Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post

giovedì 11 agosto 2011

Jesucristo me gusta

Si avvicina la Giornata Mondiale della Gioventù (conosciuta in italiano come GMG, in inglese come WYD, in spagnolo come JMJ), che si celebrerà dal 16 al 21 agosto a Madrid (non si capisce perché si ostinino a chiamarla giornata, se gli eventi si protrarranno nella capitale spagnola per ben 5 giorni). Sebbene Benedetto XVI abbia già annunciato che concederà le indulgenze (ai limiti della simonia) a tutti i partecipanti, che abbiano rispettato l'Enchiridion indulgentiarum, il Manuale delle Indulgenze, potrebbe non essere sufficiente ad attirare una massa multitudinaria di giovani. Si dice, allora, che la Figa, María Jesús Figa López-Palop, l'ambasciatrice spagnola al Vaticano abbia avuto un'idea brillante per riempire le piazze di Madrid come nei giorni degli indignados.: una nuova rete sociale, che è stata sviluppata grazie al piano segreto "Jesucristo, me gusta" (Gesù Cristo, mi piace), che già nel nome unisce l'eternità del Salvatore cristiano con l'immediatezza dei social network. A curare la campagna ed a raccontarcene i dettagli, il nostro grande esperto di marketing virale, il Prof. Nick Ads Brainstorming (che ci racconta tutto gratis, forse in un tentativo di approfittare della grande popolarità di NotiziedelFuturo per fare una sorta di pre-marketing pre-virale).
Parola di Gesù: online è meglio
«FaceDivinity, oggi è il giorno della genesi», ci spiega Nick, «sarà lo slogan con cui verrà lanciato questo social network divino.
Se Google+, che non ha Dio dalla sua parte, è riuscito nell'impresa di mettere insieme tanti utenti in poco tempo, non vedo perché un social network cool e divino non dovrebbe fare altrettanto: Google non è Dio (checchè ne dicano a Mountain View). Comunque, tutti gli ultimi giovani cristiani scettici saranno captati grazie alla fede sprigionata da questa comunità religiosa online, che non farà proselitismo, farà tendenza grazie al vero e definitivo svecchiamento della Chiesa».
«FaceDivinity funziona un po' come Twitter ed un po' come Facebook: puoi diventare amico di Gesù, Maria, San Giuseppe, lo Spirito Santo o anche di Dio (senza considerare la pletora di santi e beati cristiani), ma in realtà se ne possono seguire le gesta con i messaggi veramente geniali, che lasceranno sui loro muri. L'hashtag #dioc'è la farà da padrona, quasi a voler testimoniare l'onnipotenza e l'onnipresenza di Nostro Signore (che verrà taggato in tutte, ma proprio tutte le foto perché Dio è ovunque)».
«Le rete sociali non sono ecumeniche, FaceDivinity lo sarà: la religione non sarà più una scusa per incitare all'odio. Potrà entrare gente di qualsiasi religione, purché disposta a riconoscere che le più trendy sono le religioni monoteiste e che, in fin dei conti, sono tutte delle brutte copie del Cristianesimo».
«La funzione più innovativa sarà, senza dubbio, la segnalazione del proprio onomastico: finalmente tutti potranno ricevere gli auguri anche il giorno del loro santo omonimo. Ovviamente se sei iscritto a FaceDivinity e, nel mentre, inizia il tuo processo di canonizzazione, acquisisci il diritto a passare dall'altra parte della staccionata e ad avere anche tu i tuoi fedeli (con molta fantasia abbiamo deciso di chiamare così i followers di FaceDivinity). È una grande consolazione, visto che bisogna essere morti per essere anche solo Servo di Dio o Venerabile».
«È ridicolo: come si può mischiare l'oppio dei popoli, la religione, e l'oppio dei giovani, le reti sociali? È una droga veramente potente, che farà sballare più di un giovane cristiano con il rischio di creare forse tanti piccoli Brevnik. La Giornata Mondiale della Gioventù del 2011 (ovvero la XXVI edizione dell'incontro internazionale dei giovani cattolici) potrebbe passare alla storia come la nuova Woodstock, il più grande rave party mai esistito o l'inizio della vera rivoluzione fondamentalista cristiana», fa sapere A. Teo Bestemmione, il nostro epistemologo del cuore, dal suo profilo nella versione beta di FaceDivinity (è uno dei pochi eletti che l'ha potuto provare in esclusiva: si pensa che sia una manovra per riavvicinare gli atei alla Chiesa).
«Sono stato ingaggiato come community manager di FaceDivinity: verrò pagato la bellezza di 2 centesimi a messaggio postato nel muro» annuncia contentissimo Top Venta, il nostro amico copywriter, «ho già in mente un'idea geniale: facendo finta di essere un utente qualsiasi, Cristiano69, posterò sul muro di Gesù: "Dio è una figata, ma arrivare al matrimonio vergine è ancora più figo!", al che Gesù risponderà: "Cristiano, fai poco lo spiritoso, altrimenti faccio scendere lo Spirito Santo (che sa dove vivi grazie alla tua IP) e vedrai cosa ti combina"».

