Detesto settembre (ecco, lo scrivo pure con l'iniziale minuscola perchè così questo mese capisce che mi sta altamente sulle b@lls, a differenza di Giugno, che scolpirei nell'oro...). Per me è fine della pace, si ricomincia a trottare tra scuola, compiti, impegni.
Onestamente non capisco tutte quelle mamme che si lamentano a destra e a manca che per fortuna ricomincia la scuola, che finalmente i figli vanno fuori dalle scatole, che tre mesi di vacanza sono troppo lunghi.
Secondo me si sono rinco*****ite in massa, scusate eh? Posso capire il problema di dove sistemare i figli ricorrendo a centri estivi, bs e nonni (e qui non metto bocca, è un grossissimo problema per le mmmme che lavorano) ma proprio non capisco quelle che brontolano perchè i figli a casa sporcano, fanno rumore, o le stressano stando sempre appiccicati...cioè, capisco che magari un quarantenne che fa la cozza con mamma sua tanto normale non è, ma un ragazzino di 10 anni che pretende di trascorrere del tempo con la mamma direi che è cosa buona e giusta.
E se invece di fare figli vi comperaste dei cactus? Sono statici, non sporcano, non chiamano mamma ogni 3x2 e sopravvivono con meno di mezzo bicchiere di acqua al mese.
E' vero che impegni, lavoro, bollette da pagare e impegni vari occupano la mente. Però credo sia tristissimo scordarsi delle emozioni, dei sentimenti, dei pensieri e delle speranze che si avevano da piccoli. E' quasi come scordarsi della sensazione delle farfalle nello stomaco, della testa che gira e del cuore che batte a mille e che ti fa restare senza fiato quando ti innamori.
Non bisognerebbe mai fare l'abitudine alle emozioni. Sennò ci si fossilizza.O mettere al primo posto i piatti da lavare o il pavimento non proprio lustro da spazzare, o quel filino di polvere da eliminare col piumino.
Ricominciamo a sognare. Assieme ai nostri figli è ancora più bello.
Io adoro le vacanze estive. Stare con i miei figli, fare tante cose assieme, avere il tempo di fare tante cose assieme, o anche la libertà di sedersi a leggere ognuno con un bel libro in una mano e un ghiacciolo nell'altra, fare una passeggiata al mercato, andare al parco senza problemi di orario, pisolare fino a tardi la mattina, fare colazione con calma, preparare la pizza fatta in casa tutti assieme, trovare il tempo di chiacchiere "serie" con quelli che ormai stan diventando dei ragazzi e non son più bimbi e fare progetti per il Natale successivo, o sfogliare l'atlante per fantasticare sulla vacanza preferita...E approfittare dell'oretta in cui vanno al parco o in cui guardano il cartone preferito per stare al pc o i cavolacci miei al pc. E piuttosto stare alzata fino a tardi per finire un post o dare gli ultimi due punti a un ricamo, ma non rognare brontolando se mi chiedono di giocare assieme. Questo adesso.
Quando avevo l'età che hanno ora i miei figli, le vacanze erano trovarsi con le amiche per un giretto al mercato o a ridacchiare dietro ai ragazzi che facevano lezione di tenni al circolo, tanti gelati mangiati in piazza, pomeriggi passati sul salice a leggere o chiuse in camera a spettegolare, i picnic al parco della villa o a visitare i primissimi centri commerciali (furono i favolosi anni 80...) E i miei, nonostante lavori con orari impossibili, trovavano comunque sempre il tempo di stare con me e mio fratello. E senza lagnarsi. Sono rimaste nella memoria storica della nostra famiglia i tornei di carte, o di Cluedo o Monopoli, le sfide a battaglia navale, le ore in biblioteca a fare scorta di libri per il fine settimana, i pomeriggi piovosi passati a mangiare schifezze guardando vecchi film o le diapositive...
E mamma che stirava la sera tardissimo quando tutti eravamo a nanna, o papà che faceva lavoretti vari in casa rinunciando a qualche ora di sonno, ma non rinunciavano a giocare con noi.
