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mercoledì 14 ottobre 2015

Variazioni

A volte le cose più belle nascono da richieste che mi vengono fatte. Da voi mi arriva la spinta a lavorare un materiale diverso, o ad aggiungere qualcosa ad un oggetto che ho già realizzato. Le richieste spesso mi scuotono da una certa pigrizia mentale da cui da sola non riesco ad uscire.

Spilla da scialle in argento lavorato a mano e fiore a foldforming

Metti una spilla da scialle, fatta in primavera in rame con un elemento lavorato a foldforming, un bel fiore. Da una richiesta la stessa spilla è stata realizzata completamente in argento. Mi stupisce sempre come variando il materiale due oggetti acquisiscano un aspetto completamente differente, e come ne vengano influenzati.

Poi magari qualcun altro ti chiede un'ulteriore variazione sullo stesso oggetto. Questa volta aggiungere alla spilla qualcosa a cui tu (nella tua mania di semplificazione e pulizia) non pensavi proprio: inserire all'interno del fiore una perla. E la spilla si arricchisce e cambia ancora, fornendomi anche lo spunto per provare a realizzare altri oggetti con la stessa tecnica. 




venerdì 10 aprile 2015

Facciamo ordine

Oggi per la serie Piccole Cose Utili.
Un bel po' di tempo fa vi avevo parlato del mio nuovo spazio di lavoro, pomposamente definito studio. Per quasi un anno ho sperato di potermici adattare, di trovare un nuovo equilibrio in questa camera insopportabilmente fredda d'inverno, piena di altri mobili (oltre ai miei tavoli) che odio anche solo guardare.
La verità è che so di essere molto fortunata ad avere una camera solo per lavorare, ma per molti motivi questo spazio mi respinge, o io respingo lui. In ogni caso tutto qui è provvisorio, almeno lo spero con tutta me stessa. Per questo non vi ho mai mostrato nulla, in fin dei conti sono solo due tavoli su cui ho gli attrezzi, non è il mio studio.
Ma come sapete bene sono una persona che deve avere ordine intorno a sé, per quanto possibile. Così oggi voglio farvi vedere due piccole cose che ho sul tavolo dove faccio un po' tutto, il cosiddetto lavoro al banco, assemblo, taglio, rifinisco. Una è un semplicissimo vasetto (Ikea, santa Ikea) dove tengo tutte le mie pinze.

Vasetto porta pinze sul tavolo da lavoro

Quando le cerco, o voglio fare velocemente ordine sul tavolo è il posto perfetto, solo dovrebbe essere leggermente più alto, per ospitare con comodo le pinze più grandi che adesso vedete a testa in giù (promemoria per il mio studio futuro). Accanto si intravede un vasetto ex-marmellata che ospita strumenti vari quasi tutti di riciclo, pennelli per le patine, punteruoli. E ancora accanto un secondo vasetto con lime, cabroni smeriglio, martello per rivetti e altre amenità.

Questo invece è il mio stocco smontabile, come vedete si aggancia al tavolo grazie ad un morsetto ed ha una parte in metallo col piano levigato che fa da piccola incudine, per così dire. Lì lavoro molto alle rifiniture, forature ecc., usando il Dremel che è montato accanto. Avevo però il problema degli accessori, che perdevo sempre inesorabilmente nella confusione del tavolo non appena ne smontavo uno e lo poggiavo. Ore alla vana ricerca di quella, sì, proprio quella spazzolina che mi serviva. Ho risolto questo piccolo inconveniente mettendo ai due lati dello stocco due magneti recuperati da vecchi hard disk. Sono magneti molto potenti che riescono a trattenere oggetti anche pesanti. Ho sistemato lì gli accessori che utilizzo più spesso e che cambio di frequente, così li trovo immediatamente e non perdo tempo a cercare in giro. 
Sono sicura che le vostre soluzioni anti-stress per tenere ordinato saranno molto più efficaci delle mie, ma magari queste possono essere utili a qualcuno. Piccole cose utili, spero :) 




mercoledì 26 novembre 2014

Prossimo appuntamento live: Atelier Magique!

Che si fa in questi giorni in casa Beads and Tricks? Beh... un po' di tutto: si preparano ordini già arrivati, si danno lezioni, si tengono i workshop già programmati, ma soprattutto si insegue il tempo. Perché in tutto questo si sta anche preparando la prossima uscita live in vista del Natale. Come sapete io non partecipo a molti eventi nel corso dell'anno, anche se mi riprometto sempre che comincerò a sceglierne qualcuno in più, ma per me e il mio modo di lavorare non è facile. Ma ci sono appuntamenti che non si possono mancare, come darvi la possibilità di scegliere dal vivo i vostri regali di Natale.
Dunque anche quest'anno mi troverete ad un evento a Milano se vorrete venire a vedere e toccare con mano le cose che faccio, se avete voglia di conoscermi, se volete regalare alle persone che amate qualcosa di unico, fatto a mano, fatto col cuore.

