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30 maggio 2018

Giochiamo con le Bambole? (DT Flavir Design)

8 commenti:
Da piccola avrei dato qualsiasi cosa per avere un attrezzo come la Big Shot.

Da piccola nemmeno potevo immaginare potesse esistere un giocattolo (*) del genere.

Oggi che ne ho ben due, facciamo tre con la piccola Sidekick (oltre a un considerevole numero di fustelle) e mi sento di poter dire che un po' di esperienza l'ho fatta, riesco sempre a sorprendermi quando la utilizzo.

Diciamo la verità... le opportunità che offre sono infinite (una fustella aiuta a valorizzare persino un sacchetto di carta) e io sono davvero felice di aver avuto modo di scoprirla ormai qualche anno fa.

Da piccola avrei pianto di gioia nel realizzare questa borsetta.

Non la trovate adorabile?

Ora vi rivelo un segreto.
(shhhhh. Non lo dite a nessuno)
Questa fustella graziosissima non è Sizzix!
No, è stata ideata e realizzata da Daniela Moscone aka Flavir Design (a dirla tutta pure la carta è stata disegnata da Daniela, fa parte della nuova collezione del Piccolo Principe che vi mostrerò meglio in uno dei prossimi post) (**).

Da piccola di certo ci avrei realizzato le borsette per le bambole, che sono sempre state una mia grande passione; dovete sapere che prima dell'arrivo di Barbie nel mio cuore ho giocato per anni con Susanna (quella della Furga, avete presente?). Era della mia mamma che (furbissima lei - sgrunt! -) l'ha poi buttata durante un trasloco.

E questa borsettina secondo me era proprio perfetta per Susanna!
Si, decisamente.

Oggi ho passato il pomeriggio confezionandole.
Una di carta, una di crepla viola e una schiccosissima di crepla glitterata (che col nastrino nero e le perle è proprio un gioiello!).







Peccato non avere più una bambola adatta a indossarle.

Ma come favors sono comunque strepitose!
Che ne dite?

(*) Mi piace continuare a pensare che per me è sempre e solo un gioco e tale deve rimanere.
(**) La Fustella è disponibile nello shop di Pamela. Così come la carta e la crepla.
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16 aprile 2018

Mafalda ha 6 anni e odia la minestra

19 commenti:
Probabilmente alla sua età pure io...

anzi, senza il probabilmente. Che ancora oggi ricordo di quando mia nonna me la fece completamente sciapa, ma allora bisognava mangiarla lo stesso e stare pure zitti.

Di Mafalda avevo il diario quando andavo alle scuole elementari. In quale classe non mi sovviene, son passati troppi anni.
Mi piaceva tantissimo quella bimba; piccola, morettina e sempre incazzosa.
Aspetta, forse mi rammentava qualcuno?
E poi mandava sempre la madre fuori di testa tanto da dover prendere il Nervocalm.

Chissà perché non mi diverte così tanto Edoardo quando ora fa andare me fuori di testa.

Pensando alla Giornata della Terra (che si celebrerà il prossimo 22 aprile e alla quale abbiamo pensato di dedicare dei progetti con il  Gruppo di "The Creative Factory"), non posso fare a meno di evocare l'immagine di Mafalda che parla col Mappamondo.

Questo post non sarà propriamente un tutorial, infatti non c'è molto da spiegare.
Ho solo dato una mano di acrilico a una scatoletta di verdure pronte Bonduelle.

La lattina ricorda un vecchio modello di televisore un po' anni 70.
Come me, come Mafalda, come la Giornata della Terra.
Era proprio destino.

All'interno una striscia di cartoncino ondulato e della plastilina con due spilli per l'antenna.
I piedini sono due cilindretti di legno... quello che rimane dei miei blending tool dopo che li ho stra-usati.


Fatto!
Un piccolo riuso di materiale destinato alla raccolta differenziata per un piccolo home decor.

Con questo progetto partecipo all'iniziativa organizzata da The Creative Factory


e vi invito a visitare i blog delle mie compagne per scoprire delle bellissime ispirazioni.





