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27 ottobre 2019

Uvetta Sotto Grappa (Handmade Autumn 2019 - The Creative Factory)

7 commenti:
Ciao a tutte!

Ogni tanto ritorno... ebbene si!

Mi sono persa l'iniziativa del gruppo The Creative Factory legata alla festa di Halloween e la cosa mi rattrista molto.
Quest'anno non ho confezionato nulla e, considerato che è una tra le feste che preferisco, ritengo che la situazione sia abbastanza grave.
Oggi mi chiedevo se lasciare le ragnatele (quelle vere) in giro per casa, ma alla fine le ho tolte... non so se mio marito avrebbe apprezzato questa raffinatezza.

Non so quando uscirò da questo tunnel (che no, non è del divertimento), mi auguro presto.

In questi giorni di "creativo" ho fatto ben poco (salvo considerare creativo correre su e giù tutti i pomeriggi per incastrare gli impegni di mio figlio che a lui un manager gli fa un baffo!) e allora vi mostro un esperimento mangereccio.

Mi chiedevo da un pochetto come utilizzare un paio di bottiglie di grappa che se ne stavano là a prendere la polvere, fino a che una collega mi ha suggerito di utilizzarla con l'uva passa.
Mi sono detta: questo esperimento diventa di sicuro un post perché con l'autunno ci va a nozze!


Vediamo cosa serve...
Eccole qua, le mie bottiglie, e poi l'uvetta (naturalmente) una busta da 250 grammi e 50 grammi di zucchero semolato.

Semplice, vero?


Ho messo a bagno l'uvetta per circa un'ora in acqua.


L'ho scolata e asciugata, poi mescolata allo zucchero


I vasetti che ho scelto sono di recupero, mi piaceva molto la loro forma.
Per sanificarli li ho fatti bollire e poi asciugati molto bene in forno.
(vi rimando a questa utile pubblicazione del Ministero della Salute sulla preparazione delle conserve alimentari in casa) 


Una volta distribuita l'uvetta nei vasetti, senza riempirli troppo,


 aggiungo la grappa.


Il giorno dopo dovrò controllare se il livello è sceso, e (se necessario) rabboccare, visto che la frutta deve essere sempre coperta.

Per confezionare in modo carino i miei vasetti ho utilizzato dei ritagli di una tovaglia di carta che mi erano rimasti da una festa di compleanno, delle piccole forchettine, tag di legno e nastro in tinta con la carta.


Ed ecco pronto il primo vasetto.


Ora resteranno a riposare fino alla Festa di San Martino, che chiude la stagione agricola.

Domani provo con le albicocche secche! E con il rum... che pure quello se ne sta a prendere polvere!
Vi farò sapere.

Vi invito a passare a visitare i blog delle mie compagne della Creative Factory che hanno partecipato insieme a me all'iniziativa Handmade Autumn.



You are invited to the Inlinkz link party!
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9 febbraio 2015

La Foto della Domenica - Febbraio/2

15 commenti:
Questo fine settimana sono stata malissimo.
Ma proprio male male.

Il sabato l'ho trascorso quasi tutto a letto con dodici cinghiali sullo stomaco che Obelix se li sogna, fortunatamente mia sorella è giunta in soccorso ed ha preso con sé Edoardo che con la Zia si diverte sempre un sacco (e, diciamola tutta, riesce anche portare a casa delle cose che la mamma col cavolo che gli compra!); domenica mattina ho perso i sensi sul divano giusto un attimo dopo aver chiamato mio marito che fortunatamente era ancora dei paraggi (ed erano solo le 8 anti meridiane. La giornata si preannunciava lunga e pesante).

Nel pomeriggio quando mi sono ripresa ho scattato qualche foto con l'aiuto del mio collaboratore preferito che lavora "a progetto".


Quindi ho ben poco da mostrarvi e baro spudoratamente.
Resta di stucco è un barbatrucco ecco la Foto del Lunedì!