Atelier Magique - Milano 13 e 14 dicembre 2014

Più di venti espositori nella cornice di un tipico loft milanese in pieno centro città, raggiungibile comodamente con la metropolitana, a pochi minuti a piedi dalla Stazione Centrale se arrivate da fuori Milano, senza l'ansia del parcheggio.

Mi troverete presente solo durante il fine settimana, il 13 e 14 dicembre, dalle 10 alle 19.

L'indirizzo preciso è: Hc-Artfactory - via P. L. da Palestrina 13 (nel link trovate la mappa).

Verrete a trovarmi? Io vi aspetto a braccia aperte, sono sicura che anche questa volta non mancheranno tante emozioni!

*************
Seguitemi su  Facebook per avere tutte le informazioni e le novità in tempo reale, e se volete essere inseriti nella mia piccola mailing list clienti (soprattutto se vivete a Milano, hinterland e Brianza, ma anche se vi spostate senza problemi :) ) scrivetemi una mail, vi manderò direttamente gli inviti agli eventi a cui parteciperò:
beadsandtricks@gmail.com




sabato 11 ottobre 2014

Scaldacollo, che fine ha fatto?

In principio era la sciarpa, una lunga striscia lavorata ai ferri, la classica cosa che si consigliava ai principianti del lavoro a maglia. Poi venne l'era dello scaldacollo, che permetteva di realizzare piccoli oggetti fatti a maglia, magari coi ferri circolari, col vantaggio di usare pochissimo filato, risparmiando tempo e potendosi permettere magari un filato più prezioso. Adesso invece è decisamente il momento dello scialle: ha qualcosa di antico ma allo stesso tempo è stato reso moderno da lavorazioni interessanti come i ferri accorciati (short rows), è stato declinato in mille varianti diverse e ormai è utilizzato proprio come se fosse una sciarpa, ma può essere drappeggiato sulle spalle e indossato in diversi modi.

Io e l'inverno, scaldacollo e foto di Natascia Sartini

Ma quindi che fine ha fatto lo scaldacollo? Non è sparito, rimane sempre un accessorio pratico e semplice da realizzare, perfetto per chi sta imparando ad usare ferri circolari e metodo continentale. Diciamo che si è ampliato in anelli di dimensioni un po' più grandi, le cosiddette infinity scarf, da poter girare due o più volte intorno al collo, oppure si è allargato un po' per essere indossato come piccola cappa oppure come copricapo.
Questo mese su Crowdknitting (bisogna registrarsi) c'è il bellissimo scaldacollo Io e l'inverno, di Natascia Sartini, scaricabile gratuitamente in italiano e in inglese per tutto ottobre. Un anello ampio da indossare anche in due giri, che presenta un bel punto a onde che rende non solo il capo ma anche la lavorazione più interessante. Non vi dico che, da scaricare gratuitamente per tutto il mese, c'è anche un bellissimo scialle sempre di Natascia, con un motivo a foglioline deliziose sul bordo... ve l'ho detto?? :)

Molti altri modelli di scaldacollo da fare ai ferri potrete trovarli nella mia pagina con gli schemi a maglia gratuiti in italiano che ho appena aggiornato con qualche nuovo modello.
Happy knitting!


giovedì 2 ottobre 2014

Workshop, ricomincio con qualche novità

La pausa estiva dei miei workshop è durata più di quanto avevo programmato e di quanto avrei voluto. Ma da questa domenica si ricomincia, e non vi nascondo che sono felice ed elettrizzata per la nuova stagione che abbiamo davanti, che ci permetterà di lavorare insieme, di conoscerci, di imparare tante cose nuove.
E' passato già un anno da quando ho iniziato questa avventura in uno spazio completamente dedicato ai workshop, dove lavorare è un vero piacere. E in questo anno passato ho accumulato un pochino di esperienza, capito alcuni miei errori, ascoltato attentamente le vostre richieste e, soprattutto, ho sempre continuato a pensare e ripensare ai laboratori, al modo di renderli più efficaci e divertenti, a nuovi argomenti che non fossero quelli soliti che potete ormai trovare in giro un po' ovunque, formule che potessero rendere ancora più interessante e unica la vostra esperienza insieme a me.

Anello in argento 800 di recupero, forgiato a mano
Anello in argento .800 di recupero, forgiato a mano

Una delle novità, che ho già proposto prima dell'estate e ha avuto un grandissimo successo, è un workshop dalla formula davvero diversa da tutti gli altri: Creiamo insieme il vostro anello. Una giornata interamente dedicata alla creazione dell'accessorio probabilmente più amato. Si parte dall'esame delle difficoltà tecniche che si devono affrontare nella creazione degli anelli, per poi esaminare i progetti di ogni allievo. Infatti ognuno è invitato a portare al workshop un proprio progetto da realizzare, le difficoltà tecniche possono essere le più diverse a seconda dei materiali, delle competenze e interessi di ognuno. I progetti vengono discussi insieme a tutto il gruppo di lavoro, in modo che possa essere occasione per tutti di imparare qualcosa di nuovo. Poi si passa alla realizzazione pratica dell'anello, che per la fine della giornata sarà completamente finito, pronto per essere indossato e perché no anche immortalato in qualche bella foto. Oltre alla solita attrezzatura vi viene data la possibilità di utilizzare il seghetto da traforo e la saldatura con pasta d'argento. Un'occasione ovviamente anche per imparare due nuove tecniche se non le avete mai provate.