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20 marzo 2017

Tanti Auguri a Me (The Color Sisters - Sfida a Sorpresa)

18 commenti:
Venerdì scorso (si, venerdì 17 ma a me 'sta cosa mi fa un baffo perché ho San Patrizio dalla mia!) ho compiuto gli anni (*)

Un negozio delle mie parti ha mandato un messaggio (e pure una e-mail) per farmi gli auguri e invitarmi a passare a ritirare un regalino.

Visto che sono curiosa di natura ci sono stata (non è molto distante da casa mia) e mi sono vista consegnare un libretto per appunti e scarabocchi (o chesoio).

Sinceramente in borsa tra agenda (grandissima delusione la mia agenda di quest'anno) e kakebo ho lo spazio strettamente necessario per portafoglio, fazzoletti, burrocacao, chiavi e Pokémon quindi non avevo la minima idea di cosa farci, salvo poi pensare che si, ho un sacco di carta, scartoffie bigliettini che girano ma allora come mai mi ritrovo a fare la lista della spesa dietro uno scontrino?

Detto fatto mi sono decorata il quadernino.

Niente di che, un foglio di carta patterned, un po' di tape decorato e qualche mezza perla.


Poi l'interno è comunque "brandizzato" ma per scrivere qualche appunto al telefono o al computer e fare liste da strappare è più che sufficiente.


Ah, quasi lo scordavo...
Il libretto nasce così.
Senza offesa eh, siete stati gentilissimi a regalarmelo... ma io lo preferisco ora.


Questo piccolo progetto è stato realizzato per la Sfida Sorpresa di The Color Sisters.
Partecipate, mi raccomando, che è molto divertente (e rischiate pure di vincere un buono acquisto offerto dalla nostra Sponsor!).
Si tratta di un "Tic-Tac-Toe" che altro non è che il Gioco del Tris.
Potete scegliere tre opzioni a patto che si tocchino tra loro in orizzontale, verticale e diagonale (esattamente come nel Tris).
Io per la mia ho scelto "Cerchi - Fiori - Perle".
Voi quale preferite?

Dai, dai, dai che sono curiosa di vedere i vostri lavori!

http://thecolorsisters.blogspot.com/2017/03/sfida-sorpresa-14.html

(*) siete curiose di sapere quanti?
L'ho potete leggere qui.

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3 marzo 2017

Uscire dalla Zona di Conforto...

21 commenti:
La Comfort Zone nella psicologia comportamentale è una condizione mentale di sicurezza, dove tutto è rassicurante e noto.
Dove ti muovi a tuo agio, senza sorprese.

Che bello.

Però, mi dico, bisogna anche un po' buttarsi nella mischia sennò qui non si combina nulla (e il numero dei miei post lo dimostra ampiamente)...

... quindi mi armo di coraggio e mi iscrivo al Gioco organizzato dalle ragazze del Forum di A.S.I. (Associazione Scrappers Italia, della quale sono socia).

Il Gioco in questione si chiama Scrap-Mondo e consiste nell'andare alla ventura conquistando territori che hanno la peculiarità di essere delle branche di quello che è in generale lo Scrapbooking.

Ecco, secondo voi qual è stato il mio primo territorio assegnato?
Quello dei Layout.

Io non ho mai fatto un Layout.
E se non lo ho mai fatto un motivo ci sarà, giusto?

In ogni modo ne dovevo preparare tre prima di spostarmi in una zona a me più congeniale e li ho fatti con le buone e con le cattive (soprattutto con la seconda che ho scritto).

Una serie di eventi che non vi sto a raccontare (ormai ne ho infilati una lunga serie) mi ha portato a arrivare all'ultima settimana e non ho avuto il tempo materiale di studiare cosa fossero di preciso questi famigerati Layout (LO).
Beh si, ne ho visti parecchi e ammiro volentieri quelli degli altri.
Sono tutti così armoniosi e ben organizzati... i miei no.

Quindi se volete imparare come NON si fa un LO continuate a leggere questo post.

Nel Primo ho raccolto gli skypass del corso di sci che ha fatto Edoardo a febbraio (si è concluso domenica che ha portato a casa un bel diploma e pure la medaglia! È davvero bravo e non lo dico perchè sono di parte; naturalmente l'unica inetta della famiglia in ogni ambito sportivo ora rimango io e mi devo dare parecchio da fare per rimettermi in pari).


