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mercoledì 6 luglio 2011

Beatrix Potter

Alcuni mesi fa ho visto un film. Uno di quei film che solo dalla locandina sai già che ti piaceranno...




Certo per me Renèe Zellweger era ancora legata ad un certo personaggio...


ma mi è piaciuta tantissimo, il film è piacevole e gli effetti speciali dove i disegni prendono vita poi sono davvero fantastici.

Avevo già visto alcune illustrazioni di Beatrix Potter ma non mi ci ero mai soffermata, però dopo aver visto il film ed aver conosciuto un po' la vita di questa grande donna non ho più potuto farne a meno...

Come non prendere subito in simpatia il monello Peter coniglio?


















o l'anatra Jemima...

















o ancora lo scoiattolo Nutkin....




 E così sono andata nella mia libreria di fiducia e...


Ma la cosa che ho trovato molto affascinante nella vita di questa scrittrice/illustratrice

è che per la sua epoca era una donna rivoluzionaria.
Innanzitutto voleva seguire il suo sogno e farne un lavoro, guadagnandosi da vivere senza dipendere da un uomo, e quindi non contrarre alcun matrimonio come invece le ragazze di famiglia benestante erano solite fare, Jane Austen insegna.

Certo con pretendenti di questo calibro qualunque donna vacillerebbe...



...........?????? ma....


..........!!!!!!!!!!!! ops....

ma lei viveva per le sue illustrazioni e per il suo sogno.

Alla fine Beatrix Potter riuscì a fare pubblicare nel 1902 la prima storia di Peter coniglio e fino al 1910 pubblicò due racconti all'anno, grazie anche al supporto dell'editore Frederick Warne, che sarebbe poi dovuto diventare suo marito (si ma quando lei era già molto ricca e nemmeno più tanto giovane eh!!)


Ma egli morì improvvisamente e lei disperata decise di trasferirsi nel Lake District, dove aveva trascorso le estati fin da bambina, e acquistò la fattoria Hill Top



Qui alla fine si sposò a 47 anni con l'avvocato William Heelis e si diede all'agricoltura e all'allevamento diminuendo in modo drastico la scrittura e la pittura.
Acquistò inoltre diversi terreni confinanti col suo per preservare il paesaggio e quando morì donò allo stato oltre 4000 acri di terreno e 15 fattorie.



Questa in breve è la storia di una grande donna che a distanza di oltre un secolo fa ancora sognare grandi e piccini.

E se vi è venuta voglia di giocare andate qui.

Buona serata a tutte e grazie ancora per le visite e i commenti di incoraggiamento.