Alcuni dei progetti realizzati dalle allieve durante il primo workshop dedicato agli anelli

Ma intanto domenica si ricomincia dal workshop di base, l'introduzione alla lavorazione del metallo, ma anche qui con una formula nuova: un workshop che dura tutto il giorno, nel quale avrete molto più tempo per la parte che vi diverte e appassiona di più dei laboratori, il lavoro libero. Sapete creare delle cose bellissime anche se è solo la prima volta che prendete in mano un martello, ed è giusto darvi più spazio per sperimentare e per capire meglio cosa fa per voi. Volevo anche avere più tempo da dedicare alle vostre domande e curiosità, che sono sempre tantissime. In questa giornata si tratteranno degli argomenti un po' teorici ma si farà anche tanta pratica: esamineremo le caratteristiche dei metalli, le principali tecniche di lavorazione, si faranno esercizi di forgiatura e formatura, si introdurrà il foldforming nella sua versione più semplice, si parlerà di texture e rifiniture, si imparerà ad usare strumenti manuali (lime, cabroni, cesoie ecc.) ma anche il mitico Dremel per operazioni di foratura, rifinitura, testurizzazione. E infine daremo un occhio anche alle principali norme di sicurezza da seguire mentre lavoriamo. La parte di lavoro concreto sarà incentrata sulla realizzazione delle foglie a foldforming (lavoro guidato), e nel provare tutte le tecniche mostrate nel corso della giornata, sia realizzando dei campioni che, per chi vorrà, anche un oggetto finito.

Le prossime novità che sto, anzi stiamo, pensando per voi riguarderanno sempre di più laboratori a tema come quello dell'anello e probabilmente anche qualcosa che riguarda la fotografia e la presentazione online dei vostri lavori.

Se volete informazioni e volete essere inseriti nella mailing list per partecipare scrivetemi:
beadsandtricks.ws@gmail.com

E se siete su Facebook potete iscrivervi al gruppo creato per scambiarci informazioni, conoscerci meglio e tenerci in contatto anche dopo aver partecipato:
https://www.facebook.com/groups/167252186813051/

Per essere inseriti nel gruppo bisogna essere iscritti alla newsletter ed essere interessati alla partecipazione ai corsi. Scrivetemi un messaggio per partecipare :)




venerdì 18 luglio 2014

Dremel accessori: recuperare le spazzole

Era il lontano febbraio 2013 quando per la prima volta vi ho parlato delle spazzole abrasive di dettaglio che avevo cominciato da poco ad usare sul mio Dremel e vi raccontavo di quanto fossero utili in tantissimi casi. Io non ne posso più fare a meno, le uso tanto e non avendo una pulitrice sono davvero indispensabili. Ovviamente usandole così tanto è anche abbastanza naturale che si consumino, ahimè troppo velocemente.

Dremel spazzole abrasive di dettaglio

Nella foto un esempio di come si riducono le amate spazzoline: a destra una nuova e a sinistra una usata da un po'. Questa spazzola ha come caratteristica principale la morbidezza data dai fili che la compongono, che la rende perfetta per lavorare sui fili, sui bordi, su materiali che hanno dei rilievi o delle texture. Consumandosi i fili, ovviamente la spazzola diventa più dura e di conseguenza meno delicata ma continua a funzionare abbastanza bene.

Dremel, spazzola a fili consumate

Quando le mie spazzole si consumano più o meno come nella foto (magari un po' meno...) io non le uso più come faccio di solito, ma le sostituisco con quelle nuove e queste consumate che hanno un diametro inferiore le tengo da parte per uno dei lavori più lunghi e poco agevoli che vi troverete a fare: pulire e lucidare l'interno degli anelli.

Spazzola abrasiva per pulire e lucidare anelli

La spazzolina consumata entra perfettamente all'interno degli anelli, e rende agevole arrivare in punti dove con la lima non si riesce. L'unica controindicazione è come sempre che il movimento veloce del Dremel o del trapano da orafo fa scaldare moltissimo il pezzo. Quindi bisogna fare attenzione e fermarsi ogni tanto e/o utilizzare gli appositi nastri per proteggere le dita.




mercoledì 18 giugno 2014

La maglia in italiano cresce!

Mi ricordo di qualche anno fa, quando la maglia in italiano era quasi inesistente, si andava tutte alla ricerca dello schema bellissimo visto su Knitty o su Ravelry ed era ovviamente sempre in inglese... Poi pian piano si sono fatte strada tante bravissime designer italiane, che scrivono i loro modelli (non solo) in italiano, e il loro successo è motivo di grande gioia perché le conosco e le seguo da tantissimo, alcune proprio dai loro inizi con la maglia, ed è davvero meraviglioso vedere che chi ha iniziato dal proprio blog, per passione e con entusiasmo, adesso sta nella top ten di Ravelry, tiene workshop, scrive libri...
Per me sono fra i tanti esempi dell'importanza del talento, dell'intelligenza, e dell'entusiasmo genuino per il proprio lavoro. E siccome è proprio tanto che non ne scrivo, oggi voglio fare un po' il punto di quello che succede in questi giorni per le appassionate del lavoro a maglia:

Copertina libro Emma Fassio La maglia top-down
La copertina del libro di Emma Fassio, La maglia top-down, Corrado Tedeschi ed.