Nel Secondo ho messo a confronto le due foto che già vi avevo mostrato prima di Natale...





Il Terzo invece raccoglie il biglietto e una delle foto scattate alla Mostra "Dinosauri. Giganti dall'Argentina" (che si è tenuta di recente a Padova).


Qui c'è anche la partecipazione di Edoardo (piccola card in alto a destra).

Naturalmente solo dopo averli fatti ho iniziato a documentarmi e a scoprire che ci sono comunque delle regole fisse che andrebbero rispettate.
E, anche se la prima è "divertiti a fare ciò che ti piace", io mi impegno a evitare i LO, o (nel caso in cui mi trovassi in pericolo di vita e l'unico modo per salvarmi fosse quello di farne uno) di imparare a comporre degli schemi da seguire (sketch), di dare un titolo accattivante e di scrivere un buon journaling.
Per gli accostamenti di colori mi pare di essermela cavata abbastanza quindi mi do la sufficienza, che non basta comunque ad alzare la media.

Ah, il prossimo territorio è quello dei washi tape.
Non ne ho molti perchè non mi entusiasmano troppo (anche se devo ammettere che hanno un loro perchè in certe circostanze) ma cercherò di fare qualcosa di carino. O per lo meno presentabile, dai!

(io me ne torno nella Zona di Conforto. Buon fine settimana a tutte!)

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26 settembre 2016

A Volte l'Impossibile... (12 Tag 2016 - Settembre)

39 commenti:
... resta impossibile.

Dunque vediamo.
Cosa posso dire questa volta per giustificare la non-riuscita di questa tag?

L'avevo fatta ed era strepitosa ma poi il cane se l'è mangiata...
Un classico che va sempre, non fosse altro che non ho cani, ma gatti.

Ecco. I Gatti se la sono mangiata.

Gnumpf... non regge.
Quei viaziatelli nemmeno mangiano i croccantini se non sono delle marche favorite, figuriamoci il cartone.

Ecco si. Ce l'ho, ce l'ho!
L'avevo realizzata ed era strepitosa (anzi di più!) ma una folata di vento l'ha fatta volare fuori dalla finestra della stanzetta da lavoro, è finita sotto un trattore, poi in una pozzanghera, i gatti ci hanno giocato al tiragraffi, quando me ne sono accorta e sono risuscita a recuperarla il danno era troppo grande il tempo per rimediare non c'era e quindi eccola qua (tiro il fiato, faccio scendere una lacrima - che ci sta sempre bene - e mando giù un groppone in gola).



Funziona la patetica scusa?
E allora che posso dire?
Niente. Non ho attenuanti, mi appello al vostro giudizio (*).

E dire che le tecniche di ispirazione di questo mese non mi parevano troppo complicate (e precisamente Paint Patina e Alcohol Ink Resist). 
L'uso della carta Yupo è stato una bella scoperta e pasticciare con gli alcohol ink divertente e rilassante.
Basta sgocciolare e mescolare e ti par di essere il Piccolo Chimico.


Poi ho timbrato la scritta, sopra la carta Yupo, usando un tampone di Archival Ink e, come per magia, una volta strofinato leggermente con un panno, riappare la base chiara.
(Magari la scelta della scritta è stata un po' infelice, avrei dovuto optare per una figura. Che ovviamente non avevo).



Insomma il punto di partenza mi pareva buono (le premesse a mio avviso c'erano tutte) ma poi mi sono scoraggiata quando c'è stato da lavorare con la Blending Solutions.
In parole povere avrei dovuto togliere leggermente l'inchiostro grazie al tamponcino di foam imbevuto di soluzione per fare apparire il disegno di uno stencil.
Io non ci sono riuscita; devo fare ancora molta pratica si, decisamente.

Quindi alla fine della fiera mi sono arresa e ho utilizzato il foglio che avevo rovinato con i miei goffi tentativi (si vede ancora la timbrata seguire la freccia, pliiz).
Ci ho ributtato sopra gli inchiostri...

... e, grazie a due puncher, ne ho ricavato dei fiori.

