Forse sono uscita dal letargo...
Ho un brutto difetto, tra gli altri, se non sono serena e di buon umore preferisco isolarmi, sia fisicamente che bloggamente.
Quello che sembrava un idillio è finito e mi ritrovo di nuovo nel girone dei singles.
Tutto sommato non è che mi dispiaccia, sono uomini come quello che ho incontrato che ti fanno apprezzare ancora di più la solitudine.
Chissà se stavolta avrò imparato la lezione, se avrò imparato ad interpretare i segnali.
Quelli ci sono sempre, solo che non li vedo, o meglio, li vedo ma volto la faccia dall'altra parte. In fondo, mi dico, non si può giudicare una persona sbagliata solo per quelle due o tre o quattro o cinque cosette che non convincono.
Ma col senno di poi mi dico, ma porca miseria, avrei dovuto capire quella volta che... e quando ha fatto... ha detto...
Beh, se non altro ho buttato via solo due mesi, ho messo qualche chilo, non so quanti ma mi regolo dai jeans per ora, ed ho una dose massiccia di amarezza.
Io non ho mai creduto alla solfa che se uno è single dopo i 30 (o dopo i 40) è perchè ha qualcosa che non va... ecc... ce ne sono di cose che ti possono capitare, mi danno più da pensare quelle che alla fine di un grande amore ci mettono un paio di settimane per consolarsi, quelle che dopo un mese che conoscono un uomo ci vanno a vivere insieme, quelli che dicono "Ti amo" con la facilità con cui ordinano un caffè al bar.
Ma in questo caso mi sono dovuta ricredere.
Il succo è, secondo me, che se ad un uomo non interessa fare bella impressione su di te allora due sono i casi, o non gliene frega niente, il che è il meno, oppure è talmente presuntuoso e pieno di sè da pensare di essere un dono del cielo e come tale tu lo venererai, lo adorerai, farai di tutto per lui e ogni giorno accenderai un cero alla Madonna.
Ecco il mio era il secondo tipo.
Già ci era voluta tutta perchè mi invitasse a cena, 15 giorni di sms sporadici mi avevano fatto pensare che fosse un po' riservato, magari temeva che fossi una mangiatrice di uomini, che ne so!!, la mia pazienza era al limite, stavo già per archiviarlo nel file "Ma vai a cag..." quando con un po' di incoraggiamento mi telefona e ci accordiamo per una pizza una sera in settimana.
Arriva la sera fatidica, io sono nervosissima, lui mi interessava molto, mi sembrava serio, affidabile, insomma interessante.
Arrivo puntualissima per non fare la principessina che si fa desiderare.
In compenso è in ritardo lui, di 15 minuti, si fa desiderare, o meglio mi fa desiderare di mandarlo a cag...
Il mio umore oscilla tra la delusione del bidone e la rabbia, ma poi lo vedo arrivare e tutto passa.
Che poi il fatto del ritardo mi secca non solo perchè è il primo appuntamento e lui per me sarebbe dovuto arrivare addirittura 5 minuti in anticipo, ma il punto è che il luogo di ritrovo era a mezzo minuto da casa sua, quindi non aveva l'attenuante del traffico, era proprio partito da casa tardi.
In più non è che fosse infighettato più di tanto che magari dici, pensava gli bastassero due ore invece ce ne ha messe due e mezza, no, era normale, anzi peggio, era medioman.
Quindi forse aveva iniziato a prepararsi proprio all'ora in cui avrebbe dovuto uscire.
Io salgo in macchina, lo saluto e sorrido e lui "Madonna che gnocca!"
Ecco... diciamo che la sostanza mi fa piacere, la forma un po' meno...
Ma mi dico, va beh, gli piaccio, ho ottenuto l'effetto desiderato, non mi devo lamentare.
Lui mi chiede se ho deciso dove andare, io speravo avesse pensato a tutto lui... allora gli dico di andare sul lago, avevo previsto una pizza e poi passeggiata più o meno romantica...
Parcheggiamo e ci dirigiamo sulle striscie pedonali.
Mentre attraversiamo io velocizzo il passo perchè arriva una macchina ad una certa velocità e gli dico di sbrigarsi e lui cosa fa?
