Ecco, lo sapevo che mia sorella mi avrebbe ripresa....io ricordavo "arrosto in casseruola" e invece mamma lo chiamava "arrosto in cassuola"! in ogni caso quello che mi sorprendeva, quando ero piccola, era che lo chiamassero "arrosto morto!" E certo che è morto, mi dicevo....dopo una cottura di almeno 3 ore come puo' essere vivo????? Ma presto questi pensieri sui massimi sistemi dei fornelli abbandonavano la mia testolina di bambina, e mi preparavo al rito della "scarpetta" nel sughetto della carne che, come vi ho anticipato, diventava quasi nero e denso come una crema.....Questa è la ricetta che mamma faceva spesso la domenica, una ricetta semplice e che necessita solo di un ingrediente indispensabile: il tempo giusto per "ammazzare" l'arrosto :)
Arrosto morto
(o in casseruola, o in cassuola...fate voi)
Genealogia di una cuoca |
Ingredienti
1 pezzo di girello (circa 1 kg e 1/2)
olio evo
una noce di burro
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
2 agli vestiti
sale a gusto
Preparazione.
In una casseruola versare 3 cucchiai di olio evo, la noce di burro, gli aromi e la carne. Coprire d'acqua quasi completamente la carne, e far cuocere a fuoco lento per circa 3-4 ore. A metà cottura, quando il liquido si è ridotto di 2/3 aggiungere il sale e continuare la cottura finché il liquido non prederà la consistenza di una crema non troppo spessa e il colore sarà quello di un caramello scuro. Se vi accorgete che il pezzo di carne ha raggiunto la cottura giusta (ve ne accorgerete infilando uno spiedino di metallo nel pezzo di carne: dovrà attraversarlo senza nessuna difficoltà, come se entrasse in un pezzo di burro), potete tirarlo via dal sugo e adagiarlo su un tagliere, facendolo intiepidire (vi faciliterà il compito del taglio). Servire la carne tagliata a fettine sottili, ricoperta dal sughetto.