Per fissarli ho dato fondo a un po' della "ferramenta" che stazionava nella scatola dei bottoni da tempo immemore...

... che io francamente non ho mai capito come si applicano certi tipi di automatici.
Secondo me non è possibile, punto e basta. E probabilmente giacche e giacconi a cui appartenevano non le abbiamo nemmeno più.
In ogni modo, dopo averli trattati con la tecnica Distress Paint Patina, per simulare la ruggine o l'ossido, con la colla a caldo su di una Tag vanno alla perfezione.


Una volta completata e fotografata mi sono detta: dai che manca poco a dicembre in fin dei conti, e quindi chiudiamola qua!


(*) a dire il vero un motivo ci sarebbe... mercoledì Edoardo sarà ricoverato in Day Hospital per gli esami necessari all'intervento di asportazione delle adenoidi.
Vi dirò. L'idea del prelievo (che non ha mai fatto) e soprattutto dell'anestesia totale mi fanno venire le gambe molli.
Io ci provo a distrarmi un pochino ma non mi sento molto in vena di sperimentazioni in questo giorni.
Ma la carta Yupo ve la volevo mostrare perché la trovo davvero spettacolare!

°§°
 
 12 Tag 2016

°§°
Aggiornamento
Sono davvero felice di comunicare che questa Tag è tra le dieci vincitrici del mese di settembre. 
Se volete vedere le altre nove (che sono davvero straordinarie)
le trovate nella presentazione del progetto di Ottobre.
Io da parte mia sono anche un po' (tanto) commossa. Sul serio!
http://timholtz.com/12-tags-of-2016-october/

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29 agosto 2016

Lettere d'Amore... (12 Tag 2016 - Agosto)

8 commenti:
Eccoci all'appuntamento mensile con le Tag!

In effetti è quasi l'unico appuntamento che vi riserva il mio blog ultimamente (a parte qualche rara eccezione) e il motivo l'ho anticipato in alcune risposte ai commenti.

A mio figlio "i lavoretti non piacciono".
Vi assicuro che non si tratta di un messaggio subliminale difficile da cogliere oppure un qualche velato riferimento che potrei avere frainteso.
Niente di tutto questo.
Me lo ha detto in faccia!

Da dove arriva questa insofferenza? È presto detto.
Quest'anno per la prima volta ha partecipato ai centri estivi e prima di iniziare ha chiesto: "Mamma, cosa è che si fa ai centri estivi?".
Io, che non ho poi tutta questa grande esperienza in materia (mai fatti, e chissà se c'erano), ho risposto in maniera evasiva: "Si gioca".

Lui era soddisfatto di questa cosa ed è morta là.

Un paio di settimane dopo mi ha confidato che ai centri estivi si gioca solo cinque minuti (facendo 5 con la manina aperta) e, mentre sono tutti contenti che corrono in giardino, una maestra urla "LABORATORIOOO".
E si va dentro a fare "lavoretti, mamma! Ma Hai Capito? LA VO RE TTI". (*)

Giuro, ho sentito le maiuscole.

Ho replicato che mi pareva una cosa bella ma ho avuto indietro uno sguardo di sufficienza perdendo molti punti nella sua personale classifica.
Punti che ho ripreso solo nel momento in cui ha capito che riesco a centrare i bersagli con la NERF.

Big Shot = lavoretti
Lavoretti = bleah
Big Shot = bleah

La tregua è concessa solo per decorare il Natale e il suo compleanno... quando gli ho fatto presente che abolire i lavoretti in assoluto ne avrebbe compromesso la riuscita c'è stata la sottoscrizione di un armistizio in proposito.
Inoltre gli fa piacere quando realizzo qualche cosa per l'asilo.
"Ma deve essere colorata, non come quella roba là" (indicando una bellissima -per me- scatoletta in cartoncino kraft). (**)

Quindi, considerando che quando Edoardo manca da casa manco anche io (che sono al lavoro) e parimenti quando Edoardo è in casa ci sono anche io... i conti sono presto fatti.
I "lavoretti" sono archiviati a rari momenti (davvero molto rari, credetemi).

