una lucidata del legno, ho fatto il primo quadretto che già è stato appeso.
Una stampa "keep calm" circondata da un metro di carta, di quelli che si trovano nei set da cucito.

Lo stavo per buttare ma poi ho avuto l'illuminazione!

E voi, dove è che esprimete la vostra "creatività"?
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17 settembre 2015

Ricomincio da Tre...

43 commenti:

... e quindi io, voi e il blog.

Io, che cercherò di essere costante da qui a chi lo sa.

Voi, che ho trascurato (vergogna a me!) ma che comunque mi avete scritto e commentato in questi mesi di silenzio, perché siete davvero troppo buone!

E il Blog.
Che non ha risentito molto della mia assenza devo dire.
Ma qualche post nuovo lo devo pur fare, giusto?
Se non altro per farmi perdonare del tradimento estivo a favore di facebook (lo giuro, non succederà più) e non tanto con la pagina omonima (che ancora non ho capito come riesca a tirare avanti) ma con i gruppi che mi hanno attratta come la luce attira la falena e a volte con lo stesso misero risultato.

Non li ho abbandonati tutti, sono onesta.
Molti non solo sono davvero utili, ma anche frequentati da persone carine, gentili e disponibili.
Grazie a loro ho nuovi progetti in testa che farò in modo di realizzare per mostrarveli.

Ma ora veniamo alla vita vera!

La casa nuova ha già un tetto mentre quella vecchia ne ha uno che lascia entrare la pioggia.
Che non è mica simpatico, sapete?

La mia craft room ha potuto brevemente fregiarsi di tale titolo.
Giusto il tempo di documentare con alcune foto (e quindi c'ho le prove!) e poi ho dovuto smantellare tutto.
Fatalità l'acqua dove poteva cadere secondo voi?

Pazienza, i lavori sono quasi terminati (perché ormai, visto che ci siamo, il tetto lo rifacciamo nuovo) e Luigi mi darà una mano a riorganizzare la stanza. Vi terrò informate sugli sviluppi.

Proprio mentre sto scrivendo ho come sottofondo il rumore della fiamma ossidrica e di coppi che vengono fissati sul tetto.
Più quello di tre persone che ci camminano sopra.
Mi sa che tra poco prendo un moment.
 
Edoardo ieri ha ripreso l'asilo con grande entusiasmo.
Ora è dei "medi" e, non essendoci il gruppo dei "grandi" nella sua classe, si sente molto avanti.
Le foglie le ho comunque disegnate con i pennarelli per il tessuto, anche se quest'anno mi ero presa per tempo.
Ragazze, 'sto sistema è troppo comodo, che vi devo dire?

Le vacanze in montagna sono trascorse bene, ma sembrano così lontane che il beneficio è trascurabile.

Durante l'estate il mio ometto ha imparato a correre senza rotelline e io mi sto allenando con lui.
Lui è un fulmine e io, che corro a piedi, sono davvero davvero un rottame.
Ma conto di rimettermi in forma (prima o poi succederà! Sono fiduciosa).

I MegaSale estivi di Sizzix hanno colpito (again) e il mio parco fustelle si è incrementato parecchio.
Provate a dire quante ne ho provate fino ad ora? Ve lo svelo subito io: nessuna!
Ma anche in questo frangente sono fiduciosa!

Entrerò prossimamente nel dettaglio di tutto quello che fino ad ora vi ho accennato. 

Ora però raccontatemi di voi!
Siete contente che sono ancora qui?
Se non lo siete, non ditemelo... oppure trovate un modo carino per farlo.

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29 giugno 2015

La Foto della Domenica - Giugno/4 (e anche Varie e eventuali... giugno 2015)

19 commenti:
Avvertenze.
In queste righe cercherò di mettere ordine tra i pensieri che ho in testa in questo periodo.
Non è detto che ci riesca.

°§°

Un anno fa scrissi il post che concludeva un percorso intrapreso in quel periodo.
Si intitolava "da grande sarò..." e  doveva essere il Progetto cardine su cui imperniare questo Blog.

Probabilmente scrivere una cosa del genere porta un pochetto sfiga perché nulla di quello che doveva essere è stato.
Per lo meno nel corso di questi 12 mesi trascorsi. Ma sul triennio, che era il periodo preso in cosiderazione, fanno un terzo.
E mi pare che si delinei chiaramente il quadro.

Sono arrivata ad una conclusione, che per il resto della mia famiglia era l'unica ovvia e possibile, per me che un pochino ci credevo no, ma non importa.

Il blog è nato anni fa come passatempo e tornerà ad esserlo. Punto.
Avere un passatempo presuppone l'avere del tempo da far passare, cosa che allo stato attuale mi manca.

Resta un po' di delusione, quella si.
Delle belle speranze che avevo in ambito lavorativo (e qui parlo del mio lavoro "vero") sono andate a farsi friggere. Io ho fatto un bagno di realtà (molto lungo) ed ho preso atto di quello che alla fine mi resta come tempo libero a mia esclusiva disposizione. Ed è ben poco.
Credevo di poter fare tante cose senza sacrificare la gestione della casa e della famiglia.
Non è stato così.

In questi giorni ho cancellato la mia iscrizione da molti gruppi di Facebook e da parecchie newsletter.
Erano tutte cose interessanti, che io stessa avevo scelto.
Però portano via tempo prezioso.

I negozietti, che mai vi ho linkato (porelli) saranno chiusi, di fatto non hanno mai visto la luce.
Gli oggetti, che vi avevo inserito, li regalerò ai volontari dell'ENPA che li porteranno ai loro mercatini.

Non è stata una decisione difficile, ricordate? "Per essere davvero efficiente, devi eliminare quello che non funziona, devi capire quello che è importante e tenerti strette le cose che contano di più".
Ecco fatto.

Per la prima volta da che il blog ha visto la luce mi concederò un periodo di assenza dalla rete che coinciderà con le vacanze scolastiche di Edoardo.
Quindi Carta e Cuci sarà chiuso fino alla metà di settembre.

So che questo mi farà precipitare nel posizionamento tra i motori di ricerca, ma non fa nulla.
Ho bisogno di staccare la spina, in senso letterale.
Ho bisogno di godermi il mio bambino senza pensare ad altro.
 
Ovviamente continuerò a realizzare e a fotografare; magari vi mostrerò qualcosa a settembre, che poi è dietro l'angolo. Magari posterò qualcosa su Facebook.
Chi lo sa?
Inizialmente pensavo di programmare dei post, ma invece ho deciso che è meglio tentare di recuperare l'arretrato. Ho molti commenti a cui rispondere.

Non è un addio.
Per ora un arrivederci.

Niente cambierà nel corso della mia assenza, questo è poco ma sicuro.
Magari, spero, muterà qualcosa dentro di me.
Se in bene o in male ve lo saprò dire tra un paio di mesi.

§§§

Con questa foto
partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 

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