Stamattina, volente o nolente ufficio, poi un panino al volo (si, sembra la pubblicità della Fiesta), a casa a stendere la lavatrice (genio colui che ha inventato i lavaggi programmati), trattamento di luce pulsata chiusa in bagno mentre arieggiavo casa (tutta casa, una corrente che non vi dico, temperatura percepita -12°), recupero del pargolo all'asilo, spesa, giochi in cortile, portata dentro la legna e ritirata la biancheria ormai asciutta, preparate le verdure cotte per il contorno della cena e un dolce.
Nel frattempo ho anche portato avanti qualche decorazione per il compleanno.

Luigi che arriva alle 19.45 e mi dice che alle 20.00 ha una riunione (alla quale sta ancora partecipando).

Ora per distrarmi un pochino e contare fino a un milione per non mandare con eleganza qualcuno (leggi Luigi) a quel paese, vi mostro il dolce, quello di pane. Un classico.
Mi è servito per smaltire della granella di nocciola che era scaduta a gennaio...


... e un fondo di sacchetto di uvetta.

Poi c'era quella povera mela che gridava pietà ed una "nonna di Applejack" che era là tutta sola.


Pane raffermo, latte, uova, zucchero.


Tutto regolare, tutto nella norma.

Però non è regolare il fatto che non abbia adoperato il watermark dedicato alle ricette.
Ma come ho anticipato su Instagram, oggi mi sento come Lizzie.
Si. Mi sento del 1923.


Non posso andare avanti a lungo così.
Decisamente no.
In ogni caso la Torta di Pane è un ottimo comfort food e, ora che si è raffreddata, direi che un pezzettino me lo merito!


Io vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per i refusi.
Ho riletto il post, sapete?
Ma non credo di essere molto pronta di riflessi stasera.

Ah, devo ancora sistemare la cucina.
Ovvio che poi mio marito considera il blog una perdita di tempo. Anzi, è meglio che dia una parvenza di ordine prima che ritorni.

Me la raccontate una delle vostre giornate?

Per dire, io oggi casa non l'ho mai pulita!
E non lo dico per vantarmi, anzi me ne vergogno proprio.

§§§

Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 
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11 gennaio 2015

La Pizza delle Tartarughe Ninja (e La Foto della Domenica - Gennaio/2)

34 commenti:
Una delle ultime fisse che ha Edoardo è quella per le "Tartarughe Mingia" (lui le chiama così).

Ora che ha scoperto i cartoni animati, poi, pensa sempre a loro, parla di loro, gioca con loro.

Ieri ho avuto l'ardire di buttare là un "la facciamo una pizza delle Tartarughe Ninja?".

Ovviamente Edoardo l'avrebbe voluta ieri sera per cena, stamattina per colazione e, anche se siamo andati a comprare il lievito e la farina insieme alle 11.30, pensava di averla già per pranzo.

Scongiurato il momento di crisi nel quale ha scoperto che avrebbe avuto la pasta "reginette" al desco, abbiamo preparato gli ingredienti, decidendo che, anche se sono i gusti preferiti delle "Tartaurghe Mingia", no, non era proprio il caso di provare con "Gelato/Peperoni", "Funghi/Cioccolato" e "Acciughe/Burro di Arachidi" (anche se quest'ultima secondo me non sarebbe malaccio).

Vale solo la pena di citare questo passaggio.
Stamattina al supermercato dovevo prendere il lievito, la farina e gli spinaci (che volevo fare un impasto verde).
Ho preso borse di roba e sono arrivata a casa senza spinaci.
Certo che le scatole di cartone mi servivano proprio quindi mi hanno distratta!
E anche il libro della Peronaci.

Ma torniamo a noi!

Per fare l'impasto della pizza io uso sempre.
500 grammi di farina "0"
1/4 di litro di acqua
15 grammi di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 bustina di lievito secco
1 cucchiaio abbondante di olio EVO.