E' appena uscito il primo libro di Emma Fassio, ed è imperdibile! La maglia top-down parte dalle varie fasi di lavorazione di un maglione top-down per illustrare tutte le caratteristiche e le varianti possibili di questa tecnica. La chiarezza e la semplicità con cui Emma spiega i suoi modelli sono la garanzia che questo libro è proprio un must-have per chi vuole imparare a lavorare con questo metodo o trovare nuovi spunti per realizzare i propri capi.



Salvària è il nuovo, bellissimo scialle di Valentina Cosciani. Già il nome e la storia che evoca sono pieni di fascino, ma trovo notevole la semplicità della maglia legaccio unita al bellissimo bordo traforato ma soprattutto è la forma a lungo triangolo asimmetrico che mi piace moltissimo. Lo travate fino a fine giugno con un codice sconto, su Ravelry.


Foto di Annalisa Dione

E sempre fino a fine giugno trovate da scaricare gratuitamente su Crowdknitting questa bella borsa realizzata da Annalisa Dione, A knitting bear. Si chiama Summer of '69, è realizzata in misto lino e cotone e si lavora partendo dal fondo che viene lavorato in piano e poi riprendendo le maglie intorno il corpo viene lavorato in tondo. Un po' hippie e un po' romantica, e senza nemmeno una cucitura!

Happy knitting!


venerdì 20 dicembre 2013

Bottoni in rame

Ve li ho fatti vedere in progress e vi ho anche mostrato quelli che avevo realizzato per il mio ultimo maglione, piccolini e blu. I bottoni mi hanno sempre affascinata: le scatole di latta a casa delle nonne, piene di bottoni scuciti da vecchi cappotti o vestiti, che parlavano di altri tempi, tempi in cui tutto si riciclava con amore, in cui ogni piccola cosa bella era custodita come un tesoro.

Bottoni in rame ovali fatti a mano

E' una bella fatica realizzarli, non sembrerebbe. Perchè in fondo si tratta solo di tagliarli (sì, però li taglio a mano uno ad uno!), e di rifinirli (e scottano!), e poi di bucarli (e scottano ancora!), e poi di rifinirli ancora. Però che belli che sono, allineati sulle loro cartine, cuciti col filo di cotone.

Bottoni in rame rotondi fatti a mano

Ci si può proprio sbizzarrire con le forme: i cuori, i quadrati, gli ovali, e i classici tondi. E con la decorazione della superficie, con textures diverse, dalla classica martellatura a piccoli rilievi.   
Ne ho portati alcuni al mercatino dei primi di dicembre e hanno suscitato molta curiosità, sono piaciuti tanto soprattutto a chi ama lavorare a maglia o cucire, e rifinire i propri capi fatti con amore con particolari unici.

Bottoni in rame fatti a mano


venerdì 11 ottobre 2013

Bottoni in progress

Li ho fatti su richiesta e li ho anche realizzati per me. Bottoni in rame da cucire... ma allora perchè non usarli anche per completare un semplice progetto che vedrete presto? E quindi in questi giorni via di bottoni: taglia, rifinisci, buca...
I bottoni sono facili da realizzare, si possono fare in tante forme diverse da adattare agli altri materiali utilizzati o semplicemente per assecondare la nosta fantasia.

Bottoni in rame work in progress

Certo, tagliarli a mano quando sono così piccoli non è proprio velocissimo, e poi ci vuole un po' di lavoro per rifinirli, ma tutto sommato sono una cosa semplice da realizzare che può dare un tocco speciale.

Bottone in rame fatto a mano

E pensatelo grande, unico tocco decorativo per un bracciale semplicissimo in cuoio. Oppure a chiudere un lavoro di cucito, o a decorare una sciarpa o un paio di guanti...


mercoledì 20 febbraio 2013

Accessori Dremel: spazzole abrasive

Ogni tanto vi parlo di un accessorio che utilizzo di frequente sul mio Dremel, e da quando ho scoperto e provato queste spazzole abrasive le utilizzo spessissimo.
Si tratta di un accessorio nato per la levigatura, una spazzola abrasiva di dettaglio, dotata di morbide setole in materiale sintetico, impregnate di sostanze abrasive.

Immagine di Dremel

Nella gamma Dremel le trovate in tre grane diverse contraddistinte dal colore: la 36 (Coarse); la 120 (Medium); la 220 (Fine). Mentre fra gli accessori da montare sui trapani di precisione per orafi ne trovate una gamma più vasta di grane che arrivano anche fino a pochi micron, sempre contraddistinte dal diverso colore, prodotta da 3M/Scotch-Brite sotto la denominazione Radial Abrasive Disc/Radial Bristle Disc.