Ciò non toglie che ho altre cose da mostrarvi, delle quali non ho ancora terminato il post.
Ma in questo caso Edoardo non c'entra. La colpa è solo mia.

Ecco, ormai sarete tramortite dalle chiacchiere e scommetto che non vi ricordate più l'oggetto del post.
Ci torno subito!

La Tag di Agosto.

Le tecniche remixate arrivano dalle proposte del 2013 e del 2014 e sono "Brayered Stains" e"Frameworks".


Ero partita fin da subito con l'idea di utilizzare la fustella "Feather Duo" (#660237) ma strada facendo mi sono un pochino arenata ripiegando su un altro soggetto, con chiavi e serrature che non mi convincevano molto.
Poi, colpo di fortuna! È arrivato in tempi rapidissimi un timbro dalla Bolilla che mi ha fatto ritornare sul progetto iniziale.


Vi dirò, ho avuto dei problemi con la prima tecnica... devo studiare ancora sui metodi di stesure dell'inchiosto perché, anche se il risultato finale mi piace, non è esattamente quello che avrei dovuto ottenere.

Con Frameworks invece non è che avessi molto da scegliere. Di fustelle di quel tipo ne ho due in tutto quindi va dall'una all'altra. E viceversa.
In ogni modo la riuscita è interessante e dà modo di utilizzare i ritagli di carta e altri materiali diversi (seta, iuta, metallo).

A proposito di materiali "inusuali" in questa tag ho inserito anche una piccola boccetta di vetro...

... infatti la mia idea iniziale era quella della penna con il calamaio.
La difficoltà stava nel realizzare un liquido solido (non volevo solo sporcare le pareti interne, ma nemmeno ripiegare sulla cera come per la Explosion Box dello scorso anno) e l'ho ottenuto mescolando il Glimmer Glam al Glossy Accents (ci va una nottata di asciugatura).

Non ho ancora tentato con i Distress. Conto Spero di provarci presto. (***)

Direi che è tutto.
Mentre scrivo ho ancora le dita sporche di verde.
Ma voi come è che lo togliete il colore dalle mani?
Credo che in ufficio siano stanchi di vedermi ridotta così quasi ogni lunedì...

(*) ho scandito così come lo dice Edoardo, non come si va a capo... tanto per chiarire.
(**) spero di farci rientrare anche Halloween.
(***) appunto per Halloween vorrei creare delle boccettine colorate per una idea che mi frulla in testa.

°§°
 
 12 Tag 2016
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12 agosto 2016

Un saluto di fretta per dire che...

10 commenti:
... ci sono ancora e non faccio solo Tag!

Scherzi a parte, le mie vacanze sono già terminate anche se, con il Ferragosto che cade di lunedì (evviva!), per altri tre giorni mi pare di esserci ancora.

A tempo perso sistemo la stanza da lavoro.
Ho infatti ripreso per mano il libro di Marie Kondo e mi sento particolarmente ispirata.

Butto si, ma conservo anche.
La mia natura è quella, che ci volete fare?

E se non avessi conservato, oggi non avrei il mio (concedetemelo) strafigo espositore di fustelle!

È ancora "in progress" perché solo ieri ho recuperato da mia madre altri due quadretti rotti.
Tutto è nato mentre diligentemente decidevo tra tenere/buttare una cornice, trovata ad un mercatino, che si era del tutto scollata (una persona sana di mente non sarebbe stata molto a pensarci, lo so. Ma ho forse io la presunzione di appartenere alla categoria?).
Improvvisamente mi è capitata tra le mani la vernice magnetica che avevo comprato tipo due anni fa al Lidl e onestamente avevo dimenticato di avere. 
Si, sono da prendere a schiaffi, lo so. 
Ho pure quella lavagna. 
Rosa. 
Mai usata.

Unire le due cose è stato abbastanza semplice. Anche se di mani ne ho date una dozzina e non 4 come sostengono nelle istruzioni (ma probabilmente non è stata concepita per le Movers & Shapers. Anche senza "probabilmente").

Ve lo dico?
A me piace!
Ne ho appena terminato un altro e domani (quando mio marito va al lavoro) appendo i primi quadretti (lui non è molto incline al fatto che sforacchi i muri con chiodi per appendere "cose").