Ho pensato (ma come sono furba!) di sostituire l'acqua con un frullato di broccoli che avevo precedentemente bolliti e passati nel bicchiere del Minipimer (quello con le lame),
Avessi avuto gli spinaci avrei usato quelli.


Siccome il frullato/passato è più denso come consistenza ne ho messo di più, quindi 300/320 ml.

Tutti gli ingredienti si buttano nella macchina del pane e si va con il programma impasto (il mio dura un'ora e mezza).



Alla fine il risultato è stato questo qua


Prima che Edoardo se lo mangiasse tutto l'ho steso nella teglia rotonda, lasciandone un po' oltre il bordo e quindi il mio sous chef ha iniziato a disporre i mini würstel.


Una volta terminato il giro li ho ricoperti con la pasta (con la supervisione di Raffaello).
 
Ho poi fatto dei tagli in corrispondenza di ciascuna salsiccetta (si, io uso la forbice, però la tengo solo per alimenti).

Qui mi sono liberamente ispirata alla Cheesy Bites Pizza Ninja ma non ero sicura della riuscita inserendo del formaggio perché nel forno di casa le pizze stanno dentro oltre un quarto d'ora e temevo una colata ingestibile.


 
Quindi ho optato per i würstel, che per essere visti vanno poi girati su loro stessi. 


Ecco come si presenta la decorazione una volta terminata.


Ho condito la pizza con un sugo pronto (ve l'ho detto che ho dimenticato pure la passata di pomodoro? No, strano, mi pareva di sì!) alla salsiccia dolce...


... e dei peperoni a filetti.


Poi in forno a 220° per 15 minuti.


Una manciata di mozzarella ridotta in briciole e altri 5 minuti di forno.


Eccola finalmente finita.
La mia  #pizzaninja


E tagliata!


E mangiata!
Vi assicuro che l'impasto con i broccoli è ottimo.
E' stato un esperimento un po' azzardato ma è perfettamente riuscito!
Ovviamente gli spinaci avrebbero colorato molto di più. Pazienza, sarà per la prossima volta.

Ma ora vi mostro i capolavori che Edoardo ha realizzato con la sua parte dell'impasto (e anche un piccolo aiuto da parte mia).

Qui abbiamo decorato una pizzetta con dei filetti di peperoni, una sottiletta e due capperi.
Et voilà... Pizzetta Ninja!


Ovviamente a Edoardo i peperoni non piacciono, quindi siamo andati sul sicuro e abbiamo fatto un Panino Ninja!
Non vale assolutamente la pena dirgli che nell'impasto ci sono i broccoli, che lui mangia sempre sotto forma di polpetta ma naturalmente non lo sa!


Per oggi è tutto...
vi ringrazio davvero tanto per i commenti e do un caloroso benvenuto alle nuove iscritte.
Nei prossimi giorni mi riprenderò sull'arretrato ma oggi ho terminato il mio tempo blog, quindi...


Buona serata a tutte!
Spero che la ricetta vi sia piaciuta!
(e inauguro con questo post uno dei propositi del nuovo anno che ho stilato. Le Ricette Salate per bambini).
Io vado a vedere l'ennesima puntata del cartone e a cantare la sigla con Edoardo.
Erano quasi trent'anni che non li guardavo, ma quando ho sentito la canzone ho scoperto che me la ricordavo ancora!
E son soddisfazioni!
§§§

Con queste foto partecipo con tanto piacere alla raccolta di 
Foto della Domenica 

***
Linky Party 2015

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1 novembre 2014

Crostata Stregolosa (52 WP - 43/52)

14 commenti:
Ve lo avevo anticipato ieri, il dolce è riuscito maluccio, ma io ve lo mostro lo stesso per la teoria che se non tutte le ciambelle riescono col buco nemmeno tutte le crostate riescono in tinta unita.