Queste spazzole sono perfette per il metallo morbido, permettono di rimuovere i residui di saldatura e le macchie da firescale, fino ad arrivare ad una buona lucidatura, il tutto creando pochissima polvere. Inoltre creano delle belle texture satinate sulla superficie del metallo, quindi possono anche essere utilizzate per la finitura.
La flessibilità delle setole permette di utilizzarle sui dettagli, le incisioni, le texture, il filo metallico senza rovinarli. Sono adattissime per pezzi irregolari, curvi o molto lavorati. La velocità ottimale per far lavorare questi accessori è medio-alta, facendo sempre molta attenzione a come teniamo fermo in sicurezza il pezzo su cui stiamo lavorando.

In questo video potrete vedere come montare correttamente le spazzole, che utilizzano un particolare sistema di montaggio che si chiama SpeedClic:




mercoledì 19 settembre 2012

Nuovi bracciali

Così come per le nuove spille, ho cercato di lavorare anche su nuovi bracciali. Il foldforming permette di realizzare dei pezzi unici molto decorativi, ma ne ho visti e ne vedo tanti in giro e non li amo particolarmente perchè mi sembrano sempre molto elaborati, e troppo "etnici" per i miei gusti.
Come vi dicevo nelle scorse settimane, sto cercando di trovare la mia via, e in questa ricerca è venuta fuori una serie di oggetti che mi soddisfano molto.

Bracciale rigido in rame e foldforming

La lastra di rame è mossa semplicemente da alcune onde nella parte centrale. Ricordate l'anello che vi avevo mostrato qualche tempo fa?

Bracciale rigido in rame e foldforming

E sono nati anche diversi modelli di orecchini, che vi mostrerò presto.

lunedì 17 settembre 2012

Il racconto della Patata, parte seconda

Un racconto per immagini, un racconto di emozioni e di gratitudine.

Oreno di Vimercate (MB)

Il cielo tersissimo di sabato mattina, i colori vibranti del verde della campagna orenese, la luce che inonda le strade, l'aria frizzante che ci accompagna mentre montiamo tutto e ci accingiamo a vivere questo secondo fine settimana di Sagra. Mi soffermo a guardarmi intorno e mi colpisce un che di romantico e di gioioso nelle strade che intorno a noi si animano, le grandi tende bianche che si aprono, le attese per una lunga giornata di lavoro, le facce. Alcune già stanche magari per un lungo viaggio, altre sorridenti, altre ancora furbe, alcune persino già arrabbiate...

collana turchese e rameSpilla da scialle in rame e foldforming

La scorsa settimana ho lavorato ad alcune cose nuove, ma non sono riuscita a fotografarle. In questo periodo sono sempre indietro per qualcosa, così quando finisco di sistemare la mia parte di esposizione cerco di rimediare. Chissà perchè immagino già che saranno proprio quegli oggetti nuovi ad attrarre l'attenzione!

Oreno di Vimercate (MB) Villa Gallarati Scotti

Ora di pranzo di sabato: io e Luca scappiamo dal banchetto per fare un giro veloce per le vie di Oreno. Con le nostre macchine fotografiche in mano e i nostri occhi curiosi setacciamo i banchi degli altri espositori, incontriamo altri sguardi appassionati come i nostri: bellissimi vetri artigianali, ceramiche raku dai colori intensi, magnifici lavori di carta, altri bijoux in materiali diversi dai nostri che ci colpiscono per la cura nella realizzazione, l'esposizione fresca, lo sguardo appassionato di chi li crea. E il giro diventa lunghissimo, ci fermiamo a chiacchierare, a ridere, a scambiare opinioni con altri creativi... è uno degli aspetti più belli dei mercatini.

Oreno di Vimercate (MB), mostra medievale

Per le vie di Oreno si può anche incontrare un bellissimo monastero dalle antiche mura, e all'interno una piccola mostra di costumi, armature, armi e oggetti del lontano passato.

Sagra della Patata di Oreno 2012

La stanchezza comincia a farsi sentire... queste giornate finiscono così, a lume di candela, ma illuminate da moltissime soddisfazioni, incontri e sorrisi.
Grazie di cuore a Luca che ha vissuto insieme a me questa esperienza, compagno impagabile, preciso, attento. E grazie a chi è venuto da lontano o da vicino, solo per incontrarmi. A chi si è portato a casa una delle mie creature, a chi ci ha fatto i complimenti per il nostro lavoro, a chi è soffermato a conoscerci, a chi ha mostrato disponibilità, alle persone che abbiamo conosciuto e che speriamo di incontrare di nuovo molto presto.