Appena ho un attimo faccio il terzo e poi vedrò di trovare altre cornicette in giro.
Di Movers & Shapers ne ho parecchie. Forse più dello stesso Tim Holtz!

La vernice è grigia.
Dicono (le istruzioni) sia possibile colorarla però a me piaceva anche così.

Siccome sono incline al collezionismo l'idea della confezione originale mi è proprio radicata nell'intimo e faccio fatica a liberarmene, sono stata quindi abbastanza combattuta sul buttare gli involucri di plastica.
Comunque l'ho fatto.
Ditemi brava!
Però ho conservato la cartina.
Ditemi brava lo stesso!

Una ultima cosa prima di uscire a vedere se becco una stella cadente (*).

Vi piace la carta da pacchi che ho decorato per confezionare un pensierino per una bimba nata da poco?

A me tantissimo e credo che lo farò spesso.
Di timbrini (sempre di Tim Holtz. Ormai nomino più lui che mio marito) ne ho una bella serie adatti a (quasi) tutte le occasioni.
Ovviamente l'inchiostro usato è il Distress e non fatemi dire di chi è la firma che ci sta sopra...

Vi auguro di trascorrere un buon fine settimana.
A presto con un nuovo post (ho già le foto pronte. Davvero!).

§§§

(*) Tempo fa raccontai a Edoardo delle Stelle Cadenti.
Era molto più piccolo e ne aveva sentito parlare in un cartone animato.

Gli dissi che un giorno ne vidi una ed espressi il mio desiderio. Quello di avere un bambino meraviglioso.
Lui mi chiese "ed è avveruto?" (credo sia un insieme tra avverato ed avvenuto).
E io risposi "Certo! Sei arrivato tu".

Ecco, adesso lui se lo ricorda questo aneddoto e vuole un Drago.
Nella fattispecie Sdentato.
Fortuna che in queste sere il cielo è stato sempre leggermente nuvoloso.
Non posso mica permettermelo un Drago io!

In ogni modo quello che gli ho raccontato è assolutamente vero, e da quel giorno io non ho mai più visto una stella cadente.

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13 aprile 2016

Compleanno Transformers - Come è andata...

36 commenti:
Sabato 9 aprile abbiamo festeggiato il compleanno di Edoardo.
Vi ribadisco che il tema dei Transformers è complicato da gestire... se potete evitatelo.

Un po' acciaccata e tanto stanca (ma ci sono) eccomi qui per raccontarvela.

Contro ogni previsione il tempo ci ha graziato... no sul serio la cosa ha dell'incredibile; il venerdì ho dato di matto a causa delle condizioni atmosferiche (ebbene si, ho scoperto di essere meteoropatica). Mesi di lavoro che mi andavano in malora?
Non ci potevo credere.
Invece (miracolo) nella tarda mattinata del sabato la pioggia ha smesso di cadere e il sole ha pure asciugato il terreno!

Vi mostro subito subito uno dei giochi che mi ha impegnato di più nella realizzazione ma che mi ha dato parecchia soddisfazione (e non solo a me, ve lo assicuro).
La Ruota della Fortuna.


Come funziona il gioco?
Immagino lo sappiate un po' tutti.
Un tempo Iva Zanicchi ne aveva fatto un programma molto popolare.
Il mio è casalingo e metteva in palio dei piccoli regalini.

Ma entriamo nel dettaglio.
Prima di tutto Edoardo ed io abbiamo preparato tantissimi pacchettini contenenti sorpresine varie (Kinder et similaria).
Poi ho pinzato ad ogni pacchetto una piccola fustellata a forma di sole di diversi colori (giallo, blu, rosso e verde, che rispettivamente sono i colori di Bumblebee, Optimus Prime e Grimlock).
Il colore sul quale il flapper si ferma è quello designato e di conseguenza si pesca un pacchettino con la fustellata corrispondente.


La Ruota è stata fatta rigorosamente in casa.
Il cerchio lo abbiamo ricavato da un pezzo di compensato e la struttura di base è composta da due mensole di una libreria.
È stata decorata con dei robottini kawaii che, pur non essendo dei Transformers a tutti gli effetti ma molto si avvicinano, hanno fatto la loro figura.
Prego notare al centro la rondella di carton plume realizzata con la fustella Gadget Gears (# 656636).