Non è un modo di dire, DAVVERO i figli crescono in fretta, troppo in fretta. Certi momenti DAVVERO non ttorneranno più.Vero che ogni persona pensa con la sua testa, però secondo me c'è differenza tra un genitore che ricorda di aver avuto genitori che giocavano e trovavano il tempo di leggere la fiaba preferita anche alle undici di sera, e chi invece ricorda genitori che li piazzavano davanti a tv o ps purchè se ne stessero buoni...
Bisogna godersi i figli finchè si può, anche se nel periodo dell'adolescenza nonostante tutte le cose buone fatte e insegnate i figli saranno nella fase "mamma e papà non capiscono una mazza"...ma una buona base si vedrà poi, passato il periodaccio.
Queste mamme lagnose le trovo davvero davvero insopportabili.Se non avete voglia di stare con i vostri figli, compratevi un cactus.
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Restando in tema vacanze, una gran parte degli insegnanti: secondo me, una volta che passano dall'essere studenti all'essere dall'altra parte della cattedra si rimbambiscono, scordandosi di quando erano ragazzini a loro volta. E di quanto gli rompeva dover passare interi pomeriggi chini sugli stramaledetti compiti delle vacanze, invece di poter correre al parco con gli amici.
Io sono contraria ai compiti delle vacanze. Ai compiti esagerati intendo. A che servono 150 espressioni+60 problemi+50quesiti di algebra? A farti girare le palle e a giurare che NON studierai MAI matematica all'università. Perchè quelle cacchio di proiezioni ortogonali che mi fecero dannare alle medie dopo 20 anni ancora non mi sono servite a niente...mai usate...
Oppure scrivere 10 temi dai titoli assurdi...o svolgere ricerche improbabili di storia e geografia...Un minimo di esercizi giusto per non scordarsi le nozioni apprese durante l'anno scolastico, vanno bene, una valanga di compiti dati pensando che tanto in 3 mesi il tempo i ragazzi ce l'hanno, no.
Si è bambini una volta sola, e per pochissimo tempo, purtroppo. Lasciamoli liberi di essere bambini senza soffocarli di impegni. Avranno una vita per sgobbare su libri e scartoffie.
Facciamoli respirare.
Invece di tremila esercizi, perchè non assegnare una lista di libri dalla quale i ragazzi possano scegliere un numero tot di volumi da leggere? Ma
Libri Veri. Perchè, vabbè che Geronimo Stilton ha avvicinato alla lettura parecchi bambini riluttanti, ma i grandi classici rivisitati in versione pelosa no...non si può....ma come si fa???
I buoni vecchi Verne, Dickens, Salgari, Alcott, Calvino, Rodari, Esopo, tanto per citarne alcuni, vanno letti in versione integrale e non tradotti in "topese".
Per non parlare dei tanti nuovi autori che scrivono meraviglie per ragazzi. Basta andare i libreria e si trova un universo di autori tra i quali scegliere. Leggere è vita, è cultura, è aprire la mente e farla volare.
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Un piccolo appunto: In questi ultimi 10 giorni non ho risposto alle vostre mail o lasciato commenti nei vostri blog. Non per pigrizia, ma perchè mia mamma ha avuto un brutto incidente, dopo qualche giorno di ospedale è tornata a casa, ma ne avrà ancora per molto. Pc, blog e mail sono stati il mio ultimo pensiero per parecchi giorni, anche perchè abbiamo iniziato l'inserimento alla materna di Zaira e lunedì i ragazzi cominceranno le medie, quindi siamo stati un po' di corsa tra giri in cartoleria e compagnia bella. E per chi commentava nel mio ultimo post su quanto fossi stata generosa con mia cognata...beh, poveraccia, si meriterebbe un monumento, altro che targhetta per la cucina, visto che mi ha tenuto tutti e 3 i figli per tutti i pomeriggi che sono stata in ospedale, con tanto di merenda e cena, e tra i suoi e i miei, aveva casa trasformata in centro estivo per ragazzi !!! Non è da tutte...Un po' alla volta ritornerò attiva, abbiate pazienza. Un abbraccio e grazie.