venerdì 14 settembre 2012

Il racconto della Patata, parte prima

Lo so, ai fini SEO facevo meglio ad intitolare questo post "La Sagra della Patata di Oreno 2012". Ma questa storia fa ridere sin dall'inizio, sin da quando io e Luca abbiamo fatto la domanda per partecipare e poi ci scambiavamo su facebook status e commenti del tipo: "novità dalla Patata?", "Olèèèèè la Patata si fa!".
E la Patata si è fatta, in effetti! O meglio, ne abbiamo già vissuto i primi due giorni lo scorso fine settimana. Pur essendo molto vicina a dove abito, e pur amando molto questo luogo, non ero mai stata a questa Sagra che si svolge ogni due anni. Quindi devo dirvi che sono rimasta molto colpita dalla quantità di gente che nei giorni di sabato e domenica ha affollato le vie di questo piccolo borgo di origine medievale.
Ma partiamo dall'inizio. E dunque dall'organizzazione di questo evento. Purtroppo non ci siamo affidati al Circolo culturale che si occupa direttamente della Sagra, ma ad una delle tante organizzazioni che promuovono i mercatini in questa zona. Dico promuovono e non "organizzano" perchè ormai mi pare di aver capito che in pochissimi sanno davvero cosa voglia dire organizzare o abbiano un vero interesse a farlo. La maggior parte ha interesse solo a mettere dentro più espositori possibile e intascare un po' di soldini. Infatti la mattina di sabato è cominciata nel peggiore dei modi con me che, avendo un treno da prendere, volevo lasciare Luca almeno col gazebo montato, ma invece mi è toccato inseguire la persona a cui ci siamo affidati per capire dove eravamo posizionati e sentirmi dire che non lo sapeva e la fatidica frase del giorno: "adesso vedo". E premesso che solo due giorni prima ci avevano comunicato che non avremmo avuto l'allacciamento alla luce come ci avevano detto quando avevamo pagato la nostra quota.
Dopo varie peripezie, inseguimenti dell'introvabile persona, "metti giù lì", "no, metti giù di là", "ma che fate!! qui non potete mica stare!" (come scrive Luca nel suo racconto, il nervoso era agli apici), io sono dovuta scappare a prendere il mio treno con destinazione Macef, mentre Luca è rimasto a montare da solo dopo che finalmente, alle dieci passate, gli è stato assegnato un posto (considerando che avevamo pagato con un anticipo di diversi mesi il nervoso era oltre gli apici...).
Detto questo però per fortuna Oreno è un bellissimo posto, pieno di fascino, e io ho avuto la ventura di arrivarci sia sabato che domenica nella mia ora preferita del giorno, il crepuscolo, quando tutte le pietre e le facciate si tingevano di una luce meravigliosa... e arrivando ho visto quanta gente già affollava la festa, tutti a cercare parcheggio, e ad avviarsi dentro al borgo pregustando qualcosa di buono da mangiare e cose belle da vedere.


Il nostro banchetto al lume di candela era veramente romantico e suggestivo, certo un po' di luce in più non avrebbe fatto male, ma lo stesso abbiamo ricevuto tantissimi e inaspettati complimenti sia per il banco e l'esposizione che per gli oggetti e la qualità.


E domani e domenica, 15 e 16 settembre, si replica! Siamo entusiasti di poter essere di nuovo lì, insieme, e speriamo di incontrare ancora tanta gente, tanti sorrisi, tanto calore.
Ci saranno sfilate medievali, la Dama vivente in costume, investiture di cavalieri, balli e musica, tanto cibo. Se l'affluenza sarà quella dello scorso fine settimana preparatevi a girare un po' per trovare parcheggio in serata oppure, ancora meglio, venite a trovarci durante il giorno. Vi aspettiamo, probabilmente sempre nello stesso posto, in piazzetta dell'oratorio. Cercateci! :)

lunedì 10 settembre 2012

Fiori e foldforming

Ricordate le linee da seguire, la coerenza e tutti quei discorsi che vi facevo qualche tempo fa? Ecco, cercando di lavorare su questo strada, ho impostato (prima nella teoria e poi anche nella pratica) un percorso da esplorare, nelle sue potenzialità e nelle sfumature.
Tra le cose da tenere nel mio personale bilancio c'era sicuramente (sempre e per sempre innamorata di questa tecnica!) il foldforming. Perchè ti permette di ottenere forme "organiche", perchè i risultati sono sempre diversi, perchè puoi realizzare oggetti complessi, ma anche sorprendentemente semplici, valorizzando le potenzialità del metallo. Perchè di recente ho scoperto che non sono solo gli attrezzi a fare il lavoro e ad ottenere le forme: i nostri migliori attrezzi, le nostre mani, possono e devono giocare un ruolo fondamentale, modellando quei piccoli pezzi di metallo mentre le forme si dispiegano davanti a noi in tutta la loro bellezza.
E allora perchè non giocare coi fiori?

Orecchini fiore in rame e argento 925

Uno dei miei soggetti preferiti, qui ottenuto dalla lastra opportunamente forgiata e poi montato con filo in argento 925. Mi sorprende sempre, anche dalle foto, vedere l'impressione di morbidezza che danno le pieghe sul metallo.

Orecchini foldforming in rame e argento 925

Piccole leggere corolle, con un punto di luce all'interno. Forgiati su ogni piega, con attenzione perchè lavorare su piccoli pezzi è complicato e richiede maggiore controllo. Ma che soddisfazione!