Eccola che gira.
Il flapper è un tubo di cartone pesante (quelli della pellicola di alluminio per alimenti) nel quale ho fatto passare una bandierina di crepla glitterata color argento fustellata doppia (Banners & Hearts # 659958).
Delle spinette per mobili dipinte con la tempera bianca rallentano progressivamente la ruota battendo contro il flapper (si, si ferma anche da sola prima o poi... ma volete mettere?).

Le indicazioni per realizzare la ruota ovviamente le ho trovate in rete. Non ci siamo limitati a seguire pedissequamente le istruzioni ma abbiamo variato mettendoci del nostro e il risultato è stato (a mio modesto parere) esaltante!
La useremo durante tutte le feste. Mi basta sostituire gli adesivi e, eventualmente, dare una mano di colore diverso agli spicchi.


Altro progetto che mi ha portato via un po' di ore di sonno è stato quello che ha visto protagonista la piñata.

Per dovere di cronaca va detto che io non avevo nessuna intenzione di farla ma Edoardo un giorno se ne è uscito con "mamma, la facciamo la Cosa che escono tutte le stelle filanti e le caramelle?".
E Luigi se ne è uscito con "ma il numero 5 non lo hai fatto?"

E secondo voi potevo tirarmi indietro?
Ovvio che no. Ho quindi unito le cose.

Mi ha molto aiutata un tutorial che ho trovato nel blog "Le Leccornie di Danita".
Come per la piñata di Cricchetto non volevo che venissero usati dei bastoncini per romperla e quindi mi serviva un sistema di apertura che permettesse però al gioco di durare un pochino.

Ho utilizzato come base le scatole trovate al supermercato (quelle in cui arrivano i crostoli, per capirci) che sono dei vassoi di cartone molto grandi con il fondo tutto di un pezzo.


Per creare il gancio ho utilizzato il ferretto di un calendario, fissandolo per bene con il nastro adesivo di carta.


Ecco qua il numero 5 finito.


Con Edoardo abbiamo iniziato a fare frangette di carta crespa...


... però devo dire che la forbice che sminuzza gli aromi freschi ha un suo bel perché.
Mai è stata usata in cucina e se ne stava appesa solo a prendere polvere, ora è finita nella mia stanza da lavoro.


Abbiamo scelto i colori di Optimus Prime e (lasciatemelo dire) ne sono particolarmente soddisfatta.


Ho applicato allo sportello di chiusura (che si infila nella parte inferiore lasciata aperta) una serie di nastri posticci decorati con logo di Autobot e Decepticon.
Uno solo di loro era stato fissato saldamente (con una graffetta di metallo attaccata all'interno) e quindi avrebbe permesso l'apertura.

Ecco il momento in cui è stato tirato il nastro che ha rivelato il contenuto.


E la raccolta del bottino (gran parte dei dolcetti lasciati dal Coniglietto Pasquale).


È stato bellissimo!
Ne è valsa davvero la pena. Credetemi.

Non ho foto significative della tavola preparata per il compleanno (io non ne ho fatta nessuna di foto quel giorno in effetti, ho elemosinato a destra e a manca. Come al solito del resto) e vi mostro solo qualche dettaglio che magari vi può essere utile e si adatta per qualunque tipo di festa.
Per esempio.
Ho messo sopra i vassoi di plastica, sui quali erano disposti i succhini di frutta nelle bottigliette di vetro, dei cartoncini leggeri (da 135 grammi) di vari colori che ho decorato con un puncher con un motivo a stelle (preso al Lidl).

Sulla tavola ho disposto un po' di ingranaggi (Gadget Gears (# 656636) di vari colori.
Quelli argentati li ho recuperati dalle scatole delle mie barbie da collezione che finalmente mi sono decisa a buttare (si, conservavo anche le scatole vuote).


Le bottigliette di acqua sono state rivestite con le stampe dei robottini kawaii che ho utilizzato anche per la Ruota.