Rallenta, poi guarda quello della macchina che alla fine si è fermato e gli dice "E allora?"
Io gli dico per favore di non cercare rogne che non voglio passare una serata al pronto soccorso, ma lui dice che lui la macchina la fermava con un piede.
Allora gli dico almeno di non scatenare una rissa con qualche automobilista che non si sa mai chi ti capita, e lui dice che non è mica facile metterlo al tappeto, lui!
Allora penso "Sta zitta, per l'amor di Dio!"
Ci sediamo e scegliamo le pizze.
Quando le portano lui dopo qualche boccone inizia a dire che la pizza fa schifo, che non gli piace il posto e che la prossima volta sceglierà lui.
Io un filino irritata e delusa gli dico di prendere qualcos'altro, cerco di consigliargli qualcosa di alternativo e poi gli dico "Comunque scegli tu, fa come vuoi, ci mancherebbe..."
Non l'avessi mai detto! Lui inizia, ah ecco, fa come vuoi mi dici, come a dire crepa, non te ne frega niente di quello che faccio...
E io dico che si sbaglia, che ha capito male, intendevo dire che non volevo certo dirgli cosa fare, ma lui imperterrito non mi lascia spiegare e inizia un pistolotto... bla bla bla... devi avere rispetto bla bla bla... le persone bla bla bla... gli esseri umani bla bla bla... io sono educato bla bla bla...
Io avevo quasi il magone, mi ero resa conto che aveva scambiato per distacco e superbia la mia timidezza e il mio imbarazzo da primo appuntamento con un uomo che mi interessava e che cercavo di conquistare da alcuni mesi...
Poi quasi facendomi una concessione cambia discorso finalmente anche se io pensavo ormai di essermelo giocato, ed inizia a spiegarmi quello che vuole in una donna, deve volersi sposare perchè è contro la convivenza, deve volere dei figli se no lui non perde tempo, tu come la pensi?
Io timidamente dico che la penso come lui, ma bisogna conoscersi bene prima.
Lui dice che è deciso e sa quello che vuole, o stai di qua o stai di là, non ci sono vie di mezzo, non ha dubbi ma solo certezze (come i cretini insomma...), io per il momento decido di stare di qua con lui, poi si vedrà.
Usciamo dalla pizzeria, mentre lui, nel caso ce ne fosse bisogno, ribadisce che non ci metterà più piede, e poi oltretutto il titolare è gay!
Io esco in fretta pregando Dio che nessuno abbia sentito e soprattutto che non mi abbiano vista bene in faccia.
Facciamo una passeggiata e lui ad un certo punto mi domanda se mi interessa qualche uomo in generale... io mi vergogno e dico di no, ma penso, fenomeno, se sono qui con te... chi mi potrà mai interessare?
Lui sembra deluso ma non riesco a capire se ci è o ci fa, poi scoprirò che voleva solo sentirselo dire, ma io ero davvero imbarazzata.
Chiacchieriamo un po' ma il tono della serata mi sembra in calo. Alla fine lui dice che vorrebbe andare e mi riaccompagna alla macchina.
Quando arriviamo lui scherza dicendomi "... la prossima volta..." allora io gli dico "Quindi ci sarà un'altra uscita?!"
E lui"... non lo so... ci devo pensare..."
Io gli do un bacio sulla guancia e scendo, delusa e amareggiata.
Mentre vado a casa sento le lacrime che spingono per uscire e mi domando cosa ho fatto di sbagliato, l'unica cosa è che ero un po' nervosa, ma niente di chè.
Poi mi sono detta un po' incavolata che lui era un somaro e che per mesi avevo fantasticato su uno stronzo, pazienza.
Poi l'amarezza e la delusione mi hanno spinta a giocare il tutto per tutto, visto che un suo sms di scuse non era arrivato in 5 minuti ho deciso di scriverne uno io e al diavolo...
"C'è un uomo che mi interessa... tu".
E lui "Ma perchè non me l'hai detto prima?"
E io "Perchè mi vergogno, non lo capisci che sono un po' timida?"
E lui "Che stupido sono stato, non ho capito niente ed ho rovinato la serata, scusami..."
E per oggi è tutto, state sintonizzate/i per la prossima puntata di "Se le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte... questo da dove arriva?"