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Nei prossimi giorni vi aggiornerò sulla mia esperienza al Macef con Dremel e sul primo fine settimana di mercatino alla Sagra della patata a Vimercate (MB). E anche un post sulle belle cose che ho visto al Macef. Intanto grazie a tutte le persone che sono passate a trovarmi in fiera, è stato bello trovare interlocutori attenti e interessati anche dove non mi aspettavo! E grazie di cuore a chi mi conosceva ed è venuto per farmi un saluto, e alle due ragazze di Genova che mi hanno riconosciuta sulla Metro (emozione grandissima, grazie di cuore!!). E ancora un grazie a chi è venuto al mercatino e ha adottato un pezzetto di Beads and Tricks, vi aspetto anche sabato e domenica!

mercoledì 5 settembre 2012

I prossimi appuntamenti: Macef e mercatini

I prossimi giorni saranno pienissimi per me e spero per tanti di voi che potranno venire a trovarmi.
Si comincia domani, 6 settembre, con il primo giorno di dimostrazioni al Macef, in Fiera a Milano - Rho, dove mi troverete fino a domenica al padiglione 18, Macef Creativity, insieme a Dremel.
Giovedì e Venerdì potrete seguire due dimostrazioni, mentre sabato e domenica saranno tre.

Giovedì 6 settembre:
11.00 La realizzazione di una collana: finiture e texture su rame
15.00 La realizzazione di un bracciale con charms: pirografia e incisione

Venerdì 7 settembre:
11.00 La realizzazione di un paio di orecchini in ottone
15.00 La realizzazione di una collana: finiture e texture su rame

Sabato 8 e domenica 9 settembre:
11.00 La realizzazione di una collana: finiture e texture su rame
15.00 La realizzazione di un bracciale con charms: pirografia e incisione
17.00 La realizzazione di un paio di orecchini in ottone

Sagra della Patata 2012 Vimercate

Sempre questo fine settimana, sabato 8 e domenica 9 (fuori dagli orari della fiera) mi potrete trovare a Oreno di Vimercate (MB) per la Sagra della Patata. Conto di arrivare nel tardo pomeriggio (treni permettendo) al mio banchetto e proseguire fino alla fine della serata. Per tutto il giorno, dalle 9 in poi fino al pomeriggio, troverete comunque Luca, con cui divido lo spazio, e le mie cose se non potrete venire in serata a fare due chiacchiere con me.
E si replica anche il prossimo fine settimana, sabato 15 e domenica 16, sempre a Oreno di Vimercate per tutto il giorno, dalle 9 fino a tarda sera.
Seguitemi su Facebook per notizie aggiornate su dove trovarci di preciso al mercatino e per aggiornamenti in tempo reale su cosa succederà in questi giorni. Vi aspetto!!





lunedì 13 agosto 2012

Ottone, acido, corallo

Questa collana per me è un esperimento, fatto un po' di tempo fa, che penso di dover ripetere e approfondire, perchè permette di creare delle cose davvero molto belle. A patto di saper disegnare, per lo meno cose semplici.


Penso più al rame che all'ottone, anche se devo dire che l'ottone così trattato fa un bell'effetto: la patina che fa risaltare l'incisione è ottenuta soltanto al calore, e il chiaroscuro è molto ben evidente nonostante il mio disegno non proprio perfetto. La chiave di questa tecnica è proprio la precisione nel disegno, oltre che l'attenzione ai tempi del bagno acido in cui immergere il metallo.


L'effetto sulla lastra è veramente interessante, il gioco poi consiste solo nel valorizzarla al massimo. Un pezzo centrale così forte, secondo me, ha bisogno di pochissimo intorno.


Io ho aggiunto solo un po' di filo e qualche perlina di corallo. E una sottile catenina con la chiusura fatta a mano sul davanti.

mercoledì 4 luglio 2012

La chiocciola

Da un po' di tempo non vi presentavo orecchini. E dire che ne ho fatti diversi di nuovi, un po' per i mercatini, un po' (soprattutto) per soddisfare la voglia di fare cose nuove. Ancora una volta col foldforming.
Volevo provare da tempo a fare la Rueger fold, finalmente con una lamina più spessa (avevo provato con quella sottile, ma anche se ero riuscita a farla non mi aveva soddisfatta). In effetti lo spessore giusto della lamina da' sicuramente anche la giusta consistenza al lavoro finito.

orecchini rame e perle di fiume, folforming
                            Chiocciola. Rame, perle di fiume.

Come sempre capita con gli elementi ottenuti con la tecnica del foldforming, la vera sfida è trasformarli in un oggetto finito. E per me la sfida è sempre dare un aspetto il più rifinito possibile. Ho montato queste piccole chiocciole su un chiodino fatto a mano da cui ho ricavato anche la monachella, molto particolare, perchè lunga e curvata dolcemente.



mercoledì 27 giugno 2012

La magia della forgiatura

Guardando questo pendente potreste pensare che è stato realizzato piegandolo su qualche oggetto che gli desse forma. Vedete le onde sulla sua superficie?