Ho usato i piattini con i personaggi del cartone mentre i bicchieri, le posate ed i tovagliolini di carta erano in tinta unita (sempre gli stessi colori: rosso, blu, verde e giallo).

Oltre alla Ruota e alla Piñata ho preparato un gioco di tiro al bersaglio con le palline da tennis.
Ho verniciato di blu e rosso 6 barattoli di latta del latte formulato che conservavo da tipo 4 anni e ora hanno avuto il loro momento di gloria (la tuta che indossa Edoardo doveva essere "per casa" ma non ne ha voluto sapere di toglierla. A lui piace un sacco ma io non gliela faccio mettere per andare all'asilo perché temo che i bambini più piccoli si spaventino).


La stanza nella quale si è tenuta la festa è stata decorata con fustellate di ingranaggi (sempre con la Gadget Gears - # 656636) appesi al muro e qualche sagoma di Autobot e Decepticon che ho disegnato sui famosi vassoi di cartone recuperati al supermercato.
Sono contenta di dire che ho quasi terminato i terribili colori acrilici del Lidl che non comprerò mai più!

I disegni li ho trovato su Deviant Art e copiati biecamente.
Edoardo mi ha aiutato a colorarli.
Abbiamo fatto Optimus Prime (che vedete in foto), Bumblebee, Megatron e Starscream.


Avevo pensato ad una cosa, secondo me carina, che invece non ha avuto un grande seguito.
Al loro arrivo i bambini avrebbero dovuto avere il loro contrassegno di partecipazione riportante il logo degli Autobot.
Che poi ho usato anche per l'invito (per scriverlo ho scaricato il font "Transformers Movie").



E per decorare la torta.
Prima per la prova generale...

... e poi per quella "ufficiale".
(Il bordo di carta che circonda le torte è stato realizzato grazie alla fustella On the Edge "Steampunk" - # 657182).


Era compito di Edoardo che lo ha fatto solo una volta.
Pazienza.
Avevo fatto preparare un timbro appositamente... strano, perché lui adora i timbri.
Evidentemente era distratto da altro.


Le scatoline dei Favors ve le avevo già anticipate.


Insieme alle scatoline ho distribuito anche delle mascherine di cartoncino di Optimus Prime e Bumblebee e dei braccialetti luminosi.

Se mi seguite su Instagram avrete già notato che Edoardo durante le vacanze di Natale si era particolarmente divertito con quelle che definiva "spade laser" e abbiamo voluto ripetere questa esperienza e condividerla con i suoi compagni di classe.

I Braccialetti Luminosi sono stati una idea davvero molto apprezzata.
Tutti i bambini li volevano e durante la festa ne indossavano almeno 4 ciascuno.

La confezione ne contiene 100 (e sono tantissimi) e comprende anche i connettori che fanno diventare le barrette dei braccialetti (appunto).
Basta piegarli per vedere attivare la fluorescenza e questo li ha fatti andare in visibilio.

Anche questo gioco secondo me si adatta per ogni tipo di festa, che sia a tema o meno. Infatti li prenderò certamente anche per il prossimo anno.
Potrebbe essere Guerre Stellari (spade laser, naturalmente) o Dragon Trainer (in questo caso mi inventerò qualcosa), per ora sono questi gli argomenti che vanno per la maggiore.
Ma c'è ancora molto tempo (io per non saper ne' leggere ne' scrivere ho già iniziato a preparare le bacheche di Pinterest!).


°§°
post scriptum

Mi rendo conto che la qualità delle foto ultimamente lascia molto a desiderare.
La mia Canon se ne sta là a prendere polvere e a scaricarsi, poraccia. Chissà quando la riprenderò per mano.
Inoltre, durante la festa, tra pop corn da far scoppiare, zucchero filato da distribuire, palloncini a forma di spada da gonfiare io non ce l'ho proprio fatta a fare le foto.
Spiegatemi per favore come fate voi che così copio!

Mi rendo conto (2) di non essere assolutamente in grado di confezionare delle torte non dico belle ma per lo meno passabili.
Edoardo vuole che sia io a preparare il dolce per il compleanno e quindi lo accontento.
In ogni caso erano buone.
 

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