giovedì 9 giugno 2011

La religione, nuova energia

Le dichiarazioni odierne di Papa Benedetto XVI a proposito della necessità delle energie rinnovabili al fine di correggere il rapporto tra l'uomo e la natura rappresentano la punta dell'iceberg di un percorso scientifico e teologico che sta seguendo l'Accademia FOCUS delle Scienze e della Fede (lo sponsor è arrivato da poco) in relazione a tale materia. Il premio Nobel per la Fisica e la Chimica (nonché di tutte le altre materie noiose del liceo) Elettra Diotipaghi Lebollette, membro dell'Accademia, avrebbe scoperto una nuova fonte di energia. «Una volta, in chiesa, mi hanno detto che la Parola di Dio dà energia per andare avanti; un'altra volta mi hanno detto che Dio è luce: da lì sono partite le mie ricerche».
Prototipo della centrale religiosa
«Non è misticismo, è proprio scienza», ci spiega Elettra.
«Nelle centrali da me progettate è la Parola del Signore quella che alimenta le turbine: la Congregazione che si occupa di miracoli ci ha già messo gli occhi addosso, ma sappiamo che l'unico miracolo è quello di creare un'energia realmente pulita, usando semplicemente il Verbo».
«Molti esponenti politici mi hanno già chiesto se è possibile far funzionare la mia scoperta grazie alle parole degli uomini (in politica se ne sprecano, la produzione energetica in Italia ci permetterebbe di fornire elettricità a tutto il pianeta), ma sono stata costretta a rivelare loro il nuovo modello di centrale verboelettrica non può funzionare con qualsiasi parola umana».
«Si tratta, in realtà, di una nuova trovata della Chiesa per poter recuperare il potere, in questo caso sul mercato energetico, il vero problema per il futuro del nostro pianeta», afferma il grande epistemologo A. Teo Bestemmione, «sono solo chiacchiere e centrali, solo chiacchiere e centrali».

domenica 29 maggio 2011

Calcio e religione Barça

Il Barcellona ha vinto per la terza volta in sei anni la Champions League e già si parla di culto. Ovviamente il Barça è già diventato una vera e propia religione con Messi come piccolo dio del calcio, Guardiola come gran sacerdote ed il tiqui-taca come nuovo testo sacro della tattica calcistica. Il Barcellona è tanto importante da aver causato lo sgombero a manganellate dei manifestanti spagnoli che occupano la centralissima Plaça Catalunya, che si trova a fianco di Canaletes, il luogo sacro dove si festaggiano i titoli culé.
Credi: ecco il tuo nuovo dio!
«Ora il Barcellona è sul tetto del mondo, creando un vero culto mistico del tiqui-taca, ma presto inizieranno a fioccare gli scandali come in qualsiasi altra religione», vaticina lo storico laico del calcio José Balompié.
«Arriverà prima la scomunica del catenaccio da parte del fondatore del barcellonismo, Johan Cruiff, con la conseguente pesante persecuzione dei "liberi"; poi sarà il turno delle crociate nei confronti di tutti i centrocampisti centrali di contenimento: in questa fase nessuno oserà opporsi all'egemonia religiosa del Barça».
«Ovviamente, poi, arriverà la fase degli scandali: un calciatore omosessuale in rosa, violenze sessuali sui "pulcini" della Masía, riciclaggio di capitali sporchi di dubbia provenienza attraverso gli sponsor».
«Il tracollo della religione barcellonista porterà all'estinzione del calcio: dopo anni ed anni di successi calcistici, facendo il miglior calcio possibile, non potrà non succedere. Il declino di Messi comporterà un affievolimento del concetto di divinità: finalmente tutti capiranno che suonare Bach ha qualcosa di sacro, mentre fare tre palleggi con il pallone è solamente un'attività sportiva».
«Da questo panorama futuro potrebbe apprendere qualcosa la Chiesa: per combattere la crisi delle vocazioni basterebbe praticare un po' il fair play per continuare a credere che ci sia bisogno di credere», arguisce Don Balompié.