Invece no, questa è la semplice magia della forgiatura. Il metallo, l'ottone in questo caso, grazie alle sue caratteristiche, si deforma sotto ai colpi del mio martello, e pian piano si incurva. Ogni colpo scolpisce la sua superficie facendolo muovere nella direzione voluta. E gentilmente, assecondando la sua natura, si ottengono le curve, questo morbido effetto.


I segni del martello sono enfatizzati dalla patina, e il chiaroscuro dovuto alla pulizia di certe aree in rilievo fa risaltare ancora di più la tridimensionalità del pezzo.


Ho aggiunto solo un po' di cuoio marrone scuro e la bollatina. Un pendente easy.

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Domenica trovate questo e altri miei lavori ad Arcore, nella bellissima cornice del parco della Villa Borromeo d'Adda. Ci trovate dalle 10 alle 19, un mercatino ricco di espositori a tema: Ecologicamente, organizzato da GruppoLab. Come sempre vi aspetto!!!

 

mercoledì 6 giugno 2012

Orecchini, ali, foldforming

A volte mi chiedo se ho anche io le mie ali. Da spiegare per superare gli ostacoli, per seguire i sogni, per trovare il coraggio. Spesso, negli ultimi tempi, mi sembra di si. Forse le ali che ci servono per guardare le cose che ci circondano con più leggerezza, per vivere in modo più semplice, le abbiamo tutti dentro. Si tratta solo della fatica di disseppellirle e di usarle.

orecchini rame e argento 925 foldforming
                          Wings. Rame, argento 925, foldforming.

Io le mie ali le trovo soprattutto quando posso creare degli oggetti che mi rendono libera di esprimere me stessa. E quando sono con le poche persone con le quali sono libera di essere me stessa. Sono due grandi fortune. La creatività, questo lavoro, e le persone che ti capiscono fino in fondo e accettano, o addirittura amano, come sei.

Orecchini foldforming rame e argento 925

Anche imparare cose nuove è un po' riuscire ad aprire le ali un po' di più, poter fare un passo avanti. E' per questo che inaspettatamente, dopo aver pensato tutta la vita di non avere niente da insegnare, ho scoperto di amare la possibilità di trasmettere le cose che penso di sapere su quello che faccio, e soprattutto di poter trasmettere il mio entusiasmo, la mia passione, e un concetto che per me è fondamentale: tutti possiamo imparare, tirare fuori quello che è dentro di noi, migliorare.

Parlo di me, e non di questi orecchini, ma in fondo è un po' la stessa cosa. Gli orecchini sono stati realizzati con la tecnica del foldforming, in rame e argento 925. E' una forma "classica" questa, ma la sfida con i pezzi ottenuti col foldforming è soprattutto montarli in modo originale e poco visto. A volte è proprio montarli tout court, in modo da renderli indossabili. In questo caso il risultato mi soddisfa moltissimo, soprattutto perchè coniuga la semplicità della montatura con la ricchezza del pezzo in rame, in un oggetto minimal ma "intenso".

lunedì 21 maggio 2012

Ottone e turchese, tradizioni e patine

Di sicuro non è una forma originale, ma io non l'avevo mai provata. Volevo mettere dentro a questi orecchini ancora ottone, ancora patina, ancora colore. Il turchese, che si sposa così bene con il dorato del metallo e crea un'armonia tipicamente estiva.

orecchini ottone turchese
                             Panareddi*. Ottone, turchese heishi, patina.

La patina è sempre un'avventura, a volte mi prende anche male perchè mi piacerebbe essere un po' più sicura del risultato finale, ma in realtà è un'intima soddisfazione aprire il contenitore e dare un'occhiata a cosa è successo mentre io non potevo vedere. Mi dico che se volessi un risultato uniforme dovrei usare altri metodi, che pure esistono e non sono nemmeno tanto complicati da realizzare. Invece è molto bello così, che sia comunque una scoperta e una sorpresa, e che l'imprevedibilità delle reazioni chimiche che avvengono sulla superficie del metallo ti dia anche la possibilità di cambiare direzione in corso d'opera.

orecchini ottone turchese patina

Qui ad esempio ho fatto un gran lavoro di ripulitura dopo aver patinato, ho lasciato soltanto alcuni punti dove la patina era più interessante e per il resto ho satinato la superficie. E l'effetto finale, non cercato all'inizio, è quello di un oggetto un po' vissuto, dove sembra che il colore si stia sviluppando in modo naturale. L'aspetto "organico" delle reazioni del metallo ad ogni tipo di lavorazione mi affascina sempre di più. Come mi affascina il controllo "alla rovescia", il potere sull'imprevedibile. Data una reazione e un risultato che non è in mio potere predire, io faccio del mio meglio per dominarlo alla fine e rendere l'oggetto mio comunque, nonostante tutto.



*Panareddi: canestrelli, cestini; dal latino panarium.
 Oltre a designare l'oggetto in sé, questo è il nome di una tipica ricetta siciliana pasquale, che si trova anche in altre regioni del sud.