Ma andiamo con ordine.

Inizialmente doveva essere una cheese cake alla Zucca ma poi mi sono ricordata che, tipo dieci anni fa, compravo regolarmente Disney in Cucina (ed era straordinario!) e, guarda caso, il numero di Novembre era dedicato ad Halloween.

Disney in Cucina era una rivista mensile che uscì per la prima volta a marzo del 2003.
L'editoriale del primo numero titolava "L'appetito vien giocando" e cito testualmente: "è un messaggio perfetto per riassumere in una frase che cosa è Disney in Cucina! Insieme, trasformeremo lo spazio più caldo e allegro della casa, nel parco giochi ideale della famiglia: la cucina come luogo di incontro tra grandi e piccoli! Per giocare, pasticciare, cucinare, sperimentare, ridere e festeggiare. Accompagnati dai personaggi a cui siamo più affezionati, nelle pagine del magazine più cucinoso che mai troverete ricette da mangiare e... giocattoli. Altro che videogame! Volete mettere la differenza tra premere un pulsante e preparare una torta? E se i lettori più grandi si lasceranno contagiare dall'entusiasmo dei piccoli, in cucina farete vere magie! E pazienza se poi, la torta, viene un po' "seduta"!

- e infatti portate pazienza con la mia! -

Ci sono stati circa venti numeri. Con ogni uscita c'era anche un attrezzo del mestiere con le orecchie di Topolino (i mestoli ogni tanto li avete visti nei miei post dedicati alle ricette) ed in più in allegato gli "stacca e gioca" con card, decorazioni per la tavola, segnaposto.
Bello vero? Ma poi... puff.
Questo meraviglioso giornalino è scomparso.

Probabilmente lo acquistavo solo io.
O comunque ero l'unica che se ne entusiasmava.
In ogni caso ho conservato tutto gelosamente e nei prossimi mesi vi mostrerò delle ricette che vorrei preparare con Edoardo.

Come quella di oggi: la Crostata Stregolosa.
Che cosa serve:
1 confezione di pasta brisée
500 grammi di polpa di zucca
3 uova intere
100 grammi di panna fresca
100 grammi di zucchero di canna
1 pizzico di cannella
1 pizzico di zenzero in polvere

Metto la zucca tagliata a pezzi in una pirofila e cuocio in forno a 180° per 45 minuti (io ho fatto dei pezzi piccoli, dispositi sulla placca, sopra la cartaforno, quindi ho cotto a 150 gradi).

Quando è cotta la faccio raffreddare e la passo al frullatore o nel passaverdura.

Mescolo al puré di zucca le uova leggermente sbattute, lo zucchero, la panna, la cannella e lo zenzero.

Fodero una tortiera con la pasta brisée e ci verso dentro il composto (*).

Metto a cuocere nel forno per 50 minuti a una temperatura di 180°.

E qui c'è stato l'inghippo... mi sono distratta un attimo e la superficie della crostata si è un po' abbronzata.

(*) la versione originale prevedeva la realizzazione della ragnatela prima della cottura, utilizzando il cioccolato fondente sciolto nella panna.
Io ho voluto invece usare una glassa di zucchero bianco sulla crostata cotta in modo da "disegnare" con Edoardo (abbiamo usato il pennello e non il conetto di carta).

Non è bella è vero, ma è molto buona, se vi piace la zucca; siccome ci sono solo 100 grammi di zucchero di canna si sente davvero molto il suo sapore.


Voglio rifarla (tenendola d'occhio) per capire a quale punto della cottura ha iniziato a scurire troppo.

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3 ottobre 2014

Torta di Pane e Mele (52 WP - 39/52)

17 commenti:
*§*

Questo post esce programmato.
Mentre "blogger" lo pubblica al posto mio io sto cercando di spiegare a mio figlio che la mamma è una cuoca pessima e che alla mensa dell'asilo si mangia che è una favola!
La cosa buffa è che non sto dicendo bugie.

Comunque... primo, secondo, contorno di verdura cruda e contorno di verdura cotta, pane, frutta e acqua a 3,35.
Ci voglio andare anche io alla mensa dell'asilo!
Il caffè me lo porto da casa con il thermos.

*§*

Del 52/WP di oggi vi ho dato un piccolo assaggio (ahahahah) con La Foto della Domenica.


Ancora Torta di Pane, ebbene si!
Dopo essermi cimentata con questo dolce al naturale (o quasi), con il Nesquik e con i canditi (e nemmeno ve ne ho parlato, accidenti) questa volta lo sperimento con le mele.


Ne ho usate un paio, di grandi e, lasciatemelo dire ragazze, è sempre uno spettacolo!
Che sparisce alla velocità della luce.

Così come le mie mele, che una personcina a caso mette in fila come matrioske, dalla più grande alla più piccina.


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5 settembre 2014

Torta di Pane (perchè ci ho preso gusto!) 52WP - 35/52

37 commenti:
Ciao belle donne!
Come state?

Io, tanto per cambiare, sono indietro su tutto. Davvero non capisco come possa succedere.
Voglio dire, almeno una cosa la dovrei concludere. Giusto?
E invece no. C'è una falla nel sistema e non riesco ad individuarla.

Comunque almeno oggi splende il sole!
Mi consolo così... e con una Torta di Pane.
Si un'altra.

Siccome Elena mi ha fatto notare che quella della scorsa era un po' palliduccia stavolta ho voluto rimediare.
Non ho ancora comprato il cacao amaro vista 'sta confezione di Nesquik che mi gira per la dispensa da un pochetto.
Avevo pensato "se ci metto il cioccolato Edoardo me lo beve il latte". Mi sbagliavo.


In questa occasione ho utilizzato:
- 300 grammi assortiti di pane, brioche secca, biscotti sbriciolati che rimangono sul fondo del barattolo, panino con l'uvetta dimenticato nel sacchettino;
- il tutto ammollato in 500 grammi di latte;
- 125 grammi di Nesquik;
- un uovo (non l'ho pesato, ma credo che sarà stato sui 70 grammi);
- il fondo del sacchetto dell'uvetta (circa 35 grammi);
- il fondo del sacchetto delle goccioline di cioccolato (non ho idea del peso).

Non ho frullato il pappone prima di aggiungere uvetta e goccioline, avevo tagliato i pezzi abbastanza di fino e i biscotti e la briosche si sono "sciolti" nel latte.
Mi è bastato schiacciare il tutto con una forchetta e un po' di olio di gomito.

Ah, niente zucchero. Il Nesquik basta di suo.

Ho provato a cuocerla 45 minuti a 180° gradi (come ho fatto per quella della scorsa volta) ma mi sono resa conto con tristezza che una volta tolta dal forno aveva l'impasto ancora crudo.
Quindi ho alzato la temperatura a 200° e l'ho ributtata dentro fino a che non ha superato la prova stecchino.

Appena tagliata era duretta all'esterno e molliccia all'interno, vi consiglio (se la volete provare) di aspettare il giorno dopo.
La consistenza è diventata assolutamente perfetta. Tutta morbidina e deliziosa!

Siccome questa torta riscuote un sacco di successo (per mio marito, Edoardo nemmeno la annusa) ho deciso che replicherò presto l'evento che mi permette di smaltire tutte le rimanenze che ho in dispensa.

La prossima volta tocca ai canditi!

Ve la raccomando davvero!

§§§

PS: trovo molto difficile fotografare il cioccolato.
Urge sperimentare per trovare rimedio.
Ogni consiglio al riguardo è bene accetto! Grazie.

PPS: questo post esce programmato.
Urge trovare il modo per coordinare meglio le mie giornate.
Ogni consiglio al riguardo è bene accetto! Grazie.

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